Il profumo
ha una forza di persuasione più convincente delle parole,
dell'apparenza,
del sentimento e della volontà.
Non
si può rifiutare la forza di persuasione del profumo,
essa
penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni,
ci
riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi.
Il
profumo, Patrick Sunskind
Mi piace, il tuo odore.
Sai di fresco, di
pulito, di maglietta bianca appena stirata.
Per alcuni versi un
effluvio asettico, senza alcun retrogusto dolciastro o amarognolo o
piccante ad intaccare la sterile quiete.
Esci di casa sbattendo
la porta, salti noncurante lo scalino della soglia e ti butti a
capofitto nella vita tronfia e piena, una zaffata di quel profumo solo
tuo lasciata dietro come una scia invisibile, una fragile strada
offuscata impregnata di te.
L'ho sentito anche
quella volta.
E' entrato arrogante
nelle narici, salito impellente nel setto nasale, scoppiato nel
cervello fino ad annebbiare ogni scia di oscillante
razionalità.
Quella fredda mattina,
infilando un maglione pesante e riaffiorando dal colletto con i capelli
arruffati, un messaggio lampeggia inatteso sul display del cellulare.
Ho bisogno di te.
Sopracciglia
corrucciate, i denti che battono sulle labbra, un fugace pensiero
attraversa il traffico delle strade della mia mente brulicante di
domande.
Un' altra riga di
lettere allineate di un foglio multimediale, un invito ad un'effimera
uscita in corridoio, l'urgenza di esprimere qualcosa ancora ignoto a
voce, sputar fuori quello che si contorceva nella tua testa.
Un respiro, le gambe
tremanti e varco la porta, le figure intorno sono sfuocate,
inopportunamente fastidiose.
Ti vedo lì,
in mezzo al tutto, girato noncurante di spalle.
Un cenno di una sagoma
lì di fianco e ti volti di scatto, ritto, puntellato sulle
gambe secche.
Occhi ardenti, la
piega del tue solite labbra inconsuete, le ossa delle mani diafane.
Ti muovi, ti piazzi
davanti a me, sento il tuo cuore che martella sotto il cotone nero, le
tue iridi dilaniano le mie facendole urlare di dolore.
Dolore d'amore,
socchiudi la bocca, un soffio cristallino.
"Ti amo"
Le credenze cedono, la
realtà si capovolge, l'endorfina scoppia dal
cervello.
Un anch'io sussurrato,
braccia al collo, labbra in preda ad un sorriso di pura
felicità liquida.
Oro colato.
Il mio naso freddo sul
tuo collo, i capelli che solleticano la fronte, la familiare
tranquillità ritrovata.
E quel profumo che si
impadronisce del mio corpo, della mia anima, dei miei pensieri.
Quell'aroma unico,
perfetto, ritrovato.
Odore di te che
nostalgicamente non passerà mai.
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