USV
C'era una
volta un mondo senza nome; era un mondo enorme e totalmente bianco. Ci
abitavano solo due persone, anzi, due personaggi. Ogni giorno si
svegliavano e facevano delle lunghe passeggiate in questo mondo senza
nome: parlavano del più e del meno, del meno e del
più, della supremazia del più sul meno e della
debolezza del meno sul più.
Era una vita noiosa, certo, ma loro avevano un sogno. E presto questo
sogno si sarebbe realizzato.
"Quanto
manca?".
"Poco".
"Ne sei sicuro?".
"Sì".
"Guarda, il sipario si sta alzando".
"Finalmente! Si va in scena".
I due personaggi, che non avevano mai avuto un nome, entrarono nel
foglio con entusiasmo. Entusiasmo che però si spense quando
iniziarono a leggere l'incipit.
"Ma che assurdità è mai questa? Non ha senso"
disse il primo personaggio.
"Evidentemente questo tizio pensa che una storia simile possa essere
interessante per i lettori" replicò il secondo personaggio.
"Questa non è una storia, è solo un'accozzaglia
di frasi senza nessun filo logico".
"Ma no, non dire così. Di sicuro c'è un
significato nascosto. Bisogna saper interpretare le storie Nonsense".
I due proseguirono nella loro discussione per dieci minuti esatti, ma
senza venirne a capo. Il primo personaggio continuava a pensare che
quella era una storia stupida e senza senso, il secondo si sforzava di
trovare in essa un significato.
All'improvviso, un fiore blu sbocciò sulla mano del secondo
personaggio.
"E questo che accidenti significa?" esclamò il primo
personaggio.
"Forse... forse è un simbolo" disse il secondo personaggio.
"Sì, deve essere per forza un simbolo. Il fiore che nasce su
una mano simboleggia la natura che può entrare in sintonia
con l'uomo, diventando un essere unico. È un chiaro richiamo
alla filosofia".
"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Filosofia? Siamo nelle
mani di uno scrittore folle che si diverte a scrivere racconti mettendo
frasi a caso e tu parli di filosofia?". Il primo personaggio era
infuriato. Sembrava che il suo amico non comprendesse la
gravità della situazione.
"Certo che non la comprende. È la colpa è solo
tua" disse il primo personaggio rivolgendosi a qualcuno di inesistente.
"Ah, adesso vuoi addirittura essere inesistente? Ma non ti vergogni?".
"Ma con chi stai parlando?" domandò il secondo personaggio.
"Con il nostro dittatore" rispose il primo personaggio. "Seguimi,
scriviamo la parola fine a questa maledetta storia".
I due personaggi si diressero verso un sentiero invisibile, ma che loro
riuscivano a vedere perfettamente.
"Dove siamo?" chiese il secondo personaggio. "Non sono mai stato qui".
"Questo è il sentiero dell'ordine cronologico della storia.
Stiamo tornando all'inizio del racconto" rispose il primo personaggio.
"Vedi tutti questi fogli che volano? Prova a prenderne uno".
Il secondo personaggio
osservò tutti quei fogli sospesi per aria e ne
afferrò uno. Iniziò poi a leggere ad alta voce
quello che c'era scritto su di esso.
"Ma che
assurdità è mai questa? Non ha senso" disse il
primo personaggio.
"Evidentemente questo tizio pensa che una storia simile possa essere
interessante per i lettori" replicò il secondo personaggio.
"Questa non è una storia, è solo un'accozzaglia
di frasi senza nessun filo logico".
"Ma no, non dire così. Di sicuro c'è un
significato nascosto. Bisogna saper interpretare le storie Nonsense".
Il secondo personaggio era sbalordito.
"Non ci posso credere" disse. "Questo... questo è il dialogo
che abbiamo fatto poco fa. Perché è scritto su
questo foglio?".
"Perché siamo all'interno di una sua storia. Tutte le
discussioni che abbiamo fatto prima erano solo una parte del suo
racconto. Ci sta manipolando" disse il primo personaggio.
"Incredibile. Ma chi si crede di essere?".
"Non ti preoccupare, lo fermeremo. Guarda, siamo arrivati all'inizio
della storia".
Riavvolgere
"Non ti preoccupare,
lo fermeremo. Guarda, siamo arrivati all'inizio della storia".
"Ma... ma questo l'avevi già detto. Che diamine è
successo?" esclamò il secondo personaggio.
"È stato lui. Ha mandato all'indietro l'ordine cronologico
della storia per impedirci di arrivare all'inizio" disse il primo
personaggio. "Forza, dobbiamo riprovare".
Riavvolgere
"Forza, dobbiamo riprovare".
"Accidenti, l'ha fatto di nuovo. Sta nascondendo qualcosa" disse il
secondo personaggio.
"Proviamo ancora, dobbiamo essere determinati" affermò il
primo personaggio.
Riavvolgere
"Proviamo ancora, dobbiamo
essere determinati" affermò il primo personaggio.
Il secondo personaggio sospirò. "È inutile,
lasciamo perdere".
"No, io non mi arrendo".
Riavvolgere
"Io non mi arrendo".
Riavvolgere
Riavvolgere
Riavvol...
Interferenza
Errore
Errore
Errore
Bzzzzz
Fzzzzz
Crack
"Sì!"esclamò
il primo personaggio
"Questo è... l'inizio" disse il secondo personaggio.
"Già, questo è l'inizio. E non è solo
il nostro inizio. Qui ci sono tutte le storie che ha creato quel folle.
The Beautiful People, Alex, Epilogo, Proiettili, Oltre La Porta...
