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Autore: hillies    01/01/2015    7 recensioni
[Draco/Hermione] [Fred/Hermione]
Fred Weasley non è morto e ancora lavora ai Tiri Vispi Weasley con il suo amato gemello George, ma Hermione Granger non sembra accorgersi subito del ragazzo, perché è al momento impegnata con l'ex mangiamorte Draco Malfoy.
**
-Ok associata, puoi venire ora!- disse George ad Hermione, facendo uscire il gemello dalla sua stanza.
Hermione si sedette sul letto e George la fissò.
-Allora, cosa vuoi?- chiese schietto il ragazzo.
-Cosa vi siete detti tu e Fred?- chiese Hermione
-Ti interessa, Granger?- George si stupì della domanda della ragazza.
-Assolutamente no! La mia era pura curiosità- esclamò la riccia, anche se non era pienamente convinta della sue parole.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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A volte l'amore è proprio sotto ai nostri occhi

Capitolo 13

Draco e Hermione stavano uscendo dal castello per potersi smaterializzarsi.

Draco la portò in un ristorante nella Londra babbana, ed Hermione s stupì che conoscesse qualche posto babbano.

-Posso chiederti come fai  conoscere questo posto?

-Sai, un giorno giravo per di qui e ho scoperto questo ristorante. Così mi sono fermato per mangiare qualcosa, solo che non avendo sterline (solo in seguito ho capito che erano i soldi babbani) ho dovuto pagarmi la cena lavando i piatti.

-NON CI CREDO! Draco Malfoy che lava i piatti! Questa mi mancava… -disse Hermione mentre rideva di gusto.

-Si si, tu ridi, ma io ero completamente nel panico quella sera. Avevo dato i miei galeoni alla cameriera e mi aveva risposto: “Mi scusi ma non accettiamo soldi del Monopoli”.

Mentre Draco raccontava la sua prima serata in un ristorante babbano, Hermione rideva sempre di più e sempre più forte.

Quando la cameriera arrivò al loro tavolo per prendere le ordinazioni, guardò Draco e poi esclamò: - Ehi, ma tu sei il lavapiatti!

Hermione scoppiò di nuovo a ridere.

-Melany, stasera non li lavi tu i piatti, è tornato il ragazzo dell’altra volta! – urlò la cameriera ad un’altra ragazza che stava servendo un tavolo.

Hermione continuava a ridere e le risultava sempre più difficile fermarsi, mentre Draco voleva sprofondare sotto terra.

Infine la cameriera prese le loro ordinazioni e si dileguò verso la cucina.

-Herm, posso chiederti una cosa? – chiese Draco, ancora rosso in viso per la vergogna. – Che cos’è il Monopoli?

Hermione sorrise, perché le vennero in mente i ricordi della sua infanzia, quando giocava con i suoi genitori e con i suoi cugini a Monopoli.

Mentre cenavano, Draco volle sapere di tutto sui giochi da tavolo babbani, da Monopoli a Cluedo a Twist fino ad arrivare ad Hotel.

 

Finita la cena, i due passeggiarono un po’ per Londra, e quando si fece tardi, si smaterializzarono ad Hogwarts.

Arrivati davanti alle scale che avrebbero diviso i due protagonisti, Hermione disse: -Grazie per la bella serata, Draco.

-Grazie a te per avermi spiegato cos’è Monopoli. – rispose Draco, avvicinandosi sempre di più ad Hermione.

Dopo un bacio, i due si diedero la buonanotte e andarono ognuno per la sua strada.

A colazione la professoressa McGranitt fece un altro annuncio.

-Per tutti quelli che hanno intenzione di continuare gli studi, sono pregati di raggiungere il mio ufficio dopo la colazione. Per chi volesse invece abbandonare gli studi, Hogwarts è la casa di tutti i maghi, ma siete pregati di contribuire in qualche modo se voleste rimanere qui. Detto ciò, buona giornata a tutti!

 

Finita la colazione Hermione, assieme ad altri studenti, si recò nell’ufficio della preside.

Mentre aspettava il suo turno, notò che tra la miriade di ragazzi che c’erano vi era anche Neville. Così si avvicinò per scambiare due chiacchiere con il ragazzo.

-Ehi Neville!

-Ciao Hermione, è un sacco di tempo che non ci si vede! Nonostante siamo sotto lo stesso tetto ci si vede raramente. Strano, non trovi? – osservò Neville.

-Neville, ma se ci siamo visti ieri a pranzo. Eri seduto vicino a me, ricordi? – disse Hermione, facendo mente locale al mattino precedente, per essere sicura di non aver detto una cavolata.

-Ah già, non mi ricordavo più. Piuttosto, come stai?

Hermione stava per rispondere, quando una voce, più precisamente quella della McGranitt, la chiamò.

-Scusa Neville, ci si vede a pranzo. – Hermione salutò ed entrò nello studio della preside.

-Salve signorina Granger.- salutò la McGranitt, facendo cenno ad Hermione di sedersi.

-Buongiorno professoressa. – la ragazza ricambiò il saluto e si sedette.

-Sai, faccio questo colloquio con gli studenti per assicurarmi che siano sicurissimi della loro scelta di continuare gli studi, ma a te, Hermione, non credo ci sia bisogno di chiederlo due volte.

Prese la bacchetta e fece comparire un foglietto con i nuovi orari di Hermione, e lo passò alla ragazza che, più che soddisfatta, salutò e andò subito in classe.

