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Autore: Lussissa    12/09/2008    19 recensioni
Lily Evans correva.
Non si curava delle persone che,un attimo prima di venire travolte, si spostavano, guardandola sbigottiti.
Lei si limitava a correre.
Nota dell'amministrazione. I vari Tag usati nelle introduzioni, vanno sempre chiusi.
Ladynotorius, assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap21 [...] -Vai- gli sussurrò.
E Ramoso incominciò a correre.

James continuava a correre, incurante del peso che Lily esercitava sul suo corpo.
Correva veloce, spensierato.
Lily sentiva l'aria sferzarle il viso e muoverle i capelli, come se fosse stata a cavallo di una scopa.
E le piaceva.
Per la prima volta, potè dire di capire cosa provava James quando volava.
Libertà.
Vita.
Senza preoccupazioni, senza dolore. Solo, l'aria che ti accarezzava la pelle.
Una volta, da piccola, era andata a equitazione per accompagnare Petunia. L'istruttore l'aveva trovata simpatica, e le aveva proposto di fare una prova su un cavallo nero come la pece.
Dopo due minuti che era salita, era voluta scendere. Aveva avuto troppa paura di cadere.
Ma lei sapeva che James non l'avrebbe mai fatta cadere.
Improvvisamente, James rallentò il passo, fino a fermarsi del tutto.
Lily scese dal dorso dell'animale e attese qualche secondo per riprendere l'utilizzo completo delle gambe.
E lo spettacolo che si parò davanti alla grifoncina era da mozzare il fiato.
Per pochi metri si estendeva un prato, luccicante sotto il sole, che terminava con una sorta di fiume dall'acqua limpida e trasparente.
-Dove siamo?- Mormorò, incantata.
Sentì accanto a se Ramoso ritrasformarsi.
Poi scrollò le spalle.
-Non lo so, con precisione. Ci siamo capitati per caso io e Sirius, una volta che Hagrid ci aveva chiesto un favore. Ma credo che questo posto non sia nei confini di Hogwarts.-
Lily lo guardò, stupefatta.
-Siamo...fuori da Hogwarts?-
Il ragazzo annuì, poi indicò il fiume.
-Vedi il fiume? Io e Felpato una volta l'abbiamo percorso in quella direzione,- e indicò alla sua destra con un cenno del capo. -e ci siamo ritrovati dall'altra parte di Hogsmeade.-
-Dall'altra parte?Cioè...-
-Dalla parte opposta rispetto ad Hogwarts, si.-
La rossina era incredula.
Avrebbe dovuto dire qualcosa, come minimo. Qualcosa tipo che era contro le regole.
Qualcosa tipo che lui, che era un Caposcuola, non avrebbe dovuto fare una cosa del genere.
Ma era decisamente troppo incantata dal paesaggio.
In lontananza, sentiva uno scrosciare d'acqua ben più forte di quello del fiume.
Si voltò verso James.
-Cos'è questo rumore...?-
Il Malandrino sorrise.
-Vieni.- Fece, prendendola per mano.
La condusse dalla parte opposta da dove, come aveva capito Lily, si trovava Hogsmeade, portandola in una radura poco più distante, separata dalla prima solo da alcuni alberi.
Lì, la grifoncina vide una grande cascata, che si gettava a capofitto nel fiume, creando il rombo che aveva sentito poco prima.
Lily era sempre più incredula.
-James, siamo in Inghilterra. Cosa ci fa qui una cascata?- domandò, piuttosto stupidamente.
James rise.
-Lily, non siamo così messi male, in quanto cascate, su. E poi, - Sorrise. -Devo forse ricordarti che siamo in un luogo pregno di magia?-
La rossa non rispose, limitandosi a guardarsi intorno, con occhi curiosi.
Poi notò una strana catapecchia, fatta di legno, che si erigeva in mezzo al prato, non tanto distante dal confine creato dal fiume.
-E quella?-
Ramoso sorrise.
-L'abbiamo costruita noi Malandrini.-
Lily si girò, sgranando gli occhi.
