Your trust is my love
autrice: BluechanXD
traduttrice:
Lacie
capitolo
originale: qui
Capitolo 18:
La tua fiducia è il mio amore
~ Your Trust is My Love ~
Caro N,
Volevo farti gli auguri
di compleanno, ma probabilmente li riceverai un
po' tardi dato che il tuo compleanno è oggi.
Anche se non
sei qui, daremo comunque una festa.
Hai già ricevuto le mie lettere? Te ne ho già
mandate quattro, ma non hai ancora risposto. Le ricevi? Le leggi, o le
ignori del tutto? Va tutto bene? Non sei malato come me, vero? Io mi
sento un pochino meglio, ma i sintomi persistono.
Vorrei che mi dicessi
almeno dei tuoi progressi. Hai già
fatto passi avanti ad Hoenn? L'unità informativa non mi ha
ancora detto nulla.
Per favore rispondi
presto.
White
Porsi
la lettera sigillata a Mildred che piegò la testa
preoccupata. "Signorina White, la festa comincia fra un'ora e voi siete
ancora in camicia da notte."
Affondai
di nuovo la testa nel cuscino. Non avevo alcuna intenzione di
andare ad una festa di compleanno, specialmente se era in onore del mio
fidanzato fuggiasco. Senza contare che metà del Team Plasma
mi odiava ancora.
"Oh,
non fate così, signorina White. Io e Shirley abbiamo
già fatto preparare il vostro vestito!" Esortò
Mildred invano. Quando capì che non avrebbe funzionato,
smise.
Sospirando,
mi tirai su a sedere. "Cosa devo fare, Mildred? Tutti mi
odiano e nessuno vorrà sentire ragioni. Probabilmente mi
butteranno fuori a calci dalla sala da ballo prima ancora che metta
piede dentro."
Lei
ridacchiò fiaccamente. "Non lo faranno, signorina White.
Inoltre, questa potrebbe essere la vostra occasione per affrontarli e
dimostrare che le voci di Bailey sul vostro conto sono false."
Io
soffocai un colpo di tosse. "Ma non posso mettermi a fare un gran
discorso. Non mi serve altro stress."
"È
vero, ma andando alla festa dimostrerete a tutti che
tenete ancora
a Lord N. Se gli altri membri del Team Plasma sono ragionevoli,
realizzeranno il malinteso."
La
tosse che avevo trattenuto si fece strada fuori dalla mia gola.
Afferrando un fazzoletto dal mio comodino, sputai il flusso di catarro
che mi era salito alla bocca. Era la cosa migliore da fare, ma nelle
mie attuali condizioni, come potevo riuscirci? Immaginavo di dover
provare e basta. Che avevo da perdere?
Sospirai,
arrendendomi. "Dov'è il mio vestito?"
"Ecco
a voi sua Altezza Reale, Lady White!"
Le
trombe squillarono attraverso la sala da ballo. La stanza era in
penombra in segno di rispetto per la mia fotosensibilità.
Perlomeno alcuni membri si preoccupavano abbastanza della mia malattia.
Nessuno disse una parola mentre Mildred mi spingeva attraverso la sala
da ballo verso la fontana al centro. Alcuni occhi mi lanciavano sguardi
sospettosi mentre altri sembravano sconvolti dal solo fatto che fossi
presente. Volevo solo sedermi lì vicino alla fontana e
provare a mimetizzarmi. Se tutto andava bene nessuna recluta avrebbe
cercato di far conversazione con me.
I miei
Pokémon stavano chiacchierando con i
Pokémon delle reclute attorno alla fontana proprio come il
giorno del mio compleanno. Mi appoggiai all'indietro sulla sedia a
rotelle, sorseggiando il tè caldo che Mildred aveva
generosamente ordinato per me. Il dolore alla gola cominciò
a placarsi ad ogni sorso. Forse sarei stata in grado di tirar fuori un
discorso per la fine della festa. Ma, conoscendo la stronza, mi avrebbe
probabilmente strappato le corde vocali prima che fossi in grado di
attirare l'attenzione del Team Plasma.
