- Capitolo
18
-
- La
musica del pianista
che provava al piano di sotto riempiva la stanza e la luna stava
spuntando
lentamente dietro alle nuvole bianche.
- Ellie
lisciò la gonna del suo vestito in un gesto nervoso, mentre
lo
specchio rifletteva la sua figura rigida.
- Marì
aveva appena terminato di acconciarle i capelli in una treccia
complessa e i ciuffi della frangia le andavano d’avanti agli
occhi, in più le
scarpe col tacco non
erano mai state
tanto scomode.
- Sbuffò
alla sua copia alla parete e lisciò ancora una volta la
gonna
azzurra, tentando di ignorare lo stomaco in subbuglio.
- Un
colpo alla porta la fece voltare –Avanti..-
balbettò imbronciata.
- Sua
zia apparve sulla porta con a dosso un tailleur di stoffa bianca
bordata di nero –Eloise, sei pronta?- domandò
piegando le labbra tinte di rosso
in un sorriso eccitato.
- Ellie
si limitò ad annuire.
- Sua
zia era una bella donna, che sapeva come vestire e con una grazia di
movimenti che infondo lei aveva sempre sperato di acquistare dai suoi
insegnamenti.
- La
donna le si avvicinò, scostandole un ciuffo di capelli dalla
fronte
–Manca solo una cosa- mormorò compiaciuta
porgendole un pacchetto di carta avorio
che scartò con dita esitanti.
- Conteneva
una maschera a forma di mezza luna argento contornata da
soffici piume bianche.
- La
ragazza sorrise –E’ bellissima zia, grazie- disse
indossandola.
- Zia
Caroline piegò la testa per osservarla meglio e il suo
elaborato
chignon non si mosse neppure di un millimetro sulla nuca –Sei
bellissima come
sempre, cara- commentò.
- La
ragazza le rivolse un sorrisetto tirato, rimanendo in silenzio.
- -Eloise
ti vedo nervosa. Non devi preoccuparti cara, andrà tutto
bene-
la rassicurò facendosi da parte –Coraggio andiamo
ad accogliere i primi ospiti-
disse avviandosi verso le scale.
- Ellie
respirò profondamente, pregando ogni dio esistente di tenere
a
bada Zayn Malik per quella sera.
-
- Il
salotto era stato sgombrato dai divani e al suo posto troneggiava un
tavolo lungo apparecchiato con tovaglie di lino avorio su cui erano
sistemati
vassoi d’argento pieni di stuzzichini colorati e bicchieri di
champagne lunghi
messi in fila.
- La
sala da pranzo era anch’essa vuota fatta eccezione per il il pianoforte che suonava
in un angolo.
- Poche
persone strette in vestiti lunghi e appariscenti e smoking gessati
chiacchieravano allegramente.
- -Vieni,
Eloise. Quello è Cristopher Kaiser, è un pezzo
grosso sia in
Germania che qui. Annuisci e sorridi mi raccomando- la
avvertì sua zia
indossando la sua maschera nera.
- Ellie
trattenne uno sbuffo e la seguì per il salotto.
- -Signor
Kaiser, buonasera- sua zia porse la mano all’uomo robusto,
che
con un sorriso gliela baciò.
- -Mrs
Rogers, buona sera a lei. E’ una festa deliziosa, i miei
complimenti- disse con un accento tedesco davvero marcato.
- -La
ringrazio, soprattutto per essere presente- rispose la donna con un
sorriso, appoggiando le dita lunghe sulla sua spalla.
- L’uomo
la osservava intensamente dalla sua maschera blu, gli occhi di un
grigio luminoso.
- Ellie
era sempre stata ammirata dal potere di sua zia Caroline di
ammaliare gli uomini. Soprattutto quelli ricchi.
- -Mi
dia pure del lei, e non mi ringrazi- rispose l’imprenditore
schiarendo la voce.
- -Lei
è mia nipote Eloise. Cara, lui è uno degli uomini
tedeschi più
talentuosi che io abbia mai incontrato- li presentò la donna
sorridendo ad
entrambi.
- L’uomo
le baciò la mano –Una ragazza deliziosa, proprio
come sua zia-
mormorò.
- Zia
Caroline rise prima di accarezzargli il braccio –Vorrai
scusarci,
Cristopher. Il dovere mi chiama- si congedò la donna.
- Il
signor Kaiser annuì –Figurati Caroline, figurati.
Ti chiedo soltanto
di concedermi un ballo questa sera- la pregò bevendo un
sorso dal suo bicchiere
lungo.
