Titolo della storia: Come closer.
Titolo
del capitolo: Watching.
Personaggi: Kurogane / Fay D. Flourite /
Syaoran / Sakura
Rating: Arancione
Note dell'autore: Long-fic / Romantica /
Introspettiva / AU
Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini
sono di proprietà del mangaka; lo scritto
e le situazioni sono di mia proprietà.
.Watching.
Quel calore non era previsto. Quella lievissima
sensazione di appartenenza, quello scurirsi delle gote nascoste dalle
frange dei capelli, quel sorriso che premeva contro gli angoli delle
labbra e delle guance... niente di tutto ciò era stato
minimamente messo in conto.
Sentiva troppo bene la presenza massiccia del ragazzo dietro di
sé, la consistenza delle sue dita grandi e forti nonostante
la sottile barriera della stoffa dei guanti, così come
socchiuse gli occhi nel momento in cui percepì il suo fiato
bollente direttamente sulla cute del capo. « Si
può sapere dove mi stai portando, eh?! »
Yui si lasciò andare ad una risatina di condiscendenza
mentre oltrepassavano un gruppetto di ragazze troppo occupate ad urlare
di fronte ai loro nuovi acquisti -erano degli alpaca giganti quelli?-
per prestare loro troppa attenzione mentre scivolavano fuori dal
padiglione. « Ma come, Kuro-sorpresina? Posso chiamarti
così vero? Non so nemmeno il tuo nome... ad ogni modo,
andiamo a fare delle foto! Te lo avevo detto prima! »
Il fatto che stessero camminando lungo il corridoio per arrivare alla
zona aperta e adibita alle fotografie mano nella mano avrebbe dovuto
essere motivo, per Yui, di ridere senza più respirare
perché la conseguenza era di avere un Kurogane in carne e
ossa -e forse capelli?- attaccato al fianco con le guance
più rosse del suo vestito, perfettamente fuse con il
coprifronte. Si concesse di rallentare per averlo più
vicino, in modo da spaziare con lo sguardo su quella montagna di uomo
che sembrava davvero essere uscito fuori dal manga.
« Allora... come ti chiami, Kuro-sansone?
» Tentare di fare conversazione era il minimo che potesse
fare, comprendendo il disagio dell'altro. Dopotutto era uno sconosciuto
che lo stava trascinando chissà dove... per
chissà cosa.
L'altro rispose con un'alzata di spalle poco evidente a causa delle
grandi falde del mantello, ma Yui non perse tempo a visualizzare una
piccola porzione del braccio, occupato a reggere una bustina
trasparente. Lo aveva visto da lontano, era impossibile non notarlo, e
qualcosa ( senza nemmeno sapere bene cosa di preciso ) lo aveva spinto
ad accellerare il passo, picchiettando con lo scettro sul pavimento.
Aveva persino ignorato un fotografo in lontananza per riuscire a posare
le dita sulle sue e- « Youou. »
Il filo dei pensieri venne interrotto sia dalla luce del sole sul prato
occupato dai cosplayers sia da quel nome borbottato. Fissò
gli occhi sul viso squadrato dell'altro, occupato a guardare fissamente
avanti, e potè senza problemi indovinare le orecchie
tendenti al viola. Sorrise, affilato e felino, arrampicandosi sul
braccio che tirava in avanti fino a qualche momento prima per
raggiungergli la spalla con il mento. « E' un nome un po'
vecchio, non credi? Che ne pensi di Kuro-pettorali? O di Kuro-spall-
» « Yui! »
Qualsiasi tentativo di risposta fu interrotto dall'arrivo di un ragazzo
alto e molto magro, dai capelli scuri, il comportamento nervoso, la
voce acuta e una macchina fotografica grande quanto la mano di uno
Youou perplesso, forse un pelo confuso e sicuramente molto arrabbiato.
Yui trotterellò verso la nuova comparsa trascinandoselo pure
dietro. « Non ti dispiace farci qualche foto vero ? Guarda
chi ho trovato, non è perfetto?! » Niente da fare,
non avrebbe dato a nessuno il tempo di rispondere. Fu Youou a
strattonarlo per un braccio, le sopracciglia aggrottate e nessuna
voglia di muoversi nemmeno di un centimentro.
« Oi. » Esordì, l'espressione seria,
tanto che Yui fu costretto anche da sè stesso a fermarsi e a
concedergli un sorriso divertito, materno in qualche senso. «
Kuro-scuro, non essere così arrabbiato, sono sicuro che ti
divert-- » « Non è questo il punto.
» Era stufo.
Stufo di essere trascinato come un sacco di patate, stufo di aver perso
l'appuntamento coi mocciosi -no, magari di quello non proprio-, stufo
di non capire cosa l'altro intendesse fare. Era troppo stressante per
lui rimanere a contatto con la personificazione in carne, ossa e
carattere della sua cotta adolescenziale e non solo, doveva mettere un
freno per prima battuta a sé stesso. Sospirò
lento di fronte allo sguardo smarrito dell'altro, non vedendo
minimamente la furbizia dietro quelle iridi azzurre.
