Cap.
16 - Tu sei il mio super potere
- Visto che abbiamo ancora qualche minuto potresti fare come tutti gli
psicopatici e raccontarmi quanto sei intelligente. Dopo far esplodere
la scuola che piani hai? - Chiese Sherlock passeggiando vicino al bordo
del tetto incurante della bomba, del suono delle ambulanze che stavano
arrivando per curare i feriti della battaglia e di qualsiasi altro
rumore che non riguardasse Moriarty.
Jim fece un ghigno -Tu sicuramente morirai, io dipende dal tuo tempismo
nel saltare per cui tanto vale scambiare quattro parole. Si la scuola
era solo l'inizio, ma non sono d'accordo con Magneto, l'Homo sapiens
è una razza inferiore ma nemmeno lui è
intelligente quanto me. Non mi interessa la guerra, mutanti che
ambiscono a dominare il Mondo. Chi tira le fila nell'ombra ha il vero
potere ed è a questo che miro; Magneto era solo un tramite,
un modo per conoscere altre persone utili come Moran o persone
manovrabili come Mary - Jim fece una pausa, scrutò il moro,
la sua nemesi, l'unico che poteva stare al suo livello - Tu mi starai
sempre tra i piedi vero Sherlock? E non posso permetterlo, per questo
siamo sul tetto e per questo salterai. -
Sherlock rise fra se - Pensi che io sia tanto intelligente e nonostante
ciò credi che salterò? Chi è un passo
indietro questa volta? -
Jim lo fissò interrogativo, odiava non capire le cose quanto
lo odiava Sherlock - Stai forse prendendo tempo in attesa che arrivi
qualcuno? Non arriverà nessuno, stanno evacuando la scuola
se non te ne sei accorto -
Sherlock guardò sotto di lui e vide che effettivamente
stavano uscendo tutti, sperava di vedere John correre fuori ma non
riusciva ad individuarlo in mezzo a quella moltitudine.
- Allora Sherlock, ti butti? Ancora un passo e sarà tutto
fin... -
Moriarty non fece in tempo a finire la frase che venne atterrato da
John. Il biondo era arrivato di corsa intuendo il possibile epilogo di
quella situazione.
- Non sognarti di buttarti di sotto Sherlock! - fece John non mollando
la presa su Jim il quale non stava facendo nulla per resistere alla
morsa del biondo.
- Guarda Sherlock, è arrivato il tuo cucciolo - Neanche il
tempo di dirlo che Moriarty aveva usato il suo potere per attraversare
il pavimento del tetto e finire nella stanza sottostante, lasciando
John a bocca aperta.
- Non che non apprezzi il tuo affetto John ma hai fatto un mezzo casino
- affermò Sherlock con una punta di fastidio.
- Non volevi buttarti? - chiese John stranito - Sai non dovresti
pensare di dover fare tutto da solo per proteggermi, voglio aiutarti! -
Sherlock sorrise, era vero, non era più solo.
- Certo che non volevo buttarmi, forza andiamo a recuperare Moriarty -
rispose Sherlock trascinando John in piedi e procedendo giù
per le scale a grandi passi.
- Ma la bomba? - fece John cercando di correre alla stessa
velocità del moro.
- Almeno che mio fratello non si sia rimbecillito del tutto dovrebbe
averla già individuata, la vista a raggi x serve a qualcosa
ogni tanto -
- Oh, e sa disinnescare le bombe? -
Sherlock si fermò a guardarlo perplesso - Certo che no,
userà l'interruttore -
- L'interruttore? Nei film le bombe non hanno mai l'interruttore, di
solito si taglia il filo rosso -
Sherlock sorrise fra se, quanto era adorabile il suo John?
Quando arrivarono nella stanza proprio sottostante il tetto
constatarono che ovviamente Moriarty non si trovava più
lì, molto probabilmente era già uscito dalla
scuola ma c'era sempre la speranza che qualcuno lo avesse intercettato.