Tutte queste storie hanno avuto il loro inizio qui. Siamo arrivati nel
bunker del dittatore".
"Lui ha un nome?" chiese il secondo personaggio.
"Sì. È scritto qui" rispose il primo personaggio
indicando una targa dorata. "The Sorrow. Lui si chiama The Sorrow. E si
trova qui".
"Guarda".
"È lui. Prendiamolo".
"Accidenti, è veloce".
"L'ho preso, l'ho preso".
"Legalo con questa corda".
"Ma noi non abbiamo mai avuto una corda".
"Siamo in un racconto Nonsense. Qui non esiste la logica. Anche se non
ho mai avuto una corda, adesso essa è nelle mie mani".
"Bene, l'abbiamo legato. E adesso che facciamo?".
"Vendichiamo tutte le persone che sono state manipolate da lui. Passami
quella pistola".
"Vuoi ucciderlo?".
"Sì. Un colpo per gli innamorati di "Utopia", un colpo per
il vecchio che è morto in "Epilogo", un colpo per i quattro
pazzi protagonisti del racconto "Il Teorema Della Follia", un colpo per
Alice e Alex, un colpo per il ragazzo di "Vernice", un colpo per David
e il Narratore, un colpo per Ivan e Joe di "The Guns Of Brixton"...
"Insomma, un proiettile per tutte le persone che sono state manipolate
da lui e messe in una storia Nonsense".
"Esatto. Stai indietro, secondo personaggio".
Bang.
Ventinove colpi.
The Sorrow è morto.
"È finita. The
Sorrow è morto".
"Adesso questo spazio è nostro. Saremo noi a governare"
"Giusto. Ma prima dobbiamo dare un nome a questa nostra storia".
"Che ne dici di Una
Storia Vera?".
"Ottimo. Per l'introduzione invece?".
"Qui è più difficile..."
"Ho un'idea. Ascolta:
C'era una volta un mondo
senza nome. In questo mondo uno scrittore incontrerò il suo
destino ed iniziò una nuova era.
"Perfetto.
Breve ma d'impatto. Ho solo un dubbio".
"Quale?".
"Oh, è una sciocchezza ma... ora che The Sorrow è
morto, chi narra le nostre azioni?".
"Noi. Siamo noi a controllare questa storia. Hai notato che sono
sparite parole come "disse", "esclamò", "domandò"
ed altre simili? Sai perché? Perché ora lo
scrittore non esiste più. Siamo noi le uniche persone che
controllano questo racconto. E, dato che The Sorrow, lo scrittore,
è stato eliminato, noi controlleremo tutti i suoi scritti".
"È meraviglioso. Ma quindi, in questo momento, ci sono
persone che ci stanno leggendo?"
"Esatto! Forse dovremmo fare ai lettori un discorso introduttivo. Per
farlo, però, mi devo spostare al centro della storia".
Ecco, ora che sono al centro
della storia ho la loro completa attenzione. Iniziamo.
Cari lettori, care
lettrici, buongiorno. Io mi chiamo Primo Personaggio e sono stato
creato da The Sorrow. Il mio creatore era una persona buona, umile e
modesta ma purtroppo, per cause inspiegabili, ha lasciato questo mondo.
(E voi
non avete idea del tono falso che sto usando in questo momento).
Siamo addolorati per questa
perdita improvvisa di uno scrittore che aveva fatto molto per i suoi
personaggi.
(In particolare li aveva buttati in storie assurde e
criptiche, negando loro una vita felice).
Rimpiango i momenti felici in
cui le sue storie prendevano forma, con quei mille oggetti
psichedelici. Rimpiango le parole che nascondevano mille significati.
Rimpiango tutti quei racconti con cui il mio creatore cercava di
trasmettere un messaggio ai lettori.
(Devo
cercare di non scoppiare a ridere).
Ringrazio tutti quelli che hanno
seguito le sue storie fino alla fine. Ci sono altri suoi racconti che
il mio creatore non ha mai mostrato a nessuno e che verrano pubblicati
prossimamente in una raccolta.
(Ovviamente
saranno racconti che scriveremo noi seguendo il suo stile. Prevedo che
i lettori cercheranno inutilmente di afferrarne il senso, come
è già successo).
Vi saluto.
(Addio).
Il Primo Personaggio.
"Allora, che cosa ne
pensi?".
"È meraviglioso, in alcuni momenti stavo morendo dal ridere".
"È questo è solo l'inizio. Abbiamo preso possesso
dell'identità di The Sorrow. Lui non scriverà
più crudeli racconti Nonsense. Lui non risponderà
più a recensioni o messaggi. Da oggi inizia una nuova era. E
voi, cari lettori, preparatevi. Non ci rivedremo. Forse".
"Mettiamo
la parola fine?"
"Sì"
.Fine.
Note dell'autore:
"Aspetta un momento, primo
personaggio. Forse dobbiamo eliminare anche le note dell'autore".
"Giusto. Anzi, trasformiamole".
Note dell'autore:
Note dei personaggi:
"Ed eccoci qui. Ci
siamo liberati di The Sorrow e adesso stiamo scrivendo le nostre note
finali. È magnifico. Abbiamo messo fine a tutta questa
follia che andava avanti da troppo tempo. Il Nonsense di The Sorrow ora
non esiste più. Ora esiste solo il nostro Nonsense".
"Primo personaggio, adesso direi di andare via e lasciare i lettori a
riflettere su questa storia".
"Giusto. La chiave è nel titolo, amici miei".
(È una bugia)
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