VI Capitolo
VI Capitolo: La gelosia
Torno in camera di Giulia e mi sdraio sul letto,mentre guardo il
soffitto mi torna in mente la scena di poco fa,non posso essere
così stupida da cadere nei suoi tranelli,sono fidanzata e mi
piace il mio ragazzo,devo ammettere che in quel momento una parte di me
voleva baciarlo,non so perché forse per togliermi lo
"sfizio",ma sono felice che la voce di sua madre mi abbia riportato
alla realtà,anche perché sono sicura che se lo avessi
fatto me ne sarei pentita.Mentre medito,Giulia entra in camera con un
sorriso da un orecchio all'altro,si sdraia sul letto e sospira,ora
anche lei si trova nella mia stessa posizione,intenta a guardare il
soffitto,unica differenza? lei sembra trovarsi su di un altro
"pianeta",mentre io sfortunatamente mi trovo sulla "terra" <<
com'è andata? >> le chiedo rimanendo ferma nella mia
posizione << ci siamo baciati >> pronuncia in modo veloce e
con tono velato di entusiasmo,mi giro verso di lei e viceversa
<< davvero!? sono felice per te >> << come mai invece
tu sei triste? >> << no non sono triste >> lei mi
guarda in modo truce come se volesse leggermi dentro << io e tuo
fratello ci stavamo per baciare >> confesso velocemente,cercando
comunque di scandire tutte le parole << come? dove? aspetta
spiega che cosa è successo >> cerco di riassumere nel
modo più efficace e breve tutto ciò che è accaduto
<< mannagia a mia madre >> gli sfugge dalla bocca dopo aver
ascoltato il mio riassunto << Giulia >> esclamo allibita,la
conversazione finisce così perché è interrotta
dalla madre di Giulia che ci chiama per la cena.Scendiamo le scale e
sono già tutti seduti intorno al tavolo,iniziamo a mangiare,ma
dopo poco la voce del signor Davis richiama l'attenzione di tutti i
presenti << allora com'è andata oggi? >> domanda
rivolgendosi a Mattia,lui sbuffa e con aria di sufficienza risponde
<< il professore di scienze ci ha assegnato una relazione da
svolgere in coppia >> << ah bene e con chi sei capitato?
>> continua a chiedere curioso << con Annabelle >>
<< perfetto sei capitato con una tua amica >> << mi
è passata la fame >> dice Mattia alzandosi dalla sedia e
dirigendosi verso le scale << io sono piena, vado in camera
scusate >> dico anch'io alzandomi dalla sedia,intanto che salgo
le scale sento la voce del padre di Giulia << ho detto qualcosa
di sbagliato? >>. Chiudo la porta della camera e mi rifugio sul
letto,non so il motivo per cui Mattia si sia alzato così
bruscamente,io invece mi sono alzata perché avevo troppi
pensieri per la testa e dovevo restare un pò sola per schiarirmi
le idee.Mi metto a pancia in giù nascondendo il viso nel
cuscino,in quel momento la vibrazione del mio cellulare sul comodino
richiama la mia attenzione è un messaggio,da parte di chi? di
Marco,il messaggio dice "ehi scusami per non averti scritto prima ma
avevo allenamento" "non preoccuparti anche io sono stata impegnata"
rispondo di getto "ah si Mattia prima mi ha scritto e mi ha raccontato
quello che è successo oggi pomeriggio" "quello che è
successo oggi pomeriggio?" no ditemi che ho capito male,non ci credo
che sia arrivato a tanto,appena lo incontro giuro che non rispondo di
me "non è come pensi..." scrivo con le dita tremanti,lui
risponde dopo poco tempo "ahahah non preoccuparti non sono geloso lui
è il mio migliore amico,mi fido di lui e sopratutto mi fido di
te" fermi tutti "che cosa ti ha raccontato?" "mi ha detto che avete
fatto la
