PERSONAL SPACE: Sono una
persona verametne orribile, lo so, e mi scuso veramente tantissimo con
voi per l'assenza durata una mezza eternità. Purtroppo prima avevo
perso il file (sì...di nuovo), girando tra un pc e l'altro, poi... me ne sono
dimenticata *corre a nascondersi*, quindi niente...scusate veramente
tanto!
E...vi lascio il capitolo
sperando che basti per farmi perdonare!!
CAPITOLO
6: AL MOTEL
-Sveglia. Chris svegliati- la voce di mio fratello è appena un
sussurro. Apro gli occhi di malavoglia. È ancora buio, e ne ho la
conferma quando non vedo spiragli di luce provenire dalla finestra.
-Che c'è?- chiedo assonnato, ma lui mi mette una mano sulla bocca
-Shh, parla piano. È notte fonda-
-Appunto, che vuoi?-
-Ce ne andiamo-
-Cosa?-
-Partiamo. Io e te. Sono stato a casa a prendere le nostre cose e i
miei risparmi-
Lo guardo bene, cercando di capire se sia ubriaco o impazzito, o
entrambe le cose. Ma mi sembra lucido.
-E mamma, papà, il nonno? I piccoli?-
-Non ti preoccupare, ho lasciato un biglietto al nonno. I piccoli sono
stati recuperati dai nostri genitori del passato. Ci ha pensato papà.
Ci prendiamo vacanze e torniamo il primo giorno del nuovo anno. E
niente magia. Ci stai?-
-Niente magia? Assolutamente sì!-
-Ok, filiamo da qui-
Mi alzo velocemente. Mio fratello ha già raccattato tutto quello che
avevo in giro qui dal nonno. Evidentemente dovevo essere proprio stanco
se non mi sono accorto di nulla.
In pochi minuti siamo fuori di casa. Di comune accordo decidiamo di
orbitare via da San Francisco. Ci rimaterializziamo in Nebraska,al di
fuori della citta di Hastings. Siamo su una strada secondaria, dove
passa poca gente. Chiediamo un passaggio alla prima macchina che ci
capita a tiro. Fortunatamente le nostre facce da bravi ragazzi di
aiutano. Ci facciamo lasciare al primo motel che incontriamo. Non
sembra un granchè esteticamente, ma non abbiamo molti soldi con noi,
per cui non possiamo fare troppo gli schizzinosi. In compenso il
panorama è una favola. Siamo circondati da montagne innevate e boschi
di pini che non finiscono più. Le sensazioni di mio fratello sono le
stesse mie: assoluta libertà.
“CHRIS! WYATT! TORNATE IMMEDIATAMENTE A CASA”
Noi ci guardiamo. È papà che ci chiama.
-Bella fregatura, se dobbiamo sorbirci papà> sospiro
-E chi lo dice?-
“TORNATE A CASA. VE LO ORDINO COME ANZIANO E COME ANGELO BIANCO!”
-Sai liberartene?-
Lui sogghigna.
-Chiudi gli occhi e fa come se dovessi chiudere la mente a me-
Obbedisco. Chiudo gli occhi e svuoto la mente. Cerco il punto da cui
arriva la voce di papà. Cerco di chiudere quel “buco” è più faticoso
che chiudere la mente a Wyatt, ma ci riesco. -Fatto?-
Annuisco -In questo modo non riusciranno nemmeno a localizzarci.
Siamo liberi. Ci limiteremo a qualche telefonata, giusto per far sapere
loro che stiamo bene. Ci stai?-
-Ci sto-
-Però questo significa niente incantesimi, né orbitazioni. Né sfere di
energia-
-In pratica solo la telecinesi-
-Esatto. Ora dammi i tuoi documenti-
Glielo porgo senza fare domande. Lui ci passa sopra la mano e il mio
nome cambia, data di nascita e tutto quanto. Poi fa lo stesso coi suoi.
Risultiamo ancora fratelli, ma non i fratelli Halliwell.
Finalmente entriamo nel motel e prendiamo una camera doppia. Qui è ora
di pranzo, ma siamo troppo stanchi per mangiare. Negli ultimi giorni
abbiamo dormito due ore scarse a notte!
Mi sveglia l'odore di bruciato. Ma che succede? Mi alzo e mi affaccio
alla finestra. Oh no! La stanza accanto alla nostra è in fiamme. Tiro
giù di peso Wyatt dal letto. Lui si sveglia di soprassalto.
