La
notte.
Il
momento
della giornata favorito da Beatriz e Ninetales.
Quella
sera
il cielo era particolarmente scuro,tanto che le stelle sembravano
staccarsi
dalla volta e voler fuggire sulla terra.
Pensieri
romantici passavano per la testa della volpe dorata,riguardanti gli
altri suoi
figli e Umbreon, il suo fidanzato,che se la stava
cavando…non molto bene.
L’esatto
contrario pensava Beatriz,che rifletteva,come di consueto,sul
significato della
guerra e delle conquiste.
Che
senso
aveva uccidere delle persone innocenti?
Che
senso
aveva ridurre un’intera popolazione in schiavitù?
Nonostante
l’aspetto ingannevole e il suo molto dubbio comportamento,la
ragazza volpe
esprimeva molti di questi concetti anche a voce alta.
C’era
molto
silenzio.
Che
fu
straziato da una domanda di Ninetales.
-Bea,tutto
bene?-.
Lei
si
lasciò scompigliare i capelli dal dolce venticello che
soffiava lì vicino.
-Sì…o
forse
no…non lo so…mi dispiace per
Oichi….è una ragazza così
buona…- fece una breve
pausa di suspance -…al contrario di suo fratello!-.
-Beh,intanto
lui si è beccatto una bella ferita della tua katana,quindi
per un po abbasserà
la cresta!- esclamò la kitsune,scodinzolando maliziosamente
con alcune delle
nove code proprio davanti al suo naso.
-Sì…ho
voglia di dare un’occhiata al gruppo della classe.- disse un
pochino più
allegra, estraendo velocemente dalla tasca del suo giubbotto il
cellulare con
gli stiker a forma di zampa di cane dorata sul retro. Lo accese ancora
più
rapidamente e sgusciò subito tra le icone,incrociando
finalmente quella di
Whatsapp (non so come si scrive) e cliccandola energicamente.
Sullo
schermo semi distrutto dai morsi apparve la finestrella con tutte le
chat che
aveva fatto fino ad allora.
-Becan,Aliss,Carlos,Rùben,
AH!,eccolo,il gruppo della classe!- esultò,indicando
l’icona del gruppo,una
foto in cui c’erano tutti i suoi compagni di classe.
L’immagine
era molto buffa,e c’era qualcuno che si era messo in una posa
assurda,chi non
lo aveva fatto apposta ma era comunque divertente,e poi c’era
Bea. Accanto a
lei c’era un altro ragazzo dai capelli marroni e con un golf
di lana
azzurrino…e c’era anche il famoso
“Becan”,soprannome dato ad un ragazino
piuttosto basso e goffo,dai capelli biondi e con gli occhi verdognoli.
In
realtà il
suo nome era Gabryell,ma tutta la classe lo chiamava con il suo
soprannome
storpiato, cioè Becan.
Era
in una
posa davvero assurda!
Bea
era di
fianco a lui e stava starnutendo rumorosamente (non si può
sapere,ma dalla
faccia che aveva nella foto si capisce che stava starnutendo
l’anima!),e lui si
era ritratto,ovviamente,ma con una gambetta sottile che poggiava sul
pavimento
e l’altra che si sollevava moltissimo da terra,per evitare
che il…macarro di
Beatriz gli finisse sulle scarpe,con una faccia davvero indescrivibile!
Ma
proprio
quando la ragazza stava per cliccare sull’icona,rimise la
mano a terra e
mormorò:
-Non
può
arrivarmi nessun messaggio qui…non è
grave…- ma la cosa era grave eccome.
Da
quasi
nove anni,da quando Antonella ci aveva lasciati,lei fu “messa
in disparte” da
tutti i suoi famigliari, visto che poco dopo naque il cugino di secondo
grado,Symone.
Lei,una
bimba di sei anni,timida e indifesa (dopo è cambiata grazie
a Ninetales),da
sola contro tuttti, anche perché dopo altri due anni venne
messa a conoscenza di
essere stata un grande errore,che i suoi genitori non la volevano e che
c’era
stata una lotta per chi dovesse accaparrarsela dopo la morte della
madre.
Era
sola
contro un mondo crudele e contro delle persone ancora più
crudeli,che cercavano
di trasformarla in argilla,cosìcchè potessero
modellarla a loro piacimento.
Ninetales
si
oppose fermamente a tutto questo,e riuscì a tirare su la sua
piccola protetta
nel modo più giusto.
-Non
ci
pensare. Torniamo in casa.- le disse.
Beatriz
sospirò e la seguì.
***
La
notte,come sempre,passò velocemente per i tre amici.
Questa
volta
si potè dormire in santa pace fino ad un’ora
decente,visto che la proprietaria
del cellulare era stata debitamente minacciata da Ninetales,che aveva
usato il
solito buon vecchio “Se metti la sveglia ti stacco la testa a
morsi!”.
In
realtà
non le dispiaque affatto non inserire la sveglia.
Quella
notte
si era abbandonata ai sogni,proprio come Ninetales,riguardanti il suo
Nate,il
suo ragazzo.
-Come
starà
lui?- si chiese,alzandosi e stiracchiandosi pigramente sotto le coperte
profumate di lavanda, tanto calde e comode.
-BEATRIZ!
NINETALES! KASAI!- urlò Oichi.
-AH,PERFETTO!
ADESSO CHE LA SVEGLIA NON C’E’ TI CI METTI TU A
FARE DA SVEGLIA!- fu la
“gentilissima” risposta di Ninetales.
-VENITE
GIU’,PRESTO! DEVO PRESENTARVI QUALCUNO!- continuava la fucsia.
