A
volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi
Capitolo 13
Draco e
Hermione stavano uscendo
dal castello per potersi smaterializzarsi.
Draco la
portò in un ristorante
nella Londra babbana, ed Hermione s stupì che conoscesse
qualche posto babbano.
-Posso
chiederti come fai conoscere
questo posto?
-Sai, un
giorno giravo per di qui
e ho scoperto questo ristorante. Così mi sono fermato per
mangiare qualcosa,
solo che non avendo sterline (solo in seguito ho capito che erano i
soldi
babbani) ho dovuto pagarmi la cena lavando i piatti.
-NON CI
CREDO! Draco Malfoy che
lava i piatti! Questa mi mancava… -disse Hermione mentre
rideva di gusto.
-Si si,
tu ridi, ma io ero
completamente nel panico quella sera. Avevo dato i miei galeoni alla
cameriera
e mi aveva risposto: “Mi scusi ma non accettiamo soldi del
Monopoli”.
Mentre
Draco raccontava la sua
prima serata in un ristorante babbano, Hermione rideva sempre di
più e sempre
più forte.
Quando la
cameriera arrivò al
loro tavolo per prendere le ordinazioni, guardò Draco e poi
esclamò: - Ehi, ma
tu sei il lavapiatti!
Hermione
scoppiò di nuovo a
ridere.
-Melany,
stasera non li lavi tu i
piatti, è tornato il ragazzo dell’altra volta!
– urlò la cameriera ad un’altra
ragazza che stava servendo un tavolo.
Hermione
continuava a ridere e le
risultava sempre più difficile fermarsi, mentre Draco voleva
sprofondare sotto
terra.
Infine la
cameriera prese le loro
ordinazioni e si dileguò verso la cucina.
-Herm,
posso chiederti una cosa?
– chiese Draco, ancora rosso in viso per la vergogna.
– Che cos’è il Monopoli?
Hermione
sorrise, perché le
vennero in mente i ricordi della sua infanzia, quando giocava con i
suoi
genitori e con i suoi cugini a Monopoli.
Mentre
cenavano, Draco volle
sapere di tutto sui giochi da tavolo babbani, da Monopoli a Cluedo a
Twist fino
ad arrivare ad Hotel.
Finita la
cena, i due
passeggiarono un po’ per Londra, e quando si fece tardi, si
smaterializzarono
ad Hogwarts.
Arrivati
davanti alle scale che
avrebbero diviso i due protagonisti, Hermione disse: -Grazie per la
bella
serata, Draco.
-Grazie a
te per avermi spiegato
cos’è Monopoli. – rispose Draco,
avvicinandosi sempre di più ad Hermione.
Dopo un
bacio, i due si diedero
la buonanotte e andarono ognuno per la sua strada.
A
colazione la professoressa
McGranitt fece un altro annuncio.
-Per
tutti quelli che hanno
intenzione di continuare gli studi, sono pregati di raggiungere il mio
ufficio
dopo la colazione. Per chi volesse invece abbandonare gli studi,
Hogwarts è la
casa di tutti i maghi, ma siete pregati di contribuire in qualche modo
se
voleste rimanere qui. Detto ciò, buona giornata a tutti!
Finita la
colazione Hermione,
assieme ad altri studenti, si recò nell’ufficio
della preside.
Mentre
aspettava il suo turno,
notò che tra la miriade di ragazzi che c’erano vi
era anche Neville. Così si
avvicinò per scambiare due chiacchiere con il ragazzo.
-Ehi
Neville!
-Ciao
Hermione, è un sacco di
tempo che non ci si vede! Nonostante siamo sotto lo stesso tetto ci si
vede
raramente. Strano, non trovi? – osservò Neville.
-Neville,
ma se ci siamo visti
ieri a pranzo. Eri seduto vicino a me, ricordi? – disse
Hermione, facendo mente
locale al mattino precedente, per essere sicura di non aver detto una
cavolata.
-Ah
già, non mi ricordavo più.
Piuttosto, come stai?
Hermione
stava per rispondere,
quando una voce, più precisamente quella della McGranitt, la
chiamò.
-Scusa
Neville, ci si vede a
pranzo. – Hermione salutò ed entrò
nello studio della preside.
-Salve
signorina Granger.- salutò
la McGranitt, facendo cenno ad Hermione di sedersi.
-Buongiorno
professoressa. – la
ragazza ricambiò il saluto e si sedette.
-Sai,
faccio questo colloquio con
gli studenti per assicurarmi che siano sicurissimi della loro scelta di
continuare gli studi, ma a te, Hermione, non credo ci sia bisogno di
chiederlo
due volte.
Prese la
bacchetta e fece
comparire un foglietto con i nuovi orari di Hermione, e lo
passò alla ragazza
che, più che soddisfatta, salutò e
andò subito in classe.
***
Dopo
cena, Hermione era sfinita.
Mentre usciva dalla Sala Grande incontrò Draco, che le diede
un bacio sulla
guancia. Hermione si irrigidì un po’.
-Hemione!
Suppongo che tu abbia
deciso di continuare gli studi.
-Si,
infatti sono stanca morta.
Ed era solo il primo giorno. Tu invece cosa hai deciso di fare?
