Capitolo
5
Il castello, per quanto sembrasse da
fuori immenso, all'interno il tutto era più raccolto.
Zoro aveva avviato da mesi dei lavori di
restauro ma, come le aveva spiegato, un ala del castello era ancora
un rudere. Per sua fortuna, era molto più a sud di dove si
trovavano.
-Non ho personale stasera-Le spiegò
tenendo in mano una lampada ad olio e accompagnandola in una delle
stanze che il castello disponeva.
-Come mai, se non sono
indiscreta?-Domandò tenendosi una mano sullo stomaco. Per
educazione, aveva taciuto sul fatto che fosse a digiuno
accontentandosi quindi di una misera tazza di thè caldo e dei
biscotti.
-Ho poco personale e non abitano qua al
castello. Lo definiscono...maledetto.- Ridacchiò per quella
frase.-Superstizioni...-
-Il ceto basso crede molto a queste
storie...-Annuì con lui non riuscendo a trattenere un
sorriso.-Ma penso che questo castello, dopo il lavoro che ha fatto,
sia magnifico...-
-Lo trova anche lei?-Si voltò
appena mostrando il suo viso nella penombra della fiamma.
-Si.-Guardò dalle grandi vetrate
la luna che si poteva scorgere in cielo.-è senza dubbio molto
suggestivo...- Accettando le sue lusinghe e dopo aver camminato per
altri minuti, finalmente si ritrovarono davanti ad una porta
finemente lavorata.
Il pomello, così come gli intarsi,
erano in oro.
-Questa sarà la sua stanza
Milady.-Le posò cauto una mano dietro la schiena, spingendola
a posare la mano sul freddo pomello.-La più bella di tutto il
castello a mio parere...-
-Troppo gentile Conte.-Lo ringraziò
con un sorriso, per poi, prendere coraggio e aprire.
Le pesanti tende di broccato rosso erano
fermate da delle maestose corde color oro, lasciando spazio alla
magnifica vista sul lago.
Quasi ipnotizzata, mosse un passo
all'interno, correndo verso le enormi vetrate per poterne ammirare
il panorama.
Esattamente come era arrivata, quel lago
e quella luce così suggestiva l'aveva colpita come raramente
accadeva. Il fatto che Zoro le avesse concesso quella lussuosa stanza
piena di tutti i comfort e il paesaggio, le scaldava il cuore.
-Io...-Mormorò quasi senza
parole.-Non so come ringraziarla...-Ammise portandosi una mano al
petto. Con un sorriso, Roronoa posò la lampada sopra al comò
e si avvicinò anche lui alle vetrate.
-è stata questa vista a
conquistarmi...-Ammise.-Mai nei miei lunghi viaggi ho potuto vedere
uno scenario più bello...- Il suo sguardo si spostò
verso di lei.-E con la luna che tinge la vostra pelle, siete ancora
più bella...- Immediatamente, il cuore di Nami prese a battere
forte. Strinse le labbra e incrociò lo sguardo al suo.
-Non prendetemi in giro...-Lo pregò.
-Non vi sto prendendo in giro
Nami...-Ebbe l'ardire di avvicinarsi a lei e prenderle la mano.
Esattamente come la sera del loro primo incontro, Zoro portava i
guanti, ma poteva sentire il freddo provenire dal suo tocco.
-Conte...-Le mancarono le parole non
appena Zoro si avvicinò la mano alla bocca donandole un bacio.
-Le mie intenzioni sono serie con lei
Milady-La rassicurò socchiudendo gli occhi.-Dunque non pensi
che io la voglio ingannare...- Con garbo, Nami tolse la mano dalla
sua stretta e in imbarazzo, si voltò verso il lago.
-Ci sono così tante donne in
società...-Ammise con una stretta al cuore.-Più belle,
con più elevatura sociale...-Storse il naso per poi cacciare
fuori quel nome- Perona ad esempio...-Sussurrò-Lei è
decisamente tutto quello che un uomo del suo ceto cercherebb...-
-E se quello che cerco invece è
proprio qui davanti ai miei occhi?-Zoro posò entrambe le mani
sulle sue spalle nude, avvicinandosi crudelmente al suo orecchio.-E
se non volessi nient'altro che lei...Nami?- Rabbrividì nel
sentirlo pronunciare il suo nome con così tanta convinzione.
-Conte...-
-Io voglio lei Nami...-Ripetè i
suoi desideri avvicinandosi al suo collo.-Lei ha bisogno di me...-
-Zoro...-
-Io ho promesso...- Con il naso, annusò
la sua pelle dall'aroma di mandarino e lento ed estenuante, si
avvicinò alle sue labbra.-Mi prenderò cura di lei
Nami...- Senza più difese, Nami incastonò gli occhi nei
suoi e ingoiando a vuoto si avvicinò come ammaliata alle sue
labbra.