-Sul serio?-
-Si. Bè, non tutta. La base c'era già, ma cadeva a pezzi. Io, Sirius e Peter l'abbiamo risistemata, e resa quasi abitabile. Non dovrei dirtelo, ma è praticamente il quartier generale dei Malandrini. è lì che abbiamo creato la Mappa del Malandrino, è lì che vengono creati la maggior parte dei nostri scherzi.-
Lo sguardo del Malandrino era un misto tra l'orgoglioso e l'affettuoso.
Lily aggrottò la fronte.
-Hai detto che l'avete costruita tu, Sirius e Peter. Ma, e Remus..?-
James fece un sorriso Malandrino.
-Remus...bè, in realtà questa è stata il nostro regalo per Remus. Sai, prima facevamo tutto alla Stamberga Strillante, ma notavamo che Remus era sempre leggermente malinconico. Quella casa gli riservava troppi brutti ricordi. E così, abbiamo deciso di fargli una sorpresa. Quando l'abbiamo portato qui, a opera conclusa, non sapeva se piangere per la commozione o perchè c'era da piangere, da quante regole avevamo infranto.-
Lily ridacchiò.
-Posso entrare?- Chiese poi, incerta. In fondo, si trattava di cose tra Malandrini.
James annuì, sempre sorridente.
Lily si avvicinò alla casetta. Aprì la porta, che fece una lieve resistenza.
Dall'interno, proveniva la luce dall'unica finestra presente, da dove si poteva intravedere la cascata rombante.
Il pavimento schricchilò leggermente, sotto i loro piedi.
Lily riflettè un attimo. Poi ghignò.
-Mi stupisco di lei, Signor Ramoso. Si ritiene un Malandrino, ma mi pare di non avere avuto nessunissima difficoltà, ad entrare. Niente giuramenti di cattive intenzioni, questa volta...?-
Si girò per vedere James che le rivolgeva una grande linguaccia.
-Mi dispiace deluderla, signorina Evans, ma ha torto. Io sono un Malandrino appieno, è lei che non si è neanche accorta che ho tolto gli incantesimi prima che lei entrasse.-
Lily gli sorrise.
-Si, certo...- Sussurrò, poi.
James le strizzò l'occhio, scherzoso.
Lei tornò a guardarsi intorno.
Al centro della stanza campeggiava un tavolo, sempre di legno, circondato da quattro sedie.
A lato, attaccato al muro, si trovavano un fornelletto ed un frigo Magici, simili a quelli che utilizzavano in cucina gli Elfi domestici, solo di dimensioni molto più ridotte. Si chiese da dove li avessero sgraffignati.
Notò solo in quel momento che tutte le pareti erano ricoperte da fotografie, l'una accanto all'altra, qualcuna addirittura sovrapposta, tanto da non lasciare nemmeno intravedere un millimetro di legno.
Si avvicinò, per osservarle meglio.
Le foto ritraevano per la maggior parte delle volte i Malandrini, a volte tutti assieme, a volte a gruppetti, a volte solitari.
I soggetti erano quasi sempre ridenti, cosa che fece sorridere Lily.
-Chi le ha fatte?-
James ghignò.
-Sirius.-
Si voltò verso di lui, incredula.
-Sirius?!-
Una cosa simile se l'aspettava da Remus, o al massimo da Peter. Non da Sirius.
Ramoso annuì.
-Non lo ammetterebbe sotto tortura, in quanto, a suo dire, intaccherebbe la sua virilità, ma è una sua passione segreta. Fa almeno un centinaio di foto al giorno, anche delle più stupide.-
Indicò un punto imprecisato della parete.
Lily seguì il suo sguardo, e si avvicinò a una foto che ritraeva James, in classe, che guardava un punto imprecisato nell'aula, con una faccia parecchio beota, la piuma posata sopra al banco, inutilizzata.
La rossa sorrise.
-Sarebbe questa, la famosa espressione da triglia..?-
James scrollò le spalle, sorridendo.
