Risvegliati
Ranma
Una comune casa smontabile, con i
gradini in acciaio removibile e le pareti in pannello color guscio
d'uovo.Era una delle
tante attrazione delle giostre, se si
escludeva la scritta luminescente che informava: “Il
labirinto
delle fate” non dava apparentemente nell'occhio.C'era persino
il banco con l'addetto al ritiro dei biglietti!Le ragazze
fremevano dalla voglia di ritornare indietro e rapire Ranma, per
Akane era facilissimo intuirlo, inoltre non si fidava di nessun'altra
che di se stessa. Si pose perciò a chiudere la fila, pagando
per ultima l'ingresso. Non sapeva che di lì a poco se ne
sarebbe pentita...
Una volta entrata si ritrovò sola, in
una cabina a forma di parallelepipedo con una capienza giusta a
malapena per una persona.Di fronte e ai lati, i pannelli erano
dipinti con motivi floreali su cui concentrando bene lo sguardo si
confondevano figure esili di fate o spiritelli del bosco.Il
pannello che aveva davanti era rimasto leggermente obliquo, segno che doveva
andare diritta.Ecco a cosa si riferiva Aibara, quando diceva che
il negozio dell'elfo non era di facile ubicazione, non era alla
portata di chiunque. Doveva rintracciare le altre... quantomeno loro conoscevano
la strada!
- Ukyo! Shampoo! Kodachi! Mi sentite?
...
-
Akane? - Rispose desolata Ucchan, dopo averla fatta aspettare un po'
– Dove sei? -La ragazza accarezzò la frangetta,
facendo
respirare la fronte accaldata. - Non lo so'... più indietro!
- Sta ferma dove sei! Capito? - le
ordinò la compagna
dalla lunga spatola.Akane non afferrava il perché dovesse
restare lì buona, buona, se tanto Ucchan non poteva trovarla.Scorgendo una fata capì! L'aveva mandata
Ukyo da lei.
-
Aibara! Che bello rivederti!
- Oh signorina! Non sa' quanto lo è
per me! Non c'è un minuto da perdere!- espletò la
fatina unendo le mani in preghiera.
- C'è qualcosa che non
va'? - domandò stupita la ragazza.
Il sospiro mesto
dell'altra, non la rallegrò – Forse potete
aiutarci... ora
andiamo a destra! - cambiò argomento, facendole strada un
po'
più tranquilla. Probabilmente aveva fatto quel tragitto un
centinaio di volte. Chissà quanto vivono le fate...
-
Da quando nasciamo diveniamo immortali, o meglio dipendiamo dal buon
esito della natura – rispose quasi senza pensarci Aibara. -
Siamo
sparse un po' ovunque negli angoli verdi del vostro mondo, ma
trasmigriamo, di solito siamo invisibili ai vostri occhi, è
più difficile sfuggire ai bambini...è un peccato
che al
giorno d'oggi non ci siano spazzi verdi molto ampi! Mi farei
più
passeggiate nel vostro mondo se così fosse!
- Mi-mi hai
letto nel pensiero! - sorrise imbarazzata Akane mentre assimilava
tutte quelle eccezionali informazioni.
Aibara fece spallucce –
Perché posso farlo, se voglio leggo anche le emozioni!
Ridendo e parlando delle usanze delle fate erano
giunte alla fine
del labirinto.
Capì che doveva girare l'ultimo pannello
perché lungo il perimetro intravedeva la luce del sole.
-
Si fermi! - la incitò Aibara planando sul parquet, dov'era
dipinta una rosa dei venti.
La toccò al centro,
sussurrando:- Di acqua, aria e sole ha bisogno un fiore, rosa
dei venti, volta la stagione e mostrami il portone!
La bussola si
staccò dalla superficie, allora Aibara soffiò a
nord-est, facendola girare finché uno dei pannelli laterali
salì al pari di una saracinesca telecomandata.
La guardò
nei grandi occhi nocciola – Sbrighiamoci, tra poco il
passaggio si
chiuderà! - e volò al suo interno.
Il profumo di
fiori era intenso.La meraviglia che la sconvolse appena entrò,
le fece credere di essere finita dentro ad un sogno. Le pareti di tralicci
erano ricoperte di rose in boccio, sotto di lei si apriva un prato di
iris e orchidee neo-nate. Qua e la' c'erano siepi a forma di cavalli
alati, gruppi di cigni in volo o di fate, di vasi però non
c'era traccia.
La meraviglia si smorzò quando Akane
sentì
il mugugno proveniente da qualcuno col fisico emaciato e le fossette marcate che vestiva come i folletti delle fiabe!- Non sorride
più! - Sussurrava quello tra i singhiozzi, mentre Momohana gli
passava un fazzolettino, viste le pietose condizioni del suo nasone
all'insù. In sua presenza Akane si schiarì la
voce e
Aibara fece le presentazioni.
