Così vicino, così lontano. di Nina133 (/viewuser.php?uid=87996)
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Non scrivo mai in prima persona, è stato strano, ma volevo
provarci.
Questo è quello che è venuto fuori.
Potrebbe esserci qualche errore/cambio di persona involontario, non
esitate a segnalarlo.
Ben accetti commenti e critiche costruttive.
Le frasi scritte in corsivo sono i pensieri di Mya
Buona
lettura :)
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È venerdì
sera e sto scendendo le scale di corsa perchè sono in
ritardo.
Io non sono mai in ritardo, mai.
Quasi non inciampo nello zerbino che c'è in fondo alle scale.
Apro la porta e tiro un sospiro di sollievo quando vedo che non
c'è ancora.
Odio essere l'ultima ad arrivare.
Mi sistemo lo chignon ormai disfatto e liscio la maglietta sui fianchi
per poi
controllare che gli orecchini siano ancora al loro posto, ho
dimenticato di
chiuderli con la clip.
Jake deve aver parcheggiato nella piazzetta dietro casa mia
perchè lo vedo
arrivare da lontano a piedi.
Gli vado incontro e ci salutiamo con un semplice ciao.
Quanto vorrei che mi stringessi forte.
Chiacchieriamo della settimana, di cosa ci è
capitato e nel mentre ci
spingiamo su e giù dal marciapiede.
Sembriamo due bambini.
Ci vogliono dieci minuti da casa mia al cortile dove si tiene l'evento
a cui mi
ha chiesto di andare.
L'ha chiesto solo a me.
Il concerto è già cominciato, ma a noi interessa
il secondo cantante che si
esibirà quella sera.
È già tutto pieno, ci facciamo largo tra
la folla, ma ormai non c'è più
posto a sedere per cui stiamo in piedi.
Io rimango un po' indietro e non riesco a vedere bene perchè
un signore davanti
a me non fa altro che spostarsi.
Jake se ne accorge e mi dice di passare avanti.
Si sposta un po' per lasciarmi passare e la sua mano
si poggia sulla
mia schiena, poco sopra il mio fianco.
Sembra che indugi un po' e il cado della sua mano si irradia per tutto
il tuo
corpo.
Lasciala lì, non la togliere. Stringimi, tienimi
stretta a te.
La mano scivola via e smetto per un attimo di respirare.
Cosa mi sta succedendo?
Lo sento, è lì dietro di me.
Così vicino, così lontano.
Vorrei solo lasciarmi andare sul tuo petto, sono sicura che mi
godrei di più
la musica.
E poi comincia a stuzzicarmi come al solito.
Mi tira un buffetto sul fianco.
Che fastidio.
Mi picchietta sulla spalla.
Stai calma.
Mi tira i capelli.
Potrei ucciderlo.
Mi appoggia il gomito sulla spalla.
Adesso lo uccido. Mi giro e lo uccido.
Prima che possa farlo però le sue mani
stringono delicatamente i miei
polsi e le sua voce calda mi sussurra - Scusa -
tra i capelli.
Ok, adesso svengo.
Il concerto finisce e ci avviamo verso casa mia, è tardi per
fare un giro e ha
cominciato a fare freddo.
Tremo un po' e mi stringo nelle spalle.
- Hai freddo? -
- Un po' -
- Tieni - mi dice lui porgendoti la sua maglia.
- Grazie -
È nera con delle righe sottili bianche e fucsia.
Si intona con il mio vestito. Oh. . .che sciocca. Arrossisco
al pensiero
che mi è appena sfuggito dalla mente.
Però è vero, il mio vestito è beige e
fucsia.
Me la infilo e vengo investita dal suo odore.
Quanto lo amo. Il profumo.
Stiamo in silenzio questa volta, niente chiacchiere, ogni tanto lo
guardo di
nascosto.
Beh, grazie per la maglia - me lo sto per sfilare
- Tienila, me la dai la prossima volta - mi sorride
- Sicuro? -
- Si. Buona notte -
Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia.
Sono così morbide. Ma cosa diavolo sto pensando.
- Notte. E Grazie! -
Si allontana, ma si gira ancora una volta verso di me
sorridendomi prima di
sparire dietro l'angolo.
Salgo le scale di corsa, mi precipito in casa e mi svesto senza
però separarmi
dalla SUA maglia.
Ora indosso solo quella e gli slip rosa.
Tutto rosa, neanche ci fossimo messi d'accordo. Devo smettere
di pensare,è
meglio.
Le maniche sono un po' lunghe, mi lasciano scoperte appena le
dita e il
bordo inferiore mi arriva a metà coscia.
Mi strucco il viso e dopo essermi lavata i denti mi infilo
sotto il
lenzuolo.
La casa è al buio ed immersa in un silenzio surreale.
Mi rendo conto che non mi ricordo quasi nulla del concerto vero e
proprio, ero concentrata su altro.
Mi addormento respirando il suo odore col sorriso sulle labbra.
Così vicino, così lontano.
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