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Autore: BluechanXD    14/05/2015    7 recensioni
N e White terminano la loro battaglia finale in parità. Per rendere le cose eque, fanno un patto. N rinuncerà alle sue ambizioni ad una condizione: White deve diventare la sua principessa.
Storia tradotta da Lacie con il consenso dell'autrice.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Your trust is my love
autrice: BluechanXD
traduttrice: Lacie
capitolo originale: qui


Capitolo 18: La tua fiducia è il mio amore
~ Your Trust is My Love ~



Caro N,
 
Volevo farti gli auguri di compleanno, ma probabilmente li riceverai un po' tardi dato che il tuo compleanno è oggi.
Anche se non sei qui, daremo comunque una festa. Hai già ricevuto le mie lettere? Te ne ho già mandate quattro, ma non hai ancora risposto. Le ricevi? Le leggi, o le ignori del tutto? Va tutto bene? Non sei malato come me, vero? Io mi sento un pochino meglio, ma i sintomi persistono.
Vorrei che mi dicessi almeno dei tuoi progressi. Hai già fatto passi avanti ad Hoenn? L'unità informativa non mi ha ancora detto nulla.
Per favore rispondi presto.

White

Porsi la lettera sigillata a Mildred che piegò la testa preoccupata. "Signorina White, la festa comincia fra un'ora e voi siete ancora in camicia da notte."
Affondai di nuovo la testa nel cuscino. Non avevo alcuna intenzione di andare ad una festa di compleanno, specialmente se era in onore del mio fidanzato fuggiasco. Senza contare che metà del Team Plasma mi odiava ancora.
"Oh, non fate così, signorina White. Io e Shirley abbiamo già fatto preparare il vostro vestito!" Esortò Mildred invano. Quando capì che non avrebbe funzionato, smise.
Sospirando, mi tirai su a sedere. "Cosa devo fare, Mildred? Tutti mi odiano e nessuno vorrà sentire ragioni. Probabilmente mi butteranno fuori a calci dalla sala da ballo prima ancora che metta piede dentro."
Lei ridacchiò fiaccamente. "Non lo faranno, signorina White. Inoltre, questa potrebbe essere la vostra occasione per affrontarli e dimostrare che le voci di Bailey sul vostro conto sono false."
Io soffocai un colpo di tosse. "Ma non posso mettermi a fare un gran discorso. Non mi serve altro stress."
"È vero, ma andando alla festa dimostrerete a tutti che tenete ancora a Lord N. Se gli altri membri del Team Plasma sono ragionevoli, realizzeranno il malinteso."
La tosse che avevo trattenuto si fece strada fuori dalla mia gola. Afferrando un fazzoletto dal mio comodino, sputai il flusso di catarro che mi era salito alla bocca. Era la cosa migliore da fare, ma nelle mie attuali condizioni, come potevo riuscirci? Immaginavo di dover provare e basta. Che avevo da perdere?
Sospirai, arrendendomi. "Dov'è il mio vestito?"



