Dove eravamo rimasti?
-
Hmmm... bene, allora andiamo a scegliere la mise giusta per questo tipo
di occasione! – mi prende per la mano e mi conduce un camera
mia.
Sono
le 18.30 ce la farò per le 21.00?
Un
appuntamento di lavoro… mmm …. sono al quanto
frastornata, cosa devo aspettarmi stasera? Chichi continua a
trascinarmi per un braccio, riesco appena ad afferrare al mia borsa e
portarmela dietro… come al solito ha una presa
ferrea e quasi mi ferma l’afflusso del sangue alla mano.
Entriamo
in camera mia e mi lascia…Ahhh, sollievo!
Si
volta verso di me e con uno sguardo furbetto mi spinge verso il letto,
mi siedo e quasi non perdo l’equilibrio.
Certo
che è forte!
- Lo so che qui
l’esperta di vestiti sei tu ma stasera lascia fare a me!
- mi dice guardandosi intorno e cominciando ad aprire le ante degli
armadi.
Ho
come uno strano presentimento, non mi suona l’idea che Chichi
decida cosa debba mettere per il mio “appuntamento”
con Vegeta, non vorrei che mi facesse indossare una qualche casacca
colorata con qualche gonna abbinata… brrr!
-
Chichi,
Ma cos…
- cerco di dire
-
Sta
calma, metterò tutto a posto io…-
mi rassicura con un gesto della mano.
- Vediamo
un po’ un appuntamento di lavoro… -
fa un’espressione concentrata poi all’improvviso
scatta e comincia frugare come una forsennata, mi sta facendo quasi
paura!
Oh
mio Dio!
Sta
cacciando di tutto: Abiti, scarpe, tailleur, pantaloni,
camicie…
Li
riversa tutti sul letto… dopo la costringerò con
la forza a rimettere tutto in ordine!
Cosa
c’è? Non mi guardate con quella faccia, lo so che
ho la forza di un’allodola e che sono la persona
più disordinata di questo mondo ma… quando si
tratta di vestiti e scarpe deve essere tutto preciso e perfetto
altrimenti divento una belva!
La
guardo assorta mentre scava nelle mie cose, voglio vedere dove vuole
arrivare…
Rovista,
sposta, butta addirittura a terra… tra poco mi
avventerò su di lei e la strozzerò!
-
Tailleur
crema? Hmm… troppo matrimonio! Ah questo verde? -
mi mostra un anticaglia verde mela.
Lo
guardo bene… è una giacca con le spalline
incorporate e una gonna a plissè lunga alla caviglia, ma il
pezzo forte è il tessuto: in tartan! Si, proprio quello che
usano i suonatori di cornamuse scozzesi!
-
Oddio
NO!
– sono indignata, come ho potuto tenere
quell’orrore nel mio armadio per così tanto tempo?
Quando l’ho comprato dovevo essere proprio impazzita.
-
okay,
allora il tartan no! –
dice riponendolo sul letto.
Abbasso
lo sguardo in quella fiumana di stoffa pizzi e denim sparpagliata sul
mio morbido giaciglio, istintivamente ci affondo le mani e…
che sensazione di benessere… devo andare a fare un
po’ di shopping!
-
Gessato?
– Me ne mostra un altro.
-
Forse
è troppo serio! –
dico alzando la testa poi mi concentro di nuovo a scavare e cerco
qualcosa ma non riesco a trovarlo, è davvero molto strano,
era qui un second… eccolo!
È
un abitino nero Comme De Garçon a tubino lungo alle
ginocchia con un bel taglio trasversale, delle particolari applicazioni
sulla stoffa, una grossa cinta in vita e un “casto”
scollo quadrato…
Ho
deciso che indossare! Stasera devo essere elegante ma sexy e questo
tubino è l’ideale!