Parli
del diavolo, la gonna color kaki piuttosto corta di Bailey
attirò la mia attenzione verso il buffet. I suoi occhi
guizzavano di continuo nella mia direzione e poi verso un gruppo di
reclute donna con cui stava spettegolando. Quando i loro sguardi
incrociarono il mio, li distolsero velocemente, ridacchiando tra di
loro, alcune sbuffando. Proprio ciò di cui avevo bisogno.
Altre reclute dalla sua parte.
La
punta di un becco mi sfiorò delicatamente. Swanna
cinguettò, strofinandosi su di me con le sue morbide piume.
Con un sorriso cupo, le accarezzai affettuosamente la schiena.
"Ehi
ciao. Perché non stai giocando con gli altri?"
Swanna
scosse il capo, rivolgendomi uno sguardo triste. "Swa."
Piegai
la testa di lato. "Cosa c'è?"
"Swa,
Swanna." Batté le ali come per gesticolare. C'era
qualcosa di familiare.
Infine
realizzai. "Ti manca Archeops, non è vero?"
"Swa."
Lei annuì, beccando il mio anello di fidanzamento.
Sospirai,
guardandolo con nostalgia. "Pensi che tornerà
mai?"
Posò
un'ala sulla mia schiena, con un sorriso materno.
"Nna!"
"Dici
davvero? Anche dopo questo malinteso?"
Swanna
ripiegò le sue ali e si protese su una zampa, come
avrebbe fatto una persona imbronciata con le mani sui fianchi. "Swa,
Swa, Swanna."
Le sue
ali corsero al petto mentre continuava a strepitare nella lingua
dei Pokémon. A volte desideravo davvero poterla capire come
sapeva fare N. Ma N non era qui ad aiutarmi. Si trovava a molte miglia
di distanza da casa, lontano da me.
"Signorina
White, vi ho portato un po' di torta." Shirley mi tese un
piatto, che afferrai delicatamente. "Io e Mildred siamo molto
preoccupate per voi. La festa vi ha forse fatto sentire peggio?"
Scossi
lentamente il capo. "No. Sto bene. Voi andate a divertirvi."
Swanna
parve sbuffare e cominciò a beccarmi sul braccio.
"Ehi,
smettila." La spinsi delicatamente via.
Shirley
ridacchiò. "Credo che Swanna desideri che vi
divertiate. Provate almeno a sorridere un po'."
Mi ci
volle parecchia energia per costringere le mie labbra a piegarsi
all'insù. Shirley si accigliò con
disapprovazione. Nel tentativo di sembrare un po' più
convincente, staccai un pezzo piuttosto grande della torta coperta di
glassa alla vaniglia di N e me lo infilai in bocca. Il suo gusto dolce
mi fece dimenticare le mie preoccupazioni per una frazione di secondo,
il tempo necessario per evocare un sorriso più genuino.
"Così
va meglio!" Shirley ricambiò il mio gesto.
Prima
che potesse girare i tacchi e andarsene, la chiamai. "Shirley."
"Sì,
signorina White?" Il suo sorriso non accennava a
svanire.
Inspirai
a fondo. Il cuore mi batteva così forte che le mie
orecchie pulsavano. Ero davvero in grado di affrontare il Team Plasma e
riguadagnare la loro fiducia? Ero pronta a fronteggiarli?
"P-Potresti...
Attirare l'attenzione di tutti su di me... Per favore?"
Non potevo più tirarmi indietro.
"Certo,
signorina White. Solo un momento." Shirley si fece strada verso
l'ingresso da dove la recluta aveva annunciato il mio arrivo.
Dopo
un breve scambio di parole, la recluta annuì,
tossicchiando prima di annunciare, "Signore e signori! Abbiamo un
annuncio da parte di sua Altezza, Lady White!"
