Coordinazione

di shanir7511
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- Solo mio -

Quando Kuroo smise di parlare un silenzio tombale calò tra di noi. Non potevo credere che tutto questo fosse reale.

-Ora sai come stanno le cose. Inizialmente avevo creduto che questo affetto fosse una cosa normale, naturale e spontanea quanto respirare; col tempo però quel semplice sentimento è diventato un qualcosa di più: ho iniziato a essere cosciente della tua presenza. Costantemente.
Sapevo dove ti trovavi e cosa stavi facendo in qualsiasi momento: eri la prima cosa che i miei occhi cercavano quando entravo in palestra per gli allenamenti e l’ultima che osservavo prima di imboccare il vialetto di casa. Non mi sono nemmeno sorpreso del desiderio che mi cresceva dentro quando ammiravo l’eleganza dei suoi movimenti o l’abilità delle tue mani mentre toccavano un pallone-.

-Perché allora l’omiai? Perché hai aspettato un’intera settimana per dirmi che era tutto finito?!- sbraitai.

La gola mi faceva male per il troppo urlare, avevo le lacrime agli occhi ed il viso tremendamente il viso arrossato; era il cuore però ad essere enell condizioni peggiori: le parole di Kuroo lo avevano colpito in pieno e ora rimbombava nel mio petto con l’intensità di un tamburo.

-Non cedere, non farlo-, mi dicevo, -Non permetterti di sperare...-

-Come ti ho detto, i sentimenti che provo per te mi erano chiari già da qualche tempo, ma come fare a rivelarteli senza rischiare di rovinare la nostra amicizia? Vedi Kemna tu non ti accorgi del tuo modo di interagire con chi ti sta attorno: la gente comune ti definirebbe apatico, introverso o potrebbe confondere tutta questa tua indifferenza per arroganza.
Io so che non è così, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di chiedermi se esista davvero qualcosa in grado di smuoverti, qualcosa capace di penetrare quell’inespugnabile corazza che ti sei costruito tutt’intorno; sai, sono arrivato persino a domandarmi se ti accorgeresti della mia assenza qualora decidessi di scomparire: questo pensiero mi tormentava a tal punto da costringermi a testare questo nostro legame. Avevo indovinato che ci fosse qualcosa che non andava con Yuki, anche se non capivo bene cosa, ed una parte di me voleva vedere fino a dove ti saresti spinto pur di rimanere mio amico. È solo per questo che ho accettato; ma le cose non sono andate come speravo: tu mi hai allontanato, chiudendoti ancora di più in te stesso. Non parliamo poi di Yuki, che ha sofferto inutilmente per questo mio assurdo gioco: l’ho presa in giro fin dal principio e ora comprendo che non avrei dovuto coinvolgerla sapendo perfettamente che la sola cosa a cui la mia mente riuscisse a pensare eri tu!- concluse, come rassegnato.

-Cosa vuoi da me Kuroo?- domandai, non capendo dove volesse andare a parare.

-Voglio che tu sia sincero e che per una volta nella tua vita non corra a nasconderti in quella maledetta fortezza che sei solito erigere quando la situazione sfugge al tuo controllo. Non tenerti tutto dentro!-

-Tu non capisci!- urlai cercando di ricacciare indietro le lacrime.

-Sì, capisco solo che tu sei un vigliacco. Non tieni veramente a me: sei un bambino, capace solo di mettere il muso perchè qualcuno gli ha portato via un giocattolo. Ed io che ho mandato tutto all’aria per te… Quanto sono stato stupido!-

La rabbia iniziò a montare: non feci niente per contrastarla e la lasciai libera di fluire come mai prima d’ora, permettendogli di assumere il controllo di ogni fibra del mio essere.

-Farà male, lo so- esordii cercando di regolare la respirazione, -all’inizio avvertirò il cuore contorcersi ad ogni lettera. Poi, quando, te ne andrai dopo avermi dato la tua risposta anche il dolore comincerà nuovamente ad affiorare; ma a te evidentemente tutto questo non interessa.
“Sono innamorato di te”, è questo che volevi sentirmi dire?!- confessai infine con un urlo strozzato.