-Suppongo di si.-
Lily fece scorrere lo sguardo, soffermandolo poi su una foto che ritraeva tutti e quattro i Malandrini. James era appena sceso dalla scopa, lo si notava dalla divisa rosso-oro che utilizzava durante le partite, e dall'espressione leggermente accaldata ma entusiasta, tipica di quando volava. Continuava a rivolgere linguaccie alla persona al di la della macchinetta fotografica, con aria malandrina, lasciandosi sfuggire dalle mani ogni tanto un piccolo boccino d'oro. Sirius aveva un braccio attorno alla sua spalla, e continuava a cercare di rubargli la scena, mettendosi in primo piano nella foto. Remus li guardava, divertito, e Lily notò, con una certa ilarità che, al posto del solito libro,  nella mano aveva, cercando di tenerlo nascosto, del Fire Wisky, che ogni tanto porgeva a James, con aria rassegnata e divertita assieme.
Infine c'era Peter, che cercava di farsi spazio tra James e Sirius, finchè James, stufo,  gli metteva un braccio attorno alle spalle, mettendolo esattamente davanti all'obbiettivo.
E poi, tante altre: Remus che cercava di stare composto mentre Sirius e James lo stritolavano in un abbraccio,Peter sulle spalle di James che rischiava di cadere da un momento all'altro, Peter che mangiava con aria pienamente soddisfatta una Cioccorana, Remus assorto a guardare la luna, Remus e James che giocavano a scacchi,James che rincorreva Sirius infuriato, con dei capelli rosa schoking, Sirius e James che tentavano di gettare Peter e Remus nel lago, finendo in acqua anche loro...
Lily guardava quelle foto, assolutamente affascinata.
Tanti, piccoli momenti di vita, che racchiudevano la storia di una grande amicizia.
In qualche foto, notò, divertita, c'era anche lei: James che le chiedeva di uscire, con aria da sbruffone, e lei che rifiutava categoricamente, con le braccia incrociate al petto. Lei, seduta su una poltrona della Sala Comune, che cercava di leggere un libro, mentre James cercava di distrarla provando a rubarle un bacio. E alla fine lei cedeva, ridendo...
Lily quasi si commosse, a vedere tutte quelle foto, sentendo uno strano calore in mezzo al cuore.
-Sono bellssime...- mormorò.
James sorrise.
-Siamo noi.- Disse, semplicemente.
Lily annuì, capendo cosa intendeva.
Siamo noi.
I Malandrini, gli amici veri, coloro che non si tradiranno mai. Uniti, fino alla morte. Uniti nella gioia e nel dolore. Uniti nell'amore.
Uniti. Non era ancora arrivato, il tempo in cui quell'unione sarebbe stata messa in discussione.
E si sentì stranamente lusingata, di apparire anche lei, nelle foto. Perchè in qualche modo, era la testimonianza che era entrata anche lei, nel gruppo dei Malandrini, seppur in minuscola parte.
Sorrise, accarezzando la foto di un James con delle finte corna sulla testa, e un naso rosso da clown.
Se lo ricordava, quel giorno: era stato verso Natale del sesto anno, e James aveva perso una scommessa con Sirius, che come pagamento aveva preteso che James girasse così per tutto il giorno.
Ovviamente, James, da bravo allocco, si era sentito sicuro di scommettere che lei, Lily Evans, quella volta avrebbe ceduto.
O forse, l'aveva fatto semplicemente apposta per fare divertire il suo migliore amico, che risentiva ancora della definitiva rottura con la sua famiglia, senza darlo a vedere.
Comunque, sarebbe rimasto per sempre un dubbio irrisolto.
-Vuoi che usciamo?- Fece James, dopo un po'.
Lily annuì. Le sembrava quasi di stare violando un luogo sacro, che sarebbe rimasto immutato nel tempo.
Uscirono, senza dire una parola, ognuno immerso nei propri pensieri. Lily sapeva che i pensieri di James erano tutti rivolti ai Malandrini e ai momenti passati con loro.
Si sorrisero, un attimo, sempre in silenzio. Era piacevole stare lì, senza parlare, godendosi semplicemente lo stare assieme.
Lily andò a sedersi vicino alla riva del fiume, ogni tanto immergendo la mano nell'acqua gelida.
Poco dopo, sentì James sedersi accanto a lei.
