kdisj
Nutella
on my keyboard.
Da
qualche parte, in cielo.
"Ne sei assolutamente certa?" scandì Derek, dietro le sue
spalle.
Lydia alzò un sopracciglio e lo guardò male,
indicando lo schermo del computer. "Agente Hale, mi conosci abbastanza
da sapere che io non mi sbaglio mai. Chiunque sia l'hacker che
è entrato nei nostri server, vive qui. O almeno,
è attualmente online a queste coordinate" gli fece un
sorriso storto. "Le ho inviate al tuo palmare"
"Grazie, Martin" le fece un cenno e uscì velocemente dal
laboratorio della biologa.
Gli attacchi informatici erano il suo incubo, in quanto spia operativa
sul campo, perchè non ci capiva assolutamente nulla: chi
poteva trovarsi davanti? Un criminale di due metri per tre? Un bambino
di dieci anni? Un'intera organizzazione? Sbuffò tra
sè e sè, chiamando a gran voce Scott e Kira. Li
trovò nella sala conferenze, a pulire le pistole e scambiare
quattro chiacchiere - cosa che avrebbe dovuto fare lui, quei due erano troppo vicini.
Maledetto il giorno in cui aveva deciso di entrare in un'agenzia
governativa: perchè non era scappato in Messico come
preventivato?
"Ragazzi, in missione. Lydia ha trovato il covo dell'hacker, andiamo a
stanarlo" grugnì.
Kira annuì e andò a prendere le sue cose.
"Dove voliamo, stavolta?"
Derek ghignò verso Scott. "Beacon Hills. California"
Non finì nemmeno la frase, che sentì Isaac, il
pilota del jet, virare la rotta verso Sud. "Non sappiamo chi ci
troveremo davanti, quindi portate l'artiglieria pesante e... Kira?"
urlò Derek, affacciandosi in corridoio. "Niente sciabole,
solo pistole e icers, okay?"
"Ricevuto" urlò l'agente in risposta.
Scott sorrise e si voltò di nuovo verso Derek. "Pensi che
sia una cosa seria?"
"Si" l'uomo fece scattare la sicura della pistola che portava sotto la
giacca. "Perchè è dannatamente bravo, se
è riuscito a superare i firewall di Lydia. Chiudiamo in
cella questo tipo"
Beacon Hills,
California.
"Sul serio?" gracchiò Kira.
"Derek, sul serio?" ripetè Scott.
L'agente alzò gli occhi al cielo e gli fece segno di stare
in silenzio e coprirgli le spalle, mentre apriva lentamente la porta di
una classica villetta americana. Effettivamente, non era il classico
covo di un temibile criminale informatico, ma Derek aveva imparato che
tutto era possibile, al mondo; i suoi sottoposti pensavano stesse
decisamente esagerando, a giudicare dalle loro occhiate scettiche. Gli
occhiali termici avevano rivelato che in casa c'era solo un essere
umano, al piano superiore - perfetto, Derek era sicuro di
beccarlo di sorpresa. La porta d'ingresso si aprì senza
particolari problemi e i tre agenti cominciarono lentamente a salire le
scale. Si sentivano solo delle dita su una tastiera e... orribile
musica pop di sottofondo.
Derek giurò di sentire Kira canticchiare.
Coprirono la porta della stanza dove si trovava l'hacker e Derek
sollevò un dito. Al
mio tre, sillabò senza emettere suono.
Uno. Kira
annuì.
Due. Scott
strinse la pistola e la puntò verso la porta.
Tre. Derek
la aprì con una spallata.
"Fermo dove se-" alzò un sopracciglio.
"Io te l'avevo detto" sbuffò Kira. "Uno pericoloso non
ascolta Katy Perry"
Il ragazzino non sembrò d'accordo, perchè
squittì in modo molto poco virile. Derek fece una smorfia
disgustata e lo osservò meglio: effettivamente era un
ragazzetto come tutti gli altri, un'orribile camicia a quadri e un
cucchiaio in bocca. Sembrava spaventato a morte e aveva fatto cadere
sulla tastiera un barattolo di Nutella.
"Nopnf uffidetmi" gorgogliò con le mani alzate e Derek
ringhiò.
"Gesù Cristo!" gli strappò di bocca il cucchiaio.
"Parla, idiota"
"Punto primo, moderi le parole" il ragazzino gli lanciò
un'occhiata offesa. "Punto secondo, mi state puntando contro tre
pistole, ho tutto il diritto di difendere la mia persona, visto che mi
ritengo assolutamente innocente e di certo non mortale, non capisco
quale sia il -"
"Quanto parli?" sospirò Scott. "Dio, pensa a difenderti!"
"E da chi?" strillò. "Siete entrati in casa mia con delle armi, lo sapete che
mio padre è lo Sceriffo?, e non so nemmeno da dove venite!"
"SHIELD*" dissero in coro,
estraendo i tesserini. In ogni caso, Kira e Scott non avevano abbassato
le pistole.
"SHIELD?" biascicò Stiles. "E cosa cavolo è?"
Derek alzò un sopracciglio. "Ci hai hackerato ieri notte"
"Oh, mio..." gli agenti lo videro prendere coscienza del suo crimine
secondo dopo secondo, finchè non sorrise in modo diabolico.
