Ecco finalmente l’ultimo
capito,mi scuso enormemente per il ritardo.
Cielo aperto.
Erano passate tre settimane
dalla morte di Naraku,e alla villa di Sesshomaru si respirava un’aria serena e
pacifica,mentre il cielo era limpido e totalmente privo di nubi.
Erano tutti in movimento,dato
che era stato organizzato una sorte di pic-nic sul prato,e tutti si davano da
fare.
La prima settimana per Rin era
stata difficile,infatti aveva passato il tempo a recuperare tutte le sue cosa
da casa di Naraku,e quando tornava nella villa del suo amato la trovava
vuota,poiché quest’ultimo era in ospedale.
Ma già alla seconda settimana
tutto era cambiato,ed ora,poteva finalmente essere felice.
Quel giorno,Rin era
raggiante,nel suo vestitino rosso e con i capelli raccolti in due lunghe
trecce.
La fedele Nira,che ormai
superava di molto il suo ginocchio in altezza,trotterella al suo fianco con la
sua ingombrante presenza. Di fatti,non era più un cucciolo ma un cane ben
massiccio e quasi adulto.
La ragazza era in giardino e
portava in mano un vassoio carico di frutta da portare a tutti gli altri.
Arrivò nella distesa di prato,a
nord della villa,doveva era stato organizzato il pic-nic.
Su un’ampia tovaglia bianca e
gialla,erano comodamente seduta Sango,Kagome ed Ayame,anche loro allegre e con
vestiti più leggeri,poiché era prossima la primavera.
Rin pose il vassoio su di un
tavolino,e si sedette a scherzare con le sue amiche per un po’,e
l’argomento,non era altro che il matrimonio di Ayame.
E bene si,proprio la coppia mano
affiatata,sarebbe stata la prima a spingersi all’altare.
L’audace Koga,dopo aver
rischiato seriamente di perdere la sua Ayame,aveva capito che quella ragazzina
esaltata e dagli atteggiamenti spesso infantili,era in realtà la persona con
cui voleva vivere.
Per questo,ancora prima che
Sesshomaru rientrasse dall’ospedale,aveva portato la sua ragazza a cena fuori,e
le aveva fatto la proposta di matrimonio.
Inizialmente,Ayame aveva avuto
dei dubbi,in quanto non si sentiva adatta a metter su famiglia così presto,ma
alla fine,aveva pensato che arrivare all’altere,indossare il vestito bianco,e
vivere con Koga,era tutto ciò che voleva,ed aveva accettato.
Kagome e Rin erano convinte che
Ayame,persino al giorno del suo matrimonio,ne avrebbe combinata un’altra delle
sue,come ad esempio inciampare nello strascico del vestito mentre si dirigeva
con fin troppa enfasi verso l’altare.
E cosi,mentre parlavano di abiti
da sposa non troppo vistosi per la rossa,si finì col spostare l’attenzione
sulla coppia Kagome-Inuyasha,che avevano deciso di
comune accordo,di aspettare prima di fare il grande passo.
Kagome ci teneva a laurearsi in
medicina,e preferiva continuare a vivere con i suoi genitori e studiare,e solo
dopo la laurea,si sarebbe trasferita con Inuyasha.
In altre parole proprio la
coppia dalla relazione più lampante si era presa il suo tempo,mentre le altre
due si erano date da fare.
Anche Sango,infatti,aveva
accettato di convivere con Miroku,ma volevano aspettare un po’ prima delle
nozze.
Quando Sango chiese a Rin cosa
avrebbero fatto lei e Sesshomaru,Rin si strinse nelle spalle,dicendo che
avrebbe continuato a vivere in quella casa con il suo ragazzo,senza essere
sposati,come Sango e Miroku.
Continuarono a discutere
allegramente fin quando un certo trambusto non attirò la loro attenzione.
Dall’ingresso,si udiva chiaramente
il rumore di una macchina,ma erano certe che tutti i ragazzi fossero in
casa,per questo si avviarono incuriosite al cancello principale.
Una volta lì,videro una BMV nera
da cui scese dapprima un giovane,dall’aria molto infantile e con un codino
castano chiaro sulla nuca.
