Ma
ci saranno uomini onesti i quali ammetteranno che il far male fa
piacere?
- Umano, troppo umano, Friedrich Nietzsche -
Tutto
quel
dolore, tutta quella sofferenza.
È
stato tutto
inutile.
Ho versato
lacrime senza motivo, dandomi colpe che non meritavo di avere.
Mi sono fatta
del male e ho umiliato questo corpo che il mio Signore mi ha donato
affinché
fosse strumento di morte fra le sue mani.
Ho vissuto con
la convinzione che fossi un errore, un mostro, un maledetto sbaglio.
Che fossi
cattiva, tremendamente cattiva.
Sono nata e
cresciuta nell’odio dei miei genitori, affinché
potesse essere più semplice per
me riconoscere e abbandonarmi all’amore di Thenaar. L’unico
che mi abbia mai
amata.
Ho ucciso,
seguendo il mio Vittorioso Destino.
Quel sublime
piacere nel far del male, non ha fatto altro che spingermi a poco a
poco fra le
braccia del mio Signore. Il sangue era il nutrimento dei miei occhi, le
strida
degli animali erano musica per la mia anima e le vite che spezzavo
erano degni
sacrifici per il mio dio.
Avevo cercato di
smettere, ripetendomi che era sbagliato, che le persone buone non
facevano cose
così cattive. Ma non funzionava: il sangue mi chiamava, Thenaar
pronunciava
a gran voce il mio nome!
Infine, avevo
raggiunto la libertà uccidendo i miei genitori e bagnandomi
le mani con il loro
sangue. All’inizio non ero stata in grado di capirlo e avevo
creduto che per un
peccato tanto grave, la pena sarebbe potuta essere solo la morte. E
invece …
Ora sono qui,
sotto la statua del mio vero Padre, consapevole che Egli
ripagherà tutte le
sofferenze del passato.
Sarò un suo
strumento inarrestabile!
Non mi piegherò,
non mi spezzerò, non permetterò a nessuno di
scalfire il mio animo tutto di
Thenaar.
“Sarò
il pugnale
che trafigge il cuore! La spada che taglia la gola! L’arco
che scaglia frecce
di Morte! Il laccio che soffoca! La cerbottana letale! I coltelli che
feriscono
e le mani che avvelenano!”.
Angolino
dell’autrice:
Ciao
a tutti!
Ho provato a
dare voce a uno dei miei personaggi preferiti, Rekla, cercando di
descrivere i
suoi pensieri dopo che è stata condotta al tempio Nero.
Il passato è
ormai un capitolo chiuso e ora Rekla si rivolge con fiducia al suo
futuro di
follia e fanatismo. Ormai la bambina timida e spaventata che
è stata un tempo,
non esiste più.
Spero di aver
reso abbastanza bene questo personaggio nonostante la
brevità della flashfic!
Alla prossima!
p.s.:
le armi
nominate alla fine, sono le Sette Armi dei Vittoriosi che vengono
elencate nel
primo libro delle Guerre.
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