Immediatamente la calma si impadronì di me. Non sentivo più nulla, non provavo più niente.
Kuroo ora sapeva la verità.
-Mi chiedo come agirà- pensavo completamente perso in quell’attimo di attesa.

Si scuserà forse? Ne rimarrà sorpreso? O semplicemente mi compatirà?

Di una cosa ero certo: se mi avessi chiamato “amico” sarei crollato.

Quello che non avrei mai potuto prevedere sarebbe stata la sua risposta: la stretta di Kuroo farsi più forte attorno al mio corpo e la sua mano cominciò a farsi strada sotto alla mia maglietta: si muoveva su e giù per la schiena, carezzando delicatamente il solco della mia spina dorsale.

-Ridillo- sussurrò a pochi centimetri dal mio orecchio.

Potevo percepire il suo respiro caldo sul collo e questo non fece altro che aumentare i brividi che si scatenavano per tutto il mio corpo ad ogni sensuale tocco delle sue dita.

-Sono innamorato di te – esclamai con maggior convinzione.

-Ancora- chiese di nuovo lambendo il lobo del mio orecchio per poi scendere fino alle spalle.

-Sono innamor-AHH- un gemito mi sfuggì incontrollato.

Le enormi mani di Kuroo, abbandonata la mia schiena, stavano ora rivolgendo le proprie “gentili attenzioni” altrove: accarezzano con passione il mio petto, alternando brevi e deliziosi tocchi tra i capezzoli ormai inturgiditi e il ventre perfettamente piatto.

Non riuscivo a controllarmi: imbarazzanti suoni, simili a degli uggiolii, si propagavano per tutta la stanza nonostante tentassi in tutti i modi di trattenerli.

E lui rideva, rideva di me e della mia incapacità nel resistergli.                                                        

Ne avevo abbastanza però. Per tutta la vita mi ero lasciato trascinare dall’irruenza e voglia di fare del mio amico: questa volta però non gli avrei lasciato condurre le redini del gioco tutto da solo.

Per prima cosa pero dovevo farlo smettere... Ma come?!

Mi divincolai e nonostante ogni centimetro del mio corpo lottasse contro questa decisione riuscì infine a liberarmi dalla sua morsa; immediatamente provvidi a bloccargli i polsi.

-E dimmi cosa vorresti fare, mio caro Neko-kun?!- chiese con arroganza.

Mi stava sfidando, potevo leggerlo chiaramente nei suoi occhi scuri.
Lo fissai a mia volta: non mi sarei tirato indietro.

“Lo vedrai, eccome se lo vedrai” pensavo avvicinandomi lentamente alla mia “preda”.                                   

Giunsi a pochi centimetri dal collo: potevo respirare l’odore di sudore misto al forte profumo di colonia e questo mix mi mandò su di giri.
Persi completamente la cognizione di me e di ciò che mi circondava. Tutto sparì, tranne l’aitante ragazzo di fronte a me.

Fu per questo, forse, che trovai il coraggio di agire: iniziai a lappare delicatamente ogni frammento di pelle che riuscivo a raggiungere, intervallando, di tanto in tanto, qualche leggero morso.

Vidi il suo pomo d’Adamo fare su e giù, mentre deglutiva evidentemente sorpreso.

Ero tremendamente soddisfatto: non avevo mai pensato di poter esercitare un tale ascendente su qualcuno.

Un’idea deliziosamente perfida si insinuò allora tra i quei pensieri: Kuroo aveva voluto testare me e i miei sentimenti... Perché  non restituirgli il favore?!

Cominciai quindi a strusciarmi sempre più languidamente contro il suo corpo, eliminando qualsiasi spazio vuoto potesse ancora esistere tra noi.                                                                                             

La risposta del mio compagno, con mio immenso piacere, non si fece attendere: forte e pulsante percepii infatti la sua eccitazione contro la mia gamba. 
Decisi poi di mettere ancora più alla prova la sua resistenza accentuando il senso di sfregamento con il mio ginocchio a livello del cavallo... Non lo avessi mai fatto!

Come colto da un improvviso furore Kuroo si riprese e io mi ritrovai chiuso tra le sue membra e la parete.

