silenzio
Di lolicon e approvazioni
dall'aldilà
C’erano dei momenti – tanti momenti da qualche mese
a quella parte – in cui Kurosaki si chiedeva se provare dei
sentimenti per la sorella di Soichiro fosse lecito oppure no.
Lo faceva persino lì, stravaccato scompostamente sul divano,
mentre aspettava che Teru tornasse dal bagno per proseguire la visione
di un film scelto da lui, perché di horror non ne voleva
sapere, non per quella sera.
Lui non era un lolicon.
A lui piacevano le donne della sua età, non le ragazzine
piatte e tappe senza un minimo di femminilità che gli
auguravano quasi ogni giorno di diventare pelato.
No, non era sceso così in basso – e poi lo sapeva,
lo avvertiva,
Soichiro non avrebbe mai approvato quell’infatuazione.
Lui, Daisy, doveva essere come un fratello per Teru,
null’altro, e non c’era niente che potesse fargli
cambiare idea, nemmeno lo sguardo che lei gli rivolgeva di tanto in
tanto, accompagnato dalla consapevolezza che dietro quegli occhi si
celasse un sentimento ben lontano dall’essere di pura e
semplice amicizia.
Tasuku un po’ ci sperava, però – che la
sua fosse solo una cotta, un’attrazione passeggera destinata
a scemare standole accanto.
Eppure, quando Teru lo raggiunse in salotto sorridendo come se le fosse
appena successo qualcosa di divertente nell’unico posto che
tutto aveva tranne che il divertimento –
‘bagno’, ‘wc’ e
‘scopettino’ potevano rendere meglio
l’idea del posto – Kurosaki non poté
fare a meno di fissarla, interessato, attratto, prevedibile.
Non fare
così. Staccale gli occhi di dosso e dimostra a te stesso e a
Riko che non sei un lolicon.
“Mh? Perché mi fissi, Kurosaki?
C’è qualcosa che non va?”
Colpito e affondato.
Tasuku spostò gli occhi sullo schermo del televisore,
maledicendosi. “Nulla. Mi stavo solo chiedendo
perché ci stessi mettendo tanto a tornare. Temevo fossi
caduta nel water.”
Un lamento sfuggì dalle labbra di Teru, che tuttavia si fece
istantaneamente più vicina a lui, arrivando a sfiorarlo.
E Kurosaki, amaramente, fece partire il film chiedendosi se, una volta
morto, Soichiro gliel’avrebbe fatta pagare per i pensieri ben
poco casti che stava facendo su sua sorella.
『342 parole
| Partecipa alla challenge La sfida dei 200 prompt
| Prompt 19: 'Infatuazione'
』
Note
dell'autrice
*Al millesimo sfigafandom
in cui mi fiondo c'è da preoccuparsi - non sto scherzando,
proprio no x_x comunque stavo fissando i
prompt della challenge dei 200 prompt e dato che qualche giorno fa ho
iniziato a leggere questo manga, non ho potuto evitare di scrivere al
riguardo. Mi sono innamorata di Kurosaki e di Teru, adoro Riko e pure
Soichiro e... niente, è la mia nuova passione!**
Bene, credo di aver detto tutto. Ringrazio già da ora
chiunque leggerà e/o commenterà e fuggo via.
Un bacione!
Mokochan
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