-Ronf…Crip,Crip,Crip,Crip,Crip…onf…Crip,Crip,Crip,Crip…RONF!!!-
era anche abbastanza evidente che Kasai dormiva ancora,con il moccio
che colava
dal naso e gli occhi serrati come delle porte blindate.
La
ragazza
dai capelli bicolore si precipitò sul “cadavere
incosciente”del
cane\Pokèmon,prima che la kitsune sua compagna distruggesse
altri quadri o
ninnoli…o ancora peggio le sue ossa!
-Dai,su! Sveglia ronfone!-
lo incitò,agitando
il corpo mastodontico.
Kasai
si
alzò dalla sua branda borbottando qualcosa di
incomprensibile.
-Dormi
molto
in stile “Gibby”!- esclamò Ninetales,che
si era posizionata alle sue spalle.
-Che
vuoi
dire?-.
-Ma
tu ti
sei mai sentito ronfare?-.
-No.-.
La
kitsune
dorata si mise a ridere.
-Allora
ti
faccio un’imitazione: Ronf….
Ronf…Crip,Crip,Crip,Crip,Crip…onf…Crip,Crip,Crip,Crip,…CRIIIIIIIIIP!!! Ron
ronf….guardatemi,sono un Kasai e ronfo
come Gibby! Ah ah ah ah! Proprio uguale uguale uguale,vero Beat?!-.
Lei
si stava
preparando e non aveva ascoltato una sola parola della loro
conversazione,anche
perché stava pensando a Nate.
***
Ci
misero un
po a prepararsi tutti,ma con tanta tanta…TANTA calma si
riuscì ad andare
d’accordo e a scendere.
Al
piano
inferiore non c’erano solo Oichi e Oakley,ma altri due
personaggi assieme a
loro.
Uno
era un
ragazzo dall’aspetto coraggioso e fiero,dai capelli castano
chiaro,con indosso
una modesta armatura dai colori che ricordavano il tramonto,non in
contrasto
col suo kimino da combattimento,rosso e bianco.
L’altra
era
una ragazza dai lunghi capelli marroni,legati in una coda di
cavallo,con una
piccola meche rosa sulla fine. Anche lei portava una lucente armatura
argentata,di
piccola taglia,sopra un kimono rosa pesco e bianco.
-Ragazzi,vi
presento Koral e Neji. Koral e Neji, vi presento Beatriz,Ninetales e un
rarissimo esemplare di Kasai.- li presentò a vicenda la
ragazza dai capelli
fucsia.
Lui
si
avvicinò al Pkmn per studiarlo meglio.
-Mh…non
mi
pare di averlo mai visto…- sussurrò,avvicinando
ancora di più il volto a quello
di Crip.
-Lasciate
stare,lui fa sempre così!- Esclamò entusiasta la
ragazza,stringendo la mano di
Beatriz – Io sono Koral e lui è mio fratello Neji.
Siamo già al corrente che
alloggiate per un po a casa nostra,e sappiamo anche il
perché.-.
-Storia
buffa,non credi?- chiese un pochetto ironica la mezza mora mezza
bionda,mollando la presa.
-Loro
sono i
miei figli.- disse Oakley,abbracciando con una certa fatica entrambi i
nuovi
arrivati. –Sono ancora in fase di apprendimento.-.
Il
ragazzo,Neji,era
ancora un po diffidente.
Osservava
Beatriz con un certo interesse,e la cosa la infastidì,e non
poco.
***
Il
pranzo,a essere sinceri,non fu uno delli migliori.
Il
perché?
Perché
cucinò Ninetales!
E
come al solito il cibo o cercò di fuggire dal piatto,o
assunse un
colore strano (blu elettrico la torta alle mele) oppure gli spuntarono
due paia
di misteriose zampette dal fondo.
Fu
dopo quel pranzo disgustoso che alcuni si sentirono male,e con
male si intende che TUTTI lo furono!o almeno,tutti,meno Beatriz,che si
concesse
una pausa rilassante sulla distesa d’erba dietro la grande
casa.
Lei
era sdraiata calma e tranquilla e si lasciava accarezzare la
pelle del viso e delle mani dai fili d’erba, quando si
sentì fermare i polsi da
due mani forti.
Era
Neji.
-MA
CHE STAI FACENDO?!?- urlò spaventata,alzandosi tra le sue
braccia.
-Tu
sei una nemica,io lo so!- esclamò convintissimo il moro.
–Me lo
hai dimostrato!-.
-E
quando?-.
-Quando
stamattina mi hai fissato con quell’aria
così…-.
-Così
come? AH!- disse di nuovo lei,ancora più
spaventata,perché il
ragazzo aveva cominciato a toccarla sui fianchi.
-Così
sinistra. Ammettilo!- concluse dopo una lunga riflessione.
-Ma
se eri tu che fissavi me!-.
Dopo
un po entrambi si calmarono,e Beatriz confessò la sua vera
identità.
-E
va bene. Io….sono una Kitsune…-.
***
Commenti dell’autrice ***
Ok,ciao,non
so se questo capitolo è:
1mo:
un crossover
2do:
un capitolo da mettere come “romantico”,visto che
la
protagonista è fidanzata con un altro ragazzo.
Ah,e
un’altra cosa!
Se
vi capita di passare (ovvio che vi capita) sulla home page di
EFP,cliccate su “Aggiungi personaggi”.
Verso
la fine ci dovrebbe essere il nome di Ninetales.
Votatelo,per
favore.
Grazie,
white
D.N.
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