Rose
Cerco
di calmarmi mentre scendo le scale; per fortuna abbiamo il dormitorio
al settimo piano.
Dopo
un po' incontro Emily, Katlen e Cristal che già patiscono
sotto
l'anatema dei tacchi a spillo.
“Sono
molto tentata di tornare in camera e mettermi delle scarpe da
ginnastica!”
“Kat,
non lo farei solo per non andrei solo per non rifarmi due rampe in
salita!”
“Concordo
con Em” dico
Con
molta calma scendiamo tutti i gradini della scuola (passando per
qualche passaggio segreto) e arriviamo solo con pochi minuti di
ritardo.
Scorpius
è già lì; agitato, infatti tenta di
calmarsi gesticolando con le
mani, ma evidentemente ha poco successo.
Appena
mi vede, sorride e quei suoi occhi grigi sembrano emanare
felicità.
Ha uno smoking nero, con la camicia bianca e il papillon.
Non
vedo l'ora di stare un po' con lui come due normalissimi innamorati e
non come due che devono tener conto degli odi altrui.
Scorpius
La
vedo scendere le scale, rimango senza fiato.
L'ho
sempre trovata una ragazza stupenda; ma ora sembra qualcosa di divino
più simile ad un angelo che a una normalissima persona.
È
come se per tutto questo tempo avesse tenuta prigioniera la sua
bellezza e solo ora avesse deciso di liberarla.
Rose
è... semplicemente perfetta.
Ha
un trucco leggero che si nota appena, i capelli sciolti e un abito
lilla che le arriva al ginocchio e un fiocco viola in vita.
La
cosa migliore è che stasera potrò stare con lei
come se fossimo
Rose e Scorpius e non come Weasley e Malfoy.
Le
vado incontro e porgendole la mano le chiedo “Vogliamo
andare?”
“Ma
certo” risponde lei prendendomela.
L'ultima
volta che l'ho tenuta per mano è stato il primo settembre,
nel
vagone, per molto poco tempo ed eravamo soli.
Infatti
adesso sento che sto diventando simile al loro stendardo; ma
fortunatamente anche lei non è da meno.
La
Sala Grande è irriconoscibile: ci sono sempre gli abeti sul
soffitto
e sui muri ci sono dei drappi con i colori natalizi, così
come
intorno ai tavoli disposti ai lati della sala.
Abbiamo
appena il tempo dio confonderci con gli altri ragazzi che entrano i
campioni con le relative dame (e cavaliere): i ragazzi sono in
smoking, tranne il campione di Dumstrang che indossa un abito
tradizionale bulgaro; Cleo (la ragazza di Dereck) ha un abito giallo
anni '50, la francese (come si chiamava?) ha un abito turchese che fa
molto red carpet mentre l'accompagnatrice del bulgaro è una
che non
ho mai visto e ha un abito che potrebbe aver preso dal baule di sua
mamma.
Non
ne capisco molto di moda, ma so che fa schifo. Non come Rose!
Poco
dopo il loro ingresso cominciano a ballare quel dannato valzer che
Lumacorno ci ha insegnato e quasi subito si aggiungono in pista altri
alunni del settimo anno.
“Andiamo
anche noi?” chiedo a Rose dopo un po'
“D'accordo”
“Ah,
ti avviso non so ballare!”
“Non
ti preoccupare che siamo in due!”
Danziamo
tranquillamente per un po' senza aver bisogno di dirci nulla: stiamo
bene con poco.
Dopo
qualche minuto Rose prende in mano la conversazione.
“E
meno male che non sapevi ballare!” mi dice mentre le faccio
are una
giravolta.
“Vabbè;
guarda che non sono certo tra i più bravi!”
“Albus
mi ha pestato i piedi dopo nemmeno due minuti di ballo! Per i miei
standard sei straordinario!”
“Ah
beh, allora potrò dargli anche io ripetizioni in
qualcosa!”
Scoppiamo
a ridere: lei butta la testa all'indietro mentre io mi soffermo a
guardarla.
Non
credo si possa restarle indifferenti:è così
bella...
Dopo
un altro paio di balli andiamo a prenderci due burrobirre per
riposarci un po'.
Stavamo
tranquillamente chiacchierando quando altri due ragazzi si siedono
con noi: sono Kevin ed Esther.
Rose
“Ciao
Esther”
“Ciao
Rose”
“Come
va?”
“Bene
si, anche grazie a te”
“In
che senso?”
Beh...
diciamo che è anche merito tuo se ora sono al ballo con
lui” dice
indicandomi Kevin con la testa
“Tranquilla...
l'ho fatto più per me che per te”
“Non
è importante perché lo hai fatto, è
fondamentale che tu l'abbia
fatto”
Ci
sorridiamo e con la coda dell'occhio vediamo (credo entrambe) Kevin
che stringe la mano a Scorpius; e senza sapere nemmeno
perché ci
mettiamo a ridere.
Chiacchieriamo
ancora per un po' finché Scorpius non mi trascina via per un
altro
ballo.
