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Autore: Debby_Gatta_The_Best    16/02/2015    7 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
Chi mai vorrebbe lavorare in una pizzeria piena di robottacci assassini dove ti pagano due dollari l'ora? Solo un barbone come Mike...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La festa di domenica era stata un disastro. Dopo il rapimento di Freddy, gli altri animatroni erano andati nel panico, poverini, e siccome le loro menti erano piuttosto limitate, mentre correvano urlando per tutta la città d'istinto rapivano gente varia infilandola in un costume scomodissimo apparso dal nulla. Lunedì metà Brooklin era infilata in un costume, e l'altra metà stava cercando di tirala fuori. Gli animatroni erano tutti in castigo.

«Vi abbiamo permesso di andare a giro per la città, e voi cosa fate? Incastrate le persone dentro delle tute!»

«Emm... non so cosa mi sia preso, improvvisamente ho iniziato a non vederci più...»

La giustificazione di Foxy non servì a nulla.

«Adesso la pizzeria chiuderà definitivamente! E tutto per colpa vostra, dannati aggeggi! Sarebbe stato meglio se non vi avessimo mai costruito!»

Urlò Bernard. Questa era un insulto grosso. Era come dire ad un figlio “sarebbe stato meglio se tu non fossi mai nato”. La reazione fu la solita: Bonnie e Chica andarono in funzione “cry” Foxy iniziò ad urlare di rabbia.

«Non dire così, Bernard!»

Lo rimproverò Claire abbracciando il pollo giallo.

«Non è stata colpa loro»

La porta si spalancò, e, trascinando una gamba, entrò il rottame di quello che un tempo doveva essere stato un orso, forse.

«Ugh... olio, ho bisogno di olio...»

Freddy cadde a terra, esausto. Indossava ancora qualche brandello di vestito.

Fred si avvicinò con una bottiglia d'olio fresco.

«Bevi, prima di morire!»

Fawkes si meravigliò:

«Olio extra vergine d'oliva? Ti senti bene, Fred? Quell'olio costa un botto, lo usi solo per le pizze di chi paga tanto»

«Costerebbe di più il carro attrezzi per portarlo via»

Spiegò il tirchio indicando la carcassa di Freddy.

«G-grazie...»

Mugolò lui afferrando la bottiglia e bevendo tutto in un sorso.

«E comunque, presto chiuderemo. Non ha più importanza risparmiare il condimento migliore: se non lo usiamo andrà a male»

Freddy si alzò, con le giunture cigolanti, poi iniziò a sfilarsi il vestito da donna.

«Che brutta esperienza! Arrivare fin qui a piedi non è stato per niente facile!»

Borbottò.

Claire sospirò e si sedette ad un tavolo, pensierosa.

«Stai bene?»

Chiese Chica. Lei annuì, poi ci ripensò e fece “no” con la testa.

«Ho perso tutto, la pizzeria, Mike... che senso ha la mia vita adesso?»

Mugolò appoggiando la faccia sul tavolino.

«Posso mettere fine alle tue pene»

Disse Foxy tirando fuori dalla tasca una bruttissima maschera di Freddy.

«Hey, dove hai preso quella faccia??? Era la maschera di mio padre!»

Brontolò Freddy guardandola meglio.

«Tu non hai un padre, Freddy»

«Oh. Giusto»

Claire scosse la testa, poi continuò a mugolare. Prima che Foxy mettesse via la maschera, Bernard si avvicinò e gliela strappò di mano:

«Mi fai vedere una cosa? Perché queste maschere dovrebbero essere letali?»

Ci guardò dentro, e scoprì che la maschera era piena di coltelli, scuri, spade, spunzoni, trappole per orsi e addirittura un filo interdentale molto tagliente. Oh, e un coltellino svizzero.

«Wow, interessante... chi ha dimenticato qui dentro tutta questa roba?»

Si chiese, ma siccome era più insignificante della sua mascotte corrispondente nessuno lo udì.

Freddy invece iniziò una chiacchierata col Capo:

«Senti, Fred, mi spieghi una cosa? Perché sono anni che la gente non viene più alla Pizzeria e voi continuate a darci la colpa di cose strane che non ricordo nemmeno siano accadute?»

Fred sospirò, poi congiunse le mani preparandosi a fare uno di quei lunghissimi discorsi da presidente che facevano crescere la barba anche alle donne:

«Il fatto è che la pizzeria è diventata famosa grazie a voi, ma anche grazie a voi si è fatta una bruttissima reputazione. Partendo dal principio, Foxy e quel dannatissimo morso iniziarono a spaventare la clientela: le persone iniziarono ad avere paura che la loro pizza sarebbe stata mangiata da uno di voi e quindi temevano di spendere per niente. O peggio, spendere il doppio per farsene fare un'altra. Io infatti mai avrei dato loro una pizza gratis, eh! Comunque, apparte quell'incidente, ci fu un periodo nero quando le docce smisero di funzionare e siccome spostarvi dalla pizzeria a casa mia o, che so, di Bernard per lavarvi sarebbe stato stressante e costoso, per la benzina (e poi dubito sareste entrati nelle nostre docce), steste mesi interi senza toccare acqua. Puzzavate come carne rancida, accidenti»