-Beh,
inizialmente volevo andare
a casa da mia mamma, però qui ci sono tutti i miei amici e
non mi sento ancora
pronto a lasciare tutto questo. Per anni ho odiato questa scuola,
eppure non
voglio andarmene.
È proprio vero, ci si innamora di
ciò che si odia. Pensò Hermione.
-E volevo
dirti che ci ho
riflettuto anche io sul fatto che ti nascondessi, o meglio, che mi nascondessi agli occhi degli altri.
Ho pensato che non è facile per una brava ragazza come te
andare in giro con un
“ragazzo come Draco Malfoy” – disse
Draco, facendo il segno delle virgolette
con le dita, come ad imitare le parole della gente. – Quindi
se per un po’ non
vuoi dire niente finchè non sei sicura, lo accetto. Dobbiamo
fare dei
compromessi, e questo è il mio.
Dopo aver
salutato Draco e tornò
nella Sala Comune dei Grifondoro. Entrò in camera sua e si
distese sul letto
ancora completamente vestita.
Ginny
entrò in camera sua trenta
secondi dopo: - Herm, sono venuta a salutarti. Domani io e Harry
torniamo a
casa visto che nessuno dei due continuerà gli studi e
nessuno ha voglia di
stare qui a lavorare.
Le due
ragazze si salutarono e
Hermione ebbe giusto il tempo di infilarsi il pigiamone di pile che
Fred entrò
nella stanza.
-Com’è
andato il primo giorno da
studentessa? – esclamò.
-Piuttosto
bene, direi. Ma sono
stanchissima. – rispose Hermione.
Fred si
sedette accanto a lei sul
letto. – Quello che ti ci vuole è proprio un bel
ragazzo simpatico e dai
capelli rossi accanto a te.
-E
modesto, soprattutto. Non
dimenticare mai questo particolare. – sorrise Hermione.
-Ehi, non
accetto critiche da una
che indossa un pigiama che starebbe largo perfino ad
un’intera squadra di
Quiddich.
Hermione
allora prese il cuscino
che c’era dietro alla sua schiena e colpì con
tutta la sua forza Fred, che per
tutta risposta fece apparire un cuscino e fu così che
scoppiò una lotta coi
cuscini all’ultimo sangue.
Ad un
certo punto i due ragazzi
si ritrovarono uno sopra l’altro. Erano sempre più
vicini.
Ad
Hermione sembrava di avere un deja-vu,
mentre a Fred tornò in mente la
sera di Capodanno, quando Ron li aveva interrotti.
Fred la
stava per baciare, ma
Hermione gli mise le mani sul petto e lo fece alzare un po’.
-Scusa
Fred, ma non posso. –
disse Hermione.
Oh. Fu tutto quello che Fred
riuscì a dire. Si alzò e rimase
immobile e per qualche secondo ci fu un silenzio imbarazzante.
-Non…
non ti piaccio? – domandò Fred
con voce tremante, seppur rimanendo immobile.
-No,
assolutamente no. Sei un bel
ragazzo e sei anche molto premuroso. Il fatto è che io e
Draco ci stiamo
riprovando.
Oh. Disse di nuovo Fred.
-Non
è colpa tua. È solo che non
voglio mandare tutto a rotoli come l’altra volta.
-Capisco.
– disse Fred sedendosi
sul letto.
-Non
voglio che cambi niente fra
noi due Fred, okay? So che sei scombussolato, ma cerca di capirmi.
-Certo.
Ti assicuro che tra di
noi non cambierà nulla. Ora però è
meglio che vada. – disse il ragazzo, poco convinto
delle sue parole.
-No,
Fred. Resta. Ti prego. –
chiese Hermione.
-Herm
è tardi, e tu domani hai
lezione.
Hermione
si alzò e abbracciò
Fred, che la strinse forte.
-Ora
vado, buonanotte.
-Notte
Fred.
Il
ragazzo uscì dalla stanza e
chiuse la porta. Si appoggiò ad essa e si lasciò
scivolare per terra con una
lacrima che gli scendeva lungo la guancia.
BUON
ANNO!
Scusate
se negli ultimi capitoli ho smesso di mettere le foto sotto iltitolo e
di commentare ogni volta alla fine il capitolo, però
purtroppo ho veramnete poco tempo, la scuola mi prende tantissimo. E
col fatto che non sempre posso usare il computer, dato che non
è mio, aggiornare diventa sempre più difficile.
AD
OGNI MODO oggi sono qui con voi innanzitutto per augurarvi un buon anno
nuovo e poi soprattutto per commentare il capitolo.
Dunque:
Hermione e Draco sono usciti a cena nella Londra babbana e Draco ha
scoparto cos'è il Monopoli. Vi giuro, quella parte mi sono
divertita un sacco a scriverla.
Nella
seconda parte del capitolo invece troviamo Hermione e Fred in una
situazione piuttosto imbarazzante per la ragazza.
MA
TRANQUILLI, TUTTO SI RISOLVERA'.
Anche
se sinceramente devo dire che non ho ancora deciso se terminare questa
fanfiction con la dramione o la fremione... Voi cosa preferireste?
RINGRAZIO
TUTTI QUELLI CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA NELLE PREFERITE, NELLE
RICORDATE, NELLE SEGUITE E TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO I CAPITOLI
PRECENDENTI.
Ve
se ama <3
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