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La
festa di domenica era stata un disastro. Dopo il rapimento di Freddy,
gli altri animatroni erano andati nel panico, poverini, e siccome le
loro menti erano piuttosto limitate, mentre correvano urlando per
tutta la città d'istinto rapivano gente varia infilandola in un
costume scomodissimo apparso dal nulla. Lunedì metà Brooklin era
infilata in un costume, e l'altra metà stava cercando di tirala
fuori. Gli animatroni erano tutti in castigo.
«Vi
abbiamo permesso di andare a giro per la città, e voi cosa fate?
Incastrate le persone dentro delle tute!»
«Emm...
non so cosa mi sia preso, improvvisamente ho iniziato a non vederci
più...»
La
giustificazione di Foxy non servì a nulla.
«Adesso
la pizzeria chiuderà definitivamente! E tutto per colpa vostra,
dannati aggeggi! Sarebbe stato meglio se non vi avessimo mai
costruito!»
Urlò
Bernard. Questa era un insulto grosso. Era come dire ad un figlio
“sarebbe stato meglio se tu non fossi mai nato”. La reazione fu
la solita: Bonnie e Chica andarono in funzione “cry” Foxy iniziò
ad urlare di rabbia.
«Non
dire così, Bernard!»
Lo
rimproverò Claire abbracciando il pollo giallo.
«Non
è stata colpa loro»
La
porta si spalancò, e, trascinando una gamba, entrò il rottame di
quello che un tempo doveva essere stato un orso, forse.
«Ugh...
olio, ho bisogno di olio...»
Freddy
cadde a terra, esausto. Indossava ancora qualche brandello di
vestito.
Fred
si avvicinò con una bottiglia d'olio fresco.
«Bevi,
prima di morire!»
Fawkes
si meravigliò:
«Olio
extra vergine d'oliva? Ti senti bene, Fred? Quell'olio costa un
botto, lo usi solo per le pizze di chi paga tanto»
«Costerebbe
di più il carro attrezzi per portarlo via»
Spiegò
il tirchio indicando la carcassa di Freddy.
«G-grazie...»
Mugolò
lui afferrando la bottiglia e bevendo tutto in un sorso.
«E
comunque, presto chiuderemo. Non ha più importanza risparmiare il
condimento migliore: se non lo usiamo andrà a male»
Freddy
si alzò, con le giunture cigolanti, poi iniziò a sfilarsi il
vestito da donna.
«Che
brutta esperienza! Arrivare fin qui a piedi non è stato per niente
facile!»
Borbottò.
Claire
sospirò e si sedette ad un tavolo, pensierosa.
«Stai
bene?»
Chiese
Chica. Lei annuì, poi ci ripensò e fece “no” con la testa.
«Ho
perso tutto, la pizzeria, Mike... che senso ha la mia vita adesso?»
Mugolò
appoggiando la faccia sul tavolino.
«Posso
mettere fine alle tue pene»
Disse
Foxy tirando fuori dalla tasca una bruttissima maschera di Freddy.
«Hey,
dove hai preso quella faccia??? Era la maschera di mio padre!»
Brontolò
Freddy guardandola meglio.
«Tu
non hai un padre, Freddy»
«Oh.
Giusto»
Claire
scosse la testa, poi continuò a mugolare. Prima che Foxy mettesse
via la maschera, Bernard si avvicinò e gliela strappò di mano:
«Mi
fai vedere una cosa? Perché queste maschere dovrebbero essere
letali?»
Ci
guardò dentro, e scoprì che la maschera era piena di coltelli,
scuri, spade, spunzoni, trappole per orsi e addirittura un filo
interdentale molto tagliente. Oh, e un coltellino svizzero.
«Wow,
interessante... chi ha dimenticato qui dentro tutta questa roba?»
Si
chiese, ma siccome era più insignificante della sua mascotte
corrispondente nessuno lo udì.
