Disclaimer » Dragon Ball © Akira
Toriyama.
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The boy with the
broken smile
05.
Gohan
Era
occorso un momento, uno solo, per gettare all’aria gli anni
trascorsi con una
famiglia, rinchiuso nell’illusione di una vita che non
sarebbe mai potuta
essere sua – perché lui non era un umano, lui era
un assassino e tale sarebbe
sempre rimasto.
Era
bastato un attimo per lasciare che Babidy prendesse il suo corpo,
potenziandolo, spogliandolo di ogni esitazione e seppellendo quei
sentimenti
che lo avevano contagiato come una subdola e silenziosa malattia.
Aveva
affrontato Kakaroth, alla ricerca di rivalsa, aveva creduto davvero di
essere
tornato quello di un tempo, ma ciò era durato
finché non avevano risvegliato
Majin-Bu, finché non aveva capito di aver messo a
repentaglio la vita di quelle
persone che – nonostante tutto, nonostante si fossero
sbagliati – avevano
creduto in lui.
E
non meritavano di morire perché avevano visto in lui
qualcosa che,
semplicemente, non esisteva.
Così
aveva messo fuori gioco Kakaroth, per essere certo di trovarlo ancora
lì quando
fosse tornato ad affrontarlo, e quando aveva controllato –
quasi spinto da un
presentimento, da un fastidio alla bocca dello stomaco che aveva a
malapena
notato – che tutte le aure fossero ancora lì,
aveva scoperto che una mancasse
all’appello, una delle più importanti.
Gohan.
Quel
nome attraversò la sua mente come un fulmine, stringendo il
petto in una morsa
d’acciaio che non servì ad attutire il sordo
dolore che provava.
«
L’aura di Gohan è già
scomparsa… » mormorò, quasi con quelle
parole volesse
renderlo reale.
Il
suo nome sulla lingua aveva il sapore amaro della perdita,
poiché mai più
avrebbe potuto pronunciarlo riferendosi a chi ne era il proprietario.
Gohan. Gohan.
Gohan.
«
Perdonami… » aggiunse, la sincerità
evidente in ogni sillaba. « È stata colpa
mia. »
Il
senso di colpa che provava contribuì solo a provocargli un
attacco di nausea,
mentre il nome di Gohan gli rimbombava in testa, pronunciato con toni
diversi,
anche come non era mai uscito dalle sue labbra.
Gohan. Gohan.
Gohan.
Impiegò
poco a tramutare il dolore e il senso di colpa in rabbia,
impiegò poco a
lasciare che il fiume di collera che portava dentro di sé
straripasse,
inglobando tutto ciò che si trovava nella sua anima e nel
suo cuore, mettendo a
tacere ogni sentimento inutile in quello scontro, si rese conto dopo,
senza
speranza.
Ma
quella volta non avrebbe accettato la sconfitta, poiché non
vi era solo il suo
orgoglio in ballo, quanto la vita di coloro che lo avevano amato contro
ogni
ragione e che lui avrebbe perlomeno dovuto proteggere.
Gohan.
Con
lui aveva fallito prima ancora di rendersi conto di volerlo tenere al
sicuro.
Quando
strinse tra le braccia suo figlio, sentendo per la prima volta il
calore di
quel corpicino contro il suo, osservando le gote imporporate di quel
piccolo
guerriero, si maledì per non essere mai stato in grado di
offrirgli di più, e
quel sorriso dolce – paterno – che gli
regalò fu un addio e un augurio di poter
essere felice, ora che lui non lo avrebbe fatto soffrire con la propria
incapacità di essere padre.
Quando
poi – rimasto solo sul campo di battaglia, solo
com’era destinato a stare – decise
di dare la sua – inutile, sprecata – vita nel
tentativo di salvare chi amava,
quel nome, che nella sua mente aveva continuato a ripetersi come
un’eco lontano,
rimase segregato nel suo cuore – sporco, corrotto
–, mentre pensava ai suoi cari
per motivarsi.
Forse
fu lui stesso a impedire che quelle semplici cinque lettere prendessero
forma
nella sua mente, come se così la consapevolezza di avere
fallito su tutti i
fronti, di non essersi mai reso conto di tenere a lui e averlo perso
per
sempre, poiché per loro non ci sarebbe stato incontro
nemmeno nell’aldilà,
potesse fargli meno male.
Ma
alla fine, mentre ogni muscolo del corpo bruciava e la luce lo accecava
anche
attraverso le palpebre serrate, il nome di Gohan gli salì
alle labbra, con
prepotenza, abbattendo la sua ferrea volontà, e allora fu
quella parola che
urlò fino a perdere la voce, fino a svanire con un boato
assordante.
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Angolo autrice
Ed ecco
l’ultima
OS. Sacrificio di Vegeta, un bel po’ di
angst e niente lieto fine,
almeno non nella raccolta, visto che come sappiamo tutti Gohan
è vivo, mentre
Vegeta tornerà in vita in seguito. Non esitate a segnalarmi
OOC o eventuali
errori, ringrazio ancora una volta ka93
per la recensione :)
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