- Lui è Beleg, lei è
la signorina Akane, la fidanzata di quel Ranma... ha bisogno di
qualcosa in grado di annullare l'incantesimo d'amore, il ragazzo ne è stato intossicato!
L'umana fissò allibita la fatina, eppure
non le aveva detto nulla della sua situazione, poi rifletté
sul fatto che poteva leggerle i pensieri.Beleg si tolse il
cappello, in segno di saluto, ma non riuscì a smettere di
piangere, troppo agitato.- Vorrei tanto poterti aiutare, ma
eccetto queste tre, le fate sono tutte fuori nel vostro mondo, e se
il primo bambino non si decide a fare il suo dovere, non ne
nasceranno altre e i fiori non sbocceranno più! -
esclamò
con voce tombale.
Le sopracciglia della giovane s'incresparono
–
Il primo bambino?
Kissu-kiku le svolazzò attorno: -
Incredibile! Non hai mai sentito parlare di Hitotsu? Il primo
bambino?
Scosse la testa e Momohana prese la parola: -
Quando il
primo bambino rise per la prima volta, la sua risate s'infranse in
mille piccoli pezzi, che si dispersero scintillando in tutto il
mondo. Così nacquero le fate... che per ringraziarlo lo
resero
eternamente giovane!- Un nuovo singhiozzo e Beleg riprese a
frignare energicamente: - Solo che, da quando si è rotto il
televisore, Hitotsu non ride più! Ci abbiamo provato in
tutti
i modi!
Akane si massaggiò le tempie –
Comincio a
capire... ma dove sono le altre?
- Sono andate dal primo bambino,
cercano di farlo ridere, così poi potremmo darvi l'antidoto
–
spiegò l'elfo.
Accidenti! Ma perché non
è
me ne va' una giusta?
- Vuol vederlo anche lei? - le chiese
imbarazzata Aibara, prima di condurla nella sala giochi.Quando
si riunì al gruppo, Shampoo stava raccontando una
barzelletta
orrenda e piena di R, Ucchan si esibiva in delle smorfie facciali, e
Kodachi, saltellava qua e là col suo nastro nero.
Si mise
una mano sulla fronte, quello spettacolo penoso, più che far
ridere, faceva piangere.Infatti il bambino col ciuffo biondo
all'insù, vestito con una tutina di velluto verde mela,
stava
seduto sul suo trono, puntando il pollice all'ingiù.
-
Buuuuuuuuuu! Smettete! - Nonostante dimostrasse all'incirca sei mesi
parlava fluentemente!
Ucchan si massaggiò la mandibola
–
Non ne posso più mi sta venendo una paresi!
- Bambino
essele insoppoltabile! A Shampoo venile voglia di uccidele!
Sbalordita, Ukyo
l'afferrò per un braccio – Sei completamente
impazzita! Come
lo salviamo Ranchan poi!
- Uh, uh, uh! Povere sciocche! Ranma non ha bisogno di voi!
Sono io che mi devo occupare di lui, quale sua futura moglie! -
irruppe Kodachi atterrando a pochi passi.
Il sopracciglio destro
di Akane tremò alterato - Ma vi state sentendo? E'
così
che fate gruppo! Non ricordate quello che ci ha detto Obaba?
-
Zitta tu! Nessuno ti ha interpellato! - A quelle parole la giovane
Tendo afferrò Kodachi per il collo.
Non aspettava altro che una scusa per attaccarla, da quando quella storia aveva avuto inizio. - Ripetilo se hai il
coraggio!
- Sei f-f-finita! - si sforzò di
ribattere con
voce affievolita dalla presa, artigliandole intanto il volto con mano
tremula per
difendersi. Shampoo ricordò che aveva dato il bacio
della
morte ad Akane - Un momento! - urlò - Lei
essele mia
avvelsalia! - E levando un calcio fra le due, le fece dividere.
Ucchan si scrocchiò le dita –
Mi sento esclusa! Fate
divertire anche me!-In breve ci fu un para-piglia, al punto che
sotto al polverone, le contendenti non si distinguevano più.
- Ghgh!Ahahahahah! - Mille lucciole si posarono sui
fiori del
negozio, che si schiusero uno ad uno.
L'elfo smise di piangere, fattosi ora troppo
euforico: -
Ride! Hitotsu sta' ridendo!
Lungo la linea della fronte di Aibara
scese un gocciolone – Ma cos'è... sadico?
Beleg annuì
convinto – Avrei dovuto pensarci, il suo programma preferito
era
Mai dire Banzai!
- Credete che dovremmo avvisarle che ora possono
smettere? - suggerì Momohana.
Si svegliò con un
groppo che sapeva di amaro alla gola, Akane era lì,
inginocchiata vicino al suo futon.
Il ragazzo col codino non
poteva sapere quante cose erano accadute al suo corpo in quei tre
giorni, ne che l'amaro che sentiva fosse dovuto ad uno degli sciroppi
di Beleg.
