Whisky
and Peach.
Bobby tira un sospiro di sollievo,
dopo aver chiuso la
conversazione con Sam e Dean.
È
contento di essere riuscito a recuperare la sua anima da
quel figlio di una strega di Crowley.
Gli è costato parecchia
fatica, senza contare l'intoppo con
Marcy... forse dovrebbe andare da lei a scusarsi ancora una volta,
pensa.
Ma ripensandoci forse no... non sa
nemmeno se avrà la faccia
di restituirle la pirofila... quella con la torta di pesche e zenzero.
A proposito.
Bobby si alza dal divano come se
avesse sul groppone
trecento anni e si avvia verso la cucina.
Ora che l'adrenalina è
scomparsa gli rimangono solo la
stanchezza, la fame, e un mal di testa da record...quello che porta la
fottuta
firma del Re dell'Inferno.
La teglia con la torta è
ancora sul tavolo, intatta.
Con tutto quello che gli è
capitato non è riuscito nemmeno
ad assaggiarla.
Ne taglia una generosa fetta e la
mette in un piatto, poi
apre il cassetto e recupera una forchetta.
L'odore è buono.
Ripensa alla povera Marcy,
chiedendosi come mai la sua vita
debba essere tanto complicata da impedirgli di avere una vicina cortese
che gli
prepara ogni tanto qualche buona torta... e forse qualcosa di
più.
Sta per assaggiarla quando la voce di
Crowley lo raggiunge,
e genera in lui il prepotente desiderio di urlare.
-Visto che non hai whisky decente, ho
pensato di portarmelo
da casa... non ti offendi, vero?- gli chiede il demone, con quella sua
aria
strafottente, mostrandogli una bottiglia ancora sigillata di Craig.
Bobby vorrebbe tanto poterlo mettere
a novanta e
ficcargliela su per il...
-AH! Lo so cosa stai pensando...
vecchio sporcaccione...-
Crowley interrompe i suoi pensieri, e fa quel sorrisino malizioso che
gli
strapperebbe volentieri dalla faccia... magari potrebbe chiedere in
prestito a
Marcy la cippatrice.
-Che cosa vuoi...non hai rotto
abbastanza le palle, per
oggi?- chiede Bobby guardandolo prendere due bicchieri per riempirli di
Whisky.
-Uhm.... no!- sorridendo il demone
gli passa il bicchiere.
Bobby lo accetta... non crede che
quello voglia
avvelenarlo... non è nel suo stile.
E in effetti, Crowley non ne ha
nessuna intenzione... da
morto Bobby Singer non sarebbe più così
divertente... ripensandoci avrebbe
dovuto farlo fuori prima, mentre ancora lo teneva per le palle... in
senso
figurato...avrebbe dovuto approfittare dell'articolo 18 clausola B
finché
poteva, ma era stato così sicuro di averlo in pugno che
aveva deciso di
divertirsi ancora un po' lasciandolo cuocere a fuoco lento prima di
farlo suo
per l'eternità...ma il vecchio orso lo aveva messo nel sacco
e, gli bruciava da
matti ammetterlo, lo aveva fatto con stile...anche se, a onor del vero,
così
era tutto molto più divertente.
-E quindi? Che cosa vuoi?- chiede
burbero il cacciatore,
guardando il demone che sta seduto sulla poltrona di fronte a lui come
se si
trovasse a casa di un vecchio amico.
-Congratularmi con te... insomma mi
hai fregato alla grande,
bel lavoro... davvero... -
Bobby aggrotta le sopracciglia.
-Sei venuto fin qui per questo?-
Crowley si stringe nelle spalle e fa
quell'espressione...
quella che lo fa sentire un idiota...quella che sembra dire: sai dirmi
perché
spreco il mio tempo a parlare con te, oh essere unicellulare di scarso
intelletto?
In effetti è quello che
anche Bobby si sta chiedendo.