ricerca e che tu l'hai consolato per la storia di Alessia...grazie che
gli stai così vicino era da molto tempo che non lo vedevo
così abbattuto" "figurati per così poco" "è meglio
che vado a dormire,sono davvero stanco ci vediamo domani a scuola
notte" "ok a domani notte" rispondo per poi poggiare il telefono dove
si
trovava.Dopo che anche Giulia è risalita abbiamo deciso,di
comune accordo,di andarci a dormire per svegliarci più
riposate."se vai a dormire presto, il mattino seguente sarai
più riposato" ho sperimentato sulla mia pelle questa "diceria",e
almeno nel mio caso non è veritiera,infatti questa mattina i
miei occhi non rispondono ai comandi del mio cervello,so
perfettamente di essere in ritardo,anche se mi trovo in una sorta di
"dormiveglia" riesco comunque a distinguere perfettamente le urla di
Giulia che mi incitano ad alzarmi perché è tardi.Dopo
svariati minuti decido di sforzarmi ad aprire almeno un occhio e quando
vedo l'ora segnata dalla sveglia quasi sobbalzo dal letto,cerco di
prepararmi il più velocemente possibile per poi correre insieme
a Giulia per arrivare a scuola.Giunte di fronte alla nostra
destinazione noto che alla fine non ci abbiamo messo molto per arrivare
qui,abbiamo corso questo è vero,e il mio fiatone ne è
testimone,però alla fine siamo state davvero veloci <<
mamma mia non riesco quasi a respirare >> dice Giulia ancora con
il fiatone << anche io >> ribatto,è proprio in
quel momento,mentre cerco di riprendere fiato,noto un qualcosa che
prima non avevo visto,Mattia sta parlando e ridendo con una ragazza,mi
sembra di averla già vista da qualche parte,sicuramente nei
corridoi di scuola, lei è appoggiata di schiena contro l'albero
secolare,lui le sta davanti con una mano posata sull'albero, poco
più su della sua testa,sono molto vicini,quasi balbettando
chiedo << Giulia chi è quella? >> Giulia guarda in
direzione di suo fratello << si chiama Vittoria de Santis,l'anno
in cui siamo venuti qui lei e mio fratello si sono iniziati a
sentire,poi non so per quale motivo preciso,lei si è
fidanzata con un ragazzo più grande mentre mio fratello con
Alessia,da quello che so si è lasciata con il suo ex due
mesi fa >> mi giro di nuovo verso di loro per osservarli,entrambi
ridono,lei è bellissima,alta mora con occhi scuri,la classica
bellezza mediterranea,nessuna ragazza della scuola può competere
con lei,forse Alessia << tu dici che si stanno sentendo? >>
<< non lo so se vuoi posso chiedere a mio fratello >> sto
per rispondere a Giulia,quando sento delle mani sui miei fianchi,mi
giro e vedo il mio ragazzo << ehi piccola che cosa stavi
guardando? >> balbetto prima di cercare di formulare una risposta
adeguata,ma Giulia prende parola prima di me << marco tu sai
qualcosa riguardo a quello? >> dice indicando suo fratello,lui
scuote la testa e poi risponde << no, Mattia non mi ha raccontato
niente,quando lo vedo giuro che lo ammazzo,sapevo che la ragazza
misteriosa di cui tutti parlano è lei >> il mio respiro si
blocca,Mattia probabilmente non ha raccontato a Marco il vero motivo
della lite con Alessia,però è anche vero che lo stesso
Mattia ha affermato di essere interessato ad un'altra ragazza;che sia
lei la ragazza su cui aleggia questo mistero << che ne dici se
andiamo in classe >> gli chiedo per cambiare argomento e per
andare via di lì << ok benissimo ci vediamo dopo Giulia
>> entrambi la salutiamo per poi dirigerci in classe.Appena
