È
colpa di Antino.
Ci scommetto
gli scarponi che Antino
gli ha detto di venire da me se aveva paura. Ma da che parte sta? Mi
piacerebbe saperlo e forse glielo chiederò prima di scendere
dal
tren... tardi, siamo già nell'Agorà.
Sto pensando
che gli déi ce l'abbiano
con me, che il Mondo ce l'abbia con me.
E non
avrebbero tutti i torti, in fondo
sono figlio di Ade.
Clelia
è la prima a scendere, forse
per smorzare l'ansia. Suzanne fa un respiro profondo e si muove i
capelli ricci e corvini come se ora si trovasse a suo agio. Io scendo
senza rendermene conto, pensando ancora alla notte in treno. Basel
viene letteralmente spinto giù da Antino che poi ci saluta
con la
mano. Non ci seguirà all'interno dell'Agorà,
vedrà gli allenamenti
e la lotta dall'esterno e pregerà per noi nostro padre
affinché ci
aiuti. Gli aiuti degli déi sono rari e non troppo utili, il
più
delle volte tendono a rendere più deboli gli avversari, ma
non danno
benefici a te. Esempio stupido: se sei figlio di Zeus lui non ti
benedirà mai, ma potrebbe far venire un colpo della strega
ad un tuo
avversario. Non possono uccidere i figli degli altri, ma possono
lederli in modo che sia più facile colpirli. Un nostro
fratello per
esempio è stato addormentato da Ipno ed un figlio di Atena
lo ha
ucciso nel sonno. Una figlia di Ecate si è ritrovata una
gamba
bloccata da una radice a causa di Demetra e senza accorgersene una
nostra sorella le è piombata alle spalle storcendole il
collo. Ci
siamo fatto un gran male ad urlare per la felicità quella
volta. Il
giorno dopo tutta la Casa di Ade aveva la gola infiammata e non
riuscivamo neanche a parlare.
Ma nel
Colosseo non ci sono solo i
Mezzosangue, ci sono anche i Mostri. Come se non bastasse uccidersi a
vicenda, per farci stare radunati od eliminare i Prescelti
più
ribelli(chi si rifiuta di uccidere) escono da punti strategici dei
Mostri. Dracene, Demoni, Arpie e Minotauri sono i più usati.
La cosa
peggiore è che ce ne sono tanti. Provo a spiegarmi meglio:
due sono
i Tori della Colchide, nell'arena ne vengono sguinzagliati almeno sei
nello stesso momento. Non so come facciano, ma non c'è un
Minotauro,
bensì tre o quattro.
Non dovrei
spiegarlo adesso, non
abbiamo nemmeno iniziato l'allenamento, ma molto probabilmente non
avrò tempo più avanti per spiegare.
Il nostro
Settore è scuro e tetro, un
13 di teschi veri sormonta la nostra porta. Non so di chi siano, ma
spero che i loro spiriti non vengano a disturbarci. Davanti a noi si
apre la Sala Riunitiva, un cono schiacciato senza punta dalle pareti
di entrata ed uscita curve. Al centro spicca un tavolo tondo con
quattro sedie. Non ci sono finestre ed è tutto tetro. Le
pareti
grigie sembrano drappi di fantasmi, mentre l'arredamento in ossidiana
liscia lancia bagliori cupi. Le luci sono finte torce di fuoco viola.
Sono quelle lampade che si usano nei programmi televisivi per
inscenare le fiamme. Le camere non sono da meno: i letti hanno le
testiere a forma di lapidi, mentre le luci sono dei lampioncini da
cimitero. Io non mi sento a disagio, ma Basel trema e
dice:<<
Almeno non ci sono cadaveri.>>. Va in bagno, ma esce
chiudendo
la porta pallido e tremante.
<<
Sembra che tu abbia visto un
mostro.>> sbuffo, poi entro. Un odore pungente mi
colpisce le
narici<< Oh, Cadavere in Decomposizione, tocco di
classe.>>.
<<
Credo che userò il bagno di
Clelia e Suzanne.>> si dirige verso la porta.
<<
Sarà così anche da loro.>>
lo sento rabbrividire e mi giro a guardarlo perplesso<<
Non mi
dirai che ti da fastidio.>>.
<<
Okay, non te lo dirò.>>
inizia ad arricciarsi la giacca nera della nostra Casa<<
Diciamo che sono allergico ai deodoranti da bagno che sanno di
morto.>> ripeto: come fa ad essere figlio di Ade?!
Apro l'armadio
che c'è sulla destra ed
estraggo una molletta da bucato. Gliela pinzo sul naso lasciandolo
sorpreso.
<<
Quando vai in bagno metti
questa.>> gli dico prima di andarmene con le mani in
tasca ed
un vago cenno della destra.