Quando Sango lo vide,rimase di
ghiaccio e dato che Miroku stava uscendo solo in quel momento dalla casa,era
praticamente sola.
Il ragazzino,cioè Kohaku,si
avvicino alla sorella lentamente con sguardo basso.
Teneva la spalle curvate,sintomo
che non era a suo aggio,e nella sua espressione falsamente seria si leggeva una
certa tristezza.
“:Ciao Sango..:”
Esordì stretto nella
spalle,mentre Sango alzava il mento.
“:Che ci fai qui?:”
Kohaku la fisso quasi sorpreso
di quella durezza,ma poi sopirò mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni.
“:Sesshomaru ha dato il permesso
a Bankotsu di venire,così lui ha portato anche me…:” fece una pausa “:volevo
rivederti,o meglio salutarti…:”
“:Perché? Dove vai?:”
Kohaku alzò la testa per
fissarla bene negli occhi.
“:Parto. Ho fatto troppe
stupidaggini,seguito strade sbagliate. È ora che io trovi la mia strada in
questo mondo,che capisca cosa voglio fare veramente. Non posso stare qui,troppo
vicino al passato e agli uomini di Naraku… Farò un giro per il mondo,magari
andrò in Europa o in America chissà…:”
I due fratelli fissarono i
ciottoli del terreno,e rimasero in silenzio per un po’.
“:Sai…:” riprese timido Kohaku
“:In realtà… Sono venuto qui,perché mi chiedevo se potrai mai perdonarmi…:”
Sango lo fisso a lungo,fin
quando i suoi occhi non divennero lucidi,e allargò le braccia al fratello,che
non esitò ad abbracciarla.
Nel frattempo,mentre Ayame e
Kagome si erano avvicinate a Koga e Inuyasha,e Miroku e Sesshomaru rimanevano
davanti alla porta d’ingresso,Rin corse verso il guidatore della BMV che stava
scendendo dall’auto.
“:Bankotsu!:”
Trillo,e quando il ragazzo si
accorse di averla di fronte accennò un sorriso,per poi appoggiarsi alla
macchina e accendersi una sigaretta.
“:Buon giorno Rin…:”
La ragazza gli si mise
davanti,con la mani dietro la schiena,e piegò il capo di lato pensosa.
“:Come mai sei qui?:”
“:Ti ho portato le tue ultime
cose,come promesso…:”
Il ragazzo non la guardava,troppo
serio ed impegnato con la sua sigaretta.
Rin si morse un labbro.
“:…e a dirmi addio,vero?:”
Bankotsu si arrestò,e la guardo
negli occhi,poi sorrise.
“:Non farmi ridere Rin,non ti
mancherò…:” la fissò con la coda dell’occhio,malizioso.
“:Mi hai salvato la vita
Bankotsu,non credere che me ne dimentichi,e hai sempre reso la mia prigionia a
casa di Naraku un po’ più piacevole…
A proposito,cosa farai adesso
che Naraku non c’è più?:”
“:Tsk,ho preso il suo posto!:”
Rin strabuzzò gli occhi.
“:Davvero? E Onigumo?:”
“:Quell’invasato è sparito,ha
capito che tirava una brutta aria ed è emigrato chissà dove…:”
“:Capisco che adesso sei il
numero uno,ma hai ucciso Naraku solo per prendere il suo posto? Non sarà per
Kagura…:”
“: Oh Rin tu hai sempre pensato
fin troppo bene di me. Non l’ho fatto per amore,ne per la gloria. Era
un’insieme di cose. Mi ero rotto di lui,dei suoi modi,delle cazzate che
faceva,di tutto. :”
“:…ed hai salvato me!:”
Il ragazzo la fissò falsamente
offeso.
“:Diciamo che ho scelto di
ucciderlo al momento giusto…:”
Rin rise,Bankotsu non avrebbe
mai ammesso di aver salvato lei e Sesshomaru volutamente,come non avrebbe
ammesso di aver voluto liberare Kagura dal suo aguzzino.
Un insieme di cose aveva detto,e fine.