Un casto bacio colse entrambi alla
sprovvista, increduli della morbidezza e del sapore del rispettivo
compagno. Lente, le mani di Zoro scesero verso il basso, abbracciando
con entrambe le braccia la vita di Nami e avvicinandola al suo petto.
Completamente addossato alla sua schiena,
si spinse a chiederle di più, osando cercare di dischiuderle
le labbra. Inesperta, decise di accogliere la sua richiesta, seguendo
il suo ritmo e la sua audacia da bravo predatore qual'era.
Il cuore le batteva all'impazzata e per
poco non svenne nel sentire il sapore del compagno intrecciarsi al
suo. Gentilmente, Zoro la fece voltare ed esperto, le afferrò
le mani conducendole verso il suo collo, in modo da essere del tutto
presa da lui. Staccandosi dalle sue labbra, osservò i suoi
occhi che esattamente come i suoi, cercavano conferma di quella
scelta.
Un caldo riflesso rosso passò
davanti gli occhi del conte ed impressionata, si avvicinò al
suo volto.
-Forse stiamo sbagliando tutto...-Ammise,
quasi impaurita da quei sentimenti.
-Non mi sembrava così sbagliato
quel bacio...-Ridacchiò lui cercando di allentare la tensione.
-Intendo...-Si corresse Nami scuotendo il
volto.-Che forse non ci conosciamo abbastanza...- Si tolse dalle sue
braccia.-Mi avrà preso per una svergognata...-Si portò
una mano al volto.-Penserà che io cerchi un marito solo per
salvarmi la faccia e il primo che mi capita può andar bene...-
-So quello che state cercando-Si avvicinò
di nuovo a lei.-E anche se mi userete come facciata, a me non
dispiace.- Afferrò la sua mano.
-Sono così confusa...-
-Lo sono anch'io ma sento che questo è
giusto...- Le sfiorò con l'altra mano il volto.-Nami-Sospirò
il suo nome-Farò di tutto per rendervi felice...-
Dopo quell'affermazione, Nami non potè
resistere alla passione.
Come ubriacata dalle sue parole e dai
sentimenti che pian piano stavano nascendo, si gettò tra le
sue braccia e nuovamente, le loro bocche si unirono.
I corpi di entrambi si avvicinarono l'un
l'altro, quasi a volersi fondere. Famelici, entrambi cercavano la
bocca dell'altro, mai sazi di quei baci così dolci e carichi
di promesse.
In pochi minuti, le mani di entrambi
iniziarono ad esplorare il corpo del rispettivo compagno e la strada
verso il maestoso letto che Nami nemmeno aveva notato inizialmente,
fu colmata a breve.
In un fruscio di stoffe, Nami cadde tra
quei morbidi cuscini di seta e Zoro in pochi attimi la raggiunse.
Nostalgico delle sue labbra, la danza riprese e con mani tremanti,
Nami iniziò a svestirlo. La bianca camicia che indossava venne
pian piano sbottonata, rivelando sotto a quella stoffa un corpo
snello e muscoloso al tempo stesso.
Mai aveva visto un fisico così
perfetto e la cicatrice che da parte a parte attraversava i suoi
pettorali la trovò perfetta.
Curiosa, avvicinò una mano a
quella linea, causando dei brividi intensi a Zoro. Le sue dita erano
calde, bollenti e il suo tocco lo stava scombussolando.
-Come?-Ebbe il coraggio di chiedergli
scendendo verso l'abbottonatura dei pantaloni.
-Un agguato in uno dei miei tanti
viaggi.-Le rispose prendendole le mani e portandole verso l'alto.-Ero
solo un giovane e inesperto ragazzino arrogante...-
Non faticò a credergli. Vedeva in
un passato remoto il suo volto più giovane e il suo corpo
fasciato da abiti costosi e pregiati. Una lingua lunga e un arroganza
che, poteva scommetterci, era nascosta ancora da qualche parte.
-Vi ha fatto male?-Domandò
scendendo con lo sguardo ad ammirarla di nuovo.
-Si-Si strinse nelle spalle.-Ma è
successo anni fa...- Si chinò con il volto verso il suo.-Anche
lei era una monella da ragazza?-
-Mi sta dando della vecchia?-Lo becchettò
prontamente assottigliando lo sguardo.
-No di certo...-Sorrise sfiorando il naso
con il suo-Ho l'impressione che in voi invece non è cambiato
niente. Caparbia, coraggiosa, leale e sopratutto, schietta. -Depose
un bacio sulle sue morbide labbra per poi, tornare a guardarla.-Non
ho forse ragione?-
-Perfettamente conte...-Annuì
debolmente arpionandogli il collo.
-Accettate dunque, Milady coraggiosa
-Incastonò serio gli occhi nei suoi- a volervi unire a me?-
Le guance le si tinsero per quella frase.
Non credeva di certo nel sesso dopo il
matrimonio e quello in tutto e per tutto sarebbe stato il suo futuro
marito e niente sarebbe stato sbagliato alla fine...ma...