Suzanne e
Clelia sono ancora nella loro
stanza, così mi siedo al tavolo e faccio sprofondare il viso
nelle
braccia incrociate. La televisione alle mie spalle continua a
parlare, ma quasi non la sento. Il volume è basso e
fastidioso. Di
tutte le cose che ci sono qui dentro è la cosa che
più non
sopporto. L'unica, direi.
No,
c'è anche quel piantagrane di
Basel. Ci mancava solo questa: un figlio di Ade che si sente male con
l'odore di cadavere. Secondo me è adottato come Antino, non
ci sono
spiegazioni. Ma perché?
<<
Nico!>> Clelia grida e
mi mette due mani sulle spalle. Potrei ucciderla quando lo fa, ma
è
il suo modo di smorzare la tensione. Sono l'unico a cui lo
fa<<
Dov'è Basel?>>.
<<
Credo ad evitare di farsela
sotto.>> rispondo.
<<
Scemo.>> guarda verso la
nostra stanza<< Forse sta disegnando.>>.
<<
E se anche fosse?>>.
<<
Mi piacerebbe vedere cosa
fa.>> mi accarezza i capelli come se fossi un gatto, non
mi
dispiace<< Insomma, vorrei conoscerlo meglio prima di
entrare
nel Colosseo. Tu e Suzanne probabilmente tornerete, ma io... poi
Basel, insomma, sappiamo come andrà.>>.
<<
Perché, come andrà?>>.
<<
Sappiamo tutti che appena
entrati tu... ecco...>>.
<<
Stupida. Io so pensare con la
mia testa, non sono certo gli altri a dirmi cosa devo
fare.>>.
<<
Quindi non... insomma...>>.
<<
Pensiamo all'allenamento ed ai
nostri punti di forza, va bene?>> non voglio pensarci
adesso,
non con Clelia.
<<
Va bene, O niichan!>> mi
da un bacetto sulla guancia e si siede di fianco a me. Le piace
chiamarmi “fratellone” in giapponese. Il suo nome
potrebbe
confondere, ma viveva ad Hokkaido prima di essere portata nella
nostra casa. Parla bene l'Inglese, ma non abbandona le parole della
sua infanzia. Per questo mi gratta la resta come se fossi un gatto
ogni volta che può.
Quando
è arrivata sono stato il primo
con cui è stata. Aveva undici anni e l'ho presa sotto la mia
ala
protettrice appena mi ha detto “sembri un neko”.
Non sapevo cosa
voleva dire neko ed erano le prime cose che diceva da quando era
arrivata, ma mi sembrava così bello come nome.
Suzanne arriva
ed incrocia i piedi sul
tavolo sedendosi di fronte a me. Aspettiamo che ci chiamino per la
prima sessione di allenamento. Ci siamo passati, ma non era ancora
pronta. Un cerchio vuoto tra i Settori ed i corridoi. Suzanne ci ha
spiegato che i corridoi sono provvisori, ma ho sbuffato. Non si
possono far sparire dei corridoi.
Inizia a
tremare tutto. Clelia s'infila
sotto il tavolo come quando capita il terremoto, io mi metto
sull'attenti e Basel cade fuori dalla nostra camera. Suzanne
è
l'unica tranquilla mentre il tremolio dura una buona cinquantina di
secondi.
<<
Vi avevo detto che i corridoi
erano provvisori.>> dice<< E noi siamo
all'interno del
quarto, immaginatevi chi ha i corridoio sotto i piedi.>>.
<<
Cosa?!>> esclamo.
<<
Quindi i settori si sono
ristretti tra loro? Interessante.>> commenta Basel ancora
steso
a terra mentre disegna su un quaderno che doveva avere in mano. Come
ha fatto a portarselo? Perché se l'è
portato?<< Si sono come
riuniti verso l'interno, vero?>>.
<<
Già.>> risponde
Suzanne, poi lo guarda perplessa<< Puoi venire qui a
disegnare,
perché stare sul pavimento?>>.
<<
Oh, ero qui e volevo
scribere il
momento prima che fosse troppo tardi.>> si alza
e ci raggiunge<< Non riesco a prendere bene i momenti se
li
faccio a distanza di tempo. Io sono un disegno,
immediato.>>.
<<
Immediato...>> ripeto
scettico<< Quindi se faccio
così...>> gli salto addosso
mandandolo a terra<< Tu dovresti rispondere
immediatamente.>>.
<<
Un disegno ti risponde se gli
salti addosso?>>.
<<
No.>>.
<<
Quindi io sono un disegno.>>.
<<
Mi rifiuto di capre la tua
logica.>> una trombetta ad aria ci sfonda i timpani.