Ma non ci badò. Il suo sguardo era stato attratto da uno strano bagliore sul bordo dell'acqua.
Guardò meglio, e per un attimo le sembrò di vedere due occhi rossi, inquietanti, che le penetravano nel cervello, scrutandola, malvagi.
-Lily?-
Si riscosse.
Provò a guardare meglio sulla superficie dell'acqua, dove aveva scorto gli occhi.
Nulla.
Scrollò le spalle. Probabilmente era stata un'allucinazione dovuta alla sua immaginazione.
-Si?- Fece poi, accorgendosi di non aver risposto a James.
-Che cosa ne pensi, di quello che ha detto Silente?-
Lei lo guardò.
-Riguardo all'esercito di studenti?-
James annuì.
-Penso che è una cosa avventata, pericolosa e folle. Ma- Prese un respiro -Ma è l'unica maniera che abbiamo di combattere Voldemort. Il ministero è corrotto. Di Auror fedeli ne sono rimasti pochi. L'unica cosa che ci rimane, è tentare questa strada.-
Ramoso la guardò, in silenzio, per un po'.
Lei ricambiò lo sguardo. Sapeva che lui la sua decisione l'aveva già presa. E lei voleva fargli capire che aveva intenzione di seguirlo, a ogni costo.
Poi James sospirò.
-Lo sai che è pericoloso?-
Lily annuì, strappando un ciuffo d'erba.
-Lo sai che...- qui abbassò la voce, mettendoci tutta l'amarezza possibile. -C'è più rischio per te, che per chiunque altro?-
E lei lo guardò, capendo al volo. I Mezzosangue sarebbero morti per primi, lo sapeva.
Nonostante questo, annuì, convinta.
A James passò, per un attimo, un lampo d'orgoglio negli occhi.
-Lo sai cosa rischi di perdere?-
Di nuovo, altro cenno d'assenso. Con quella decisione, non metteva in pericolo solo la sua vita, ma di tutti quelli che amava.
-Bene, allora.- James annuì.
Poi si alzò in piedi, con decisione.
Anche lei si alzò, puntando gli occhi verdi in quelli nocciola.
Spostò lo sguardo sulla cascata.
-James, ti ricordi Harry?-
James sorrise.
-Certo. Come potrei dimenticarlo?-
Lily annuì.
-Bene.- mormorò.
Rispostò lo sguardo su James.
-James, io voglio combattere per lui. Non voglio che altri innocenti muoiano. Soprattutto, non accetto che altri bambini siano così brutalmente uccisi. Lo voglio fare per lui, James.Voglio lottare, per lui.-
James guardò la sua rossa, così decisa, così fiera. Si sentì prevadere dall'orgoglio per quella grifoncina di cui si era innamorato.
Annuì, senza distogliere lo sguardo. Poi sorrise.
-Bene, Lily.-
Allungò una mano, afferrandole la sua. La strinse, dolcemente.
-Allora combatteremo. Insieme, per lui.-

-Alice?Cosa stai facendo?-
Lily era seduta sul suo letto, intenta ad osservare un'Alice che si rimirava nello specchio, continuando a fare strane smorfie.
-Secondo te, mi sta meglio il bianco o il beige?-
Lily la guardò, divertita.
-Il bianco. Aly, non starai già pensando al vestito per il matrimonio, spero!-
Alice guardò stupefatta la rossa.
-Come no?Certo che ci sto pensando!-
Lily aggrottò la fronte.
-Avete già una data?-
-Bè, si. La scuola finisce il 15 giugno. Pensavamo di sposarci agli inizi di agosto.-
-Non sarà troppo presto?Insomma, abbiamo solo diciott'anni...- Fece Lily, scettica.
L'amica si girò verso di lei, guardandola, seria.
-Lily. Per noi è normale, sposarsi a quest'età.-
Lily sorrise, lievemente imbarazzata. Certe tradizioni Babbane erano dure a morire, in fondo.
Improvvisamente, Alice le si avvicinò, prendendole le mani.
-Lily. Vorrei che tu e Mary mi faceste da testimoni.-
La rossina gemette.