 

***

 

Dopo cena, Hermione era sfinita. Mentre usciva dalla Sala Grande incontrò Draco, che le diede un bacio sulla guancia. Hermione si irrigidì un po’.

-Hemione! Suppongo che tu abbia deciso di continuare gli studi.

-Si, infatti sono stanca morta. Ed era solo il primo giorno. Tu invece cosa hai deciso di fare?

-Beh, inizialmente volevo andare a casa da mia mamma, però qui ci sono tutti i miei amici e non mi sento ancora pronto a lasciare tutto questo. Per anni ho odiato questa scuola, eppure non voglio andarmene.

È proprio vero, ci si innamora di ciò che si odia. Pensò Hermione.

-E volevo dirti che ci ho riflettuto anche io sul fatto che ti nascondessi, o meglio, che mi nascondessi agli occhi degli altri. Ho pensato che non è facile per una brava ragazza come te andare in giro con un “ragazzo come Draco Malfoy” – disse Draco, facendo il segno delle virgolette con le dita, come ad imitare le parole della gente. – Quindi se per un po’ non vuoi dire niente finchè non sei sicura, lo accetto. Dobbiamo fare dei compromessi, e questo è il mio.

 

Dopo aver salutato Draco e tornò nella Sala Comune dei Grifondoro. Entrò in camera sua e si distese sul  letto ancora completamente vestita.

Ginny entrò in camera sua trenta secondi dopo: - Herm, sono venuta a salutarti. Domani io e Harry torniamo a casa visto che nessuno dei due continuerà gli studi e nessuno ha voglia di stare qui a lavorare.

Le due ragazze si salutarono e Hermione ebbe giusto il tempo di infilarsi il pigiamone di pile che Fred entrò nella stanza.

-Com’è andato il primo giorno da studentessa? – esclamò.

-Piuttosto bene, direi. Ma sono stanchissima. – rispose Hermione.

Fred si sedette accanto a lei sul letto. – Quello che ti ci vuole è proprio un bel ragazzo simpatico e dai capelli rossi accanto a te.

-E modesto, soprattutto. Non dimenticare mai questo particolare. – sorrise Hermione.

-Ehi, non accetto critiche da una che indossa un pigiama che starebbe largo perfino ad un’intera squadra di Quiddich.

Hermione allora prese il cuscino che c’era dietro alla sua schiena e colpì con tutta la sua forza Fred, che per tutta risposta fece apparire un cuscino e fu così che scoppiò una lotta coi cuscini all’ultimo sangue.

Ad un certo punto i due ragazzi si ritrovarono uno sopra l’altro. Erano sempre più vicini.

Ad Hermione sembrava di avere un deja-vu, mentre a Fred tornò in mente la sera di Capodanno, quando Ron li aveva interrotti.

Fred la stava per baciare, ma Hermione gli mise le mani sul petto e lo fece alzare un po’.

-Scusa Fred, ma non posso. – disse Hermione.

Oh. Fu tutto quello che Fred riuscì a dire. Si alzò e rimase immobile e per qualche secondo ci fu un silenzio imbarazzante.

-Non… non ti piaccio? – domandò Fred con voce tremante, seppur rimanendo immobile.

-No, assolutamente no. Sei un bel ragazzo e sei anche molto premuroso. Il fatto è che io e Draco ci stiamo riprovando.

Oh. Disse di nuovo Fred.

-Non è colpa tua. È solo che non voglio mandare tutto a rotoli come l’altra volta.

-Capisco. – disse Fred sedendosi sul letto.

-Non voglio che cambi niente fra noi due Fred, okay? So che sei scombussolato, ma cerca di capirmi.

-Certo. Ti assicuro che tra di noi non cambierà nulla. Ora però è meglio che vada. – disse il ragazzo, poco convinto delle sue parole.

-No, Fred. Resta. Ti prego. – chiese Hermione.

-Herm è tardi, e tu domani hai lezione.

Hermione si alzò e abbracciò Fred, che la strinse forte.

-Ora vado, buonanotte.

-Notte Fred.

Il ragazzo uscì dalla stanza e chiuse la porta. Si appoggiò ad essa e si lasciò scivolare per terra con una lacrima che gli scendeva lungo la guancia.






BUON ANNO!
Scusate se negli ultimi capitoli ho smesso di mettere le foto sotto iltitolo e di commentare ogni volta alla fine il capitolo, però purtroppo ho veramnete poco tempo, la scuola mi prende tantissimo. E col fatto che non sempre posso usare il computer, dato che non è mio, aggiornare diventa sempre più difficile.
AD OGNI MODO oggi sono qui con voi innanzitutto per augurarvi un buon anno nuovo e poi soprattutto per commentare il capitolo.
Dunque: Hermione e Draco sono usciti a cena nella Londra babbana e Draco ha scoparto cos'è il Monopoli. Vi giuro, quella parte mi sono divertita un sacco a scriverla.
Nella seconda parte del capitolo invece troviamo Hermione e Fred in una situazione piuttosto imbarazzante per la ragazza.
MA TRANQUILLI, TUTTO SI RISOLVERA'.
Anche se sinceramente devo dire che non ho ancora deciso se terminare questa fanfiction con la dramione o la fremione... Voi cosa preferireste?
RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA NELLE PREFERITE, NELLE RICORDATE, NELLE SEGUITE E TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO I CAPITOLI PRECENDENTI.
Ve se ama <3
  
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