arrivati saluto Marco con un bacio e mi vado a sedere al primo banco
vicino ad Erika,la quale non mi da nemmeno il tempo di poggiare lo
zaino << ehi hai sentito le voci che girano? >> << di
che voci parli? >> ero quasi certa di sapere di quali voci stesse
parlando Erika,e rispondendomi mi diede la conferma di quello che
pensavo << dicono che la ragazza misteriosa che ha fatto separare
Mattia e Alessia è Vittoria De Santis >> ancora quel
nome,veramente la ragazza misteriosa è lei? in quel preciso
momento Mattia entra dalla porta,tutti i presenti prima intenti a
parlare tra di loro si girano a guardarlo,ma poi l'attenzione del
"pubblico" viene reclamata da... degli applausi !? ,mi giro dietro e
vedo Alessia che applaude con molta forza, << complimenti,ti
congratulo >> urla mentre si avvia in direzione di Mattia
<< con Vittoria De Santis >> continua ad urlare
aggiungendo delle risatine sarcastiche,Mattia non si muove dalla sua
posizione,sembra apatico,non leggo niente guardando i suoi
occhi,Alessia gli si mette davanti e gli tira uno schiaffo << mi
hai fatto passare per la stupida della scuola,come hai fatto a mettere
da parte una storia di un anno per una stupida cotta del momento
>> vedo Mattia massaggiarsi la guancia,la classe è avvolta
da un silenzio quasi asfissiante,tutti sono a bocca aperta,
letteralmente,ma la cosa che più stupisce tutti è il
comportamento di Mattia,che a quel gesto non sembra dare
importanza e si va a sedere vicino il suo migliore amico.Nelle due ore
di lezione ogni tanto mi giravo in direzione di Alessia,la quale
guardava Mattia con odio,in alcuni momenti ho pensato davvero che si
sarebbe alzata e che avrebbe fatto una delle sue solite scenate
plateali,al contrario Mattia non sembrava nemmeno notare il cessante
sguardo di Alessia su di lui.Al suono della campanella tutti si
apprestano ad uscire dall'aula per la ricreazione,mentre il mio ragazzo
viene verso il mio banco << ehi! Mattia mi ha chiesto se vogliamo
pranzare con lui e Vittoria >> perfetto,ora ci invita anche a
mangiare con lui e la sua... fidanzata !? declino l'offerta di
Marco dicendo che devo ripassare storia per l'ora successiva. Per
ripassare in completa tranquillità decido di mettermi vicino
all'aula di scienze, che si trova praticamente al lato opposto
della
sala mensa,quindi sono isolata,nel corridoio ci sono solo io. <<
Luigi XIV nato nel >> << 1643 >> aggiunge una voce a
me famigliare costringendomi a girarmi << che ci fai tu qui?
>> domando alquanto infastidita << Alessio ti ha visto per
caso sgattaiolare fuori dall'aula,ho pensato a dove potessi essere e
sono arrivato qui >> << e perché ti sei sprecato
così tanto a cercarmi? >> << perché volevo
venire a chiederti personalmente perché hai declinato la mia
offerta >> << sto ripassando storia non vedi !? >>
rispondo alzando leggermente la voce,voglio solamente che se ne vada
<< ma se la sai praticamente a memoria >> << e quindi
? >> << quindi secondo me questa è solamente una
scusa >> << non è vero...perché non te ne
torni in mensa dalla tua ragazza e mi lasci stare >> lui mi
prende per i fianchi e mi avvicina a lui << ehi cosa ci
fate voi due qui? >> la voce del vicepreside ci fa
sobbalzare << ci scusi stavamo ripassando storia e non
abbiamo sentito la campanella >> risponde Mattia per entrambi
<< si vedo proprio come state ripassando >> dice
continuando a fissarmi,perché mi guarda? abbasso lo sguardo e