Cerco
di tirarlo fuori ma è incastrato tra l’orrendo
tailleur in tartan e la borsa Vuitton che avevo oggi in
ufficio…lo strattono così forte che la borsa si
capovolge e cade dall’altro lato del letto.
-
Cazzo!-
esclamo.
-
Ehi,
non dire parolacce, sai è cattiva educazione! –
mi rimprovera Chichi voltandosi con una faccia indignata, ma riceve
dalla sottoscritta un’occhiataccia fulminea e minacciosa,
così alza le mani e abbassa la testa in cerca di altri abiti.
Scavalco
dall’altro lato del letto, meglio controllare il danno, noto
che la borsa si è completamente rigirata e ne è
uscito tutto il contenuto: penne, il cellulare, la mia filofax, il mio
adorato portafog… una cartellina?!
Che
ci fa una cartellina gialla e lucida nella mia bor… Oh Dio!
Il plico della “Str..” ehmm di Ceighteen!
Me
ne sono completamente dimenticata: dovevo leggere la relazione su
Vegeta!
Rimango
a fissarla inebetita, che devo fare? La leggo o no?
-
Ehi
Bulma mi ascolti? Che ne dici di questo abitino?
-
Chichi
interrompe il flusso dei miei pensieri, mostrandomi proprio
l’abitino Comme De Garçon.
Con
una repentina inversione di marcia mando al diavolo la relazione.
Non
ho intenzione di angosciarmi, voglio soltanto concentrarmi
sull’appuntamento di lavoro!
-
Si,
Chichi, credo che questo vada bene! -
-
Ahhh!!!
– Urla all’improvviso facendomi sussultare, alza le
braccia in alto e mi abbraccia.
-
Lo
sapevo che riuscivo a trovarti l’abito giusto!!! –
Che
carina! È felice per me!
Un
momento? Ha trovato l’abito giusto? Ah, ho capito, lei crede
di avermi consigliato quando in realtà avevo già
deciso! Bene!
Mentre
mi stringe tra le braccia e prego di non morire strozzata come al
solito, decido di non rivelarle la verità!
Sarà
il mio piccolo segreto!
Le
farò credere che sia stata lei a darmi il consiglio giusto!
Non ho intenzione di litigare!
Mi
stacco da lei e le regalo uno dei miei sorrisi più
smaglianti!
Okay
prepariamoci!
Alle
20.30 sono quasi pronta, devo solo finire di mettermi il mascara,
lasciare asciugare lo smalto sulle unghia dei piedi, ripassare la crema
per il corpo agli estratti della seta, lisciarmi quella ciocca
maledetta di capelli che è rimasta crespa, e scegliere le
scarpe.
In
più devo anche chiamare un taxi e devo essere lì
per le 21.00… oddio… sto cominciando ad agitarmi,
non mi sto rendendo conto ma corro su e giù per la
casa… prendo il soprabito…
Poi
provo delle scarpe…
Poi
vado al bagno e cerco di ammaccare quella ciocca malefica…
Poi
zoppicando con una scarpa cerco di scovare l’altra in tutte
le stanze…
Sto
impazzendo!
Chichi
mi ha abbandonato già due atti di isterismo fa: quando ho
smagliato una calza e quando ho fatto una brutta riga nera
sull’occhio con l’eye – liner, adesso mi
segue con lo sguardo comodamente seduta sul divano e con la testa
appoggiata sui palmi delle mani.
Ad
un certo punto…
Mi
blocco! Il mio cuore fa un guizzo, mi si forma un groppo alla gola e
non riesco più a respirare… hanno bussato al
citofono!
Chi
sarà mai?
La
mia mente parte da sola e formula le ipotesi più assurde:
dal taxi che non ho ancora chiamato a Yamcha, da mia madre a Ceighteen,
addirittura penso che possa essere Vegeta!
-
Chichi,
rispondi!
- le urlo e rimango impietrita a fissare tutti i suoi gesti.
Quando
si alza dal divano e si avvicina al citofono sembra che lo faccia con
la lentezza di un bradipo, vorrei darle una spinta.