-Fammi capire... sei venuto qui per
congratularti per come
ti ho fregato?-
-Mi complimento, Robert... sei
riuscito ad afferrare il
concetto.-
Bobby ignora il commento maligno,
troppo impegnato a
rimuginare sui fatti.
-Dimmi una cosa, caro il mio Re
dell'Inferno, perché ti sei
fissato proprio sulla mia anima? Che importanza può avere
per te avermi tra
dieci anni? Un conto se mi avessi ucciso subito, ma così... -
Bobby ci ha pensato parecchio...
all'inizio pensava che
fosse per ostacolare Dean e Sam, ma non aveva senso... era comunque in
grado di
aiutarli, perciò proprio non se lo spiegava... di certo la
cosa lo metteva
sotto pressione, e lo aveva spinto a cercare una soluzione ma niente
che
potesse impedirgli di aiutare i cacciatori.
-Perchè non bevi il tuo
whisky e non la smetti di
rimuginare? Lo sai che poi ti viene mal di testa...- sorride pigramente
il
demone.
-Il mal di testa ce l'ho
già, grazie!- Bobby si alza per
portare il piatto ancora intatto in cucina... gli è passata
la fame.
-Non mi offri nemmeno un pezzo di
torta?-
-No!-
-Andiamo... sembra buona, la tua
vicina è davvero un adorabile
bocconcino...-
Il cacciatore sbatte il piatto sul
tavolo e ritorna sui suoi
passi come una furia, appoggiando le mani sui braccioli consunti della
poltrona
per portare gli occhi all'altezza di quelli del demone.
-NON...OSARE...TOCCARLA!- quasi
ringhia in faccia a
Crowley...quel dannato demone ha la capacità di farlo andare
fuori di testa.
Crowley lo guarda un filo sorpreso da
tanta animosità, ma si
riprende in fretta.
-Come preferisci, dolcezza...non ti
facevo così possessivo -gli
sorride malizioso avvicinandosi al suo viso e sentendo una gran
soddisfazione
nel vederlo saltare indietro imbarazzato.
Il demone ne approfitta per alzarsi
dalla poltrona con
aria compassata e lisciarsi i vestiti con
la mano sinistra, quella non occupata a reggere il bicchiere ancora
pieno.
-Però non aspettarti che
ti prometta di baciare solo te,
Robert... sai, con il mio lavoro...- beve un sorso fissandolo con quel
suo
sguardo pieno di maliziosi sottointesi.
Bobby balbetta un po', prima di
riuscire a mettere insieme
una risposta compiuta.
-Sparisci da qui, o potrei prendermi
il disturbo di spararti
in quel tuo culo scozzese...- ringhia, cercando a tentoni il fucile.
-Mi fa piacere che tu abbia notato il
mio culo, Robert...-
altro sorriso.
-SPARISCI!-
Il proiettile si conficca nel muro
dietro la poltrona, e
Bobby impreca.
-Dannato bastardo...- borbotta
appoggiando il fucile e
tornando a prendere il piatto con la torta.-Lui, e il suo bel culo
scozzese...-
Il grido di frustrazione, seguito dal
rumore del piatto che
si infrange sul pavimento, che sente arrivare dalla casa del cacciatore
fa
sorridere il Re dell'Inferno, in piedi davanti all'ingresso della
proprietà di
Bobby Singer.
Quando aveva conosciuto quel vecchio
orso aveva pensato che
si sarebbe divertito parecchio con lui... e, diamine, aveva visto
giusto.
-Alla tua, dolcezza...- tracanna il
whisky e scompare,
lasciandosi dietro l'eco di una risata.
Angolo dell'autrice:
dunque, sto riguardando le mie
puntate preferite in attesa
della nuova stagione... e questa è una di quelle che amo di
più... la 6X04. La
storia è ambientata dopo la fine della puntata, e spero
davvero che vi
piaccia... A presto!Saluti!
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