Danziamo
tranquilli per un po' finché mentre giriamo vedo due figure
che non
mi fanno certo stare tranquilla.
“Oh,
cavolo.”
“Cosa?”
“Ci
sono i miei”
“Dove?”
“Lì
all'angolo, vicino alla porta; con mio zio”
“Beh,
era messo in conto...”
“In
che senso?”
“Tuo
padre è un auror che ha supervisionato anche la prima prova,
tua
madre è sempre qui per conto del Ministero; facendo due
conti era
ovvio che ci sarebbero stati”
“Sai
che saresti potuto finire in Corvonero?”
“Saremo.”
Gli
sorrido. Mi piace questo noi.
“Sei
bellissima quando sorridi.”
“Sorridere
con te è più facile” rispondo
arrossendo un po'.
Sento
le sue dita sottili che mi avvicinano a lui, il suo profumo mi
invade, sento le sue labbra posarsi con una dolcezza infinita sulla
mia guancia.
È
successo tutto in un attimo, ma è stato come rallentato.
Lo
guardo, sicuramente, con una faccia un po' da ebete.
“Avrei
fatto di più, ma con tuo padre mi sembra un azzardo solo
averti
invitata a ballare”
“Beh,
si; purtroppo...”
La
musica cambia: qualcuno ha messo un lento.
Contemporaneamente
lui mi cinge i fianchi e io appoggio la testa tra la sua testa e la
sua spalla assaporando il suo profumo: muschio bianco.
In
un momento indefinito del ballo, che sembra durare
un'infinità, lui
dice qualcosa, forse un pensiero formulato a voce alta
“Profumi
di violetta...”
“Tu
di muschio bianco”
“Vorrei
restare così all'infinito”
“Non
pensare che io sia contraria”
“Però
ho idea che entro mezzanotte e mezza ci dobbiamo separare”
“Si;
perché oltre al fatto che c'è mio padre, non so
se reggo oltre.
Fosse per me mi addormenterei qui, adesso”
“L'unico
problema per me sarebbe portarti al dormitorio”
“Mi
affidi ad Albus...”
“Anche perché non ti lascerei con nessun
altro ragazzo.”
“Ah,
ma prima che facevi con Kevin?”
“Rose,
detto così suona molto male”
“Uffa!
Perché gli hai stretto la mano?”
“Perché
si è scusato per tutto quello che ha fatto; visto che ha
capito che
non aveva possibilità con te ha deciso di chiedermi
scusa”
“Mh”
“Ti
stai addormentando, eh?”
“Si...
Dominique e Lily mi hanno sfinito per preparami tra maschere manicure
e robe varie.”
“Tanto
saresti stata bellissima comunque.” mi sussurra baciandomi
dolcemente una tempia.
Balliamo
ancora un po' e poi ci avviamo fianco a fianco verso la Sala
d'Ingresso per poi separarci; ed è lì che sento
qualcuno che mi
chiama: mi volto e stranamente è stato mio padre. Mi chiedo
perché
non sono sorpresa!
“Dimmi
papà”
“Perché
eri al ballo con lui?” dice guardando male Scorp, che
però non fa
una piega
“Perché
mi ha invitato?” se è possibile lo guarda ancora
peggio
“Malfoy.”
“Signore.”
risponde lui tranquillo
“Ciao
zio! Come va?” dice Albus uscendo dalla Sala Grande
“Al,
non dovevi parlare con qualcuno?” chiede mio zio Harry,
saltato
fuori da non so dove
“Si,
beh; la mia dama se n'è andata già da un po',
quindi non ho più
motivi per restare... Comunque zio, non devi preoccuparti! È
colpa
mia se sono al ballo insieme!”
Papà
continua a guardarlo male e chiede spiegazioni; e Al gli racconta
tutta la cosa della scommessa. Per ora il piano regge.
“Dai
Ron -comincia lo zio- non è certo un peccato! L'hai visto
anche tu
che hanno solo ballato!”
“Si
papà. E poi non devi preoccuparti -dico io- indubbiamente
non
ripeterei questa serata mai e poi mai.”
Tutti,
tranne Scorpius, mi guardano confusi; perché è
palese che io mi sia
divertita
“Per
la prima e unica volta concordo con lei. Ha parlato tutto il tempo;
ed è stata davvero insopportabile!” commenta il
biondo; e ciò fa
confondere ancora di più tutti gli altri.
“Scorpius...”
tenta di dire Al, ma il suo amico lo interrompe
“Buonanotte
anche a te!” dice per poi scendere verso il suo dormitorio
“Adesso
andiamo anche noi! Notte!” faccio io trascinandomi Al su per
le
scale, prima che la fortuna ci volti le spalle.
Mio
cugino cerca di capirci qualcosa, chiedendomi spiegazioni, ma io lo
dileguo con un gesto della mano.
Per
stasera voglio restare nel mio piccolo mondo dei sogni, e continuare
a sentirlo vicino.
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