Qui Fred lo interruppe:

«E mica ci s'aveva colpa noi? E comunque il nostro naso è solo per bellezza, non possiamo sentire gli odori, cosa poteva fregarcene? Avresti potuto distribuire nasini gratis ai clienti»

«No, troppo costosi. E poi, senza il profumo della pizza, il piatto perde mezzo sapore e poi si sarebbero lamentati che non erano buone, come pizze. Ah, be, approposito, chiudemmo per un annetto proprio per la qualità scarsa delle pizze, ricordate? E ci toccò assumere quei tizi italiani... mandarono tutto allo sfascio. Anche questo contribuì a peggiorare la nostra reputazione. Poi ci fu la botta finale, quella che ci condannò a centinaia di multe e denunce: quei cinque mocciosetti spariti nel nulla»

Freddy e compagnia si irrigidirono, assumendo strane espressioni.

«Cinque mocciosetti? Quali...?»

Comandò Chica con voce incerta.

«Quelli che molta gente dicono che vi siete mangiati»

«Ma Fred, che dici, noi digeriamo solo pizze, come faremmo a mangiare dei bimbi grassi? E anche se potessimo, stai scherzando? Tutto colesterolo, voi umani non siete cibo salutare»

«Questo spiegherebbe perché sei grasso»

«Io sono grasso perché mi avete costruito così!»

Sbuffò Freddy.

«In pratica, dalla scomparsa di quei bambini, la pizzeria ha avuto un collasso. Ancora oggi nessuno sa che fine abbiano fatto. Adesso, ditemi, che fine hanno fatto? Ormai chiuderemo, quindi non ci devono essere più segreti in questo luogo»

Freddy, Chica e Bonnie si scambiarono occhiate incerte. Poi Foxy si fece avanti.

«Te lo spiego io, Fred. Tutto iniziò quella sera, quando per una volta mi era concesso togliermi la colla dai piedi...»


...il locale era stranamente pieno, grazie all'astuzia di Claire (non approvata da Fred) di fare uno sconto speciale per via della finale di Baseball: “pizza + bibita con TV inclusa 15 $”. E siccome quella sera anche le tate erano tutte a guardare la finale, i poveri genitori si erano dovuti portare dietro i marmocchi urlanti, e pagare il doppio perché i bambini non erano inclusi nella promozione. Per intrattenerli, gli animatroni avevano organizzato uno spettacolo stupefacente con tanto di Marjhuana inclusa, tant'è che tutti i bimbi giravano per i corridoi cantando canzoncine sconce e sbattendo contro i muri.

«Mi sa che gli umani non reggono bene le canne»

Osservò Foxy mentre una bambina attorcigliava Puppet Master (all'epoca lavorava ancora lì prima di trasferirsi a lavorare per Slanderman sostituendolo quando questo andava in vacanza al mare, d'estate) con la forza di Hulk, ricavandoci un bel pupazzetto a forma di cagnolino, come si fa con i palloncini. Freddy saltò giù dal palcoscenico, batté le mani e esclamò a gran voce:

«Chi vuole fare un gioco?»

Tutti i bambini gli accorsero in contro, come i piccioni quando aspettano le briciole di pane.

«Che ne dite se giochiamo a nascondino tutti insieme?»

Un “sììì” generale si alzò dalle gole dei ragazzini.

«Chi cerca?»

Domandò Chica.

«Bonnie, perché è insignificante!»

Ridacchiò Foxy.

«Facciamo scegliere i bambini!»

Lo contraddisse Freddy.

«Allora, bambini, chi deve contare?»

«Tu perché sei brutto!»

Gli risposero in coro. Lui rimase a guardarli con sguardo vago e la bocca mezza aperta, con un'espressione da baccalà. I colleghi si misero a ridere cercando un posto dove nascondersi. Freddy, dopo mezz'ora di “esserci rimasto male” mise il muso e si mise a contare.

«...99...100! Pronti o no, arrivo!»

Per prima cosa aprì la tenda del Covo dei Pirati. Foxy sussultò:

«Come hai fatto a trovarmi? Dannato te, vai in c...»

Ma in quel momento si sentì uno strano cigolio e il lampadario si schiantò al suolo, con Bonnie ancora attaccato.

«Eh eh... ciao ragazzi...»

Tutti e tre andarono in cucina, aprirono la scatola da asporto per pizze più vicina e accartocciata dentro ci trovarono Chica, che mormorò un “accidenti!”, per poi uscire allo scoperto stirandosi ben bene.

«Chi manca?»

«Mancano le quindici pesti»

Disse Foxy.

Iniziarono a cercarle. Man mano che andavano a vanti, trovarono i bambini incastrati in ogni angolo possibile (sotto la scrivania di Fred, dentro una tuta da Chica, nella scatola di The Marionette, nel palloncino di quel rognoso di Balloon Boy, dentro la pizza di un cliente, sotto una mattonella, dentro una lampadina...) e quando ebbero finito di rovistare anche nella biancheria di Bernard (cosa che Bernard non apprezzò) si arresero all'idea di aver trovato solo dieci dei quindici bambocci.