Quando
prende la cornetta e risponde la mia mente gioca brutti scherzi: sento
il suo “Chi è?” alterato e distorto,
come fosse una cantilena… sono di marmo non riesco a muovere
un muscolo!
-
Certo
amorino sali!
-
Amorino?
Amorino? AMORINO? È.. è…
è… Goku!
L’adrenalina
accumulata scende giù per le gambe, le sento molli, i piedi
scivolano e mi ritrovo a sbuffare accasciata a terra, sconsolata.
Non
so per quanto tempo rimango in quello stato, infatti sento Goku che
esclama perplesso:
-
Hai
perso qualcosa Bulma, vuoi che ti dia una mano?
-
Sto
fissando una piccola macchia sul bracciolo del divano, ricordo di
averla fatta con la salsa tartara circa un mesetto fa e tentai in tutti
i modi di toglierla ma con scarsi risultati… Chichi non deve
assolutamente accorgersene… altrimenti sono guai!
Mi
desto e sposto lo sguardo su un Goku che mi fissa inebetito,
all’improvviso si ravviva nella mente e nel petto di nuovo un
senso di nausea e agitazione… Oh Dio
L’appuntamento… Che ore sono!
-
AHHHHHH!!!
– urlo proprio in faccia a Goku.
-
Che
ore sono? devo sbrigarmi.
– mi alzo di scatto notando che ho ancora una sola scarpa.
-
AHHHHHH!!!
– do un altro strillo… sto davvero dando di matto!
Trascinandomi
il piede scalzo per arrivare alla mia stanza, sento che Chichi sta
spiegando a Goku circa il mio appuntamento di lavoro e cose varie!
Okay,
adesso basta
impazzire devo prendere le redini della situazione:
-
Goku!
Chichi! – dico con fare minaccioso.
– Voi adesso mi date
una mano!
-
Avanzo
di nuovo nel salotto puntandoli entrambi, tutti e due annuiscono con la
testa e io continuo:
-
Goku,
chiamami un Taxi! Deve arrivare entro 10 minuti! Tu Chichi, cercami
l’altra scarpa di questa che io devo preparare la borsa!
-
Mi
guardano per due interminabili secondi tanto da farmi credere di aver
esagerato, ma…
-
Okay,
Subito!
– dicono in coro e scattano in due direzioni diverse!
Bene,
sono compiaciuta… so essere autorevole e decisa
quando voglio!
Grazie
all’aiuto dei miei amorevoli compagni sono pronta alle 20.47,
il taxi è già sotto casa ad aspettarmi e devo
solo indossare il mio soprabito Moncler, mi do un ultimo sguardo allo
specchio e devo dire che questo abitino e proprio adatto
all’occasione ma… manca qualcosa… come
se...
-
Aspetta,
aspetta!
– mi giro e vedo Chichi che corre e mi porge una
ventiquattrore nera… carina!
-
Tieni
questo, è il mio portatile!
–
-
Tu
hai un portatile?
– sono sorpresa, non sapevo che Chichi sapesse di tecnologia.
-
Beh…
-
si morde il labbro
–
me
l’ ha dato l’azienda di catering, ci sono caricate
ricette e ingredienti… ma tanto a te non servono, questo
darà solo un tocco ancora più professionale, non
lo userai, ti gioverà solo nell’aspetto
esterno… almeno non rischierai di essere fraintesa!
–
Giusto!
-
Grazie
mille Chichi, io allora vado Ciao!
– le dico, poi mi sporgo e urlo
-
Ciao
Gokuuu!
–
-
…mph…sciao…mm…
-
Ha
la bocca piena… sempre il solito!
Nel
taxi sono agitatissima, mi tengo le mani e intreccio le dita, mi sento
come una bambina che sta per andare al negozio di giocattoli.
Oh
cazzo c’è traffico e sono le 20.55…
-
senta…
- dico al tassista affacciandomi dal sediolino.
