CA Fucking Christmas CarolC
How The Tale
Begins…
Il mio
telefono squilla da almeno dieci minuti, ma cazzo! Nemmeno la Vigilia di Natale
mi lasciano in santa pace con me stesso?!
Natale è il
giorno in cui tutti devono essere felici e contenti, il giorno in cui si
diventa buoni…
O mi sbaglio?
Avevo fatto promettere ad ogni mio conoscente, nonché
probabile scassapalle, che il suddetto giorno non avrei voluto sentire nessuno.
Se vogliono essere tutti allegri e farsi gli auguri che si
dimentichino dell’esistenza del sottoscritto, dannazione!
Il cellulare smette di cantare allegramente “Shackler’s
Revenge” e io tiro un sospiro di sollievo ritornando alla contemplazione
dell’ultimo capitolo dell’Umbrella Academy che ho steso.
Dovrebbe essere perfetto così… Nient’altro da modificare.
Mi allungo verso la tazza di caffè e l’afferro, ma ecco
che parte di nuovo una schitarrata dal mio telefonino e, ormai stressato dalla
voce di Axl Rose, agguanto quell’aggeggio infernale e premo il tasto verde.
-Chi cazzo è che rompe i coglioni?!-
Alla mia risposta sento una risata divertita dall’altra
parte.
Ray… Perché Ray deve ridere quando l’insulto?!
Mi passo una mano frai capelli ed osservo per qualche
secondo l’orologio, notando che ormai è quasi mezzanotte.
-Senti Gerard, noi domani abbiamo deciso di passare tutti
da Frank! Ci scambiamo i regali a casa sua… Tu vieni?-
Mi lascio sfuggire un gemito di disappunto mentre allungo
la mano verso il pacchetto di sigarette appoggiato sul davanzale.
Andare da Frank il giorno di Natale e rovinare tutta la
gioia con la mia presenza sarebbe un gesto davvero orribile.
Se lo vedessi scommetto che non riuscirei nemmeno a
curvare le labbra in uno dei miei migliori sorrisini ipocriti…
Anzi, di sicuro finirei per mettere il muso perenne a
chiunque mi girerebbe intorno.
Perché andare da Frank vuol dire vederlo accanto a Jamia,
in una casa tutta decorata per un dolce Natale pieno d’amore.
Un amore che io non posso imbrattare di schifosissimo odio
e gelosia.
-Non posso… Sto con Lindsey perché le ho promesso che
saremmo andati da qualche parte insieme.-
La mia voce ferma e convinta stona perfettamente con il
mio viso, contratto in un’espressione amareggiata ed afflitta da quanto vedo
riflesso nel vetro della finestra.
A chi la voglio dare a
bere questa scusa?
Mia moglie se ne sta di là a vedere la televisone, come se
io nemmeno fossi in casa.
O forse sono io quello che sta lontano da lei, chiuso in
una stanza?
Domani riusciremo a festeggiareil Natale?
-Sei sicuro? Non riesci a passare lì nemmeno mezz’ora?-
Ascolto le sue preghiere mentre mi accendo una sigaretta,
tremando leggermente dal nervoso.
Non sono affatto sicuro,
porca puttana!
Fosse per me mi piazzerei con una tenda nel giardino di
casa Iero fino al momento dei regali…
Ma non posso…
Non posso mandare a puttane la vita felice che Frank è
riuscito a costruirsi lontano da me.
Non chiedermi di demolire e mandare in rovina tutto quello
per cui ho lottato finora.
-Ray, senti, davvero non mi va di dar buca a mia moglie. E
poi nemmeno ho preso un regalo per Frank.-
Faccio girare la sedia verso l’armadio dello studio e
l’osservo perso…
Là dentro, in un piccolo pacco rosso, c’è racchiuso tutto
il mio amore per quell’idiota dagli occhioni color del miele.
Ma se glielo regalassi, finirei per privarmi di nuovo del
mio autocontrollo e della lucidità…
Mi ritroverei per l’ennesima volta a porre la mia anima e
il mio cuore in mano a Frank.
E non voglio fare di nuovo lo stesso sbaglio…
Non ora che so che a lui non importa più nulla di me.
-Va bene, allora… Buon Natale, Gerard. Divertiti con
Lindsey… Ci vediamo appena puoi.-
La chiamata viene interrotta da Ray senza che io possa
dire altro e tiro una lunga boccata di fumo, con mezzo desiderio di
intossicarmi e morire soffocato.
Mi alzo e a passi lenti mi allontano dalla scrivania
arrivando ad aprire l’anta per prendere il regalo per il mio piccolo
chitarrista.
Osservo la carta rossa riflettere la luce della lampada e
mi perdo a rimirare quei bei giochi di sfumature e riflessi cangianti.
È ormai mezzanotte e dovrei sentire l’emozione per il
Natale, no?
Dovrei sentirmi contento perché domani io e Lindsey ci
scambieremo i regali…
Eppure sento solo un terribile senso di solitudine…
Tristezza, forse.
Non sono mai stato un fan sfegatato della gioia natalizia,
ma quest’anno è ancora peggio.
E se non posso passare il Natale con l’unica persona che
renderebbe la giornata speciale, allora non voglio nemmeno saperne.
Vaffanculo questa festività del cazzo…
Ritorno alla sedia della mia scrivania ed appoggio la
testa sulla fredda superficie di legno.
Ti auguro un felice Natale Frank.
Sorridi ed apri i tuoi regali…
Il mio è sarebbe troppo
doloroso da ricevere.
Meglio per te non averlo
mai.
_______
Okay,
questa storia di Natale potrà sembrare seria ed inutile fino qui, ma se ora
fate un salto al capitolo due potrete capirne il senso!
XOXO
Miky