Il chiacchiericcio si interruppe. Ogni membro, persino i
Pokémon, rimase in silenzio ad ascoltare ciò che
avevo da dire. Deglutii, conscia delle centinaia di occhi puntati su di
me. Il minimo errore nel mio discorso o nella mia postura, e avrei
definitivamente perso l'occasione di riguadagnar la loro fiducia.
Rimasi
seduta immobile sulla mia sedia, cercando le parole giuste.
Quando pronunciai a forza la prima frase, il mio respiro tremava.
"Voglio
ringraziare tutti per essere venuti al compleanno del nostro
principe, nonostante lui non sia qui con noi in questo momento."
Dopo
un momento di silenzio imbarazzato, proseguii. "Per tutti i suoi
diciannove anni, il principe ha consacrato la sua vita intera all'amore
e la protezione dei Pokémon di tutto il mondo."
Molti
occhi inespressivi erano rivolti nella mia direzione, ma andai
avanti. "Non ho ancora avuto notizie dei suoi progressi a Hoenn, ma..."
Che
cosa dovevo dire? Che Bailey era una stronza per non avermi dato
informazioni su N? Non quando metà Team Plasma stava dalla
sua parte. Forse lamentarsi di lei non era il modo migliore per
convincerli. Dovevo provare qualcosa di diverso.
"Io...
Lo conosco da un po' di tempo ormai, e... E sono arrivata a
comprenderlo meglio. Quando io... Quando ho percorso per la prima volta
le scale del castello, ho sentito di capire ciò che mi aveva
detto. N... Mi aveva detto che eravamo uguali. E ora che ci penso,
credo che lui si fidasse di me più di quanto io mi fidassi
di lui."
Alcuni sussurri corsero qua e là attraverso la sala da
ballo. Stavano assimilando ciò che avevo detto?
"Ma
ora, mi sento come se avessi perso tale fiducia. Penso di aver
perso anche la vostra."
Dio,
mi sentivo una stronza per averlo ammesso tanto in fretta. Avrei
dovuto aspettare.
"N
credeva in me, ma ho perso la sua fiducia quando è
partito pochi mesi fa. E proprio perché se n'è
andato, ho cominciato a capire una cosa."
Nessuno
sussurrava più. Tutti gli occhi mi fissavano con
intensità.
"Ho
realizzato... Che la sua fiducia significa tutto per me."
Mi
fermai un secondo per schiarirmi la gola. La tosse
echeggiò attraverso il silenzio immobile del Team Plasma.
Non si sentiva nemmeno un alito.
"Quello
che sto cercando di dire è che..."
Feci
una pausa. Lo pensavo davvero? Lo stavo ammettendo a me stessa?
Questo sentimento che avevo negato fin da quando avevo messo piede nel
castello come principessa. Era reale? Non riuscii più a
trattenere le parole.
"Io...
lo amo... con tutto il cuore."
"Buonanotte,
signorina White. Vi auguro un buon riposo. Dovete essere
esausta dopo quel discorso."
Mildred
fece scivolare le coperte sul mio corpo tremante. Nessuno aveva
pronunciato una parola dopo il mio discorso. Il resto della festa si
era consumato tra chiacchiere prive di importanza e tutto era finito in
modo piuttosto deludente. Non che avesse importanza. Per quanto mi
riguardava era perfetto.
La
luce già fioca guizzò e si spense quando
Mildred uscì dalla stanza. Pur stanca com'ero, non riuscivo
ad addormentarmi. C'era qualcosa che mi teneva sveglia.
Allungai il braccio attraverso il comodino, accendendo la lampada
tenue. Dopo aver aperto il cassetto, mi allungai alla ricerca di una
penna e dei fogli. Avevo bisogno di scrivere a N. Premetti la penna e
cominciai a scrivere.
Caro N
Lo
sbattere delle doppie porte mi fece quasi scivolare la penna sul
foglio. Quale diavolo era il loro problema!
"Complimenti
per avermi messo contro metà dei miei amici,
ragazzina." La luce invase la stanza da dietro la figura, rivelandomi
solo la sua sagoma. Ma non avevo bisogno di vederne i lineamenti per
capire chi fosse.
