13=CICATRICI=
-Ti serve una
mano?- domandò la ragazza varcando l’uscio del bagno. Sanji stava ricurvo con la testa nel lavandino
insaponandosi i capelli che avevano ancora adesso, un tono vagamente azzurro.
L’elegante giacca nera malamente ripiegata era
appoggiata insieme alla camicia sul bordo della vasca , nonostante gli evidenti
tentativi di pulitura, erano ancora macchiate di vernice. La prese tra le mani
tentando di grattar via la tintura, un’azione vana visto che questa si era
ormai seccata.
-E’ da
buttare…..- esclamò dispiaciuta.
-lo so! Dovrei farmi
pagare i danni da quei due stronzi! Non si sono
neppure degnati di scusarsi!- aprì il rubinetto sciacquandosi la testa mentre il lavandino andava riempiendosi di acqua
colorata.
-stà seccando….i
tuoi capelli adesso hanno delle strane meches verdi-.
-oddio, non voglio diventare come
quella buzzurra testa a prato!-
-ti aiuto io- Kairi
afferrò il flacone di shampoo spremendone
un’abbondante quantità sul capo del cuoco che già esultava felice sotto quell’energico massaggio ringraziandola delle premure.
-Sa…SANJI-CHAN!- esclamò spaventata Kairi alla
vista della cicatrice che solcava il volto del biondo. Accortosi del perché di
quella reazione si portò immediatamente in posizione eretta coprendosi con la
mano l’occhio sinistro.
-Non è niente…-
disse sorridente per calmare la ragazza –è solo una vecchia cicatrice. –
così dicendo fece passare l’indice sullo sfregio che partiva dall’estremità
dell’occhio sinistro fino alla tempia.
-E’ per
questo che porti sempre i capelli a coprirti la parte sinistra del volto?-
Annuì –Sarebbe antiestetico alla
mia reputazione di bel casanova seduttore no?- proclamò assumendo un’aria
impettita e regalandole un baciamano degno della sua reputazione, tanto che Kairi arrossì vistosamente a quel
gesto mettendola nell’imbarazzo più completo.
-Non devi dirlo a nessuno però!-
-Non preoccuparti Sanji-chan– sbiascicò –puoi stare tranquillo so tenere i
segreti.....in realtà so tenere solo quelli che
voglio, gli altri…..non si sa! Ma questo è uno di
quelli da conservare…….- disse alzando gli occhi al soffitto e facendogli
l’occhiolino.
-Arigatou Kairi-chan. Mi finiresti di togliere questa roba di dosso
così posso raggiungere l’altra donzella che si avventura da sola per le strade
a fare “compere”?-
-C’è Kobi che corre dall’ammiraglio tutto contento: “AMMIRAGLIO AMMIRAGLIO! OGGI HO
SALVATO LA RECLUTA HERMEPPO
DALLO STUPRO!” disse mettendosi sull’attenti davanti al superiore “e come hai
fatto?” “L’HO CONVINTO!”-
- ahahahahahahah-
rideva contento Rufy impugnando un tramezzino e
masticandone un boccone –chissà perché sospettavo la cosa tra quei due-.
-Sierra
Tonante- lo richiamò l’uomo dal copricapo Maya facendo ricomporre
il compagno che si ergeva sul tavolo a raccontare barzellette.
-E dai Katun! Tu attiri l’attenzione scatenando risse senza senso,
perché non posso farlo io con delle innocue barzellette?- controbatté irritato
–e poi durante quel battibecco non ti sei accorto di
una cosa…..-
-ovvero?-
-ti hanno rubato gli orecchini! Ahahahahahaah-
-COSA???-
stupì toccandosi le orecchie e non trovando più i suoi amati pendenti ad
adornarle – chi è stato??- tuonò guardandosi intorno. Ma
nessuno rispose ignorandolo completamente.
-dev’essere
stata Nami- bisbigliò a bassa voce Zoro in direzione di Rufy che
approvò la teoria del compagno –avevo notato che stava
architettando qualcosa-.
-IO me ne vado! Sai dove
trovarmi! – uscì dalla porta sculettando il succinto gonnellino rosso che
indossava smuovendo le braccia come fossero onde.
-Chopper- richiamò
Usop attirando l’attenzione dell’alce dal naso blu.
-Qua è meglio se ce ne andiamo anche noi- aprì il sacchetto contenente i Berry che Nami gli aveva affidato
dopo l’accaduto a Sanji mostrandoli al compagno. Poi
con un cenno della testa gli fece notare la quantità di boccali che si stagliavano
davanti a Zoro e la montagna di piatti che si ergevano
davanti a Rufy; l’alce rabbrividì al pensiero di
dover fare da sguattero e lavare i piatti in mancanza di soldi. Era necessaria
la fuga. Prima che il rischio stoviglie si facesse
sempre più incombente con l’aumentare degli ordini dei due compagni, li
trascinarono via per un braccio senza dare spiegazioni, lasciando solo il
sacchetto di iuta contenenti i soldi sul tavolo.
Intanto Robin
uscendo dai bagni dove era sparita non trovò nessuno al tavolo e immaginandosi
l’accaduto, uscì dal locale tentando di passare inosservata.
La porta della cucina si aprì,
facendo entrare nella stanza Kairi che si accomodò al
tavolo in legno servendosi una tazza di thè nero che la cartografa si era preparata.
-Missione compiuta. I capelli di Sanji hanno riassunto il loro colore naturale.-
-Buon per lui! Io ero già pronta a raparlo a Zoro-
sogghignò al pensiero.
-Hai fatto acquisti allora?-domandò curiosa la ragazza dai capelli viola chiedendosi dove
fosse andata a quell’ora per trovare negozi aperti.