I ragazzi decisero di tornare nel salone dove trovarono Mycroft intendo
a parlare con Lestrade. John si guardò attorno sconsolato,
la scuola aveva riportato numerosi danni e sicuramente sarebbe stata
chiusa il tempo delle riparazioni. Quella che ormai era diventata la
sua casa stava cadendo a pezzi sotto i cuoi occhi.
- Eccovi qui - fece Mycroft sollevato vedendo arrivare i due ragazzi.
- Avete trovato la bomba vero? - chiese John ancora perplesso dall'idea
che le bombe potessero avere un interruttore.
- Certo, mi sembra ovvio. L'uomo ghiaccio l'ha congelata
prima che esplodesse - rispose pratico Mycroft.
- Ah niente interruttore - fece John sollevando eloquentemente le
sopracciglia in direzione di Sherlock.
Poi fu un attimo, stavano sorridendo allegri quando un rumore alle loro
spalle attirò l'attenzione del biondo. John si era voltato,
aveva visto Moriarty venire nella loro direzione brandendo una pistola
e sparare verso Sherlock. John non si era neanche accorto di essersi
messo davanti al moro a fargli da scudo. La pallottola lo aveva
trapassato ma non era uscita e il biondo era finito tra le braccia di
Sherlock che lo aveva sorretto al volo. Tra le urla era già
intervenuto Wolverine bloccando Moriarty e Lestrade era corso fuori
dalla scuola a fermare una delle ambulanze, sperando non fossero
già tutte piene.
- Perché cavolo lo hai fatto?! Se avesse preso me potevi
guarirmi - chiese Sherlock tremando incontrollabilmente mentre adagiava
la testa di John sulle sue ginocchia, la mano era subito corsa a
tamponare la ferita.
- Non sono stato molto a pensare, non sono io quello intelligente della
coppia - rispose sorridendo con difficoltà il biondo.
- Curati! -
- Non ne sono capace Sherlock, ho troppe poche forze - fece John
accarezzando una guancia del moro già umida di lacrime - Non
fare così -
- Curati ho detto e non dirmi cazzate che non ce la fai. Non puoi
lasciarmi, ho bisogno di te, sei il mio super potere no? -
- Finalmente ti sei ricordato cosa mi hai detto quel giorno sotto shock
- rise debolmente.
Sherlock stava andando in iperventilazione, continuava a guardarsi
attorno sperando in un miracolo ma le poche persone che si trovavano
ancora nella scuola non potevano aiutarlo in alcun modo, solo la corsa
in ambulanza poteva salvarlo e Lestrade non era ancora tornato con la
barella.
- John guardami - fece Sherlock avvicinandosi alla faccia di John - Tu
adesso ti guarirai soldato e questo è un ordine - e gli
prese una mano - Ti prego, a me è bastato che mi toccassi
per scatenare i miei poteri -
John aveva il respiro sempre più debole e il polso si stava
rallentando. Sherlock tentò un ultimo disperato tentativo e
lo baciò sulle labbra, mentre dai suoi occhi continuavano a
cadere tristi lacrime al pensiero che poteva essere l'ultima volta che
accadeva. Non si mosse da lì, non sapeva neanche lui quello
che stava facendo, finché non sentì il respiro di
John più regolare, alzò lo sguardo sul biondo e
il miracolo che stava aspettando si verificò davanti ai suoi
occhi. La pallottola incastrata nel corpo di John
fuoriuscì da dove era entrata e piano il foro si
richiuse.
John tossì a fatica mentre Sherlock riprese piano a
respirare regolarmente.
- Sei più bravo di me, non sei nemmeno svenuto - fece piano
Sherlock.
Lestrade arrivò di corsa con la barella e Sherlock
lasciò che i paramedici caricassero sopra John.
Guardò l'ambulanza che si allontanava non trattenendo un
sospiro di sollievo. Era per evitare una situazione simile che non
aveva voluto che John lo seguisse, sapeva che non avrebbe retto ad una
cosa del genere.
- Come siamo diventati sentimentali Sherlock - fece Mycroft osservando
il fratellino.