"Ecco a voi sua Altezza Reale, Lady White!"
Le trombe squillarono attraverso la sala da ballo. La stanza era in penombra in segno di rispetto per la mia fotosensibilità. Perlomeno alcuni membri si preoccupavano abbastanza della mia malattia. Nessuno disse una parola mentre Mildred mi spingeva attraverso la sala da ballo verso la fontana al centro. Alcuni occhi mi lanciavano sguardi sospettosi mentre altri sembravano sconvolti dal solo fatto che fossi presente. Volevo solo sedermi lì vicino alla fontana e provare a mimetizzarmi. Se tutto andava bene nessuna recluta avrebbe cercato di far conversazione con me.
I miei Pokémon stavano chiacchierando con i Pokémon delle reclute attorno alla fontana proprio come il giorno del mio compleanno. Mi appoggiai all'indietro sulla sedia a rotelle, sorseggiando il tè caldo che Mildred aveva generosamente ordinato per me. Il dolore alla gola cominciò a placarsi ad ogni sorso. Forse sarei stata in grado di tirar fuori un discorso per la fine della festa. Ma, conoscendo la stronza, mi avrebbe probabilmente strappato le corde vocali prima che fossi in grado di attirare l'attenzione del Team Plasma.
Parli del diavolo, la gonna color kaki piuttosto corta di Bailey attirò la mia attenzione verso il buffet. I suoi occhi guizzavano di continuo nella mia direzione e poi verso un gruppo di reclute donna con cui stava spettegolando. Quando i loro sguardi incrociarono il mio, li distolsero velocemente, ridacchiando tra di loro, alcune sbuffando. Proprio ciò di cui avevo bisogno. Altre reclute dalla sua parte.
La punta di un becco mi sfiorò delicatamente. Swanna cinguettò, strofinandosi su di me con le sue morbide piume. Con un sorriso cupo, le accarezzai affettuosamente la schiena.
"Ehi ciao. Perché non stai giocando con gli altri?"
Swanna scosse il capo, rivolgendomi uno sguardo triste. "Swa."
Piegai la testa di lato. "Cosa c'è?"
"Swa, Swanna." Batté le ali come per gesticolare. C'era qualcosa di familiare.
Infine realizzai. "Ti manca Archeops, non è vero?"
"Swa." Lei annuì, beccando il mio anello di fidanzamento.
Sospirai, guardandolo con nostalgia. "Pensi che tornerà mai?"
Posò un'ala sulla mia schiena, con un sorriso materno. "Nna!"
"Dici davvero? Anche dopo questo malinteso?"
Swanna ripiegò le sue ali e si protese su una zampa, come avrebbe fatto una persona imbronciata con le mani sui fianchi. "Swa, Swa, Swanna."
Le sue ali corsero al petto mentre continuava a strepitare nella lingua dei Pokémon. A volte desideravo davvero poterla capire come sapeva fare N. Ma N non era qui ad aiutarmi. Si trovava a molte miglia di distanza da casa, lontano da me.
"Signorina White, vi ho portato un po' di torta." Shirley mi tese un piatto, che afferrai delicatamente. "Io e Mildred siamo molto preoccupate per voi. La festa vi ha forse fatto sentire peggio?"
Scossi lentamente il capo. "No. Sto bene. Voi andate a divertirvi."
Swanna parve sbuffare e cominciò a beccarmi sul braccio.
"Ehi, smettila." La spinsi delicatamente via.
Shirley ridacchiò. "Credo che Swanna desideri che vi divertiate. Provate almeno a sorridere un po'."
Mi ci volle parecchia energia per costringere le mie labbra a piegarsi all'insù. Shirley si accigliò con disapprovazione. Nel tentativo di sembrare un po' più convincente, staccai un pezzo piuttosto grande della torta coperta di glassa alla vaniglia di N e me lo infilai in bocca. Il suo gusto dolce mi fece dimenticare le mie preoccupazioni per una frazione di secondo, il tempo necessario per evocare un sorriso più genuino.