vedo che nonostante lo spavento Mattia non ha lasciato per niente la
presa sul mio fianco,poggio entrambe le mani sul suo petto e gli
dò una piccola spinta,quando guardo in direzione del vicepreside
vedo che sta appuntando qualcosa sul suo taccuino << immagino che
non vi dispiaccia restare qui anche il pomeriggio >> ci consegna
i
due foglietti e poi sparisce dal corridoio non prima di averci
raccomandato di andare subito in classe per non peggiorare la nostra
situazione,definita da lui già abbastanza disastrosa. <<
E' tutta colpa tua >> urlo aspra << a mia !? se tu quella
che se ne andata dall'altra parte della scuola per "ripassare storia"
>> mima con le mani le virgolette << e quindi ? nessuno ti
ha detto che dovevi venire con me,probabilmente se non fossi venuto io
sarei tornata in classe in orario e dopo il suono dell'ultima
campanella sarei tornata a casa e invece no, devo rimanere tutto il
pomeriggio con TE a fare non so cosa >> << sei
pesante, rilassati >> rilassarmi !? sono furiosa,e lui mi dice di
rilassarmi. Entriamo insieme,e nella classe regna il caos,quindi senza
destare sospetti cerchiamo di raggiungere i nostri rispettivi banchi
<< Davis Smith come mai siete in ritardo? >> la voce della
professoressa richiama la nostra attenzione e anche quella di tutta la
classe,che a quella frase smette di fare chiasso,decido di prendere
parola io per prima << sono mortificata stavo ripassando storia e
non ho sentito la campanella >> la professoressa sembra
accontentarsi della mia risposta << mentre tu Davis come mai sei
in ritardo? >> << c'era fila in bagno >> risponde
Mattia con aria di sufficienza << capisco,spero che non si ripeta
più;ora sedetevi entrambi ai rispettivi posti così
iniziamo >> . 3-2-1 Eccolo il suono della mia salvezza <<
ehi andiamo così ti accompagno a casa? >> mi chiede
gentilmente Marco una volta che mi ha raggiunta al mio banco, stavo per
rispondergli quando vedo Mattia sulla soglia della porta,che prima di
accingersi a varcarla, sventola un bigliettino nella mia direzione,
<< scusami ma oggi devo rimanere a scuola, il vicepreside mi ha
punito perché ero in ritardo per la lezione >> << ah
capito, allora ti scrivo più tardi va bene? >> << si
va bene >>. Raggiungo il luogo dell'incontro tra me e Mattia,che
straordinariamente mi sta già aspettando poggiato alla
macchinetta << come mai sei già qui ? non hai accompagnato
la tua Vittoria? >> chiedo con aria di sfida << e tu sei
arrivata in ritardo perché? ti sei forse trattenuta con Marco?
>> << finiscila... che dobbiamo fare? >> <<
dobbiamo pulire gli spoiatoi, tu fai quelli femminili e io quelli
maschili >> << questo era più che ovvio >> mi
passa la scopa e mi indica la strada. Inizio a pulire il bagno dello
spoiatoio e mentre lo faccio maledico Mattia << è tutta
colpa tua se ora devo pulire i bagni >> urlo, per condividere con
lui il mio pensiero,lui non risponde << Mattia tutto bene?
>> dico iniziando a preoccuparmi,entro nei spoiatoi maschili
quasi in punta dei piedi << dai su non fare il cretino >>
ancora nessuna risposta,continuo a camminare,quando a un certo punto
perdo l'equilibrio e cado a terra creando un tonfo,lui si affaccia dal
bagno e si toglie una cuffietta, e quando mi vede a terra scoppia a
ridere << che ci fai per terra? >> << secondo te?
sono scivolata per colpa tua >> << non dare la colpa a me
per la tua goffaggine >> << la mia goffaggine!? >>
dico
irritata,lui si avvicina e mi porge la mano << serve aiuto?
