Centomila dei prossimi giorni.

di SheloveMMengoni
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Il motore dell'auto si spense dopo circa venti minuti. «Dove siamo?» chiesi impaziente. «Scoprilo, scendi.» rispose tranquillamente. Gli lanciai un'occhiata di rimprovero e dissi: «Sai che dovresti aprirmi tu lo sportello da gentiluomo?» Lui scoppiò in una rumorosa risata e scese dall'auto; dopo circa dieci secondi scesi anch'io e lo vidi che stava avviandosi verso un punto preciso. «Credevi davvero che ti avessi aperto lo sportello?» chiese lui voltandosi verso di me. «Cretino!» esclamai accelerando i passi per avvicinarmi. Mi trovai in un parco pubblico, immersa nella natura. «Siamo al parco Colonna, uno dei posti più belli di Taormina!» affermò Marco affacciandosi ad una ringhiera. Da quel punto potevamo osservare il mare e tutta la bellezza di quel posto, era davvero incantevole. «E' stupendo!» continuai ad apprezzare. «Di notte lo è ancora di più!» esclamò per poi guardarmi. «Senti freddo?» chiese poco dopo. Scossi il capo e risposi: «No, no...» «Hai i brividi!» ribatté. «E chi ti ha detto che sono procurati dal freddo?» Lui sorrise e si sedette su una panchina poco lontana. «Perché mi hai portata qui?» chiesi avvicinandomi. Non riuscivo a capire cosa gli frullava per la testa, era un tipo strano ed io non riuscivo a decifrarlo.




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