-Aly, lo sai che odio trine e merletti.-
Alice rise.
-Si, lo so che sei assolutamente contraria a qualsiasi forma di romanticismo. Non mi stupirei se costringessi James a chiederti di sposarti mentre ti offre una Burrobirra alla Testa di Porco.-
-Non sarebbe una cattiva idea.- Fece Lily, ironica.
Poi rise, all'espressione critica dell'amica.
-Dicevi?-
-Facciamo così. Se io ti prometto che non farò mettere trine e merletti sul tuo vestito, mi farai da testimone...?-
Lily la guardò, con aria fintamente severa.
-Solo se mi prometti di non costringermi a vestirmi di rosa confetto.-
L'amica rise.
-Guarda che le testimoni si vestono come vogliono.-
Lily fece un ghigno.
-Che ne so, magari voi Purosangue fissate con lo zucchero avete la mania di avere delle pretese anche sui vestiti delle testimoni.-
Risero assieme, contente di essere amiche, nonostante tutto.

-Com'è possibile che a Maggio faccia ancora freddo?-
Chiese Lily, fregandosi le mani e guardando con aria torva il cielo nuvoloso sopra le loro teste.
-Che ci vuoi fare, Evans, non ci sono più le stagioni di una volta!-
Fece James, sorridendo sornione.
Erano ad Hogsmeade, che passeggiavano, tranquilli.
Era l'ultima gita che potevano permettersi nel piccolo paesino, poichè a breve sarebbe cominciato tutto il tran-tran che precedeva gli esami. Gli studenti si stavano concedendo quei brevi attimi di tranquillità prima di dovere subire lo stress dei continui compiti in classe, interrogazioni più o meno difficili e ore passate su grossi libri polverosi.
-Quando hai detto che ci raggiungono, Sirius e gli altri?-
James scrollò le spalle, sempre sorridente.
-Sirius e Mary dovrebbero arrivare a momenti. Remus voleva prima aiutare Peter con un incantesimo, poi ci raggiunge.-
Lily annuì.
-Alice e Frank dovrebbero già essere in giro.-
Avevano deciso di stare un po' a gruppetti di due, e poi si sarebbero riuniti, per godersi gli ultimi istanti di libertà tutti assieme.
-Vuoi che li raggiungiamo?- Chiese James.
Lily fece una smorfia schifata.
-Da Madama Piediburro?-
Ramoso la guardò con un'aria stupita e leggermente disgustata.
-Frank mi è caduto in basso.- Mormorò.
La rossa rise.
James rabbrividì al solo pensare a quel luogo pieno di pizzi. Una volta ce lo aveva portato una sua ex. Era stato terrificante.
Grazie al cielo, Lily evitava quel locale come la peste.
-James guarda.-
La rossina si avvicinò a una vetrina luminosa, indicando un punto preciso.
-è l'anello che ha regalato Frank ad Alice.-
In effetti, in vetrina era esposto un anello pieno di pietruzze luccicicanti, completamente inadatto se volevi passare inosservato.
Faceva un certo effetto, a vederlo.
Lily fece una lieve smorfia.
-Non mi ci vedrei per nulla, con un anello simile.-
James ghignò.
-Se è per questo, io non ci vedo neanche Alice, con un anello simile.-
-Ma come?Non avete convinto voi Frank a prenderglielo?-
-Assolutamente no. Noi abbiamo convinto Frank a chiederle di sposarlo, non a comprare questo...coso.-
Lily rise a quell'espressione. Poi scrollò le spalle, continuando a guardare la vetrina.
-Sai, all'inizio ero piuttosto stupita. A volte mi dimentico che voi Maghi vi sposate presto.-
James fece uno sbuffo divertito.
-"voi" maghi?E tu dove ti metti?-
La rossina rise, di nuovo.
-Hai ragione. Noi maghi.-
Ramoso rise.
-Guarda che non è obbligatorio. Puoi aspettare quanto vuoi.-
Lily sorrise.
-No, non è quello. Mi devo ancora abituare all'idea, credo.Insomma, per i Babbani sono a malapena maggiorenne.-
James sorrise, guardandola. Poi ritornarono a osservare la vetrina, in silenzio.
