L'hovercraft
è piccolo come quello che abbiamo
usato per infiltrarci a Capitol City, ma ci porterà fino al
distretto 13.
Non
sarà un volo comodo, nelle nostre condizioni.
Decolliamo
e tutta la squadra ne approfitta per
dare un'ultima fugace occhiata alla scintillante Capitol City. Sembra
che non
sia cambiato nulla, eppure quello che abbiamo fatto stanotte potrebbe
cambiare
le sorti della guerra. Già, perché finalmente
Katniss avrà Peeta. Una domanda
che prima mi ha assillato si ripresenta, adesso lievemente cambiata.
Cosa ho
fatto?
Una
risposta razionale sarebbe: ho svolto una
missione essenziale per l'esito della guerra. Per la sopravvivenza del
nostro
leader, la Ghiandaia Imitatrice.
Ma
so anche di aver perso per sempre la ragazza
che amo.
Questi
pensieri mi fanno accelerare paurosamente
il battito cardiaco, sento che le fasciature si macchiano di sangue,
strappandomi un gemito di dolore.
-
Gale, vieni qui - Mi chiama Ray - Morirai
dissanguato se non ti fai fasciare di nuovo -
Mentre
il soldato mi cambia le bende, mi concedo
di guardare il risultato della missione. I tre ragazzi salvati. Non
abbiamo
fatto in tempo a prendere Enobaria, ma non è un grosso
problema, secondo Boggs.
Dopotutto il Distretto 2 ha sempre avuto buoni rapporti con Capitol
City.
Annie.
La fidanzata di Finnick è rannicchiata in
un angolo, sta piangendo. A cercare di consolarla c'è la
Jackson, le sta
parlando del 13, ma soprattutto di chi troverà lì.
Johanna.
La vincitrice del distretto 7 è crollata
e sta dormendo. È completamente un'altra rispetto alla
persona che aveva
partecipato all'Edizione della Memoria insieme a Katniss. Calva, magra
all'inverosimile. E probabilmente mentalmente a pezzi.
Seduto
con lo sguardo assente, invece, c'è Peeta.
Indossa ancora i vestiti della sua ultima apparizione in televisione,
quella in
cui ci ha avvisato dell'attacco. Ora sono sporchi e rovinati. Il suo
viso
porta i segni delle numerose torture. Ha brutte ferite, sulla fronte e
sullo
zigomo. Anche lui, come Johanna, è emaciato. Ma quello che
mi preoccupa è il
suo sguardo spento. Capisco i mesi di prigionia, ma il Peeta che
conosco, o
almeno che credevo di conoscere, non rimarrebbe inerme in un'operazione
di
questa portata. È cambiato, non c'è dubbio. Mi
chiedo fino a che punto.
Ora
avverto solo un dolore sordo, non ci faccio
quasi più caso. Mi siedo e mi assopisco.
Sono
nel 13. Lo riconosco dai muri grigi e dai
corridoi interminabili ormai familiari. Li percorro incessantemente,
senza
stancarmi. Sto cercando Katniss. Non riesco a trovarla. Esco in
superficie, non
ci sono guardie che mi impediscono di arrivare nei boschi. E lei
è lì, insieme
a Peeta. Ridono. Scherzano. Le loro labbra si incontrano. Allora urlo,
ma lei
non mi sente. È completamente sorda ai miei
richiami. E all'improvviso
qualcuno mi prende per le spalle da dietro e inizia a parlarmi, mi giro
e vedo
Boggs.
-
Lei non sarà mai tua - La sua voce ha qualcosa
di strano, rimbomba, non è autoritaria e nemmeno protettiva.
Provo
a parlare, ma non ci riesco. Si fa tutto
buio, e finalmente apro gli occhi.
Boggs
mi sta scuotendo, dice che siamo
arrivati, devo andare in ospedale, mi toglieranno le pallottole. Devo
rivedere
Katniss. Spinto da questi pensieri mi alzo e seguo la mia squadra.
Scendiamo
dall'hovercraft e ad accoglierci troviamo un'equipe di infermieri. Tra
loro
noto Prim, che mi saluta con un cenno della testa. Sistemiamo Annie,
Johanna e
Peeta, che durante il viaggio è svenuto, anche sotto
l'effetto del gas, su tre
barelle. Ci dirigiamo in ospedale.
-
Come sta Katniss? - Chiedo a Prim.
-
Ha dormito per gran parte del tempo, ma credo
che si sia svegliata. Ho appena mandato Haymitch a dirle che siete
tornati. -
Mi
affida a un dottore che mi fa togliere la
divisa e mi esamina le fasciature.
-
Ora ti estraggo le pallottole. Ma ti avverto,
farà male. -
E
fa male per davvero. Scorgo Katniss insieme a
Haymitch e Finnick, che viene raggiunto da Annie. Mi alzo, ignorando il
dottore. Un gran trambusto proviene dalla stanza che immagino essere
quella di
Peeta. Sì, il ragazzo del pane è lì
dentro. Però mi accorgo che sono ancora
privo di sensi. Già, perché sto sognando ancora.
Non c'è altro modo per
spiegare quello che vedo. Katniss che si avvicina a Peeta. Peeta che
tende le
braccia. Peeta che la strangola. Boggs che urlando stende Peeta con un
pugno.
Katniss che sviene.
Katniss...
Davanti
ai miei occhi cala il buio.
Cominciano
gli incubi.
Angolo
dell’autore
Be’,
eccoci alla fine della mia prima fanfiction!
È stato veramente bello scriverla e soprattutto condividerla
con voi.
Ovviamente spero che per voi sia stato bello leggerla! Mi raccomando,
recensite, sono curiosissimo di sapere cosa ne pensate! Ah, poi mi
scuso per
eventuali problemi di formattazione del testo, non sono ancora molto
esperto…
Un
ringraziamento a tutti i lettori, silenziosi e
non, che mi hanno seguito.
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