"Cazzo, lo sapevo! LO SAPEVO!" saltellò sul posto e Derek
gli puntò di nuovo contro la pistola - cosa che il ragazzino
ignorò completamente. "Lo sapevo che quello strano flusso di
denaro serviva a qualcosa, il governo finanzia un'agenzia indipendente,
ommioddio,
avevo ragione, non sono pazzo!, voi esistete sul serio!" si
fermò e prese un respiro. "Questa cosa è troppo
figa. Ragazzi, dobbiamo farci un selfie e farlo vedere a mio padre!"
Kira soffocò una risatina.
"Oh, io sono Stiles. Stiles Stilinski!"
Da qualche parte, in
cielo, jet dello SHIELD.
Derek passò davanti il laboratorio di Lydia e si
soffermò a guardare lei e Stiles che ciarlavano di qualche
aggeggio elettronico; raramente la biologa faceva entrare qualcuno, nel
suo regno, a meno che non fosse Derek per aggiornamenti sulle missioni.
Stiles era lì da una settimana (non l'aveva rilasciato
finchè non si era assicurato fosse un ventenne come un
altro, genio dell'informatica) e già il team lo amava, Scott
su tutti, l'aveva accolto come un cucciolo bisognoso d'affetto e gli
aveva anche offerto il suo letto. Non c'era stato verso di far capire
agli altri che Stiles aveva
commesso un crimine federale, poi si erano dovuti
occupare di una serie di omicidi, con i cadaveri che venivano svuotati
dei loro organi interni, e la questione Stilinski era stata scartata.
Per la verità, Stiles era stato davvero utile, in
quell'occasione, perchè era un esperto di tutte le cose
strambe che Derek evitava come la peste. Gli aveva anche salvato la
vita, impedendo che affogasse in una piscina - avevano scoperto che
l'assassino era un lucertolone gigante, ma questa è un'altra
storia.
Kira gli chiedeva già da due giorni di tenere Stiles con
loro sul jet. "E' bravo, Derek. Può esserci utile!"
"A me piace. Mi fa compagnia" sentenziò Isaac, durante una
pausa pranzo.
"Lo amo" l'opinione di Scott era ininfluente, come sempre.
Ma, guardando Stiles avere a che fare con Lydia, Derek ebbe un
ripensamento. Forse poteva davvero essere utile, chi poteva saperlo?
Decise di parlarne al più presto col quartier generale: se
doveva entrare nello SHIELD, aveva bisogno quantomeno di un allenamento
di base e una visita psicologica.
"Ehi, sourwolf!" il ragazzino lo vide fuori dal laboratorio e
salutì Lydia per raggiungerlo. "Mi... uhm... devi riportare
a casa?" fece una smorfia.
"Pensavo fossi affezionato a tuo padre. Da una settimana non fai che
chiamarlo" gli fece cenno di seguirlo nel suo ufficio.
"Si, ovvio. Però qui è tanto figo. Insomma, spie
che vivono su un jet" ridacchiò. "Beacon Hills non
è così eccitante"
"Vorresti restare?" indagò Derek. Arrivati in ufficio si
servì di un bicchiere di whisky, impendedo a Stiles di
prenderlo con un'occhiata gelida.
"Potrei?"
"Vedremo. Per ora, siamo troppo lontani dalla California.
Perciò rimani qui"
"Ottimo! Ho tutto il tempo per farmi amare da te" ghignò e
si sedette sulla sua scrivania. "Saremo inseparabili, vedrai!"
L'agente alzò gli occhi al cielo. "Tu non mi piaci,
Stilinski"
"Io piaccio a tutti. Tutti quelli per cui ne vale la pena" fece
spallucce.
Derek si voltò a guardarlo, stupito. "Io ne valgo la pena?"
"Assolutamente"
"Agente Hale" il direttore dello SHIELD, Philip Coulson, lo
scrutò attraverso la webcam. "Raccomanda Stiles Stilinski
per il suo team?"
Derek si morse l'interno guancia. Poi sospirò. "Purtroppo,
sì"
Note:
*
S.H.I.E.L.D. - organizzazione spionistica dei fumetti Marvel
Comics dedita
al mantenimento della pace in un mondo popolato da creature e fenomeni soprannaturali.
(per approfondire clicca
qui!)
Eccola qui
con un'altra shot, direte voi AAHAHHAHAHAHAA stavolta però
ambientata nell'Universo della Marvel! *^* Ok, se non seguite i film
della Marvel o Agents of SHIELD... potreste essere un po' confusi,
anche se penso di essere stata abbastanza chiara. Ma vi posso
assicurare che con le prossime shot avrete un quadro molto
più chiaro - oltretutto ci sarà il primo touch
tra gli sterek, non ve la perdete!
Se non sono stata cristallina io con le spiegazioni e volete
più note su cosa sia lo SHIELD, vi ho messo il link a fine
note :D
p.s.: per i Marvelliani, non serve che dica nulla ahahhaha immaginate
Stiles come una versione più... Stilinskiana di Skye e Derek
come Ward... solo più... uhm... avete capito, eh.
Oltretutto, ho scelto di mettere Phil a capo dello SHIELD...
cioè tante cose non posso dirle se no spoilero le povere
anime che vogliono cominciare con la Marvel HAHAHHAHAHAHAHAHAHA
però sono sicura che avete capito la mia mossa tattica.
cheekbones.
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