-Ahahah e io che volevo andarci piano con te- soffiò eccitato il centrale.

Subito la sua mano prese possesso della mia virilità: la sua presa era sicura e io mi lasciai immediatamente travolgere da quella conturbante sensazione. 
Non avevo mai sperimentato niente di così totalizzante come in quel momento ed ogni fibra del mio essere pareva esserne diventata vittima.
Tutto dal battito del mio cuore fino al respiro pareva essersi sincronizzato con i movimenti di quell’arto.

Stavo per oltrepassare il limite: lo percepivo risalire per tutto il mio essere come un’inesorabile marea. Volevo di più, ancora di più...

-Kuroo…- sospirai il suo nome con una voce che non riconobbi.

-Continueremo dopo- mi sussurrò, fermando improvvisamente la mano -Andiamo a vincere questa partita prima!- concluse con tono soddisfatto, lasciandomi lì, ansante e del tutto insoddisfatto.

Rimasi immobile, appoggiato a quel muro ancora per alcuni secondi, osservando la sua imponente figura sparire oltre la porta degli spogliatoi.

Non potevo ancora crederci: Kuroo era veramente mio?

Non di Yuki o di una qualsiasi altra ragazza, ma mio e di nessun altro?

Secondo un famoso filosofo occidentale, un certo Platone, se non ricordo male, l’eros o amore rappresenta la forza più potente che esista su questa terra, un’energia così potente da essere capace di innalzarti sopra gli altri uomini, permettendoti di raggiungere livelli di conoscenza altrimenti insondabili.

E così era successo anche a me.
Per colpa o merito, ancora non so decidermi, di Kuroo in queste ultime settimane avevo sperimentato una tale valanga di emozioni che mai avrei creduto possibile: avevo conosciuto la frustrazione generata dall’impotenza, l’amarezza di fronte a qualcosa che non poteva essere cambiato, la rabbia, il senso di abbandono e un dolore talmente intenso da essere in grado di spezzare un cuore a metà.

Yuki aveva parlato di coordinazione.
Non so se sia la definizione più adeguata, ma proprio non riesco a trovare un modo migliore per definire il rapporto che condividiamo io e Kuroo; l’unica cosa che so con certezza è che con lui riesco a sentirmi completo ma soprattutto felice come mai lo sono stato nella mia intera esistenza.

-Andiamo a vincere- ripetei tra me e me non troppo convinto.

Un solo pensiero infatti occupava la mia mente in quel momento: cosa intendeva Kuroo con “continueremo dopo?!”

Angoluccio dell'autrice:

Scusateeeeee!! Non so che altro dire U.u  
Mi spiego: primo esame all'università, e giusto per partire alla grande che faccio io?! Sottovaluto la difficoltà degli argomenti convincendomi che, come al liceo, mi basti la studiata dell'ultimo minuto per preparare il tutto... Grandissimo errore!! 
Ed ora eccomi qui, reduce da una full immersion di diritto costituzionale pronta ad aggiornare questa storia (finalmente, direte giustamente voi u.U) vista la mia decisione di abbandonare temporaneamente la scrittura per focalizzarmi sul "dovere".

Chiedo dunque venia e mi appello a tutte le matricole e anche a coloro che lo sono stati... Confido che possiate capirmi!! Per gli altri ancora scusate!!!!!!

Ringrazio comunque tutti coloro che hanno sostenuto la mia storia:

1 - Airinslytherin 
2 - BAP yes sir Roberta 
3 - environmentalist 
4 - kselia 
5 - kwonxoxofeltom 
6 - MidoTaka 
7 - Necantix_ 
8 - pinky_neko 
9 - Princess of Guns 
10 - secchanJ7 
11 - Sirius98
12 - Wilwarind86 

Che l'hanno inserita tra le SEGUITE

1 - BAP yes sir Roberta 
2 - nobuyo

Che l'hanno aggiunte alle RICORDATE

1 - supermarika1000

Che l'ha inserita tra le preferite

GRAZIE davvero a tutti, ma soprattutto un ringraziamento speciale per pinky_neko per la sua puntualità nelle recensioni e tutto il supporto che mi ha dato =D








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