L'estratto di pisciacane che annullava l'effetto
degli
altri incantesimi delle fate, non aveva un buon sapore e le era
costato anche abbastanza caro.Alla fine però era
riuscita a tenere lontano da casa le altre, avvertendole che Ranma
non avrebbe retto ad un secondo infarto. Ora doveva assicurarsi che
la medicina avesse fatto il suo corso.
Ranma arrossì e
poggiandosi sui gomiti drizzò il mezzobusto – Che
ci faccio
qui? Cos'è successo? Stavo correndo alla staffetta e poi
c'era
Kodachi... e poi... sono svenuto, è giusto?
- Non proprio
– storse il naso la coetanea – Prima che tu veda le
foto che
Nabiki ti ha fatto e che circolano ancora a scuola t'informo che hai
baciato Kodachi...
Ranma si fece di sale: - E' uno scherzo, vero?
Alcune foto mostrategli, gettarono altre
inquietanti ombre dentro
la sua testa, dissipando ogni speranza.
- Mi credi ora?
Rabbrividì tutto
spaventato: - L'ho... l'ho solo, baciata?
L'altra ammiccò-
Sì
Nascose il viso dietro le braccia – Vuoi
picchiarmi?
Akane strinse i pugni – All'inizio lo
volevo... ma poi... -
Sospirò e ricominciò da capo:- Credo di essermi
arrabbiata sì, ma non con te... è solo che sfogo
su di
te la rabbia che mi fanno venire le altre persone e non voglio
più
farlo!
Per un attimo Ranma non seppe cosa dire, poi ebbe
un'illuminazione stupida:- Rabbia o gelosia? - chiese. Akane
lo colpì rimandandolo con la schiena sul futon.
- Lo
sapevo che mi avresti colpito, quando meno me l'aspettavo! -
biascicò
la sua vittima.
- Ad ogni modo voglio farmi perdonare... Ti
andrebbe di... di... lo sai che... L'attrice tettona che piace tanto
ad Happosay... - Akane lo picchiò di nuovo, senza
permettergli
di andare oltre.
La guardò in cagnesco –
Cos'hai capito!
Volevo chiederti di andare al cinema, questo week-end!
Le lacrime
cominciarono a scenderle dal viso fino a sotto il mento, tante non
riusciva ad asciugarsele che ricomparivano! Ranma giocherellò
con l'estremità del suo codino. - Io... non volevo urlare...
non volevo farti piangere...cos'hai? - Come al solito non
capiva, era solo contenta.Le spalle di Akane erano scosse dal
pianto, ma d'improvviso il suo volto s'indurì e smise di
gocciolare.
- Che cos'ho? Ho ribaltato mari e monti per
riaverti
qui!
Ranma grugnì. E' allora? Io
con te lo faccio
sempre! Ebbe quasi la voglia di ribatterle, mordendosi la
lingua.
- Non dovevi disturbarti! Tsé! L'unica
cosa che sei felice
di fare per me, e devo ammettere che la fai bene, è
prendermi
a pugni!
- Che dovrei dire io, del fatto che non sai nemmeno
consolarmi?! - Una lacrima tornò a tormentarle il viso, la
mano di Ranma la sciolse accarezzandola. Nessuno dei due aveva
più la ferocia di un'istante prima. Tutto quello che voleva
Ranma era fermare quel momento, avvicinando le labbra a quelle della
sua anima gemella. Clagh! Una dopo l'altra le sorelle maggiori
attraversarono la soglia.
Ranma e Akane delusi e vergognosi per
il mancato bacio si erano separati così rapidamente, che le
due
nuove arrivate non si accorsero in tempo, di quello che stava per accadere sotto i loro nasi... - Lo vedi? E tu che ti
preoccupavi tanto d'interrompere chissà cosa! – A
volte
Nabiki era fin troppo esplicita. - Nella vita basta essere decisi! Kasumi
abbassò lo sguardo, preferendo non aggiungere altri pesi nel
cuore dei giovani spaesati. Sua sorella non aveva neanche
bussato... Allungò un piccolo cesto, involtato in un sacchetto verso Ranma. - La tua colazione è ancora calda! -
disse rivolgendogli
il solito sorriso gentile.
[-The
End-]
Nota: Beleg è il corrispettivo elfico di Ranma! ---Laila si va a barricare dietro la porta di camera, mentre una
folla inferocita con pire, vange e forconi si riunisce dietro alla sua
porta...
Sicuramente qualcuno si aspettava il bacio, ma visto che
questa ff è nata come commedia, anziché come
storia all'ultimo sangue con scene romantiche (lì il bacio
ci starebbe) mi sembrava inappropriato inserirlo.
Siamo
arrivati agli ultimi saluti.
Sono
curiosa di sapere cosa vi abbia suscitato questa storia, se
dopo averla letta avete critiche, dubbi su qualcosa di poco chiaro o
quant'altro da pormi in esame... e i complimenti se li avete ^=^ quelli
fanno sempre piacere!!!
Cercherò
di rispondervi qui:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7975510&p=2
Un
grosso Bacio
Laila
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