"Così va meglio!" Shirley ricambiò il mio gesto.
Prima che potesse girare i tacchi e andarsene, la chiamai. "Shirley."
"Sì, signorina White?" Il suo sorriso non accennava a svanire.
Inspirai a fondo. Il cuore mi batteva così forte che le mie orecchie pulsavano. Ero davvero in grado di affrontare il Team Plasma e riguadagnare la loro fiducia? Ero pronta a fronteggiarli?
"P-Potresti... Attirare l'attenzione di tutti su di me... Per favore?" Non potevo più tirarmi indietro.
"Certo, signorina White. Solo un momento." Shirley si fece strada verso l'ingresso da dove la recluta aveva annunciato il mio arrivo.
Dopo un breve scambio di parole, la recluta annuì, tossicchiando prima di annunciare, "Signore e signori! Abbiamo un annuncio da parte di sua Altezza, Lady White!" Il chiacchiericcio si interruppe. Ogni membro, persino i Pokémon, rimase in silenzio ad ascoltare ciò che avevo da dire. Deglutii, conscia delle centinaia di occhi puntati su di me. Il minimo errore nel mio discorso o nella mia postura, e avrei definitivamente perso l'occasione di riguadagnar la loro fiducia.
Rimasi seduta immobile sulla mia sedia, cercando le parole giuste. Quando pronunciai a forza la prima frase, il mio respiro tremava.
"Voglio ringraziare tutti per essere venuti al compleanno del nostro principe, nonostante lui non sia qui con noi in questo momento."
Dopo un momento di silenzio imbarazzato, proseguii. "Per tutti i suoi diciannove anni, il principe ha consacrato la sua vita intera all'amore e la protezione dei Pokémon di tutto il mondo."
Molti occhi inespressivi erano rivolti nella mia direzione, ma andai avanti. "Non ho ancora avuto notizie dei suoi progressi a Hoenn, ma..."
Che cosa dovevo dire? Che Bailey era una stronza per non avermi dato informazioni su N? Non quando metà Team Plasma stava dalla sua parte. Forse lamentarsi di lei non era il modo migliore per convincerli. Dovevo provare qualcosa di diverso.
"Io... Lo conosco da un po' di tempo ormai, e... E sono arrivata a comprenderlo meglio. Quando io... Quando ho percorso per la prima volta le scale del castello, ho sentito di capire ciò che mi aveva detto. N... Mi aveva detto che eravamo uguali. E ora che ci penso, credo che lui si fidasse di me più di quanto io mi fidassi di lui." Alcuni sussurri corsero qua e là attraverso la sala da ballo. Stavano assimilando ciò che avevo detto?
"Ma ora, mi sento come se avessi perso tale fiducia. Penso di aver perso anche la vostra."
Dio, mi sentivo una stronza per averlo ammesso tanto in fretta. Avrei dovuto aspettare.
"N credeva in me, ma ho perso la sua fiducia quando è partito pochi mesi fa. E proprio perché se n'è andato, ho cominciato a capire una cosa."
Nessuno sussurrava più. Tutti gli occhi mi fissavano con intensità.
"Ho realizzato... Che la sua fiducia significa tutto per me."
Mi fermai un secondo per schiarirmi la gola. La tosse echeggiò attraverso il silenzio immobile del Team Plasma. Non si sentiva nemmeno un alito.
"Quello che sto cercando di dire è che..."
Feci una pausa. Lo pensavo davvero? Lo stavo ammettendo a me stessa? Questo sentimento che avevo negato fin da quando avevo messo piede nel castello come principessa. Era reale? Non riuscii più a trattenere le parole.
"Io... lo amo... con tutto il cuore."



