Yoko si avvicinava scricchiolando, con i capelli neri e
lunghi danzanti nell’atmosfera. Kyoko si fece forza e con un sospiro prolungato
ritrovò il coraggio e si scagliò contro il fantasma, puntando nell’occhio il
cacciavite. Il sangue della donna spettro cominciò a schizzare all’impazzata, inarrestabile flusso rosso di lava sanguinea.
Un po’ di convulsioni e Yoko si ritrovo esanime sul
pavimento.
Kyoko letteralmente sporca di sangue, strinse nel suo polso
il cacciavite e aprì la porta che continuava a sbattere.
In una frazione di secondi colpì la testa di Tomori, che
cadde a terra dopo svariati colpi sulla fronte, che determinarono altri schizzi
di sangue.
“Nessuno mi rovinerà il Natale” sorrise Kyoko facendo cadere
il cacciavite e prendendo la telecamera.
Rec.
“Ciao” cominciò a dire, con il viso sporco di schizzi di
sangue e con un sorriso irreale e statico “Popolo amatore degli snuff, mi
chiamo Kyoko e ho appena ucciso tre persone…l’ho fatto perché non mi volevano
lasciar passare il Natale con serenità per il semplice fatto che volevano
uccidermi”.
In quel momento, però, il televisore spento fino ad un
secondo prima, si accese di colpo. Kyoko spense la telecamera e schiacciò play,
volendo vedere per intero l’uccisione filmata di Tomori.
All’inizio, però, con sua sorpresa non appariva Kyoko! Era…era
Yoko!
“Salve popolo amatore degli snuff,
mi chiamo Yoko e io amo il mio ragazzo Ryuji” disse quella ragazza vestita di
bianco
“Ma cosa???” esclamò spaventata
Kyoko
“Ho assoldato Tomori, il mio ex ragazzo, per poter uccidere
in questo caseggiato l’ex ragazza di Ryuji, Kyoko Nomura”
Kyoko rabbrividì all’istante. Non capiva cosa le capitasse sotto gli occhi. Il video
dimostrava che la vittima era lei e non Tomori…
Poi in un colpo capì: Ryuji non stava parlando con lei poco
prima, stava parlando con Yoko. Voleva ucciderla perché la ragazza era presa
dal rimorso del loro omicidio e tentava di costituirsi alla polizia. Per spaventarla
e per farla tacere, Ryuji scrisse quelle lettere firmate “Kyoko” e non “Katsuya”.
Era Tomori, quindi, che era stato
ritrovato morto, sospeso dalle corde di violino.
Kyoko non capiva, non riusciva a capire…lei doveva essere…un
fantasma, un fantasma che si è vendicato dei suoi assassini: aveva
ucciso Yoko, Ryuji e Tomori.
“N-n-non è possibile” gridò “i-io
io sono viva!”
In quel momento dietro di lei apparve un’altra Kyoko,
identica in tutto e per tutto a lei dal punto di vista fisico.
“Chi sei?” domandò la vera Kyoko
“Hai fatto un ottimo lavoro…ora che ti sei vendicata, non hai più conti sospeso
su questo mondo e puoi andare nell’aldilà”
“io sono viva! Io sono viva!”
“Kyoko…ancora non te ne rendi conto?”
“Ho parlato con i vicini del piano di sopra! Loro mi hanno vista!”
“Tesoro…quell’appartamento è vuoto da anni”
“Che cosa?”
“è vuoto dal 2004, quando la famiglia che abitava sopra il
tuo appartamento è morta in un incendio”
“Sono fantasmi anche loro?”
“Si, come te…e ora Kyoko devi venire con me”
“No! No! No!”
La donna si avvicinava sempre di più a Kyoko, velocemente. Poi, una volta
davanti a lei allungo i capelli sul suo viso atterrito, fino a nasconderglielo
e sussurrò “Buon Natale”