Lami
Buonaseraaaa!
Mi inginocchio e mi prostro ai vostri piedi per il mostruoso ritardo!
Ero convinta di riuscire ad aggiornare la scorsa settimana ma ho
avuto un sacco di impegni e poi lo studio.. pfui! Ma la vostra
infinita pazienza è stata ripagata (o almeno spero!)
Un
grazie dal più profondo del mio cuore va a voi che mi seguite e
recensite! Vi adoro e vi ringrazio del vostro supporto!!
Per
questo capitolo mi sono ispirata al cap 359
Laxus
x Mirajane
Buona Lettura!
Contatto
“Joe:
Come sai che ti ama?
Quince: Perché conosce la cosa peggiore di
me e le sta bene.”
-“Vi
presento Joe Black”
«Mmm...
N-NO! La città!».
Laxus
Dreyar si svegliò di soprassalto, spalancò gli occhi color
dell'oro, il braccio proteso in avanti, la mano che cercava di
afferrare qualcosa di intangibile, il fiato corto. Lentamente mise a
fuoco l'ambiente attorno a lui, era in una piccola stanza, spesse
travi in legno percorrevano il soffitto, si rese conto poco dopo di
essere disteso in un letto dalle lenzuola candide, cos'era
successo?
La
sua mente gli rimandò piccoli flash, brandelli di memoria: aveva
combattuto, era riuscito a sconfiggere il suo avversario... il suo
nemico, Tempesta... Tartaros!
Provò
a mettersi seduto e ci riuscì malgrado le infinite fitte di dolore
che come acuminate stilette gli attraversarono il corpo al minimo
movimento. Digrignò i denti, non era abituato a sentirsi così
debole, vulnerabile era una condizione che faceva fatica a tollerare.
«Laxus!
Non ti muovere!» la voce dolce e calda di Mirajane, appena entrata,
lo fece voltare – un movimento troppo repentino per il suo povero
corpo provato – e per poco non stramazzò a letto per il male. La
bella maga del Satan Soul accorse al suo capezzale intimamente felice
ma al contempo preoccupata per le condizioni del nakama, le sue mani
fresche si posarono sull'ampio petto del biondo, il quale sussultò
ma non certo per il dolore, e con gesti gentili lo sospinse in basso,
invitandolo a distendersi di nuovo. Inutile dire che il Dragon Slayer
seguì il suo muto consiglio solo a metà, testardo come solo lui
sapeva essere appoggiò la schiena alla testiera del letto malgrado
questo gli procurasse qualche fastidio, Mira sorrise esasperata
sapeva che non avrebbe mai sopportato di farsi vedere debole o
dolorante, notò che lui la stava fissando insistentemente
percorrendo con gli occhi ogni centimetro di pelle, la ragazza si
sentì stranamente in imbarazzo e dovette abbassare lo sguardo. Lei!
Che era abituata a farsi ammirare da centinaia se non migliaia di
uomini, che non aveva paura di mostrarsi, di esibire il suo fisico...
Fremeva sotto lo sguardo penetrante del Dragon Slayer del fulmine.
«Che
ti è successo Mirajane?!» berciò lui con tono arrabbiato. Lei
sospirò mesta «No è niente...»
«Lascia
che sia io a giudicare.» rispose lui senza smettere di guardarla. La
demone era sorpresa, perché era così insistente? Che fosse
preoccupato? Per lei?
«Tutta
la gilda purtroppo è stata coinvolta in degli scontri...» Laxus
alzò il sopracciglio in una muta domanda «Abbiamo fermato Tartaros,
sì. Cosa ricordi?»
«Poco
niente.» tagliò corto lui, sospirò «Aggiornami».
Mirajane
gli raccontò sbrigativamente ma con chiarezza ciò che lei e il
resto di Fairy Tail avevano dovuto fronteggiare, una tra le più dure
lotte a cui avevano partecipato, lei stessa aveva, più di una volta,
temuto di non farcela e per questo era stata obbligata a dare sfogo
al lato più oscuro e temibile che albergava in lei.
Laxus
ascoltava attentamente ma al contempo osservava quel corpo sinuoso
soffermandosi su quei tagli e abrasioni superficiali che segnavano
l'incarnato niveo della compagna, mentre le bende candide – che
fasciavano ferite ben più gravi – gli facevano addirittura
digrignare i denti. Come avevano osato toccarla?
«La
gilda è andata distrutta, per l'ennesima volta.» terminò lei
volgendo lo sguardo blu come la notte su di lui. Il Dragon Slayer
trasalì impercettibilmente, poi mosse di scatto la testa alla
ricerca di qualcosa, o meglio qualcuno.
«Ah
non ti preoccupare... Poryulsca in questo momento sta guarendo Fried,
Ever e Bixlow!».
Il
biondo annuì serio, lo sguardo vacuo rivolto alle lenzuola, poi
senza preavviso sferrò un feroce pugno contro la parete accanto a
lui, Mira inclinò il capo da un lato, l'espressione triste. Non le
piaceva vederlo così, non le piaceva vedere nessuno dei suoi nakama
abbattuto, scoraggiato o irato... ma Laxus, beh... per lui aveva
sempre avuto, come dire “un occhio di riguardo”, sopratutto dopo
il suo radicale cambio d'atteggiamento nei confronti della gilda.
«Lax-?»
«Dannazione!
