L'amore non ha confini

di ghepy
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forte picchiava il sole su di me.
talmente forte che mi sembrava di sciogliermi.
ero nel mondo reale adesso.
nel deserto.
la sabbia correva su e giù per le dune,correva veloce,più del vento.
mi ero risvegliata nel bel mezzo di una tormenta.
la sabbia mi colpiva con ferocia.
sul muso,negli occhi e nel naso.
eppure non sentivo dolore...no...quello era niente.
niente in confronto al dolore contro il quale combattevo ogni singolo giorno e ogni singola notte.
K:"che cosa dovrei fare?" avevo due scelte.
ritornare nelle terre di nessuno,oppure lasciarmi tutto alle spalle.
fuggire...fuggire via da tutto.
ma come potevo?
avevo commesso tanti errori,e se fossi tornata ne avrei fatti altri.
K:"dove devo andare?"
il vento ululava forte, e tra i suoi urli sentivo come una voce,anzi...sentivo più voci
"torna indietro o sarà troppo tardi"
"non è questo il tuo destino"
"devi tornare"
"abbandonati a te stessa"
"non puoi farcela!"
queste erano delle voci della sabbia.voci confuse.
forse volevano indicarmi la strada o forse no.
la tempesta di sabbia era sempre più forte.
io mi trovavo nel mezzo di un tornado,come se volesse cercare di proteggermi dalla sua stessa tempesta.
"non hai speranze...sei solo un'illusa"
sentì ancora una voce.
la sentivo sempre più forte.
poi....
una grande massa di sabbia apparì davanti a me.
era da lì che la voce veniva.
mi avvicinai per veder meglio.
di colpo la sappia prese vita e forma.
ora c'era un felino a strisce davanti a me.
indietreggiai lentamente
?:"finalmente ci conosciamo, ira"
avanzò pericolosamente verso di me
K:"chi sei tu?"
?:"eris,la dea della superbia"
sorrisi leggermente
K:"non esistono gli dei. ci siamo solo noi,i peccati capitali"
S:"io non sono come voi altri peccati,io sono migliore di voi.io sono una dea"
eravamo una difronte all'altra.
peccato o no,era lei quella inferiore,non io.
K:"ma sei morta!" dissi con tono di sfida
S:"io...io..." la sabbia che la componeva cadeva a piccoli pezzi compatti
io non ero sotto a nessuno. io ero il mio dio,nessuno poteva eguagliarmi!nessuno!
K:"che cosa c'è I-R-I-S?! il gatto ti ha mangiato la lingua?!"
stavo perdendo dinuovo il controllo su me stessa.
l'ira scorreva in ogni cellula del mio corpo.
il mio autocontrollo era completamente svanito.
la tigre tremava davanti a me.
le presi il "muso" tra le zampe
K:"qui l'unica dea sono io!tu sei solo un'illusione,un ricordo rimasto sperduto tra queste sabbie!IO SONO IL TUO DIO!" e spappolai la figura di

sabbia.
le avevo frantumato la testa.
il suo cadde a terra per poi sciogliersi davanti a me e con la sua distruzione,la tempesta si placò.
ero soddisfatta.
avevo sottomesso a me uno dei peccati,ma non mi sarei mai fermata lì! oh no...io volevo molto di più.
avrei sottomesso anche gli altri cinque peccati. volevo diventare il dio dei peccati.
ora avevo un nuovo scopo.
vendicarmi delle umiliazioni ricevute e diventare l'unico dio onnipotente.
il sangue mi pulsava sempre più in fretta,mi sembrava quasi di esplodere.
intorno a me la sabbia ricominciò a volare.
ora avevo il dominio della sabbia.
niente e nessuno poteva fermarmi ormai.
svanii nella tempesta,come un fantasma.
ma io non ero un fantasma,ero un incubo.
L'INCUBO! l'incubo che non ti lascia in pace neanche quando sei sveglio.
l'incubo che ti porterà all'inferno con sè.
l'incubo che ti ucciderà
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ciao ragazzi!
si lo so! è cortissimo,ma sta sera avevo poco tempo e in più mi serviva per lasciare un po' di suspense (credo si scriva così)
cercherò di aggiornarla il prima possibile
cordiali saluti
miao miao





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