<<
Dobbiamo andare ad
allenarci.>> decreta Suzanne alzandosi<<
Quello meglio se
lo lasci dentro.>>.
<<
Va bene, ma credo che mi
seguirà.>>.
<<
Scemo, parlavo del quaderno,
non di Basel!>>.
<<
Ah, capisco.>> mi alzo,
metto le mani in tasca ed esco. I corridoi sono scomparsi, proprio
come ha detto la sorellona, inoltre ci sono delle pareti di
plexiglass che dividono lo spazio in più parti. Sono
trasparenti,
quindi si vede esattamente quale parte contiene cosa. Sono tutti
usciti dalle proprie sezioni e subito i conti non mi tornano.
<<
Suzanne.>> dico<<
Sbaglio o siamo in di più?>> la vedo che ha un
brivido.
<<
Ci sono delle case in più.
Otto, precisamente.>> risponde seria<<
Quando siamo
entrati non le avevo notate, ma adesso sono evidenti.>>.
<<
E chi sono?>> domanda
Basel tremante.
<<
Estia, Zefiro, Thanatos, Pan,
Persefone, Irene, Bia e... non ci credo.>> si porta le
mani
davanti alla bocca.
<<
Chi?>> insisto.
<<
Acli. È una dea più antica
del Caos, non ha senso!>>.
<<
Dobbiamo preoccuparci?>>
chiede Clelia.
<<
No, ma non capisco Irene.
Insomma, è la dea della Pace, cosa ci fa alle
Olimpiadi?>>.
<<
Se è della Pace i suoi figli
non uccideranno nessuno, meglio no?>> sbuffo e studio la
situazione<< Io vado ad allenarmi con l'arco, voi fate
quel che
vi pare.>>.
Odio l'arco,
non lo sopporto. Non è
come la spada, bisogna avere occhio e a me manca. Suzanne ha provato
ad insegnarmi, ma è inutile. Non sono portato, ecco
perché domani
lavorerò sulle trappole. Ogni tanto le facciamo nella nostra
casa,
ma sicuramente qui potrò migliorare. Io sono più
per l'azione
ravvicinata, ma una trappola fa sempre comodo, sopratutto di notte.
Immagino che dovremo fare a tur... ma che dico. Ucciderò
Basel,
dovrò stare sveglio per potermi difendere!
A proposito di
quel piantagrane, è
stato con Clelia ad allenarsi con la spada. Come ho detto e
sosteniamo tutti è scemo, infatti sono qui che gli fascio le
mani(perché io, poi?!)
<<
Tu sei proprio strano!>>
esclamò disinfettandogli i tagli che ha sui palmi e le
dita<<
Mi spieghi perché hai preso la spada dalla parte della
lama?!>>.
<<
Abitudine. Auch.>>
risponde con una smorfia di dolore.
<<
Brucia? Bé, ti sta bene!
Adesso gli altri sanno chi è il debole dei
due.>>.
<<
Meglio.>> sorride<<
Così tu avrai più
possibilità.>> autrice, mi dai
l'autorizzazione a strozzarlo? Ti prego! No, vero? Accidenti.
<<
Che cavolo di ragionamento
è?!>>.
<<
Sono un peso e lo sarò
sempre. Se vengo eliminato subito è meglio per tutti, ma non
dovresti farti di questi problemi, no?>>.
<<
Non ricominciare! Sceglierò
sul momento cosa fare, ora sta fermo che devo bendarti i tagli. Ma
guarda te...>>.
Non avevo mai
visto nessuno, giuro,
mai, lanciare la spada in aria e prenderla dalla parte della lama.
Per di più il cretino ha continuato ad usarla senza
accorgersene, se
non ci fosse stata Clelia a quest'ora avrebbe le mani mozzate
all'altezza del pollice. La cosa che poi ha fatto morire dal ridere
tutti è stato che quasi sveniva alla vista del sangue.
Ripeto, non è
normale per un figlio di Ade.
Ma
perché parlo di lui? Non ha senso,
quindi mi concentrerò su qualcos'altro.
Bruttissime
notizie per il
sottoscritto, alcuni degli avversari che avrò sono ex-eroi
con cui
ho combattuto fianco a fianco. Vediamo, se trovo il fegato di
uccidere mio fratello potrò eliminarli, ma preferirei che
venissero
eliminati dagli altri che non conosco. Sarebbe tutto più
semplice,
non mi sentirei in colpa.
Finisco di
fasciarlo e vado a chiudermi
in camera fino all'ora di cena. Tengo le gambe contro alla testiera
in verticale e faccio finta di suonare una chitarra. Che
c'è? Vi
aspettavate un darkettone appassionato solo di musica metal? Va bene,
è il mio genere preferito, ma al momento devo rilassare la
mente.