“:Comunque grazie. Ma non mi hai
ancora risposto,che farai? Sarai tu adesso che guiderai la guerra contro
Sesshomaru?:”
Chiese tristemente,ma la
risposta di Bankotsu fu secca.
“:No!:”
Rin lo fissò incredula mentre
questo continuava.
“:Questo posto non mi piace e
non mi è mai piaciuto. Mi scoccia ammetterlo,ma qui comanda Sesshomaru,io me
andrò altrove,mi farò una vita e mi troverò una casa e ci andrò a stare con
Kagura. Contenta?:”
Rin fece un sorrisino irritante.
“:Certo,e come vedi avevo
ragione su voi due…:”
Il ragazzo alzò gli occhi al
cielo.
“:Ora devo andare,stammi bene
Rin:”
La ragazza abbassò la testa
triste,mentre Bankotsu gettava via la sigaretta e si scostava dalla macchina.
I due rimasero l’uno davanti
all’altra per un po’, ma alla fine,inevitabilmente,si salutarono con un
abbraccio.
Poi Bankotsu salì sulla sua
macchina,ad aspettare Kohaku che finiva di salutare Sango e Miroku,promettendo
alla sorella che quello non era un addio.
Nel frattempo Sesshomaru si era
avvicinato a Rin,e aveva recuperato dal bagagliaio della BMV uno scatolone,e
mentre tornava in dietro e passava davanti a Bankotsu,i due si alzarono il
mento reciprocamente in segno di saluto,molto formale e fin troppo seri.
Quando finalmente Kohaku fu in
macchina,l’auto uscì a retromarcia dal cancello,e nella strada fuori,non troppo
lontana,attendeva una giovane vestita di rosso e nero,stretta nella spalle e
con i capelli appuntati mentre una folta frangia le copriva la fronte.
La giovane aveva appena finito
di abbracciare la piccola Kanna,la domestica della villa,che ora stava
rientrando al fianco della madre e del nonno.
Rin alzò la mano per salutare
Kagura,che si stupì molto di quel saluto ma ricambiò,prima di salire in
macchina e allontanarsi per sempre con Bankotsu e Kohaku.
Rin si sentì inspiegabilmente
triste,forse perché ancora in quel momento non riusciva a credere che tutto era
finito.
Quasi le sarebbe mancato venire
scarrozzata a destra a manca in quella macchina sotto ordine di Naraku,le
sarebbe mancato Bankotsu che andava a prenderla a scuola per riportare nella
sua prigione cercando di farla ridere.
Era tutto talmente incredibile
che le veniva difficile ammettere che non ci sarebbe stato più nessun
obbligo,nessun sorriso sforzato,niente più sofferenza.
Le dispiaceva un po’,perché un
cambio di vita anche se in meglio è sempre triste,ma lei,solo adesso era
felice.
Alzò le spalle e sospirò,no,non
la sarebbe mancata la sua vecchia vita,aveva ragione Bankotsu,era solo un
momento nostalgico.
Si voltò cacciando indietro una
treccia,e trovò Sesshomaru a pochi metri da lei,che la fissava ansioso.
Aveva capito i suoi pensieri,ma
non c’era da preoccuparsi,aveva cancellato i brutti ricordi,non avrebbe più
pianto ne sofferto,era solo per lui e sarebbe stata felice.
Regalandogli un sorriso
raggiante trottolerò verso il prato,dove la comitiva riprendeva il suo pic-nic
felice come sempre.
Quando scese la sera,e tutti
tornarono alla proprie casa,Rin osservava il calar del sole sul vecchio
ponticello che attraversava il laghetto della villa.
Nira distesa sull’erba a
sonnecchiare,ma sempre pronta a difendere la sua padroncina.
Rin fissava rapita le foglie
cadere sull’acqua ed incresparsi lievemente al vento,e i piccoli vortici
azzurri,e godeva a pieno di quella sensazione di pace assoluta.
Poi sentì u po’ più freddo
quando una raffica più forte le scosse le trecce,e una mano calda le si posò
sulla spalla.