-Sai, credo di avere una strana intolleranza verso gli anelli, comunque.-
-In che senso?- chiese il moro, divertito.
Lily scosse la testa.
-Tra i parenti e gli amici dei miei, mi hanno regalato talmente tanti anelli, da piccola, di talmente luccicanti e talmente orribili, che ormai ho sviluppato una vera e propria repulsione, credo.-
James fece un sorriso sardonico.
-Preferiresti che qualcuno ti chiedesse di sposarti regalandoti un braccialetto?-
Lily sorrise, divertita.
-Non sarebbe male, come idea.Quanto meno, sarebbe originale.-
Il Malandrino rise, scuotendo la testa.
-Ti offendi se ti dico che sei assurda?-
Lily gli fece una linguaccia, scoppiando poi a ridere.
Si stupì di quanta naturalezza stavano mettendo nel parlare di matrimonio.
Come se fosse stata una cosa logica, che lui prima o poi le avrebbe chiesto di sposarla, e lei avrebbe risposto di si. Come se la richiesta fosse già stata fatta, e la risposta fosse già stata data.
E Lily pensò che le piaceva, qualla situazione. Le piaceva scherzarci su, senza farsi paranoie, senza i mille dubbi che avevano assillato Alice.
Semplicemente, era una cosa naturale. Prima o poi sarebbe arrivata la richiesta, e prima o poi sarebbe arrivata la risposta affermativa. Prima o poi, non importava. Ma era naturale che accadesse. E nonostante questo, era contenta che la richiesta non fosse venuta ora, quando sarebbe stato più scontato farla.
E le venne istintivo baciare James, ancora sorridente.
-E questo?- Fece lui, divertito. Forse aveva capito, o forse no. Non importava.
Lily scrollò le spalle, sorridendo, radiosa.
-Mi andava. Problemi?- Fece, beffarda.
James sorrise, malizioso.
-No di certo.- mormorò, tornando a baciarla.
-Ma che dolci!- Una voce sprezzante li raggiunse.
Si girarono, trovandosi davanti sette Serpeverde con una luce perfida negli occhi che avanzavano a passo strascicato verso di loro.
-Mulciber. A cosa dobbiamo l'onore?- Fece Potter, sarcastico.
Il Serpeverde tirò fuori la bacchetta, seguito dai compagni.
-Vedi, Potter...- fece, intanto che anche James e Lily sguainavano le bacchette. -Il Signore Oscuro ci ha chiesto una prova. Per vedere se siamo competenti, capisci.-
-Oooh. E che cosa vi ha promesso, in cambio?Una rifornitura mensile di Zuccotti?- Fece il Grifondoro, ironico.
-Non scherzare, Potter.- Lily, senza farlo vedere, sussultò appena. La voce che aveva parlato apparteneva a Severus Piton.
-Il mio amico Severus ha ragione, Potter.- Continuò Mulciber. -Vedi, come pegno della nostra fedeltà a Lui, gli abbiamo promesso di ucciderti.-
James sollevò un sopracciglio.
-Silente ne sarà felice, suppongo.-
-Oh, quando lo saprà, noi saremo lontani, non ti preoccupare.- Disse una voce femminile.
James ghignò.
-Bellatrix Black. Ti vedo bene.- Fece, sprezzante.
-è inutile, Potter, che fai dell'ironia. Come vedete, siamo in netta maggioranza numerica. Se vuoi, saremo clementi, e risparmieremo la tua Mezzosangue. In fondo sei tu, che il Signore Oscuro vuole morto.-
Nel parlare, gettò una lieve occhiata a Severus, che si irrigidì.
-Dovrai passare sul mio cadavere.- Lily, la bacchetta puntata, aveva fatto un passo in avanti, lo sguardo deciso.
-Ma che carina. Ti fai difendere da una Mezzosangue, Potter?-
James sollevò la bacchetta, minaccioso.
-Non ti azzardare, Mulciber. Non sei degno di baciare la polvere su cui cammina.-
Mulciber sospirò, fingendosi dispiaciuto.