-
Non
potrebbe trovare una strada alternativa? La pregoooo! Ho un
importante cena di lavoro, se faccio tardi mi licenziano, suuu!
– sono cosi implorante che il tizio sbuffa e svolta alla
prima traversa sulla destra. Quasi non vengo scaraventata
dell’altro lato del taxi tanta è la violenza con
la quale svolta!
-
Oh!
– mi ritrovo ad esclamare.
- Tu voluto strada
più veloce io accontentata! Non fare "OH"! Tu ringraziare me!
–
Sobbalzo,
questa non me la aspettavo!
Il
tassista si altera e volta leggermente la testa all’indietro,
noto che è di colore ed è molto panciuto, ha una
faccia tonda e paffuta! Che tenero!
-
Mi
scusi! Grazie! -
Gli darò la mancia, se lo merita.
Infatti
alle 20.59 stiamo davanti al Four Season, è stato davvero
bravo Mr Popo.. ahah…!
Gli
do una ricca mancia e scendo dall’auto. Lui sfreccia e come
un lampo va via, io invece tiro un profondo sospiro ed entro
nell’edificio.
Mi
accolgono delle luci abbaglianti. Un calore, proveniente
dall’enorme camino sulla sinistra, mi imporpora le
guancie… mi sento davvero bene!
Mi
avvicino ad un piccolo piedistallo dove è posizionato un
tipo con dei minuscoli baffetti e un paio di occhiali da
aviatore… che tipo strano!
Ha
davanti un leggio dorato, presumo con le prenotazioni.
-
ehmm
mi scusi io avrei un appuntamento! -
-
Beh
qui tutti hanno un appuntamento… mi dica il suo nome!
– dice in modo cantilenante.
-
Brief,
Bulma Brief… ma è probabile che il tavolo sia
stato prenotato a nome di Vegeta S.
–
Lo
vedo volgermi uno sguardo schifato e scorre la lista davanti a se!
Il
mio cuore comincia a battere all’impazzata… ho
paura di aver fatto un buco nell’acqua anche stavolta.
Vegeta
non è uno stinco di santo e mi auguro mentalmente che non mi
abbia tirato uno scherzo di cattivo gusto!
Trattengo
il respiro e lo rilascio quando lo sento dire:
-
Si
è il tavolo vicino al camino! È ancora vuoto,
buona serata! -
mi fa un occhiata di scherno.
-
Grazie
– gli dico impettita… sono le 21.03.
Mi
avvicino un po’ titubante al tavolo, wow è davvero
bello: è proprio dinanzi al camino, è enorme e ci
sono dei fiori sopra… Oh mio Dio! Mi sento avvampare!
Mi
accomodo, appoggio la borsetta con il portatile al lato del tavolo e,
proprio mentre sto per togliermi il soprabito, vedo un ombra oscurare
il mio lato del tavolo.
Che
sia lui? Ho un magone all’altezza dello stomaco!
Alzo
lo sguardo e mi spompo… è solo il cameriere!
-
Buona
sera, nell’attesa, il signore che ha prenotato ha detto di
farvi arrivare questo!
-
Sono
esterrefatta, rimango con la bocca spalancata.
La
richiudo di botto quando il cameriere mi fissa.
Mi
sta porgendo una bottiglia di “Roederer
Cristal”… Oddio! È champagne!
Improvvisamente
mi viene in mente quando dissi sull’aereo…
“…
l’appuntamento ideale dovrebbe cominciare con un flute di
champagne…”
Ma
io intendevo due flute di champagne, uno per me e uno per il mio
fantomatico accompagnatore!
Il
cameriere stappa la bottiglia e il rumore sordo attira
l’attenzione di alcune persone comodamente sedute ai tavoli
vicini… arrossisco violentemente… gli
sorrido… sicuramente staranno pensando che sia proprio
patetica a servirmi da sola un Cristal da 200 zeni!