« ... Youou. » Risuonò solo il suo nome
in quel piccolo spazio pieno di tensione. Non aveva detto nulla, eppure
il più alto era riuscito a comunicargli qualcosa. Yui fece
un cenno veloce al ragazzo di prima, evidentemente un suo amico
fotografo di professione, prima di occupare entrambe le mani per
stringere il bavero del mantello altrui ed abbassarlo, senza che Youou
riuscisse ad emettere un solo suono. « Facciamo felici
qualche fans, mh? »
Il tempo di uno scatto fu il tempo di quel bacio improvviso, come un
fulmine a ciel sereno. Yui sorrideva contro le sue labbra mentre
percepiva il suono dell'otturatore poco distante, qualche gridolino
alla sua destra e il fuoco delle guance del ragazzo. Gli fece quasi
tenerezza, mentre lo sentiva tremare impercettibilmente e un calore
forte concentrarsi nelle appendici morbide su cui premeva forse un po'
troppo forte. Durò pochissimo davvero, portandosi via il
silenzio e restituendo colore alla faccia in fiamme di lui.
Non si ebbe reazione da parte di Youou, solo un ringhio basso e il
suono di pelle che struscia. Si era girato, dandogli le spalle,
cercando di registrare l'informazione e-- « IO TI AMMAZZO!
» E lo avrebbe fatto davvero, se non fosse stato fermato
fisicamente da un braccio sottile e una voce acuta, imperiosa... e
petulante. « No no no, non ci provare. Youou giusto? Bene,
fila sull'erba, Yui ti sta aspettando e faresti bene a non far
aspettare anche me! »
Avrebbe aggiunto quel fotografo alla lista delle persone da uccidere,
ne era sicuro, mentre percepiva il peso e il costo dell'obbiettivo che
gli andava premendo sulla schiena, per incitarlo ad avanzare. Lo sbuffo
fu evidente, tanto che persino l'assistente del petulante fotografo, un
ragazzo alto più o meno come lui e la voglia di vivere di un
gamberetto, alzò gli occhi dal pannello riflettente per
scoccargli un'occhiata interrogativa.
« Kuro-imbarazzo, mica ho tutto il giorno! » Yui
sventolò una mano sottile nella sua direzione, appoggiando
lo scettro per terra in modo tale da avere libertà di
manovra. Non era nei suoi programmi quel bacio, molte cose non lo
erano. Così come non lo era il gesto dell'altro: fu il suo
turno di sgranare gli occhi carico di sorpresa, perché Youou
decise in quel momento di sganciare il mantello tenuto su solo con le
spille da balia, facendolo cadere in un ammasso disordinato a terra.
Sotto la luce del sole mattiniero brillava l'armatura del torso, lo
spallaccio lucido e la pelle più abbronzata che Yui avesse
mai visto. Nelle luci artificiali non l'aveva notato davvero, eppure si
ritrovò stupidamente in piedi a fissargli la linea delle
spalle e del collo, chiedendosi per quale motivo non l'avessero ancora
scritturato per un film porno o qualcosa del genere.
Seguì il movimento del braccio nel raccogliere la spada,
socchiuse gli occhi nel sentirlo avvicinarsi, nel sentirselo quasi
addosso. « Avanti. Prima finisco e meglio è.
»
Yui nemmeno si rese conto di aver già poggiato le mani sulle
sue spalle e di avere, quasi incosciamente, un ginocchio altrui tra i
propri. Se ne accorse solo quando Youou ebbe un naturale scatto verso
l'alto...? Se vogliamo chiamarlo naturale. « Baciami ancora
una volta in quel modo e ti ammazzo davvero, idiota. » Lo
disse prendendogli il mento tra le dita ed assaporando, per un momento,
quella posizione dominant- « Ooooh! FERMI COSI', NON
MUOVETEVI! VIENI QUI, FAMMI LUCE SUI VOLTI! »
... e che cazzo.
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Si mise in disparte volentieri, a quel punto, per lasciare che Youou
avesse la sua parte di fotografie da solo... per quanto gli dispiacesse
enormemente allontanarsi da quelle spalle di cui aveva fin troppo bene
saggiato la consistenza. Si sedette sul dislivello del marciapiede,
abbracciandosi le ginocchia con le braccia e continuando ad osservare
l'altro, teso in una posa per nulla naturale eppure perfetta per
evidenziare qualsiasi tipo di muscolo egli avesse sulle braccia nude.
Yui sospirò appena, passandosi le dita tra i capelli; ancora
non riusciva a crederci di aver trovato proprio Kurogane, una delle
poche vivaci fantasie dopo Orlando Bloom e Brad Pitt. Si
ritrovò a sorridere come l'idiota con cui l'altro lo
apostrofò a gran voce e gli tese una mano verso l'alto, per
farsi aiutare.
« Già finito, Kuro-foto? » La risposta
lo lasciò spiazzato. Youou aveva visivamente le guance
rosse, la bocca arricciata e lo sguardo che si puntava con forza sullo
scettro ancora a terra.
« S-se vuoi. Le foto--- di coppia. Insomma, i-in quel
modo. »
Il sorriso di Yui avrebbe potuto illuminare il mondo.
« ... sai una cosa, Youou? »
Mormorò, alzandosi da solo e passandogli accanto in una
folata di vento freddo. « Anche io ho una figure di Kurogane
a casa. »
.Fine.
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