Corroso dal fato

di Isidar Mithrim
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Corroso dal fato


Carne dilaniata dalla luna splendente, pelle divelta in straziante agonia, cuore che pulsa supplizio e sangue.
Piedi e poi zampe, il volto che è muso, i denti son zanne e alla fine c’è il lupo.
Prima era mente, ora è follia, brucian le ossa, eppure è magia.
Scorre la notte, corre la bestia, impronte nel fango, una traccia, una scia.
Ulula al cielo, pazzo, dannato, urla e poi scalcia, corroso dal fato.
Credeva che fosse un tormento feroce, che non esistesse tortura più atroce.
Ma il Cervo è abbattuto, il Giglio è appassito, il Cane ha tradito, il Topo ha fallito e chiodo non scaccia chiodo.


{100 parole – Utelio}


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NdA: “corroso dal fato” vuole richiamare sia il fatto che Remus sia contaminato dal Lupo, sia il fatto che il destino non gli abbia sorriso.
Da un punto di vista stilistico per me questa è una prima assoluta, un vero esperimento. Tutte le assonanze, tutte le virgole sono volute (anche se ovviamente le scelte fatte possono non piacere), così come lo stacco finale creato (spero) dalla frase “chiodo non scaccia chiodo”.





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