-è in questo modo che Stirpi intere di purosangue vengono disonorate.-
Poi raddrizzò la schiena.
-Stupeficium!- Gridò, all'indirizzo di Potter.
James scansò il raggio, con agilità.
-Tutto qui, Mulciber?-
Il Serpeverde chiuse gli occhi a fessura.
-Ti farò pentire della tua irriverenza, Potter. Crucio!-
-Expelliarmus!- Questa volta era stata Lily, a lanciare l'incantesimo.
La bacchetta di Mulciber fu sbalzata via violentemente.
-Schifosissima...- Non riuscì a finire la frase.
-Stupeficium!- James, la bacchetta protesa, aveva scagliato l'incantesimo, facendo cadere con un tonfo il Serpeverde.
Da lì, incominciò una serie di attacchi e risposte, a cui i due Grifondoro facevano ormai fatica a tener testa, in quanto gli avversari erano decisamente più numerosi.
-Lily!Tu scappa, vai ad avvertire qualcuno!-
-Sei fuori?Non ti lascio qui!-
-Per favore, Lily!- Ma la grifoncina lo ignorò, cercando di Disarmare una quanto mai combattiva Bellatrix Black.
Lampi di luce colorata si susseguivano.
Lily intanto pensava.
Perchè?
Perchè erano passati da un momento di pura felicità ad un momento così orrendo in così poco tempo?
Cosa voleva Voldemort da James?
Qualsiasi cosa volesse, comunque, lei lo avrebbe difeso, fino alla morte. Avrebbe combattuto al suo fianco. L'aveva promesso.
Improvvisamente, si ritrovò davati ad un viso a lei ben noto.
Si irrigidì, mentre sentiva l'aria gelarsi attorno a loro.
Sentiva le urla di James. Eppure, non riusciva a muoversi, inchiodata da quegli occhi neri come il carbone.
-Lily...- Mormorò, quello.
-Severus.- Sibilò lei, dura e fredda.
-Io...Lily, ti prego, possiamo ancora rimediare..Noi...io...-
Lo interruppe, gelida.
-Non c'è niente da rimediare, Piton.-
Quelle parole penetrarono l'anima del Serpeverde come una lunga lama affilata.
-Tu...tu...come ci siamo ridotti così?-
La rossina non rispose, le labbra serrate.
-Credevo che...Tu e Potter...mai...-
-Io invece credevo che l'amicizia andasse oltre a certi pregiudizi. Evidentemente, sbagliavamo entrambi.-
Un lampo passò negli occhi di Piton.
-Dimmi che non lo ami, Lily.-
Lei rise, fredda.
-Lo amo, invece. E lo sposerò, un giorno.- E si intristì, a pensare a come stavano bene, lei e James, prima che arrivassero i Serpeverde.
Piton impallidì, spalancando gli occhi.
-No...Tu...no...Lily..Tu non lo ami!L'unica cosa che potresti amare di Potter, è il suo corpo, Lily!Tu...-
Fu un attimo.
Un attimo, e Severus Piton si ritrovò per terra, con Lily Evans che lo sovrastava, gli occhi fiammeggianti, ricolmi di ira e disprezzo.
-Mai.- Sibilò. -Non farlo mai più, Piton. Se c'è una cosa che non puoi contestare, è il mio amore per James. E ora, se ti è rimasta un minimo di dignità, torna indietro. Non diventare quello che vuoi diventare. Se hai tenuto almeno un po' alla nostra amicizia..- raddolcì il tono. -Torna indietro.- sussurrò.
E Piton, per un attimo, fu tentato. Fu davvero tentato di mollare tutto, per quegli occhi verdi.
Ma non sarebbe cambiato nulla.
Lei lo amava. Amava lui. Lui, Potter.
Anche se fosse tornato indietro, non avrebbe riavuto Lily.
Gliel'aveva portata via. E odiò quella luce gioiosa che Lily aveva negli occhi, nonostante la lotta. Perchè sapeva che quella luce era solo ed esclusivamente rivolta a Potter. Lo odiò, ancora di più.