-Che succede?-
-La stanza accanto sta andando a fuoco. Fuori di qui prima che prenda
anche la nostra!-
Usciamo insieme dalla stanza. Incurante o quasi delle fiamme, Wyatt
comincia a picchiare sulla porta.
-C'è qualcuno qui dentro!? Rispondete!-
Appoggio l'orecchio alla porta. Si sentono dei rumori. Con due spallate
riusciamo ad aprire la porta. Due ragazzi si catapultano fuori, quasi
travolgendoci. Sostengo uno dei due appena in tempo. Insieme corriamo a
ripararci nel bosco. Ci fermiamo a distanza di sicurezza. Mi sdraio a
terra, ansimando e tossendo. -Chris? Tutto ok?-
-Sto bene- rispondo appena riesco a riossigenarmi. Mi alzo e sostengo
uno dei due ragazzi. È piegato in due, tossisce come un disperato.
-Ehi, ehi. Ascoltami. Sdraiati ok? Sdraiati. Coraggio-
Con calma, senza gesti bruschi, lo porto in posizione distesa. Comincia
a calmarsi appena i polmoni , ora più liberi, riescono a ricevere
ossigeno. Gli alzo la testa e lo faccio bere. -Va meglio?-
-Sam! Sammy! Sammy come stai?- l'altro ragazzo viene verso di noi
-Sto bene... sto...bene- risponde quello a terra. Sospiro di sollievo.
Wyatt mi si avvicina. Guardiamo i due ragazzi. Sembrano avere qualche
anno più di noi. Uno è più basso, con i capelli corti e occhi verdi e
marroni. Tutto sommato è un bel ragazzo. L'altro, quello che ho
soccorso, gli assomiglia, ma è più giovane. E non ha lo stesso
portamento da soldato dell'altro.
Sam si volta verso di noi. -Grazie, sul serio-
-Perchè non siete usciti? Bastava che apriste il chiavistello-
-Non si apriva. Era come bloc...- Sam si interrompe. Noi ci voltiamo.
Uno spettro dall'aria decisamente poco amichevole aleggia sul motel e
ora si dirige verso di noi. Sento Wyatt prepararsi alla lotta, ma
l'altro ragazzo ci precede sparandogli addosso. Miracolosamente il
fantasma si allontana.
Wyatt si volta.
-Ehi, un attimo! Ma cosa siete? Stregoni? L'avete visto anche voi?-
Il tutto mentre gli altri due chiedono
-L'avete visto anche voi?!-
-Ok, ok. Giù le maschere- l'altro ci punta addosso la pistola. Sia io
che Wyatt alziamo le mani. Non che non potremmo sopraffarli, ma quel
ragazzo ci ha appena salvato la pelle. Mi scambio uno sguardo con mio
fratello. È lui a parlare.
-Siamo metà stregoni, metà angeli bianchi. Aspetta. Aspetta. Non
sparare. Siamo buoni-
-Ah davvero? E quello spettro?-
-Dean!- l'altro ragazzo lo guarda negli occhi -Ci hanno appena salvato
la vita, l'hai già scordato? Se l'avessero evocato loro non l'avrebbero
fatto di certo!-
-Avete due minuti per convincermi-
-Ok, ok. Senti due minuti sono pochi. Io sono Wyatt. Lui mio fratello
Chris. Siamo scappati di casa e la nostra intenzione era di stare
lontani per un po' dalla magia. Avere una vita normale. Non l'abbiamo
evocato noi quel coso. Te lo giuro-
-Stronzate-
-Lo so, la nostra storia può sembrare assurda, ma è la verità- dico
prendendo coraggio -Avete idea di cosa significa non poter avere amici,
non poter frequentare nessuno, non poter portare a casa nessuno per
paura che succeda qualcosa? Avere sempre e solo a che fare coi
demoni...-
-O con tuo fratello maggiore che ti tormenta?- termina Sam per me.-Più
di quanto tu possa credere-
Ora anche Dean sta abbassando la pistola.
-Chiedo scusa. Ma non capita spesso di avere esperienze del genere-
dice -No, non mi riferisco agli spiriti, quelli sono routine, è raro
invece incontrare per puro caso qualcun altro che li vede. Io sono
Dean, lui mio fratello Sam. Siamo cacciatori. Cacciatori di demoni.
