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Autore: Nina133    11/09/2014    0 recensioni
Un altro stralcio delle vite di Mya e Jake. Un concerto, una serata troppo fredda e una maglia.
Ci vogliono dieci minuti da casa mia al cortile dove si tiene l'evento a cui mi ha chiesto di andare.
L'ha chiesto solo a me. [...] Si allontana, ma si gira ancora una volta verso di me sorridendomi prima di sparire dietro l'angolo.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Mya ♥ Jake'
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Non scrivo mai in prima persona, è stato strano, ma volevo provarci.
Questo è quello che è venuto fuori.
Potrebbe esserci qualche errore/cambio di persona involontario, non esitate a segnalarlo.
Ben accetti commenti e critiche costruttive.

Le frasi scritte in corsivo sono i pensieri di Mya


Buona lettura :)
__________________


È venerdì sera e sto scendendo le scale di corsa perchè sono in ritardo.
Io non sono mai in ritardo, mai.
Quasi non inciampo nello zerbino che c'è in fondo alle scale.
Apro la porta e tiro un sospiro di sollievo quando vedo che non c'è ancora.
Odio essere l'ultima ad arrivare.

Mi sistemo lo chignon ormai disfatto e liscio la maglietta sui fianchi per poi controllare che gli orecchini siano ancora al loro posto, ho dimenticato di chiuderli con la clip.

Jake deve aver parcheggiato nella piazzetta dietro casa mia perchè lo vedo arrivare da lontano a piedi.
Gli vado incontro e ci salutiamo con un semplice ciao.
Quanto vorrei che mi stringessi forte.
Chiacchieriamo della settimana, di cosa ci è capitato e nel mentre ci spingiamo su e giù dal marciapiede.
Sembriamo due bambini.

Ci vogliono dieci minuti da casa mia al cortile dove si tiene l'evento a cui mi ha chiesto di andare.
L'ha chiesto solo a me.

Il concerto è già cominciato, ma a noi interessa il secondo cantante che si esibirà quella sera.
È già tutto pieno, ci facciamo largo tra la folla, ma ormai non c'è più posto a sedere per cui stiamo in piedi.
Io rimango un po' indietro e non riesco a vedere bene perchè un signore davanti a me non fa altro che spostarsi.
Jake se ne accorge e mi dice di passare avanti.
Si sposta un po' per lasciarmi passare e la sua mano si poggia sulla mia schiena, poco sopra il mio fianco.
Sembra che indugi un po' e il cado della sua mano si irradia per tutto il tuo corpo.
Lasciala lì, non la togliere. Stringimi, tienimi stretta a te.
La mano scivola via e smetto per un attimo di respirare.
Cosa mi sta succedendo?

Lo sento, è lì dietro di me.
Così vicino, così lontano.
Vorrei solo lasciarmi andare sul tuo petto, sono sicura che mi godrei di più la musica.
E poi comincia a stuzzicarmi come al solito.
Mi tira un buffetto sul fianco.
Che fastidio.
Mi picchietta sulla spalla.
Stai calma.
Mi tira i capelli.
Potrei ucciderlo.
Mi appoggia il gomito sulla spalla.
Adesso lo uccido. Mi giro e lo uccido.
Prima che possa farlo però le sue mani stringono delicatamente i miei polsi e le sua voce calda mi sussurra  - Scusa - tra i capelli.
Ok, adesso svengo.

Il concerto finisce e ci avviamo verso casa mia, è tardi per fare un giro e ha cominciato a fare freddo.
Tremo un po' e mi stringo nelle spalle.
- Hai freddo? - 
- Un po' -
- Tieni - mi dice lui porgendoti la sua maglia.
- Grazie -
È  nera con delle righe sottili bianche e fucsia.
Si intona con il mio vestito. Oh. . .che sciocca. Arrossisco al pensiero che mi è appena sfuggito dalla mente.
Però è vero, il mio vestito è beige e fucsia.
Me la infilo e vengo investita dal suo odore.
Quanto lo amo. Il profumo.
Stiamo in silenzio questa volta, niente chiacchiere, ogni tanto lo guardo di nascosto.

Beh, grazie per la maglia - me lo sto per sfilare
- Tienila, me la dai la prossima volta - mi sorride
- Sicuro? -
- Si. Buona notte -
Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia.
Sono così morbide. Ma cosa diavolo sto pensando.
- Notte. E Grazie! -
Si allontana, ma si gira ancora una volta verso di me sorridendomi prima di sparire dietro l'angolo.

Salgo le scale di corsa, mi precipito in casa e mi svesto senza però separarmi dalla SUA maglia.
Ora indosso solo quella e gli slip rosa.
Tutto rosa, neanche ci fossimo messi d'accordo. Devo smettere di pensare,è meglio.
Le maniche sono un po' lunghe, mi lasciano scoperte appena le dita e il bordo inferiore mi arriva a metà coscia.
Mi strucco il viso e dopo essermi lavata i denti mi infilo sotto il lenzuolo.
La casa è al buio ed immersa in un silenzio surreale.
Mi rendo conto che non mi ricordo quasi nulla del concerto vero e proprio, ero concentrata su altro.

Mi addormento respirando il suo odore col sorriso sulle labbra.
Così vicino, così lontano.
   
 
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