- La
donna annuì –Sicuramente- disse prima di tirare
via sua nipote verso
l’entrata.
- -Un
dongiovanni, sicuramente. E’ risaputo che ha storie con altre
donne
nonostante la sua povera moglie continui ad ignorare queste voci-
commentò sua
zia regalando sorrisi a destra e manca –Ma abbiamo cose
più importanti di cui
occuparci ora, cara - la avvisò con un sorrisetto complice
indicandole la
porta.
- I
coniugi Payne avanzavano mano nella mano, Mr Payne portava una
cravatta rossa che si intonava perfettamente al vestito vermiglio di
sua
moglie.
- La
più piccola della famiglia si stringeva alla gamba di suo
padre,
svolazzante in un adorabile vestitino rosa.
- Liam
entrò per ultimo, in un completo grigio e una camicia
bianchissima
che si addiceva alla sua carnagione chiara e ai capelli biondi, in una
mano
aveva una maschera avorio.
- Le
sorrise dall’ingresso mentre le andava incontro.
- -Geoff,
Karen, benvenuti- li accolse sua zia sorridente.
- I
due le sorrisero, togliendosi le maschere rosse –Caroline,
buonasera-
la salutò Karen baciandole una guancia.
- -Liam,
ti trovo benissimo- commentò zia Caroline sorridendo al
ragazzo
che arrossì.
- -Anche
lei lo è, miss Rogers- le sorrise riconoscente.
- Zia
Caroline poggiò una mano sulla schiena di Ellie, spingendola
in
avanti, e Liam non potè fare a meno che afferrarle i polsi
per evitare che le
cascasse addosso.
- Ellie
trattenne con tutta se stessa un urlo di rabbia –Scusa- si
limitò
a balbettare facendo un passo in dietro.
- Il
ragazzo le sorrise comprensivo –Stai benissimo anche tu,
Ellie- la
salutò baciandole la mano.
- Lei
sentì le guancie arrossarsi, principalmente a causa degli
occhi di
tutti puntati su loro due.
- -Perché
non andate a fare un giro, cari?- chiese Karen mentre sua zia
annuiva.
- Liam
alzò le spalle, porgendole il braccio ed Ellie esitante lo
strinse –Beviamo
qualcosa?- domandò il ragazzo incamminandosi per il salone.
- Ellie
si schiarì la voce ed annuì.
- Liam
le sorrise mentre si avvicinavano al tavolo. Prese due bicchieri di
champagne e gliene porse uno.
- Le
indicò una coppia che danzava in un angolo, l’uomo
indossava un
cilindro molto alto e la donna un vestito lungo a balze di tulle rosa
shocking.
- -Gusti
molto singolari- scherzò il ragazzo nel tentativo di
smorzare la
tensione.
- Ellie
lo ringraziò mentalmente per aver cercato di metterla a suo
agio
e ridacchiò.
- -Allora,
come stai?- le domandò bevendo dal suo bicchiere.
- Ellie
lo imitò, trattenendo una smorfia per via del sapore forte
dell’alcol
che non la faceva impazzire ma che aveva accettato solo per educazione
–Molto bene,
grazie. E tu?-.
- Liam
le sorrise ancora, le guancie che si gonfiavano adorabilmente
–Direi
bene, a parte qualche problema con questa- disse allentando la cravatta
color
argento con un dito –Mia madre mi ha praticamente costretto
ad indossare
qualcosa di argento. Credo fosse d’accordo con tua zia-
alzò gli occhi al cielo
indicando la sua maschera dello stesso colore, tuttavia mantenendo un
tono
leggero e divertito.
- Ellie
abbassò lo sguardo, sentendosi così in colpa.
- Era
il ragazzo perfetto: gentile, divertente, educato, bello, sportivo ed
adorabile.
- Ma
non era Zayn.
- E
lei doveva chiarire la situazione, era giusto così.
- -Senti,
Liam…a proposito di questo- cominciò schiarendosi
la voce.
- Ma
non ebbe il tempo di continuare perché sua zia
spuntò alle sue spalle
tintinnando con una forchetta d’argento sul bicchiere.
- -Signori
e signore, vi ringrazio tutti per essere qui questa sera a
festeggiare insieme a noi il nuovo anno. E’ per me un immenso
piacere delegare
il compito di aprire le danze a mia nipote Eloise ed al suo
accompagnatore
William Payne- sorrise orgogliosa e con un cenno diede il via al
pianista che
iniziò a suonare una melodia dolce.
