Perfect morning
Note della
traduttrice: presa dallo sconforto post-prime-lezioni-di-filosofia,
torno su questi schermi con una nuova Flashfic. Poche note qui in cima, soltanto
per ringraziare tutti quelli che leggono e per ricordare a coloro che recensiscono e/o
mettono fra i preferiti una mia traduzione, anche meno recente, che li adoro.
Significate davvero molto per me.
Qui la storia
originale, nel caso in cui qualche traduttore/masticatore di inglese voglia
darci un'occhiata. Come sempre, accettansi sia pomodori che allori.
S-dedicata a tutti coloro che leggono
senza recensire. Che mi leggiate in duecento e recensiate in tre serve solo ad
abbassare il livello del mio umore.
Buona
lettura.
Perfect morning
Hermione fissava
l’orologio appeso al muro della cucina. Provò a distrarsi, alzandosi da tavola
per cominciare la sua colazione. Era già sveglia perché non era riuscita a
dormire per tutta la notte precedente. Avevano trascorso diverse notti separati
da quando si erano trasferiti a vivere insieme. Il suo allenamento di Auror lo
teneva spesso lontano la notte. Questo, ad ogni modo, non era normale
allenamento. Questo era il test finale. Ron le aveva detto che il test sarebbe
terminato nelle prime ore di quella mattinata.
“Per favore, fa
che sia andato tutto bene,” la donna pregò ad alta voce.
“C’erano dubbi?”
una voce rispose da dietro le sue spalle.
“Ron!” esclamò
girandosi.
Senza una
parola, l’uomo le si avvicinò e la sollevò in un abbraccio.
“Allora, è
andato tutto bene?”
“Puoi dirlo
forte,” disse mostrandole un certificato che aveva appena estratto dalla tasca
della giacca.
“Oh Ron!”
Hermione squittì, saltando fra le sue braccia. “Sapevo che avresti potuto
farcela. Lo sapevo!”
L’uomo annuì.
“Secondo nella mia classe.” Rise. “Prova un po’ ad indovinare chi è il primo.”
Hermione lo
baciò con passione. “Sono così fiera di te. È una notizia fantastica.”
“Ho una notizia
migliore.”
“Cosa può essere
meglio di questo?”
Sorrise
eccitato. “Comprare una casa.”
“Ron,” rimase
senza fiato, “non puoi dire sul serio. Devi essere esausto in questo momento.
Una cosa come quella può aspettare. Non dovremmo risparmiare un po’ in
anticipo?”
“Sono troppo
entusiasta per essere stanco in questo momento. E per quanto riguarda aspettare
e risparmiare, lo sto facendo da qualche tempo. Mi sono ripromesso che se fossi
diventato un Auror avrei comprato una casa come si deve e ti avrei portata via
da questo squallido appartamento. Sono diventato un Auror. Ora posso permettermi
una casa e,” esitò per un momento, “una moglie.”
Hermione rimase
senza parole quando vide Ron tirare fuori dalla tasca qualcos’altro, un anello.
Infilandoglielo
al dito, le disse “Ricorda che questo l’ho comprato con la mia vecchia paga.
Posso prendertene uno più carino se vuoi.”
“Non pensarci
nemmeno,” lo zittì. “È perfetto.”
“Stavo
pensando,” disse prendendole le mano, “era già una bella giornata quando mi
hanno detto che ero riuscito a diventare un Auror, ma non sarà perfetta finché
non farai di me il tuo fidanzato.”
Scesero lacrime
di gioia dal volto di Hermione mentre lo baciava. Era davvero la mattinata
perfetta.
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