“Nel bene e nel male” mi risuona come se avessi
Cristiano De
André a pochi centimetri. Da quando mi hanno trasferito
all'interno
della Casa-Distretto ho iniziato a riscoprire le mie origini
italiane, tutto pur di staccarmi da mio padre. Essere figlio di Ade
è
uno svantaggio in questa nuova società, come essere figlio
di un dio
qualsiasi insomma. A volte penso che Annabeth sia stata fortunata,
è
morta subito, non deve continuare a pregare per non essere estratta o
per sopravvivere.
Devo smetterla
di pensarci.
Il passato
è passato e nessuno potrà
far tornare indietro le lancette di Crono.
Una lacrima
inizia a scivolarmi sul
viso. L'asciugo con la manica della giacca. Dannato rimorso.
Mi guardo le
punte dei piedi ed inizio
a muovere le dita dentro ai calzini per smorzare la tensione, ma non
serve. L'ansia rimane. Ansia per cosa, poi? Per ciò che
accadrà nel
Colosseo? Per ciò che è stato? Per ciò
che avviene in questo
momento? Slancio le gambe e faccio una capriola all'indietro, poi mi
stendo a pancia in giù sprofondando la faccia nel cuscino.
Le
lacrime continuano imperterrite. Cosa mi succede? Io sono sono Basel,
io non sono frignone.
Io sono Nico.
Solo Nico. Non ho mai
pianto, nemmeno per i miei fratelli e le mie sorelle. Allora cosa mi
sta succedendo? Che abbia paura? No, io non ho paura. Non ho mai
avuto paura e mai ne avrò, no signore. Io non ho pa...
Basel entra in
camera facendomi fare un
salto sul letto. Mi ero dimenticato di essere nell'Agorà,
che idiota
che sono. Mi ricompongo immediatamente, non posso farmi vedere da lui
che mi sono spaventato. Non sia mai, ho pur sempre la reputazione di
“fratello che lo ucciderà subito” da
mantenere.
<<
Che c'è?>> domando
serio.
<<
È arrivata la cena e le
ragazze non volevano venire in camera nostra.>> mi
risponde con
noncuranza.
<<
Quelle ragazze sono nostre
sorelle.>> gli guardo le mani fasciate<<
Mie di
sicuro.>>.
<<
Non sapevo come dirlo bene.>>
annuisce<< Ti aspettiamo di
là.>>.
“Lo
odio. Lo odio. Lo odio!” pensò
rimettendomi gli scarponi e uscendo. Sembra quasi più calmo
di me.
Sembrano tutti più calmi di me in questo Settore, ma che
bellezza.
Però so perfettamente cosa stanno pensando. Per Suzanne non
ho
dubbi, anche su Clelia nessun ripensamento, ma Basel non mi convince.
Oh, aspetta. Lui ha l'encefalogramma piatto, allora tutto a posto.
Tornando ai
pensieri, scusate mi perdo
sempre, dev'essere l'ansia(o l'autrice che si diverte alle mie
spalle).
“Una
settimana, la prova,
l'intervista e poi è tutto finito.” ecco cosa
stiamo pensando.
Ciao gente! Non ci si vede
da un po', vero?
Ade: Tu sei scema!?
Perché?
Ade: Come
perché!? Ti metti a pubblicare con un esame tra meno di tre
giorni!?
Esattamente...
prova tu a leggere Filoramo!-.-
Ade: Va bene *inizia
a leggere* Dai, non è male.
Se tu ci capisci
qualcosa.
Passiamo a
ringrazziare chi ha recensioto?
Ade: E ne rimase una
sola. Forse ora capirai che non puoi andare avanti a scrivere...
sopratutto se aggiorni a random e sbagli il formato delle immagini!
Non rompere!-.-"
Il capitolo
precedente è stato un errore che sistemerò a
breve.
Ade: Vuol dire che se
ne dimenticherà come il 99% delle fic che ha aperte.
Hai partalto con Descole,
vero? *annuisce* Lurido bastardo, sto cercando di fare del mio meglio,
ma se lui se ne esce con certe "verità" sul suo passato non
posso fare i miracolo! Non sono mica una divinità!
>.<
Ade: Sì,
anche perché altrimenti sarebbe un grosso problema.
Sorvolerò
su questa tua ultima affermazione. Grazie mille a katniss_jackson
per la recensione e a tutti voi che avete letto e che avete messo tra
le prefrite/ricordate/seguitre la storia. Fatemi sapere cosa ne pensate
e spero di aggiornare presto!^^
Ci leggiamo
presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa e Ade(DioSupremoUnoEUnicoDell'Aldilà)
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