- Sbaglio o prima stavi per sacrificarti per tutti? -
Mycroft sorrise leggermente prima di riprendere la sua solita
espressione seria - Se vuoi seguirlo all'ospedale Lestrade ti
darà un passaggio -
- Non mi dire, lo chiami di nuovo per cognome? Sei senza
speranza -
- Vuoi un passaggio o no? - rispose Mycroft infastidito.
Sherlock non disse niente ma scosse la testa e si diresse verso l'auto
di Lestrade girandosi all'ultimo per salutare il fratello, dopotutto un
saluto se lo meritava.
John non rimase molto tempo in ospedale e comunque Sherlock gli teneva
compagnia tutto il tempo, al punto che le infermiere avevano telefonato
ai suoi genitori perché venissero a recuperarlo. Il moro
aveva risposto che non avrebbe lasciato l'ospedale senza John e
così la famiglia Holmes aveva deciso di ospitare il ragazzo
finché la scuola non fosse stava ricostruita. Per John fu un
sollievo non dover ritornare a casa, non sapeva se avrebbe mai
perdonato i genitori per come lo avevano trattato e comunque aveva
avvisato Harry che poteva venire a trovarlo dagli Holmes.
I genitori di Sherlock erano inaspettatamente ordinari e affettuosi,
così diversi dai figli che non facevano altro che
battibeccare tutto il tempo; John era stato sistemato nella vecchia
stanza di Mycroft ma avrebbero fatto prima a metterlo nella stanza di
Sherlock visto che il moro gli entrava in camera a tutte le ore del
giorno e della notte e spesso si fermava a dormire con lui nel letto
singolo.
- Sicuro che ai tuoi non da fastidio? - chiese ad un tratto John
cercando di girarsi nel letto per guardare in faccia Sherlock senza
farlo cadere.
- No, sono contenti che tu sia qui. E' la prima volta che vedono un mio
amico, probabilmente ti faranno delle foto e le esporranno sopra il
caminetto -
- Scemo, intendevo il fatto che dormiamo assieme o che stiamo
assieme..insomma glielo hai detto no? -
- L'hanno intuito -
John sospirò tra se - Ai miei non andrebbe bene, -
- Cioè gli va bene che tua sorella sia lesbica ma non che tu
stia con un ragazzo? -
- Come fai a sapere di mia sorella? Non te l'ho mai detto -
- L'ho capito la volta che è venuta a trovarti - E John rise
tra se, dimenticando che stava parlando con la persona più
intuitiva al Mondo e poi si addormentò abbracciato a lui,
ripensando a quanto si sentiva solo e incompreso appena qualche mese
prima e quanto era felice adesso. Non sapeva cosa sarebbe successo in
futuro, se sarebbe diventato un X-men o se si sarebbe adattato ad una
vita ordinaria, opzione ovviamente impossibile con Sherlock, ma era
certo che pur dovendo affrontare mille difficoltà sarebbe
stato felice; gli bastava affrontare tutto con Sherlock, il resto non
gli importava più.
The end
Angolo
autrice:
Che
brutto chiudere ma eravamo agli sgoccioli con questa storia. Spero
abbiate apprezzato anche il finale e se posso chiedervi un regalino di
Natale in ritardo o della Befana in anticipo apprezzerei tantissimo le
vostre recensioni.
Ringrazio
come sempre tutti quelli che hanno letto e recensito e sono giunti fino
a qui. Un grazie particolare a Toru85, Tsuzuki88 e lululove2 per avermi
tenuto compagnia e incoraggiato con le loro recensioni per quasi tutto
il corso della storia e a bicci97, FrancyBorsari99, Night-Angel,
_MrsKarev_, Chappy_, YanginRuya, SmileGiveMeFive,
xaki e MerlinxSherlock per le belle parole.
Vi
devo lasciare, un'altra ff mi attende, questa qui se qualcuno fosse
interessato: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2962895&i=1
Sempre Sherlock ma di un genere completamente diverso.
Un
bacio grande e Buon anno!!!
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