«Su, la pizzeria sta chiudendo, andatevene!»

Incitò Fred accompagnando i bambini all'uscita. I genitori, probabilmente sotto l'effetto del rosmarino che non era rosmarino finito per sbaglio nelle pizze, non si ricordarono di essere genitori e i cinque bambini non vennero più trovati.

Gli animatroni li cercarono per altre tre settimane, per poi arrendersi all'idea di averli persi per sempre. Forse erano stati rapiti da quel tipo viola che ogni giorno passava davanti alla pizzeria, volenteroso di entrare man che Fred non faceva mai venire dentro perché sapeva che era un barbone peggio di Mike e non aveva soldi per pagare.


«Vuoi dire... che quei bambini si sono nascosti così bene che non li avete mai trovati?»

Sbuffò Fred, sorpreso.

«Esattamente»

«Ma... non vi sarebbe bastato dire “Tana libera tutti”???»

Dalla rabbia diede un colpo al muro, e delle voci sconosciute esclamarono:

«Finalmente!»

Da dentro la credenza dove veniva tenuto lo zucchero (inutile per le pizze) uscì un tipo sulla ventina, che per entrare in quel buco era diventato letteralmente quadrato, e quindi si stiracchiò riprendendo man mano la sua forma antropomorfa:

«Avevo proprio bisogno di stirarmi»

Poi da dei fili della corrente scoperti uscì una ragazza dai vestiti troppo stretti per la sua età, che si lamentò che i fili erano proprio scomodi. Dal menù per le pizze (immutato dall'inaugurazione della Pizzeria) balzò fuori un'altra ragazza, un po' più grande, sputacchiando qualche pezzo di foglio. Poi da un corridoio arrivò un tipo giovane con una barbetta rada e dalla penna del taschino di Fred ne uscì un altro.

«Buongiorno»

Salutarono con noncuranza. I camerieri erano completamente bianchi in faccia.

«Ah, abbiamo vinto noi, visto Freddy?»

Disse la ragazza più piccola appoggiandosi alla parete del “libera tutti”.

«Approposito, dov'è Pherb?»

Dalla cucina arrivò Goldie, trotterellando in modo amabile. Poi una cerniera iniziò a passarli per la schiena e dal costume uscì un tipo grasso e grosso gridando:

«Mi sono nascosto bene, eh?»

Per poi andare dagli amici.

«Be', grazie di tutto. Ci siamo divertiti, a presto!»

Disse quello più giovane. E con noncuranza uscirono dalla pizzeria in fila indiana, sotto gli sguardi stupefatti dei proprietari.




Commento

per tutti quelli che mi chiederanno “cosa ti sei fumata”... non lo so x'D! Ringrazio il mio migliore amico per alcune idee, soprattutto per la caramel dansen, che, come mi ricorda Crax, non è giapponese ma svedese! Ora, è tempo di ringraziarvi tutti, che avete seguito la mia storia: per prima cosa, ringrazio quel santo del mio best che, nonostante non sopporti FnaF, mi abbia aiutato parecchio e si sia puppato tutti i capitoli x'D Poi ringrazio Crax, che anche lui non so come faccia a sopportarmi! Iniziamo con i recensori. Un ringraziamento a BabyScaryDOLL_01, che ha recensito ogni capitolo, così come Shinichi_chan, grazie mille a entrambe. Poi passo a Ludwigthekiller, che più volte mi ha minacciato di morte x'D Grazie a te e a Foxy per le scenette epiche che improvvisi nelle tue recensioni! Poi... la mia amica ClarinetPeach, che nonostante non ami il fandom si è letta qualche capitolo, e anche Daisy_Princess_2003, che ha recensito nonostante preferisca le altre mie storie di Mario. Concludo con NikkaDiRiso, che ringrazio ancora perché ha detto di stimarmi molto xD E per ultimo, digifan08, che ha detto che questa storia è geniale! Grazie ancora a tutti voi, e anche a coloro che non hanno recensito! Se qualcun altro lascerà dei commenti, sappiate in anticipo che ringrazio anche voi!

Adesso vi lascio con un ultimo dialogo:


Fred guardò suo fratello, studiandone l'espressione:

«Ehy Gordon, va tutto bene?»

«Uh? Sì, non preoccuparti»

«Sei triste per aver scoperto che il tuo animaletto era un tipo mascherato?»

«Ah, no, non preoccuparti, lo sapevo già. Tra tutti quelli che ho, lo riconbbi subito che era un falso»

«Tra tutti quelli che hai???»

Sette musetti coccolosi, a forma di orsetto-cagnolino si affacciarono da dietro la schiena del fantasma, ognuno di uno dei sette colori dell'arcobaleno, completamente sbrilluccicanti.

«In fondo si sa, non è tutt'oro quel che luccica. Goldie sembrava fatto di pirite... questi perlomeno sono autentici»

Canticchiò mentre i cosetti balzavano in terra seguendolo attraverso il muso. Fred continuò a fissare quel muro per parecchi giorni.


Vi ringrazio ancora, alla prossima fan fiction!

  
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