Freddy
invece iniziò una chiacchierata col Capo:
«Senti,
Fred, mi spieghi una cosa? Perché sono anni che la gente non viene
più alla Pizzeria e voi continuate a darci la colpa di cose strane
che non ricordo nemmeno siano accadute?»
Fred
sospirò, poi congiunse le mani preparandosi a fare uno di quei
lunghissimi discorsi da presidente che facevano crescere la barba
anche alle donne:
«Il
fatto è che la pizzeria è diventata famosa grazie a voi, ma anche
grazie a voi si è fatta una bruttissima reputazione. Partendo dal
principio, Foxy e quel dannatissimo morso iniziarono a spaventare la
clientela: le persone iniziarono ad avere paura che la loro pizza
sarebbe stata mangiata da uno di voi e quindi temevano di spendere
per niente. O peggio, spendere il doppio per farsene fare un'altra.
Io infatti mai avrei dato loro una pizza gratis, eh! Comunque,
apparte quell'incidente, ci fu un periodo nero quando le docce
smisero di funzionare e siccome spostarvi dalla pizzeria a casa mia
o, che so, di Bernard per lavarvi sarebbe stato stressante e costoso,
per la benzina (e poi dubito sareste entrati nelle nostre docce),
steste mesi interi senza toccare acqua. Puzzavate come carne rancida,
accidenti»
Qui
Fred lo interruppe:
«E
mica ci s'aveva colpa noi? E comunque il nostro naso è solo per
bellezza, non possiamo sentire gli odori, cosa poteva fregarcene?
Avresti potuto distribuire nasini gratis ai clienti»
«No,
troppo costosi. E poi, senza il profumo della pizza, il piatto perde
mezzo sapore e poi si sarebbero lamentati che non erano buone, come
pizze. Ah, be, approposito, chiudemmo per un annetto proprio per la
qualità scarsa delle pizze, ricordate? E ci toccò assumere quei
tizi italiani... mandarono tutto allo sfascio. Anche questo contribuì
a peggiorare la nostra reputazione. Poi ci fu la botta finale, quella
che ci condannò a centinaia di multe e denunce: quei cinque
mocciosetti spariti nel nulla»
Freddy
e compagnia si irrigidirono, assumendo strane espressioni.
«Cinque
mocciosetti? Quali...?»
Comandò
Chica con voce incerta.
«Quelli
che molta gente dicono che vi siete mangiati»
«Ma
Fred, che dici, noi digeriamo solo pizze, come faremmo a mangiare dei
bimbi grassi? E anche se potessimo, stai scherzando? Tutto
colesterolo, voi umani non siete cibo salutare»
«Questo
spiegherebbe perché sei grasso»
«Io
sono grasso perché mi avete costruito così!»
Sbuffò
Freddy.
«In
pratica, dalla scomparsa di quei bambini, la pizzeria ha avuto un
collasso. Ancora oggi nessuno sa che fine abbiano fatto. Adesso,
ditemi, che fine hanno fatto? Ormai chiuderemo, quindi non ci devono
essere più segreti in questo luogo»
Freddy,
Chica e Bonnie si scambiarono occhiate incerte. Poi Foxy si fece
avanti.
«Te
lo spiego io, Fred. Tutto iniziò quella sera, quando per una volta
mi era concesso togliermi la colla dai piedi...»
...il
locale era stranamente pieno, grazie all'astuzia di Claire (non
approvata da Fred) di fare uno sconto speciale per via della finale
di Baseball: “pizza + bibita con TV inclusa 15 $”. E siccome
quella sera anche le tate erano tutte a guardare la finale, i poveri
genitori si erano dovuti portare dietro i marmocchi urlanti, e pagare
il doppio perché i bambini non erano inclusi nella promozione. Per
intrattenerli, gli animatroni avevano organizzato uno spettacolo
stupefacente con tanto di Marjhuana inclusa, tant'è che tutti i
bimbi giravano per i corridoi cantando canzoncine sconce e sbattendo
contro i muri.