Non sono riuscito... io... Non posso continuare nel non riuscire a
proteggere le cose più importanti per me!*» gridò dando sfogo a
tutta la sua frustrazione, puntò i suoi magnetici occhi color
dell'oro in quelli di lei «Non ho impedito che la città venisse
contaminata, non sono riuscito a proteggere nessuno! Guarda
ciò che ti hanno fatto,
io dov'ero? In questo fottutissimo letto a marcire!» si coprì il
volto con la mano, stanco, abbattuto ed incazzato. Non poteva pensare
a quello che avevano dovuto affrontare i suoi nakama, lui avrebbe
dovuto esseri lì, stare al loro fianco, combattere con loro,
proteggerli, proteggerla...
aveva fallito, era ancora troppo debole. Era furioso ma solo con se
stesso.
Improvvisamente
sentì un inaspettato tepore avvolgerlo dolcemente, sentì due
braccia affusolate cingergli le spalle e lunghi capelli del colore
della neve entrare nel suo campo visivo, il profumo dolce amaro della
maga gli invase le narici sensibili inebriandolo.
«Grazie»
gli sussurrò all'orecchio la demone, lui sgranò gli occhi sorpreso,
dio solo sapeva quanto aveva agognato nel profondo del suo essere un
contatto come quello che lei gli stava donando «Laxus, grazie. Non è
vero che non sei stato d'aiuto, ti sei sacrificato nel tentativo di
proteggere l'intera città! A costo della tua stessa vita... Ci hai
protetti tutti. Sei cambiato» il dragone, non poté vederlo, ma
percepì le labbra della ragazza stendersi in un sorriso gentile come
quelli che riservava a tutti i loro nakama ogni volta che entravano a
Fairy Tail, persino a lui... Lui che aveva cercato di impadronirsi
della gilda pieno di rancore e superbia. Quel sorriso che, dopo una
lunga missione o un duro periodo di allenamento, gli faceva capire di
essere tornato a casa, il solo vederlo era come un balsamo lenitivo
che annullava tutta la fatica provata.
«Sei
cambiato... l'ho visto, tutti l'hanno visto, non hai più quel
rancore che ti teneva lontano da noi, e ora faresti qualsiasi cosa
per il bene della gilda... l'hai dimostrato sull'isola di Tenrou
decidendo di non abbandonarci, hai mostrato la tua forza e il tuo
valore durante il torneo riscattando Fairy Tail e anche adesso...
quindi Laxus va bene così! Non hai nulla da rimproverarti, è da
troppo tempo che ti senti in colpa. Hai commesso un errore anni fa,
ho visto la parte più oscura di te come tu puoi vedere la mia
risiedere nel mio potere. È ora di smetterla.» la voce di Mira era
stata per tutto il tempo un sussurro carezzevole all'orecchio del
mago, al pari di una voce materna che cercava di rassicurarlo e al
tempo stesso coccolarlo. Il drago dei fulmini fu colpito intimamente
da quelle parole così sincere, quasi passionali, ancora una volta
Mira aveva avuto l'effetto di un balsamo lenitivo per la sua anima.
Ma c'era una cosa di cui si rammaricava.
«Ma
non ho impedito che tu rimanessi ferita...» disse lui, con il tono
di chi stava confessando la sua più grande debolezza, ma trovando lo
stesso il coraggio di guardare negli occhi la ragazza che da anni
faceva battere all'impazzata quel cuore che lui si ostinava ad
ignorare.
La
demone sussultò basita e le sue guance si imporporano. Laxus la
fissava seriamente, una muta domanda nello sguardo e lentamente posò
la sua mano ampia e segnata da diversi calli e cicatrici sulla
guancia lattea della bella maga. Mira assaporò quella carezza
abbandonando completamente il capo su quella mano grande e forte,
chiuse gli occhi e sospirò. Il suo cuore si rallegrò di quel
contatto, felice ed appagata.
Sarebbe
arrivato il giorno in cui quei due temibili maghi di classe S
avrebbero lasciato che i propri sentimenti prendessero il
sopravvento, ma non era quello il momento.
Voci
concitate arrivavano da fuori la stanza, Mira si staccò appena da
lui, la mano del dragone scivolò lungo il collo, la spalla, il
braccio fino a scendere verso mano e lì si fermò. La maga del Satan
Soul si alzò lo sguardo dolce fissò su Laxus, la mano ancora
stretta nella sua, poi anche quell'ultimo contatto si sciolse e lei
si diresse verso la porta, da cui provenivano diversi rumori di passi
affrettati.
«Laxus.»
il biondo volse il capo verso di lei in attesa «Non provare mai più
a lasciarci la pelle» Mirajane si girò appena mostrando il suo
volto in versione demoniaca «O dovrò venirti a riprendere per
fartela pagare.» e senza aggiungere altro uscì silenziosamente
dalla stanza.
Il
Dragon Slayer ghignò beffardo.
“Quella
demone sarà la mia rovina”.
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frase spudoratamente copiata dal cap 416
Fiiiinito!
Anche questo capitolo è terminato! Spero davvero che vi sia piaciuto
>.< per quanto mi riguarda li shippo ardentemente alla pari di
Natsu e Lucy *^*
Vi
ringrazio ancora una volta!
Scusate
sono ancora provata dopo aver letto il capitolo 416, no dico... ma
siamo fuori? Che intenzioni ha Mashima!?
Okay...
comunque devo dire che ho ancora altri pochi pairing da trattare
prima di mettere la parola “fine” a questa ff (a meno che
qualcuno non abbia qualche richiesta speciale, in tal caso vedrò se
riesco ad accontentarvi ^^), penso che nel prossimo capitolo mi
cimenterò in un pairing che ho scoperto da poco ma mi piace assai ^^
ebbene sì...
Sting
x Minerva!! Quanti di voi li shippano??
Vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo!
un bacione
Asia
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