Sussultò come ogni volta,forse
non si sarebbe mai abituata all’eccessiva silenziosità di Sesshomaru,ma averlo
accanto sarebbe stato sempre piacevole.
Lui le si mise accanto e le
cinse le spalla con un braccio,mentre con l’altro si sorreggeva alla ringhiera.
“:come va?:”
Chiese lui,lei sorrise.
“:A meraviglia quando ci sei tu.
Ovvio!:”
Sesshomaru la strinse di più e
sorrise a sua volta, per poi farla voltare e fissarla negli occhi mentre la
teneva dalla spalle.
“:non so se riuscirò a renderti
sempre felice di me…:”
Rin si fece seria,e l’osservò,scorgendo
la tristezza intrappolata negli occhi dorati del suo amato,e nascosta dalla
freddezza della sua espressione.
“:Mi amerai?:”
“:Sempre:”
Rin sospirò.
“:Questo mi basta. Lo so che
dovrai continuare i tuoi affari,e che non cambierai lavoro ma io voglio solo te,e nient’altro…:”
Anche Sesshomaru sospirò,per poi
lasciarsi piagare le labbra da uno strano sorriso ambiguo.
In un gesto fulmineo,Rin se lo
trovò inginocchiato davanti,e ad occhi sbarrati vide perfettamente il cofanetto
che teneva in mano e le porgeva.
“:Rin,vuoi sposarmi?:”
Rin,che non respirava già più,e
con le guance dello stesso rosso del vestito,notò il luccichio dell’anello che
proveniva dal cofanetto ora aperto e custodito fra le mani di Sesshomaru,ma non
lo degnò di uno sguardo.
Senza dire una parola,si gettò
al collo del suo amato,e come una bambina cominciò a trillare:
“:Si! Si! Si! Certo che
voglio!:”
Sesshomaru sorrise e la strinse
a se mentre si rimettevano in piedi.
“dici sul serio?:”
Chiese lei raggiante con i
lucciconi agli occhi,ma le guance deliziosamente imporporate.
Sesshomaru sorrise in quel suo
modo accattivante e magnifico.
“:Certo,comunque…:” rimise in
mostra il cofanetto “:questo è sempre per te,anche se tu non lo hai nemmeno
considerato…:” si finse offeso mentre sfilava l’anello dalla sua custodia.
Rin rise.
“:è solo che per me conti di più
tu e quello che hai detto che un anello,bello per quanto sia…:”
Nel frattempo Sesshomaru aveva
fatto aderire l’anello al dito della ragazza,che finalmente lo osservò.
Un diamante luccicante se ne
stava al centro,attorniato da brillantini blu,che esaltavano il candore dalla
mano che lo indossava.
“:ti piace?:”
La ragazza sorrise ancora e
appoggiò le mani sulle spalle del ragazzo,mentre questo le cingeva i fianchi.
“:si è bellissimo grazie!:”
Il ragazzo guardò altrove.
“:aspetteremo un po’
prima,faremo le cose per bene. Prima lasceremo sposare Koga e Ayame,altrimenti
si offendono,e poi noi. Ti prometto una bellissima cerimonia,ma dobbiamo
aspettare un po’,dato che ho anche cose da sistemare…:”
Rin scosse il capo.
“:Mi va bene tutto. Io sono già
felice…:”
I due innamorati si fissarono
per interminabili secondi,persi l’uno negli occhi dell’altro.
Poi ci fu un bacio,promessa
d’amore incontrastata.
*****FINE*****
Mi scuso ancora per i vari
ritardi,ma davvero non ho potuto fare prima.
Ringrazio tutti coloro che hanno
recensito fin ora,quelli che hanno aggiunto la storia nei preferiti,ma anche
chi ha solo letto.
Mando un bacio a tutti e li
ringrazio davvero.
Spero che la storia sia stata di
vostro gradimento fino alla fine,e che questo capitolo non abbia deluso le
vostra aspettativi.
(chiedo anche scusa se non
ringrazio ad uno a uno chi ha recensito lo scorso capitolo,ma davvero,è un
miracolo se sono riuscita ad aggiornare. Spero mi perdonerete!...)
Ancora un grazie a tutti e a
presto ^____^.