Ma
dov’è Vegeta??
Sono
le 21.40, sto al sesto flute di champagne e vedo leggermente ombrato ho
la mente un po’ confusa, i vicini di tavolo adesso stanno
sorridendo, sicuramente staranno ridendo di me, il cameriere passa
almeno ogni cinque minuti chiedendomi se va tutto bene, credo che abbia
fatto una scommessa con i colleghi su quanto tempo ancora
resisterò e quando deciderò di andare via!
In
tutto questo di Vegeta neanche l’ombra.
Sento
gli occhi bruciarmi, mi si stanno gonfiando… adesso basta!
Sono davvero patetica!
Mi
alzo di scatto prendo il soprabito, la ventiquattrore e la borsetta,
faccio un cenno al cameriere che subito si avvicina.
-
Senta
io vado, credo che lei abbia perso la scommessa…
- mi guarda sorpreso e un po’ dispiaciuto.
Gli
do una pacca sulla spalla e lo supero andando via. Quando sto per
uscire vedo con la coda dell’occhio altri due camerieri, uno
bassino e cicciottello e l’altro magro con i capelli lunghi
darsi il cinque in modo amichevole… avevano davvero
scommesso…
Quando
scosto l’enorme porta broccata, il vento mi smuove i capelli
e ho un brivido, cammino fino alla fine delle scale, arrivo al
marciapiede e cerco con la testa un taxi…
Mi
sento davvero svuotata, come ho potuto farmi imbrogliare
così, come? Sono davvero una stupida sciocca credulona!
Allungo
il braccio per chiamare il taxi in arrivo.
-
Ce
ne hai messo di tempo per uscire da quel posto infernale!
-
Sento
la sua voce provenire dal lato sinistro, mi giro e scorgo lui avvolto
in un giaccone molto pesante.
Sono
senza parole che ci fa qui fuori?
-
Perché
non eri dentro? Mi hai fatto fare la figura dell’idiota!
-
Non
mi risponde, nel frattempo il taxi si è fermato proprio di
fronte a noi, gli do un ultimo sguardo e gli dico:
-
beh
cia…
-
Non
faccio in tempo a finire la frase che mi prende per un braccio e mi
trascina nel taxi.
-
vieni
con me! –
dice soltanto.
-
al
Sayan Center! –
dice al tassista!
Continuo
a non capire il suo comportamento… però mi piace!
Scusaaaaate il
ritardo!!! sono molto dispiaciuta! Sorry
Allora
Piaciuto? Non era da Vegeta andare a cena chiuso in un ristorante dallo
stile barocco!
Fatemi sapere...
Cercherò
di aggiornare il prossimo capitolo più velocemente, okay?
Adesso
passo ai ringraziamenti:
trullitrulli:
Ehi, la prima a recensire... mi dispiace se aspettavi la cenetta
romantica tra i due ma... proprio non riuscivo a mettere Vegeta alle
strette! Spero non ti abbia deluso. Cmq per quanto riguarda la loro
vita notturna ho deciso di non cambiare nulla, continueranno ad essere
degli ottimi amanti... aspetta e vedrai! un bacio. Iza
emogirl_007:
Ciao, sono contenta che tutta la storia ti piaccia e mi dispiace ma
come vedi non si è comportato meglio a "cena", cmq le cose
cambieranno... Un bacione Iza
Nanatsu
: eheh, anche tu aspettavi la cena eh? Ma te lo immaginavi uno come
Vegeta in quel tipo di ristorante per di più davanti ad un
camino? noooo era assurdo! Cmq ti è piaciuto? fammi saper
TVsempreTTTTTbene! zia Iza
nightwish4ever
: Ciao Mari... mamma mia, non aggiorno dal mio lontano compleanno, che
cattiva scrittrice che sono... cmq grazie per gli auguri e aspetto
sempre la tua rece! Un bacione fortissimo tvb Iza
|