"Posso
chiederti perché disturbi il mio riposo, Bailey?"
Sbottai, riparandomi gli occhi dalla luce accecante del corridoio.
Lei
sbuffò. "Vi ho già dato un motivo
sufficientemente valido, principessa.
Davvero, non capisco cosa ci
trovi N in te. Sei solo una sgualdrina che ottiene sempre quello che
vuole. Non vali il suo tempo. Com'é che una stronzetta vive
una vita piacevole mentre la gente che lavora per ottenerla
riceve
merda?"
Quella
fu l'ultima goccia.
"Tu
pensi che la mia vita sia PIACEVOLE?
Ti rendi conto di tutto lo
schifo che ho dovuto passare? IO ho sofferto a causa del TUO svago!
Credi che ammalarsi sia DIVERTENTE?
Credi che perdere un amico sia
DIVERTENTE? Beh, senti un po' qua! Sono stata quasi uccisa dal padre di
N, quasi stuprata dal mio migliore amico, e abbandonata dal mio
fidanzato! E come se non bastasse, ho la MONONUCLEOSI! Ne ho abbastanza
di te! Vattene! Vattene! Vattene!"
Fui
scossa da un violento attacco di tosse; il catarro
fuoriuscì come una cascata dalla mia bocca. Muco e lacrime
si fusero assieme e scivolarono rapidamente lungo il mio viso. Quando
sarebbe finito tutto ciò? Quando avrei ottenuto giustizia?
Dov'era N quando avevo bisogno di lui?
"Mpf.
Non è colpa mia
se ti sei ammalata. Te la sei cercata
quando hai deciso di spezzare il cuore del povero N scaricandolo per
quel tuo piccolo toy boy. Komor, giusto?"
"STAI ZITTA!"
La tosse non accennava a smettere. Come poteva essere
così crudele? Perché?
"Mi
ricordo di avervi visto entrambi al Centro Pokémon di
Sciroccopoli. Stavi flirtando
con lui. Ho sempre pensato che gli amici
di infanzia non potessero mai uscire dalla friendzone, ma mi hai
smentito, ragazzina."
Procedette
ad allungarsi sul bordo del letto in modo provocante. "Non
avresti potuto pronunciare il suo nome più forte. Tesoro,
c'era gente che cercava di dormire
lì accanto. Oh
Komor! Sei
molto meglio di quello schifoso del mio fidanzato!"
"CHIUDI
QUELLA CAVOLO DI BOCCA!" Gridai tra i colpi di tosse.
"Ti desidero così tanto, Komor,"
gemette lei nella sua beffarda
imitazione.
"Perché?!
Perché mi odi così tanto?!"
I miei occhi bruciavano e pulsavano nelle orbite. "Perché
non puoi lasciare in pace me ed N una volta per tutte?!"
Riuscii
appena a vedere il ghigno sinistro che le increspava la faccia.
"Devo prima ottenere ciò che voglio."
"Non
sai proprio accettare il fatto che non lo sposerai mai? Cosa ci
vuole per fartelo capire?"
Il
ghigno di Bailey si corrugò in un cipiglio.
"Credimi,
ragazzina, la cosa è molto più complessa."
"Come?
Hai già reso chiaro il fatto che lo vuoi
assolutamente."
Lei
incrociò le braccia, volgendomi la schiena.
"È qui che
ti sbagli, ragazzina. Non è N che voglio."
Note della traduttrice
(translator's notes): Dan dan daaan, cliffhanger! Nel
prossimo capitolo Bailey sputerà il rospo.
Al
solito, grazie a chi continua a seguire questa storia, chi continua
a metterla tra i preferiti o le ricordate, e un grazie ancora
più grande a MoonBlack e La Potta che hanno anche recensito
♥ Come sempre riferirò ogni vostra parola - e
grazie mille per i complimenti che mi avete rivolto. A presto!
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