Preguiamo insieme?-
-Addio vacanze lontano dalla magia- sospiro
“Sei sicuro?”
“Ehi! Potremmo diventare amici! Preferisco un amico a una vacanza senza
magia”
“Ci troveranno. Li avremo alle costole”
“non se ci inventiamo qualcosa”
“Cara vecchia canaglia. ok. Come vuoi”
-E solo per la cronaca. Io non torturo mio fratello!-
-Sì, è quello che dicono tutti i fratelli maggiori...- commento. Wyatt
mi solleva di peso
-Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio- dice ridendo mentre cerca di
farmi il solletico. Io mi divincolo.
-Ok, ok mi arrendo. Troviamo un incantesimo per evitare che possano
trovarci, prima-
-E troviamo un posto dove stare anche- dice Sam
-Chi non deve trovarvi?-
-I nostri genitori- spiega Wyatt -E gli anziani. Che sono i nostri
capi, se così si può dire-
-C'è un altro motel da queste parti. Che ne dite?-
Ci guardiamo e annuiamo. Perchè no. In fondo è sempre meglio che
dormire sotto un ponte.
Durante il tragitto parliamo un po' tra noi. Cerchiamo di conoscere
meglio i nostri compagni di viaggio. Alla prima cabina telefonica
telefono a casa.
-Chris? Wyatt?- è mamma, ha la voce che le trema
-Mamma, sono Chris-
-Piccolo mio...dove siete?-
-Stiamo bene, non temere. Vogliamo solo farci una vacanza lontani dalla
magia. Dì a papà di smettere di cercarci, come anziano e come padre
soprattutto. Chiameremo ancora- riattacco.
-Come sta la mamma?-
-E' preoccupata per noi. Dovremo farci sentire spesso con lei-
I genitori dei nostri compagni sono morti entrambi. Il padre da pochi
mesi, la madre in un incendio, quando Sam aveva solo sei mesi di vita.
È subito chiaro che tra i due è Sam il bravo ragazzo di famiglia, ma
anche lui, come me, delle volte aveva problemi con suo padre.
Ci raccontano di come è morta la loro madre, chiedendoci se per caso
sapevamo qualcosa di questo demone.
Wyatt mi passa la palla. Sono io quello che ha viaggiato nel passato
all'incirca al periodo in cui questo demone avrebbe colpito, ma non
ricordo di aver mai sentito parlare di qualcosa del genere. Di certo
non c'era sul libro delle ombre.
-Per cui fatemi capire. L'esperto di demoni è Chris?- chiede Dean
-Non esattamente, ma lui a volte ricorda più particolari di me. Chris
hai fatto?-
-Quasi-
-Che sta facendo?-
-Un incantesimo per renderci inrittracciabili attraverso la magia. La
nostra idea era di farci una vacanza senza magia, ma visto che a quanto
pare non è possibile, e visto che se la usiamo ci possono rintracciare,
in qualche modo dobbiamo ovviare al problema-
-Esiste un incantesimo simile?-
-No. Esisterà quando mio fratello avrà finito-
-Fatto- gli passo il foglio. Lui lo legge a mente. Poi annuisce.
-Sì, dovrebbe andare. Proviamo?-
-Wyatt, sei sicuro?-
-Senti, l'idea di questo viaggio è stata mia, perciò sì, sono sicuro-
-D'accordo allora-
-Che la magia usata, dagli anziani non venga rintracciata. Che nostro
padre non sappia dove cercare , e a casa non ci possa riportare-
Una bolla azzurra ci circonda per un attimo, poi svanisce. A quanto
pare ha funzionato.
-Siete a posto?- ci chiede Dean e noi annuiamo. -Birretta?-
-Birretta-
Questi due sembrano proprio tipi in gamba, tuttavia ancora non gli
abbiamo detto tutti i nostri poteri, anche perchè non vorremmo attirare
i pulitori, ovvero quelli che sono designati a vigilare su bene e male
affinchè la magia non venga rivelata.
l mattino dopo ci mettiamo in viaggio. La destinazione dista circa
trecento chilometri, ma Dean è un bravo pilota e ci porta in poco tempo
a destinazione. A quanto pare il nostro amico spettro ha colpito di
nuovo, un altro motel, stesso procedimento, ma questa volta gli ospiti
non hanno avuto la fortuna di Dean e Sam.
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