-Non stiamo correndo?-Cercò di
riportarlo al suo posto.
-Forse dovremmo farlo invece e recuperare
questa settimana che, me ne dispiaccio, l'ho lasciata sola...- Umh,
in effetti, poteva essere una buona idea...
-Beh...-Voltò la testa verso le
vetrate e nuovamente rimase ammaliata da quello splendido panorama.
-Vi desidero Nami...-Le sussurrò
languido ad un orecchio. -In questa stanza, in questo momento, siete
perfetta, tutto di voi è perfetto e magnifico.- Le baciò
il collo raggiungendo le sue mani e stringendole.
-Anche io Zoro...- Chiuse gli occhi
mordendosi le labbra.-Ma...per favore...-Titubò stringendo la
presa.-Fate piano...è la mia prima volta.-
Il pesante abito di Nami venne a piccoli
passi smembrato.
Era una lotta riuscire a capire come
togliere quel pregiato vestito, ma la passione era così
frenetica che poco importava ad entrambi di qualche grinza o
sfilacciatura.
Appena anche l'ultimo pezzo di crinolina
fu tolto, Nami riprese a respirare. Il solido corpetto le teneva
stretti tra di loro i seni perfetti e a quella vista, Zoro per poco
non impazzì.
La sottoveste bianca copriva il suo
candido intimo e i suoi piedini, erano ancora imprigionati da quei
dolorosi stivaletti.
A differenza di lei però, il
vestiario di Zoro era molto più semplice e facile da togliere.
La camicia era volata in chissà
quale parte della stanza e guanti a parte, era rimasto in pantaloni e
stivali.
-Toglieteli...-Mormorò Nami
coprendosi il volto.-I vostri guanti...-
-Ho le mani fredde...-Si
scusò.-Potrei...-
-Non importa-Frettolosa, le afferrò
e lesta li sfilò via prima che potesse cambiare idea.
Non appena sfiorò la sua mano,
callosa e piena di cicatrici, quella scoperta la fece tornare in sé.
-Non sono certamente mani da nobile.-La
precedette.
-I suoi continui viaggi?-Si limitò
a domandare muovendo un angolo della bocca.
-Già...- Avvicinò la mano
al suo viso. Era una mano dura, ferma e decisa, non certamente le
mani di burro che tutti i nobili avevano in società.
-Va bene così...-Lo fece
avvicinare a se per poi, indicare il corpetto- Potreste...-
-Oh...-Zoro annuì-Certo...-
Con concentrazione, iniziò a
sfilare i lacci del corpino, rivelando man mano sempre più
porzione di pelle scoperta. Con lussuria, si chinò a baciare
quella morbida pelle, non smettendo di sciogliere quelle delizie.
Non appena l'ultimo laccio venne
slacciato, restò senza fiato nel poter ammirare i seni
perfetti di Nami. La pelle del color dell'argento e i capezzoli, duri
e rosei solo per lui.
Con più attenzione, cercò
di toglierle il corpino da sotto la schiena e strabuzzò gli
occhi nel vedere l'ultima cosa che mai si sarebbe immaginato...
Con velocità, Nami lo estrasse e
impugnandolo con la mano destra, scattò dritta verso di lui.
Tempestivo, Zoro riuscì a
scansarsi non riuscendo però ad evitare di ferirsi.
Un sangue dal colore scarlatto iniziò
ad imbrattare il lucido pavimento in marmo e nascosta dalle ombre
della luna, osservò con un ghigno la donna che ancora nel
letto, teneva saldo il paletto.
-Nami la cacciatrice...-Ridacchiò
con gusto-Mi chiedevo per quanto ancora volessi continuare questa
messa in scena...- In risposta, con un gesto brusco Nami gli mostrò
il dito medio.
-Chiudi quella bocca dannato
succhiasangue!-
Ebbene, siamo arrivati al tema della
storia!
Rolo, un altra fic sui vampiri?! Che
cazzo, è la millemillesima che scrivi!
Lo so, lo so...
Ma mi piacciono troppo e come ho
detto, questa storia fa parte del circolo : role!
Quindi, sto solo procedendo per
gradi...
Ebbene, l'ooc che era sconfinato a
metà capitolo ( come anche ad inizio storia) è stato
ben giustificato con una perfetta recita della nostra Nami. ( Nami
verginella poi? Ma andiamo!)
E Zoro? Tutto questo bon ton? Anche
lui ovviamente ha recitato la sua parte...
Ma chi in realtà voleva
avvicinare chi?
E siamo dunque riapprodrati sul
classico: La cacciatrice e il vampiro.
Come continuerà questa fic?
Mha, bho... si vedrà!
Se notate, il capitolo è più
lungo dei precedenti...perchè non sapevo come cappero
concluderla! Ahahaha (ride)!
Dedico il capitolo a Place che mi
spacca i marun quasi ogni giorno per poter aggiornare questa storia.
Farò del mio meglio! Giurin giurello! XD
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