«Mi
sa che gli umani non reggono bene le canne»
Osservò
Foxy mentre una bambina attorcigliava Puppet Master (all'epoca
lavorava ancora lì prima di trasferirsi a lavorare per Slanderman
sostituendolo quando questo andava in vacanza al mare, d'estate) con
la forza di Hulk, ricavandoci un bel pupazzetto a forma di cagnolino,
come si fa con i palloncini. Freddy saltò giù dal palcoscenico,
batté le mani e esclamò a gran voce:
«Chi
vuole fare un gioco?»
Tutti
i bambini gli accorsero in contro, come i piccioni quando aspettano
le briciole di pane.
«Che
ne dite se giochiamo a nascondino tutti insieme?»
Un
“sììì” generale si alzò dalle gole dei ragazzini.
«Chi
cerca?»
Domandò
Chica.
«Bonnie,
perché è insignificante!»
Ridacchiò
Foxy.
«Facciamo
scegliere i bambini!»
Lo
contraddisse Freddy.
«Allora,
bambini, chi deve contare?»
«Tu
perché sei brutto!»
Gli
risposero in coro. Lui rimase a guardarli con sguardo vago e la bocca
mezza aperta, con un'espressione da baccalà. I colleghi si misero a
ridere cercando un posto dove nascondersi. Freddy, dopo mezz'ora di
“esserci rimasto male” mise il muso e si mise a contare.
«...99...100!
Pronti o no, arrivo!»
Per
prima cosa aprì la tenda del Covo dei Pirati. Foxy sussultò:
«Come
hai fatto a trovarmi? Dannato te, vai in c...»
Ma
in quel momento si sentì uno strano cigolio e il lampadario si
schiantò al suolo, con Bonnie ancora attaccato.
«Eh
eh... ciao ragazzi...»
Tutti
e tre andarono in cucina, aprirono la scatola da asporto per pizze
più vicina e accartocciata dentro ci trovarono Chica, che mormorò
un “accidenti!”, per poi uscire allo scoperto stirandosi ben
bene.
«Chi
manca?»
«Mancano
le quindici pesti»
Disse
Foxy.
Iniziarono
a cercarle. Man mano che andavano a vanti, trovarono i bambini
incastrati in ogni angolo possibile (sotto la scrivania di Fred,
dentro una tuta da Chica, nella scatola di The Marionette, nel
palloncino di quel rognoso di Balloon Boy, dentro la pizza di un
cliente, sotto una mattonella, dentro una lampadina...) e quando
ebbero finito di rovistare anche nella biancheria di Bernard (cosa
che Bernard non apprezzò) si arresero all'idea di aver trovato solo
dieci dei quindici bambocci.
«Su,
la pizzeria sta chiudendo, andatevene!»
Incitò
Fred accompagnando i bambini all'uscita. I genitori, probabilmente
sotto l'effetto del rosmarino che non era rosmarino finito per
sbaglio nelle pizze, non si ricordarono di essere genitori e i cinque
bambini non vennero più trovati.
Gli
animatroni li cercarono per altre tre settimane, per poi arrendersi
all'idea di averli persi per sempre. Forse erano stati rapiti da quel
tipo viola che ogni giorno passava davanti alla pizzeria, volenteroso
di entrare man che Fred non faceva mai venire dentro perché sapeva
che era un barbone peggio di Mike e non aveva soldi per pagare.
«Vuoi
dire... che quei bambini si sono nascosti così bene che non li avete
mai trovati?»
Sbuffò
Fred, sorpreso.
«Esattamente»
«Ma...
non vi sarebbe bastato dire “Tana libera tutti”???»
Dalla
rabbia diede un colpo al muro, e delle voci sconosciute esclamarono:
«Finalmente!»