L'odio che lo prevase, gli fece scuotere la testa.
No, non sarebbe tornato indietro.
Lo sguardo di Lily si inaridì.
-Bene.- Fece, ancora più fredda.
Un lampo di luce li sfiorò, facendoli tornare alla realtà. Lei gli gettò un'ultima occhiata sprezzante e disgustata, e si voltò.
Si accorse che nel frattempo erano sopraggiunti Remus e Peter, assieme a Mary e Sirius e Alice e Frank. Probabilmente, erano stati attirati dalle continue luci colorate provenienti dalle bacchette.
Incantesimi venivano sparati in tutte le direzioni.
Vide James lottare contro Bellatrix. Aveva il viso segnato da un taglio.
Corse ad aiutarlo.
Improvvisamente, sentì un urlo agghiacciante.
-AVADA...-
Successe tutto in un secondo.
Lily spalancò gli occhi.
James si girò verso di lei, terrorizzato.
Prima che il fascio di luce verde la colpisse, le si gettò addosso,per proteggerla.
Finirono a terra, e il fascio di luce si disperse nel punto dove prima di trovava Lily.
Lily ansimava.
Dopo un po'si accorse che James non si muoveva.
-James?- Fece, terrorizzata.
Con sollievo, sentì che James avvolegeva le sue braccia attorno alla sua schiena.
Poi si sollevò, senza staccare mai le sue braccia da lei, trascinandola su con se, fino ad arrivare a iginocchiarsi.
Il respiro era affannato. Non accennava a staccarsi. E intanto, la lotta continuava, imperterrita.
-James?- Fece, ancora.
E lui scosse la testa, contro la sua spalla.
Mai. Mai, aveva preso una tale paura. Mai aveva avuto tanto paura di perderla.Non avrebbe accettato di perdere anche lei. Non poteva credere di poterla stringere ancora, di sentire il suo petto che si abbassava e si alzava, a ritmo con il respiro.
Improvvisamente, una voce pacata li raggiunse.
-Sarebbe ora di smetterla, non credete?- La voce era fredda, eppure tranquilla.
Silente.
Era arrivato Silente.
Grazie a Merlino.
James strinse ancora di più Lily, lottando contro il suo cuore incessante, lottando contro le lacrime.
-Signorina Evans, va tutto bene?-
Lily annuì, timorosa, ancora stretta nell'abbraccio di Ramoso, che non sembrava intenzionato a lasciarla andare.
Prese ad accarezzargli i capelli, inspirando il suo profumo, cercando di tranquillizzare i loro cuori che andavano a ritmo incalzante.
Silente si guardò intorno, con aria grave.
-Qualcuno mi dovrà delle spiegazioni, credo.-
E Lily sentì un breve singhiozzo arrivare dalla sua spalla.
Lo strinse, forte.
-Sono qui.- Sussurrò. -Sono qui.-
Fece fatica a sentire la risposta, ma la sentì, e le sì riempì il cuore di calore, e gli occhi di lacrime.
-Grazie a Dio, Lily.-





ciaoooooo!!!un altro cap finito ^^ non c'è molto da dire, se non che non l'ho neanche riletto, quindi mi sa che ci saranno errori a non finire =P è che sono un po' di fretta =) ciaoooo baci!!
non ringrazio una per una perchè sono veramente in frettissima, risponderò alle recensioni anche di questa volta nell'altro capitolo!!!e scusate ancora se vi ringrazio velocemente, vi adoro!
Grazie a cassandra 287, germana, Maira_Hermione96(amica talpa=P), oOoPRONGSIEoOo(grazie x la recensione lunghissima,giuro che la prox volta ti risponderò bene =),Emily Doyle, jaily(visto?sono stata veloce di nuovo?=P), felpa_fan, ramoso4ever95(Sempre grazie per le recensioni abnormi, le adoro =P), XXXBEAXXX, Princesseelisil, Nikki Potter( haha, abbiamo aggiornato in contemporanea =P)  Harmonia e ninny!!!grazie vi adoro!!ciaooooo!!



















  
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