-Un intero sacco!- sorrise felice
indicando il malloppo appena saccheggiato.
-Sei andata a rubare???-
-certo! Che
credevi andassi a fare acquisti sul serio? La cassa piange dovevo pur
sistemarla in qualche modo no?-
-Gli
altri che fine avranno fatto?-
-Spero per loro che mi riportino buona parte dei soldi!-
La factotum si accasciò sul
tavolo appoggiando la testa tra le braccia rimanendo in quella posa per molto
tempo tanto che la rossa, pensò si fosse addormentata.
-per te sono così importanti i
soldi?- esordì con un filo di voce talmente bassa che
la cartografa pensò di essersela immaginata.
-Certo! Non voglio diventare una pirata squattrinata!
-io odio i soldi! Sono uno
stupido bene materiale che porta solo sventura. Costringe la gente a fare cose
che non vorrebbe mai.- Nami abbassò
lo sguardo fissando la tazza fumante che stava sorseggiando.
-hai ragione- si rattristì –l’avidità è uno dei difetti dell’uomo, bisogna
assecondarlo se non vogliamo farci travolgere-
-scusami- Kairi
inclinò la testa sul tavolo unendo le mani a preghiera in segno di perdono ma la compagna, stava già sorridendo all’idea di
nuovi furti da compiere e soldi da intascare.
-Posso
prepararvi qualcosa mie adorate?- interruppe Sanji entrando nella stanza sfregandosi un asciugamano
addosso e riagganciandosi la camicia viola sbottonata.
-No grazie ci siamo già servit..-
Un rumore assordante rimbombò per
tutta la caravella facendosi sempre più forte e sommesso facendo
allertare il cuoco che si mise sull’attenti pronto al
combattimento. In egual maniera Nami
estrasse i pezzi delle clima Sansetsukon
dalla giarrettiera rimontandoli velocemente e Kairi
impugnò i due Battleaxe con i quali di solito si
cimentava. Usop e Chopper entrarono
di colpo nella stanza stramazzati dalla fatica trascinando Rufy
che ancora non capiva cosa stava accadendo e Zoro,
che li guardava in malo modo per essere stato portato così bruscamente fin lì.
Si accasciarono al suolo grondanti di sudore dopo la
frenetica corsa appena effettuata fino a che Nami,
non decise di riportarli in questo mondo con uno dei suoi delicati urli. Usop tentava di spiegare la situazione alla ragazza prima
che questa, arrivasse ad usare la violenza su di loro
ma le uniche cose che riusciva a dire, erano solo spasmi di parole.
-Sono fuggiti via- interruppe Robin entrando
tranquillamente nella stanza dopo che si era fatta camminando tutta la strada.
-Perché siete
fuggiti? I soldi per pagare ve li avevo lasciati no? Anzi spero vivamente che mi abbiate riportato qualcosa……-
-anf…anf
perché…tu non hai visto quanta roba avevano ordinato questi
due….- si discolpò il cannoniere tremante ancora seduto sul pavimento.
-Gli abbiamo lasciato i soldi e
siamo scappati, magari mancavano pure…..- continuò
Chopper che si era accomodato al tavolo per allontanarsi dalla rossa che stava
cominciando a irritarsi squadrando i quattro compagni.
-Tanto hai un sacco di soldi- notò Zoro aprendo il sacco che
stava sotto il tavolo e scoprendoci banconote e preziosi vari tra cui i due
orecchini tondi fregati al rissoso del locale.
-Quelli sono miei, i VOSTRI li avete appena esauriti nel locale……..- sbuffò prendendo
bruscamente dalle mani del compagno il bottino e sottraendolo agli sguardi
interessati del resto della ciurma –come vi ho già detto, perché non riscuotete
una taglia?-
-Ti ho già detto
che essendo pirati, la marina non ci permetterà mai di riscuotere il premio!-
-Ma Kairi
non lo è……- sogghignò guardando in direzione della ragazza che si sentì
immediatamente tirata in causa mentre gli altri la guardavano
inebetiti non avendo capito il piano.
-Volevo dire
che…– insistette spazientita –essendosi unita a noi da poco non è ancora un
viso conosciuto quindi può tranquillamente presentarsi come cacciatrice
di taglie e riscuotere il premio per il tizio che VOI catturerete-.
Rufy cominciò
a ridere compiacendosi con la sua navigatrice per la geniale idea che a lui non
sarebbe mai venuta festeggiando con Usop e Chopper la notizia, mentre Sanji
era già pronto e sistemare le nuove scorte di cibo che avrebbero comprato con i
soldi guadagnati.
Continua………………
Salve a tuttiiiiiiiiii!!! Vi sono mancata?? No lo so, anzi non vi siete nemmeno
accorti che ero sparita……….cmq torno ad aggiornare anche se in realtà non ho scritto assolutamente
nulla di nuovo =____= scusatemi, prometto che la prossima settimana mio ci
metto ma devo assolutamente cucire il mio zainetto! >____<
Sconvolti? Avete mai notato che l’occhio
sinistro di Sanji non viene
mai mostrato? Sia nel manga che nell’anime vengono
escogitati tutti i metodi più impensabili pur di non farlo vedere………e così sono
arrivata alla conclusione che dovesse nascondere qualcosa!^^ In questo caso uan cicatrice……ne riparlerò in futuro anche perché Sanji, è un personaggio abbastanza importante per il
proseguimento della storia.
Le barzellette dei due tipi vanno
deteriorandosi sempre di più, ma che ci posso fare? La casa non offriva di meglio!
Vi lascio presto perché la
sartoria chiama, alla prossima!