- Liam
le prese la mano e la trascinò al centro della sala, le
appoggiò appena
le mani sui fianchi e cominciò ad ondeggiare lentamente
assieme a lei in modo
incerto.
- Non
doveva essere un bravo ballerino.
- Poco
dopo le altre coppie li affiancarono, Ellie fu sicura di
intravedere anche sua zia che ballare con quel certo signor Kaiser.
- Liam
le sorrideva imbarazzato, la sua presa sui suoi fianchi era
delicata e il suo odore di caramello così dolce.
- Ciuffi
di capelli biondi gli cadevano sulla fronte, e il suo sguardo
seppur imbarazzato era rassicurante.
- Stava
per dire qualcosa proprio nell’esatto momento in cui una mano
si
appoggiò sulla sua spalla.
- Liam
lasciò la presa sui suoi fianchi e si voltò
sorridente verso il
ragazzo che li aveva interrotti.
- -Mi
concedi un ballo con la tua dama?- chiese col tono terribilmente
ironico di una persona che Ellie conosceva bene.
- Liam
annuì incerto e si diresse verso il tavolo per finire il suo
champagne.
- Il
ragazzo prese il suo posto, ed Ellie quando intravide i suoi occhi
scuri dalla maschera non ebbe alcun dubbio.
- Zayn
indossava uno smoking nero ed una camicia bianca, e una maschera
nera merlettata.
- Era
così bello.
- Mentre
le note dolci di Gymnopèdie n.1 di Erik Satie si
disperdevano per
la stanza Zayn le appoggiò una mano al centro della schiena,
stringendola al suo
corpo.
- Ellie
percepì tutto dentro di lei infiammarsi e pregò
che le ginocchia
non le cedessero da un momento all’altro.
- Presero
a danzare dolcemente in mezzo alla sala. Ormai erano tutti
impiegati nelle danze e per fortuna nessuno prestava attenzione a loro.
- Era
così diverso da Liam, due poli completamente opposti.
- Il
suo profumo maschile era così deciso in confronto a quello
zuccherato
dell’altro.
- La
sua presa sulla schiena, con la grande mano aperta che la teneva
appiccicata al suo corpo, era così possessiva in confronto a
quella delicata
del biondo.
- I
capelli, i vestiti, gli occhi neri…era il suo cavaliere
oscuro.
- Aveva
lasciato un angelo in bianco per un diavolo in nero.
- -Sorpresa-
la voce roca era così piacevole che Ellie si
aggrappò al suo
collo per non crollargli tra le braccia.
- Rimase
in silenzio perché nonostante ci provasse non le usciva
neppure
un filo di voce.
- Ballava
bene, sicuro ed elegante con i suoi modi da felino.
- Una
pantera dal manto nero.
- -Zayn..ti
prego- il tono di Ellie era uguale ad una supplica, una
supplica che neppure lei sapeva per cosa.
- -Hei,
hei, piccola non mi sono tirato così a lucido per far si che
tu
non fossi contenta di vedermi- scherzò rivolgendole uno dei
suoi sorrisi sghembi.
- Ellie
percepì la bocca diventarle secca nel sentire quel nuovo e
piacevole appellativo.
- Aveva
lo sguardo intenso fisso nel suo e la sua mano scivolava sempre
più verso il basso.
- Quando
la musica finì le sorrise, lasciandole un bacio sul collo
prima
di staccarsi da lei.
- Lei
che fino a quel momento si era sentita andare in fiamme
sentì freddo
all’improvviso.
- Deglutì
e scosse la testa con lo sguardo spaventato e confuso.
- Non
sapeva cosa le stava succedendo.
- Zayn
le sorrise rassicurante –Tranquilla, non ho ancora finito con
te. Ma
adesso devo andare a cercare il bellimbusto di prima- la
avvisò.
- La
ragazza deglutì ancora, ma la gola era troppo secca.
- Champagne,
aveva bisogno di champagne.
- Prima
che Zayn si allontanasse da lei gli prese la mano e lo costrinse a
voltarsi verso di lei –Per favore, non lo fare. Non rovinare
la festa-.
- Zayn
sospirò, non poteva proprio resistere alle sue suppliche
–Okay, ma
andiamo via di qua. Ho bisogno di un luogo isolato per spiegarti alcune
cose-
intrecciò le loro dita e la guidò verso la scala
che portava al piano di sopra.
- Ellie
non era sicura di riuscire ad arrivare fino in camera sua, aveva
le gambe come gelatina.
- Era
terrorizzata ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di
seguirlo.
- Era
attratta da lui come una falena dalla luce.
