“Bene! Io devo
dire che mi sento piuttosto sollevato. È il caso di dire che
è andato tutto a posto, eh? Spiritualmente,
ecumenicamente,
grammaticalmente…”
È giunto il momento degli addii. Capitan Jack ci tiene a
dire quattro parole a tutti quei simpatici
so-tutto-io che in
quei giorni si erano ammassati l’uno sull’altro per
far valere le loro patetiche ragioni. Turner voleva fare
l’eroe, e alla fine lo era anche diventato. Miss Swann aveva
visto e provato cos’è la vita del pirata, anche se
alla fine aveva scoperto che c'era ben poco onore tra quei sudici
vermi, disposti perfino a scambiare una vita umana per una nave.
Norrington… Be’, alla fine l’ultima
minaccia pirata dei Caraibi era stata annientata, quindi
perché quello sguardo malinconico? Bastava non ricordargli
che con il nuovo capitano sarebbe tornata quella di una volta. E che il
fabbro aveva aiutato il suddetto capitano a scappare, riconquistare la
Perla Nera e così facendo era riuscito
a rubare il cuore della sua promessa sposa.
“…Comunque sappiate che tenevo per voi, amico.
Sappiatelo!” Era la pura verità. Miss Swann aveva
bisogno di qualcuno che la placasse, non che incoraggiasse il suo
odioso spirito
libero.
Il Commodoro lo guarda scioccato, e Jack pensa che probabilmente non
gli capitava tutti i giorni di sentire uno sporco pirata tifare per lui.
Prima di andarsene, i suoi occhi cadono su Elizabeth e William, che si
scambiano sguardi languidi da far voltare lo stomaco.
“Elizabeth…” attira la sua attenzione
con tono mortificato.
“ Non poteva funzionare tra noi, dolcezza.
Perdonami.” Le rivela in un tono pieno di rimpianto che cela
molto bene la derisione per quella sciocca che ha preferito Turner a
lui. Non che
sarebbe riuscito a sopportarla per più di una notte.
Turner.
Anche lui merita il suo addio personale, ma cosa dovrebbe dirgli? Che
lo ringrazia per avergli salvato la vita? Poteva metterci meno tempo, e
magari non sfidare la fortuna in quel modo, lanciando la spada sotto i
suoi piedi. Forse può ridere del suo notevole tempismo nel
cogliere il momento più adatto per dichiararsi; o potrebbe
suggerirgli di non lasciare che la sua bella beva troppo rum: diventa
ancora più insopportabile.
“Will.”
Vorrebbe dirgli che somiglia a suo padre più di quanto
pensa, e che non deve prendere quest'affermazione come un affronto
personale. Vorrebbe dirgli che il vecchio Sputafuoco sarebbe fiero di
lui, di quella testa dura che non poteva essere altri se non suo
figlio. Spiegargli che avere sangue pirata non è sempre un
male – per esempio, se fosse stato suo figlio, avrebbe dovuto
prenderlo come motivo di vanto.
Oh, quanto sarebbe bello dirglielo: dallo sguardo intenso che il
ragazzo gli rivolge sembra che non aspetti altro che sentire queste
parole.
Un motivo in più per non farglielo sapere.
“Bel cappello.” Esclama, pensando che solo un folle
esaltato come il suo (da poco
defunto)
collega avrebbe potuto gradire.
Will accenna un sorriso, un sorriso consapevole, naturale, quasi felice.
...E mentre il capitano si dirige a nuoto verso la sua adorata Perla,
la sua unica e sola compagna di vita, realizza che per una volta lo
splendido soprano – eunuco – sembra aver compreso.
___________________
Fine
Inutile dire che li amo
entrambi con tutto il cuore, Will perché è un
vero eroe, mentre Jack...Perché è lui! Will
è stato il mio primissimo amore, poi mi sono accorta di
Jack. *-*
Comunque, io credo che quel "Bel cappello" nasconda qualcosa di
più...
Spero che sia stata di vostro gradimento!
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scritto e che scriverò. O contattatemi se volete fare una
chiacchierata(?).
Un caro saluto,
Harley
Sparrow