Her name was Rose

La morte non è altro che la fine di ogni essere, non si può eliminare e arriva sempre quando meno te l'aspetti.
Jeanne mi chiamava “l'angelo solitario”, ma sono proprio questo? Un angelo?

No, non sono altro che l'ultimo Signore del Tempo che guarda impotente mentre le persone a lui più care muoiono per mano delle malattie o per mano dei suoi nemici. La giusta condanna per me, il Dottore egoista che non vuole viaggiare da solo.
Jeanne se n'è andata, così giovane, così bella, così viva. Chissà quali avventure avrebbe vissuto assieme a me e chissà se il mio mondo l'avrebbe colpita al tal punto di non volersene andare per molto tempo.

Ora sono solo domande vuote, come la polvere spazzata via dal vento.
La morte fa parte di ogni essere e io la devo accettare.
Compresa Rose.

Angolo Autrice:
Se lo scorso capitolo vi è piaciuto, questo sicuramente no. O almeno questo è quello che penso io.

Questo capitolo è stato molto "complicato", non mi è piaciuto particolarmente l'episodio e quindi non sapevo dove andare a parare visto che con Rose l'episodio centrava ben poco. Così ho deciso di affrontare il tema della morte, così poco discussa all'epoca (o così mi è sembrato) e credo che calzi bene vista l'ovvia espressione del Dottore verso il finale.
Ringrazio tutti i lettori silenziosi, le tre persone che hanno recensito lo scorso capitolo e tutte le persone che hanno messo tra le seguite/preferite la raccolta. Grazie di cuore! Il prossimo capitolo verrà postato domenica 23 ottobre.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.