“Papà”
Vegeta,
seduto a
braccia conserte al tavolo, attendeva impaziente il proprio pranzo.
Il piccolo
Trunks non era da meno e batteva allegramente il cucchiaino contro la
propria scodella.
“Ma...
ma!” esclamò vivacemente, esibendosi
nell’unico vocabolo che riusciva a pronunciare.
“Ma
sì, amore!” rispose Bulma, la quale
l’aveva sentito chiaramente. “Arrivo
subito!”
Il Principe
dei Saiyan fissò il figlio seccato. Era inaudito che quel
moccioso riuscisse ad ottenere tutte le attenzioni della madre con una
semplice parola, mentre lui non conquistava niente da quella donna
anche usando tutte le parole esistenti!
A distrarlo da
quelle riflessioni fu l’arrivo di Bulma, che gli pose davanti
un piatto ricolmo di cibo. Lui grugnì un mezzo
ringraziamento.
La donna si
sedette accanto al figlio, il quale tese verso di lei le manine
paffute, sorridendole contento. Bulma sorrise in risposta e
iniziò a imboccarlo con pazienza.
Stava tentando
di convincerlo a inghiottire l’ennesima cucchiaiata quando
squillò il telefono. Bulma si alzò.
“Vegeta, tieni d’occhio Trunks!” si
raccomandò, per poi correre a rispondere.
Il Saiyan
fissò il figlio, accigliato. Il bimbo prese a giocare con la
propria pappa, buttandone un po’ per terra.
“Non
è una cosa molto intelligente, sai?” disse Vegeta
di punto in bianco, ottenendo un’occhiata azzurra e stranita
da Trunks. “Dovresti mangiarla, quella, non gettarla al
pavimento” aggiunse il Principe.
Il bambino
gorgogliò e Vegeta lo osservò.
Nonostante si
impegnasse a non farlo capire a Bulma, a dire la verità non
lo disturbava badare a Trunks. Da quando aveva visto morire suo figlio
venuto dal futuro, si era reso conto di quanto fosse importante per lui.
Trunks
iniziò a gorgheggiare, sforzandosi di emettere un
determinato suono.
Bulma
tornò in cucina e Vegeta riportò
l’attenzione al piatto.
“Piccolo
monello!” esclamò la donna, guardando il figlio.
“Guarda che pasticcio!” aggiunse, facendo cenno al
pavimento. Trunks, però, non la guardò, impegnato
com’era a fissare il padre e a gorgogliare paroline
inarticolate. Bulma, perplessa, seguì lo sguardo del piccolo
ed affermò, in tono di rimprovero, guardando il saiyan:
“Ti avevo detto di badare che non facesse guai!”
Vegeta
fissò distrattamente Trunks, borbottando qualcosa
contrariato.
“Pa...
pà!” esclamò Trunks, trionfante.
Il saiyan si
bloccò e guardò veramente il figlio, sorpreso.
“Pa-pà!”
ripeté Trunks, felice.
Bulma
osservò con un sorrisetto il disagio del suo Principe, e
capì che la parola che suo figlio aveva pronunciato lo aveva
conquistato.
Okay, forse ho
esagerato, povero Vegeta, ma adoro metterlo in imbarazzo, soprattutto
davanti a Trunks piccolino. (Perdonate il titolo poco
originale^^”)
Dedicata a Saku_chan
per il suo compleanno, auguri!
Nella speranza che
piaccia anche a voi e che vogliate lasciare un commentino...
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