>> chiede con quel sorrisetto malizioso << no grazie faccio
da sola >> << dai su non fare la stupida,non vorrei
che poi cascassi per colpa mia >> decido di accettare
la sua offerta di aiuto e gli afferro la mano,con fin troppa
facilità lui riesce ad alzarmi da terra,ed ora che riesco a
sorreggermi da sola, lui non molla la presa << mi lasci? >>
dico cercando di divincolarmi << rispondi solo ad una mia domanda
con sincerità e io ti lascio >> << ok sentiamo
>> << perché non sei venuta a pranzo? >>
<< ancora con questa storia... stavo ripassando storia >>
<< rimaniamo qui finché non mi dici la verità
>> << che vuoi che ti dica !? non avevo voglia >>
dico senza rifletterci << non avevi voglia di mangiare !?
>> << non avevo voglia di stare con te e con Vittoria
>> << sei gelosa? >> << gelosa!? chi io ? per
niente non mi importa niente di quello che tu fai nella tua vita
>> << perfetto allora >> dice allontanandosi <<
è lei la ragazza misteriosa di cui tutti parlano vero? >>
<< cosa ? >> << Vittoria è la ragazza
misteriosa giusto? >> << dove vai? >> chiedo mentre
vedo che sta uscendo << non hai capito proprio niente... se non
ti importa della mia vita,di ciò che faccio allora smettila di
fare così >> mi dice prima di andarse.Torno a casa ormai
praticamente distrutta,ma vedendo Anna che prepara la tavola decido di
aiutarla.Faccio avanti e indietro dalla cucina alla sala per
trasportare tutto il necessario,per la fretta sbaglio a prendere i
piatti e proprio mentre sto tornando in cucina sento una conversazione
che probabilmente non avrei dovuto sentire.<< Mamma io esco
>> riconosco la voce di Mattia << ok tesoro con chi?
>> << con Vittoria >> << ah Vittoria, mi
ricordo di lei salutamela >> non ho idea di cosa mi sia scattato
in quel momento, i miei muscoli si sono paralizzati e i piatti sono
caduti per terra creando un tonfo che attira l'attenzione di tutti
<< mi dispiace tantissimo >> << tesoro non
preoccuparti non è successo niente tu piuttosto ti sei fatta
male? >> mi chiede gentilmente Anna << no no sto bene
>> << io vado a dopo >> pronuncia Mattia.Per tutta la
cena e anche ora che sono sotto le coperte penso a quello che potrebbe
succedere tra Mattia e Vittoria,è tardi e io ancora non sento la
porta aprirsi,dopo vari tentavi di chiudere gli occhi ci riesco.Speravo
che la mattina sarei stata meglio,invece mi sbagliavo,la giornata
è iniziata male e una volta arrivata davanti scuola è
solamente peggiorata. << Annabelle >> mi ripeteva Giulia,io
non riuscivo nemmeno a parlare,la scena che mi trovai davanti
peggiorò solamente il mio umore,Mattia e Vittoria si stavano
baciando nel cortile,davanti a tutta la scuola,che li guardava
ammaliati,non riuscivo più a sopportare quella visione <<
di a Marco che lo aspetto in classe >> . Sono seduta al mio
banco,la classe è deserta,mentre nel mio cervello le emozioni
sono fin troppe,sono furiosa,arrabbiata,triste...ma c'è un
qualcos'altro che non riesco a denominare,gelosia!? no,non può
essere gelosia ,proprio in quel momento Mattia fa il suo ingresso in
aula << che ci fai tu qui? >> mi chiede << tu che ci
fai qui! non eri impegnato a baciarti con Vittoria,anzi forse da oggi
dovrei iniziare a chiamarla la tua fidanzata >> << non
stiamo insieme >> << si certo >>, lui mi si avvicina
e afferrandomi il braccio mi dice << che vuoi Annabelle? sei per
caso gelosa? me lo hai detto tu che non ti importava ciò che
faccio >> << LASCIAMI >> dico furiosa << NO ora
parli >> << SONO GELOSA OK? >>.
|