- Ma
a giudicare dai suoi occhi ardenti mentre la trascinava per le scale
forse anche per lui doveva essere così.
- Forse
erano la luce l’uno per l’altra, in tutti i sensi.
- Il
piano superiore era deserto e silenzioso.
- Zayn
non ebbe problemi a ricordarsi quale fosse camera sua, ricordava
troppo bene quella mattina.
- -Prima
le signore- si fece da parte aprendole la porta ed Ellie la
oltrepassò come un condannato a morte pronto al suo destino,
o forse nel
profondo come un bambino che scarta il regalo del suo compleanno.
- La
stanza era in penombra, Zayn tolse velocemente la giacca e la
maschera, alzandosi la camicia sugli avambracci.
- Cosa
diavolo aveva intenzione di fare?
- Sembrava
furioso e divertito allo stesso tempo.
- Ellie
era sicura che stesse esagerando, soprattutto perché lei non
aveva
fatto nulla.
- Ma
le piaceva così tanto vederlo così, per lei.
- -Bene-
iniziò avvicinandosi di un passo –Ti sei divertita
mentre io non
c’ero?- domandò ironico.
- Ellie
scosse la testa –Lo sai che io non volevo, Zayn-
balbettò
preoccupata.
- Il
ragazzo le sorrise dolcemente, avvicinandosi di un altro passo
–Lo so,
piccola. Ma sono arrabbiato lo stesso- allungò le dita fino
alla sua fronte e
le spostò un ciuffo di capelli dagli occhi.
- Il
suo tocco ardeva sulla sua pelle.
- -Beh
dovresti risolvere i tuoi problemi senza fare scenate del genere- Ellie
non riusciva a capire se fosse serio o se stesse scherzando.
- Lo
sguardo era ardente ma il sorriso divertito e rilassato.
- -Io
non la considererei una scenata, ma più il tentativo di
rivendicare ciò
che è mio- un altro passo ed ormai le era appiccicato.
- Ellie
sospirò quando sentì le sue mani appoggiarsi su
di lei.
- La
spinse fino al muro e prese a baciarla voracemente.
- Nonostante
tutto riusciva a non essere violento, ma piacevolmente
delicato.
- Le
sciolse la treccia e fece scorrere le dita tra i suoi capelli mentre
continuava a schiacciarla tra lui e il muro.
- Ellie
appoggiò i palmi sul suo petto ma Zayn le prese una mano e
la
portò ai bottoni della sua camicia.
- La
ragazza spalancò gli occhi, spaventata interrompendo il
bacio e
spostando immediatamente le mani dai bottoni.
- Lui
scosse la testa, ridacchiando –Non voglio quello Ellie, non
ancora
almeno- la rassicurò divertito
- riportandole
le mani sulla camicia –E’ solo un assaggio, per
ricordarti
che sei mia- la aiutò a sbottonare i bottoni uno dopo
l’altro lentamente.
- Ellie
era imbarazzata più che mai, non sapeva assolutamente come
comportarsi ma non aveva intenzione di smettere.
- Erano
sensazioni travolgenti a cui non avrebbe saputo rinunciare.
- Zayn
tolse la camicia, era una visione paradisiaca.
- Riprese
a baciarla più dolcemente sulle labbra, sulla gola e sul
petto.
- Le
mani delicate raggiunsero la cerniera del vestito e prima che Ellie
potesse dire qualunque cosa interruppe la sua scia di baci
–Non spaventarti
piccola, so già che sarai bellissima- il fiato corto le
accarezzò il collo e
lentamente tirò giù la zip.
- La
prese per mano e la aiutò ad uscire dall’abito
costoso.
- Il
suo sguardo le accarezzò il corpo e mentre lui la osservava
la ragazza
sentì le guance arderle.
- Zayn
fissò lo sguardo nel suo, era terribilmente serio
–Mi sbagliavo,
sei perfetta- le disse prendendole entrambe le mani –Vieni-.
- La
guidò fino al letto e la fece stendere, mentre lui si sedeva
all’estremità.
- Il
ragazzo le accarezzò i capelli per tranquillizzarla
–Tutto bene?- si
informò facendo vagare gli occhi scuri su tutto il viso.
- Ellie
annuì, posando la mano su quella di lui che le accarezzava
la guancia.
- Le
sorrise, facendo scivolare le loro mani lungo il suo corpo fino ai
seni.
- Ellie
spalancò gli occhi dalla sorpresa e tirò via la
mano mentre Zayn
sorrideva divertito.