"Buonanotte, signorina White. Vi auguro un buon riposo. Dovete essere esausta dopo quel discorso."
Mildred fece scivolare le coperte sul mio corpo tremante. Nessuno aveva pronunciato una parola dopo il mio discorso. Il resto della festa si era consumato tra chiacchiere prive di importanza e tutto era finito in modo piuttosto deludente. Non che avesse importanza. Per quanto mi riguardava era perfetto.
La luce già fioca guizzò e si spense quando Mildred uscì dalla stanza. Pur stanca com'ero, non riuscivo ad addormentarmi. C'era qualcosa che mi teneva sveglia. Allungai il braccio attraverso il comodino, accendendo la lampada tenue. Dopo aver aperto il cassetto, mi allungai alla ricerca di una penna e dei fogli. Avevo bisogno di scrivere a N. Premetti la penna e cominciai a scrivere.

Caro N

Lo sbattere delle doppie porte mi fece quasi scivolare la penna sul foglio. Quale diavolo era il loro problema!
"Complimenti per avermi messo contro metà dei miei amici, ragazzina." La luce invase la stanza da dietro la figura, rivelandomi solo la sua sagoma. Ma non avevo bisogno di vederne i lineamenti per capire chi fosse.
"Posso chiederti perché disturbi il mio riposo, Bailey?" Sbottai, riparandomi gli occhi dalla luce accecante del corridoio.
Lei sbuffò. "Vi ho già dato un motivo sufficientemente valido, principessa. Davvero, non capisco cosa ci trovi N in te. Sei solo una sgualdrina che ottiene sempre quello che vuole. Non vali il suo tempo. Com'é che una stronzetta vive una vita piacevole mentre la gente che lavora per ottenerla riceve merda?"
Quella fu l'ultima goccia.
"Tu pensi che la mia vita sia PIACEVOLE? Ti rendi conto di tutto lo schifo che ho dovuto passare? IO ho sofferto a causa del TUO svago! Credi che ammalarsi sia DIVERTENTE? Credi che perdere un amico sia DIVERTENTE? Beh, senti un po' qua! Sono stata quasi uccisa dal padre di N, quasi stuprata dal mio migliore amico, e abbandonata dal mio fidanzato! E come se non bastasse, ho la MONONUCLEOSI! Ne ho abbastanza di te! Vattene! Vattene! Vattene!"
Fui scossa da un violento attacco di tosse; il catarro fuoriuscì come una cascata dalla mia bocca. Muco e lacrime si fusero assieme e scivolarono rapidamente lungo il mio viso. Quando sarebbe finito tutto ciò? Quando avrei ottenuto giustizia? Dov'era N quando avevo bisogno di lui?
"Mpf. Non è colpa mia se ti sei ammalata. Te la sei cercata quando hai deciso di spezzare il cuore del povero N scaricandolo per quel tuo piccolo toy boy. Komor, giusto?"
"STAI ZITTA!" La tosse non accennava a smettere. Come poteva essere così crudele? Perché?
"Mi ricordo di avervi visto entrambi al Centro Pokémon di Sciroccopoli. Stavi flirtando con lui. Ho sempre pensato che gli amici di infanzia non potessero mai uscire dalla friendzone, ma mi hai smentito, ragazzina."
Procedette ad allungarsi sul bordo del letto in modo provocante. "Non avresti potuto pronunciare il suo nome più forte. Tesoro, c'era gente che cercava di dormire lì accanto. Oh Komor! Sei molto meglio di quello schifoso del mio fidanzato!"
"CHIUDI QUELLA CAVOLO DI BOCCA!" Gridai tra i colpi di tosse.
"Ti desidero così tanto, Komor," gemette lei nella sua beffarda imitazione.
"Perché?! Perché mi odi così tanto?!" I miei occhi bruciavano e pulsavano nelle orbite. "Perché non puoi lasciare in pace me ed N una volta per tutte?!"
Riuscii appena a vedere il ghigno sinistro che le increspava la faccia. "Devo prima ottenere ciò che voglio."
"Non sai proprio accettare il fatto che non lo sposerai mai? Cosa ci vuole per fartelo capire?"
Il ghigno di Bailey si corrugò in un cipiglio.
"Credimi, ragazzina, la cosa è molto più complessa."
"Come? Hai già reso chiaro il fatto che lo vuoi assolutamente."
Lei incrociò le braccia, volgendomi la schiena. "È qui che ti sbagli, ragazzina. Non è N che voglio."



Note della traduttrice (translator's notes): Dan dan daaan, cliffhanger! Nel prossimo capitolo Bailey sputerà il rospo.
Al solito, grazie a chi continua a seguire questa storia, chi continua a metterla tra i preferiti o le ricordate, e un grazie ancora più grande a MoonBlack e La Potta che hanno anche recensito ♥ Come sempre riferirò ogni vostra parola - e grazie mille per i complimenti che mi avete rivolto. A presto!
  
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