Da
dentro la credenza dove veniva tenuto lo zucchero (inutile per le
pizze) uscì un tipo sulla ventina, che per entrare in quel buco era
diventato letteralmente quadrato, e quindi si stiracchiò riprendendo
man mano la sua forma antropomorfa:
«Avevo
proprio bisogno di stirarmi»
Poi
da dei fili della corrente scoperti uscì una ragazza dai vestiti
troppo stretti per la sua età, che si lamentò che i fili erano
proprio scomodi. Dal menù per le pizze (immutato dall'inaugurazione
della Pizzeria) balzò fuori un'altra ragazza, un po' più grande,
sputacchiando qualche pezzo di foglio. Poi da un corridoio arrivò un
tipo giovane con una barbetta rada e dalla penna del taschino di Fred
ne uscì un altro.
«Buongiorno»
Salutarono
con noncuranza. I camerieri erano completamente bianchi in faccia.
«Ah,
abbiamo vinto noi, visto Freddy?»
Disse
la ragazza più piccola appoggiandosi alla parete del “libera
tutti”.
«Approposito,
dov'è Pherb?»
Dalla
cucina arrivò Goldie, trotterellando in modo amabile. Poi una
cerniera iniziò a passarli per la schiena e dal costume uscì un
tipo grasso e grosso gridando:
«Mi
sono nascosto bene, eh?»
Per
poi andare dagli amici.
«Be',
grazie di tutto. Ci siamo divertiti, a presto!»
Disse
quello più giovane. E con noncuranza uscirono dalla pizzeria in fila
indiana, sotto gli sguardi stupefatti dei proprietari.
Commento
…
per
tutti quelli che mi chiederanno “cosa ti sei fumata”... non lo so
x'D! Ringrazio il mio migliore amico per alcune idee, soprattutto per
la caramel dansen, che, come mi ricorda Crax, non è giapponese
ma svedese!
Ora, è tempo di ringraziarvi tutti, che avete seguito la mia storia:
per prima cosa, ringrazio quel santo del mio best che, nonostante non
sopporti FnaF, mi abbia aiutato parecchio e si sia puppato tutti i
capitoli x'D Poi ringrazio Crax,
che anche lui non so come faccia a sopportarmi! Iniziamo con i
recensori. Un ringraziamento a BabyScaryDOLL_01,
che ha recensito ogni capitolo, così come Shinichi_chan,
grazie mille a entrambe. Poi passo a Ludwigthekiller,
che più volte mi ha minacciato di morte x'D Grazie a te e a Foxy per
le scenette epiche che improvvisi nelle tue recensioni! Poi... la mia
amica ClarinetPeach,
che nonostante non ami il fandom si è letta qualche capitolo, e
anche Daisy_Princess_2003,
che ha recensito nonostante preferisca le altre mie storie di Mario.
Concludo con NikkaDiRiso,
che ringrazio ancora perché ha detto di stimarmi molto xD E per
ultimo, digifan08,
che ha detto che questa storia è geniale! Grazie ancora a tutti voi,
e anche a coloro che non hanno recensito! Se qualcun altro lascerà
dei commenti, sappiate in anticipo che ringrazio anche voi!
Adesso
vi lascio con un ultimo dialogo:
Fred
guardò suo fratello, studiandone l'espressione:
«Ehy
Gordon, va tutto bene?»
«Uh?
Sì, non preoccuparti»
«Sei
triste per aver scoperto che il tuo animaletto era un tipo
mascherato?»
«Ah,
no, non preoccuparti, lo sapevo già. Tra tutti quelli che ho, lo
riconbbi subito che era un falso»
«Tra
tutti quelli che hai???»
Sette
musetti coccolosi, a forma di orsetto-cagnolino si affacciarono da
dietro la schiena del fantasma, ognuno di uno dei sette colori
dell'arcobaleno, completamente sbrilluccicanti.
«In
fondo si sa, non è tutt'oro quel che luccica. Goldie sembrava fatto
di pirite... questi perlomeno sono autentici»
Canticchiò
mentre i cosetti balzavano in terra seguendolo attraverso il muso.
Fred continuò a fissare quel muro per parecchi giorni.
Vi
ringrazio ancora, alla prossima fan fiction!
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