- Fece
scivolare la mano sotto alla stoffa di pizzo del suo reggiseno e
prese a muovere le dita in una carezza lenta ed esperta.
- Era
la tortura più bella che le fosse mai stata inflitta.
- -Basta
così- aveva la voce così bassa, così
intima, il suono più bello
che avesse mai sentito.
- La
lasciò per un attimo e un secondo dopo si stese su di lei,
reggendosi
con i gomiti per non pesarle.
- -Credi
che qualcun altro possa vederti così, Ellie?- le
domandò
facendole scorrere l’indice dal mento alle gambe nude.
- -E
credi che qualcun altro abbia il diritto di farti questo? Mmh?-
domandò
baciandole la pancia e risalendo fino ai seni –Rispondimi,
piccola- mormorò, la
voce ovattata dal suo corpo.
- -N…no,
no- balbettò lei con il respiro corto.
- Zayn
sorrise sulla sua pelle, salendo fino alla bocca –Bene- le
lasciò
un veloce bacio a stampo prima di ritornare sul suo collo.
- A
metà tra la clavicola e la gola prese a succhiarle la pelle,
mentre
Ellie si costringeva a rimanere in silenzio per pudore.
- Quando
si staccò le passò l’indice sulla
macchia rossa che si era
formata sulla pelle chiara.
- La
ragazza socchiuse gli occhi, intrecciando le braccia dietro la sua
schiena e nascondendosi nell’incavo del suo collo.
- -Che
succede piccola?- le domandò preoccupato.
- -Io…io..-
lei balbettò, la voce incrinata.
- -Ehi,
non va bene? Non ti è piaciuto?- le chiese mortificato
stringendola a se –Eppure mi sembrava stesse andando bene-.
- Ellie
scosse la testa –A…Andava benissimo Zayn, ma
io….beh, non sono
abituata a questo genere di cose- spiegò imbarazzata.
- Zayn
annuì comprensivo ed incollò
il suo sguardo soddisfatto in quello della ragazza ancora una volta
–So che
queste cose sono nuove per te, ed ho tutte le intenzioni di fartele
scoprire. Ma solo
io posso mostrartele e solo se lo vorrai
tu portai smettere di appartenermi. Lo vuoi, Ellie? Vuoi che sia
qualcun altro?-
domandò sfiorandole il naso con il suo.
- La
ragazza sentì il cuore stringersi in una morsa. Lui Era
così….deliziosamente
possessivo.
- Ellie
mugolò, stringendosi di più al suo corpo -No,
Zayn. Dio, no-
ammise sospirando.
- Lui
le sorrise accarezzandole i capelli ancora una volta –Bene
piccola,
perché sei solo mia- la avvisò prima di alzarsi.
- Recuperò
la camicia dal pavimento e la indossò senza abbottonarla
prima
di ritornare di nuovo vicino a lei.
- -Non
voglio ritornare giù e vedere tutta quella gente-
confessò la
ragazza nascondendo la testa sotto al cuscino.
- Zayn
si sedette sul letto –Soprattutto quello lì?-
domandò con la fronte
corrucciata.
- Ellie
sorrise –Soprattutto quello lì- annuì
sbuffando.
- Zayn
sorrise dolcemente, stendendosi al suo fianco e tirandosela sul suo
petto ancora nudo –Allora starò qui fino a quando
non ti addormenti e poi
scapperò dall’entrata della cucina da cui mi sono
imbucato- le baciò la fronte
prendendo ad accarezzarle i capelli sciolti.
- Ellie
ridacchiò, appoggiandosi ai suoi addominali
–Buonanotte allora- lo
salutò chiudendo gli occhi.
- -Sogni
d’oro piccola- le sussurrò lui
nell’orecchio, stringendola tra le
braccia.
-
-
- Ai,ai,ai,ai.
- Zayn
arrabbiato signore e signori, e ho
detto tutto.
- Mai
far arrabbiare un bad boy come lui.
- Beh
forse per una reazione del genere io
lo farei spesso cwc
- Davvero,
spero di non aver esagerato.
- Anche
perché non avevo minimamente idea
di come scrivere scene del genere, soprattutto perché
è la prima storia a rating
arancione che scrivo.
- Probabilmente
non sono riuscita a
spiegare come volevo e come immaginavo la scena e quindi non si
capirà un
cazzo, ma credetemi, ci ho provato con tutta me stessa!
- Anyway
fatemi sapere cosa ve ne pare, e
non siate delicate!
- Grazie
ovviamente a chi segue e
recensisce la storia, vi voglio bene ragazze *freehug*
- A
presto, spero x
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