[zipedit] Beata Nanao!
Beata Nanao qui, e beata Nanao lì!
Siete stupide? O forse cieche?
Lo hanno capito anche i muri che la
tempra del capitano influenza tutta la sua divisione. Lo sanno anche i sassi
dei vialetti che l’umore del capitano si riflette sui suoi sottoposti. Lo
sentono anche gli alberi, che orecchie non hanno, che gli ordini di un capitano
scandiscono la giornata di reclute e veterani.
Cosa credete ci sia di bello
nell’avere come capitano Shunsui Kyoraku? Certo, forse è meno raccapricciante
di certa gente che bazzica alla dodicesima divisione. O meno sanguinario di taluni
colleghi dell’undicesima. Ma quando in sede ogni rapporto ha la mia grafia,
quando ogni mattino lo straccio per asciugare quello che presumo sia vomito lo
passo io, quando sollevo ciò che resta del capitano per spazzare anche sotto di
lui, quando sono la prima ad arrivare e l’ultima ad andar via, quando ormai
nessuno ha più la forza di parlare, a sera, cosa rimane di Nanao Ise?
Rimane una donna che sembra aver
mangiato un manico di scopa, come sento certe ragazzine ridacchiare, che si
rilassa sulla sedia del suo ufficio prima di girare la chiave in toppa
nell’andare via.
“Il tuo lavoro non si sveglierà una mattina dicendoti che non ti ama più”
diceva mia madre. Ho fatto di quella frase un mantra, un faro da seguire per
tutto il cammino della mia vita.
Fuori è già buio, la giornata è
finita.
Dalla strada vengono gli schiamazzi
degli shinigami che si riversano in strada come scolaretti dopo la scuola.
Scolaretti con una bottiglia in mano e con troppa voglia di baldoria.
La pila di rapporti mi guarda
silenziosa mentre, seduta alla scrivania, chiudo gli occhi nella semioscurità
della stanza. Vanno letti, capiti, firmati o rimandati al mittente.
Lente e delicate, due mani si
posano sulle mie spalle. Stringono lievi i muscoli e fanno rilassare i nervi
duri come cavi d’acciaio. Non riesco a fermare un brivido che scivola come una
cascatella lungo la spina dorsale. Gli occhi rimangono chiusi, alzo il capo e
le spalle si distendono, le mani dissolvono la tensione, sento il loro calore
anche se tra me e loro c’è la seta della divisa.
«Sei troppo tesa, Nanao-chan»
Ancora qui, capitano? Lo sa che
fare la voce bassa per farmi intenerire è inutile?
«Andiamo fuori… le serate si sono
fatte calde, sai?»
Le sue labbra sono troppo vicine al
mio collo, capitano.
~
«Nanao!»
Matsumoto è esuberante come al
solito, e ormai so che sottrarmi ad un suo abbraccio, per di più dal retrogusto
alcolico, è inutile. Ma si stacca subito stavolta, distratta dal mio capitano
che avanza dietro di me.
«Ma… capitano, che ti è successo?»
domanda la formosa luogotenente inclinando leggermente la testa di lato.
Shunsui Kyoraku, mezz’ora prima, non aveva un occhio pesto.
Il capitano sorride e risponde
semplicemente: «Stavo cercando di far rilassare la cara Nanao…»
Ci penso io a chiudere la frase: «…ma
ha urtato contro qualcosa mentre si prendeva troppa libertà»
Dietro le quinte... Ciao a tutti! È la prima volta che scrivo per il fandom di Bleach, inizialmente volevo scrivere una OS het, poi Nanao ha preso il sopravvento e si è rifiutata... il risultato lo avete letto, e vi ringrazio molto. Ho cercato di mantenere l'IC di entrambi ma se non vi fossi riuscita vi pregherei di dirmelo, così correggerò il tiro. La frase "Il tuo lavoro non si sveglierà una mattina dicendoti che non ti ama più" mi risulta essere di Lady Gaga, l'ho trovata molto appropriata per il carattere di Nanao. Grazie per aver letto, Yellow Canadair |