Epilogo
“Colonnello Carter” Sam alzò gli
occhi dal microscopio, un aviere stava aspettando sulla soglia “Sì?” “Il
Generale O’Neill vorrebbe parlarle, nel suo ufficio” il suo cuore fece un
balzo, erano passate due settimane, Jack era andato a parlare con Hammond, ed
era tornato con una soluzione per loro due, sarebbe stato sufficiente che Sam
non fosse una sua diretta subordinata, ma che fosse ad esempio subordinata ad
un altro ufficio, semplice burocrazia, Jack aveva fatto tutto il possibile ed
Hammond aveva tirato alcuni dei suoi fili, ora dovevano solo aspettare la
lettera di conferma. Si diresse al suo ufficio con trepidazione, avevano
passato quelle due settimane nascondendosi, cosa che non piaceva a Sam, ma che
aveva i suoi lati positivi… sorrise nel pensare alle scuse che dava ai tecnici
per la rottura della telecamera nel suo laboratorio, Jack aveva calcolato che
l’aviere addetto ci metteva esattamente 17 minuti e loro li sfruttavano tutti e
17! Arrivò davanti alla sua porta bussò ed entrò. Jack le sorrise, Sam non
aveva bisogno di altre conferme, chiuse la porta dietro di sé e si gettò tra le
sue braccia “E’ Arrivata?” “Ma come? E io che pensavo ti piacesse inventare
scuse per le telecamere!” “Jack?!” La voce di Sam era supplichevole, Jack le
sorrise ancora “Oh sì! Sei ufficialmente sottoposta all’ufficio del pentagono,
ma distaccata all’SGC senza possibilità di richiamo” Quello era un punto
fondamentale, non volevano rischiare che fosse trasferita! Sam lo baciò “Credo
che dovremmo ringraziare Hammond, ci pensava da cinque anni!” Si sorrisero e si
baciarono ancora, ma furono interrotti nel sentire un applauso provenire dalla
sala accanto, si voltarono, Jack aveva dimenticato un piccolo particolare e Sam
troppo presa dalla notizia non ci aveva fatto caso, non era stato coperto il
vetro che separava l’ufficio dalla sala briefing. L’Sg3 e l’Sg7 stavano
aspettando il Generale ed avevano potuto osservare tutta la scena. Sam arrossì
però non si separò da lui. Jack sorrise hai suoi sottoposti che incitati dal fatto
che i due non si separavano, iniziarono a fischiare, applaudire e fare segni di
vittoria al loro Generale. Jack rispose con un pollice alzato, poi fece un
cenno con la mano e i suoi sottoposti ridendo obbedirono, tutte le sedie furono
voltate, ora erano visibili solo le schiene dei soldati. Sam aveva ancora le
guance leggermente arrossate dall’imbarazzo, Jack la trovava più bella che mai.
“Credo che abbiamo risolto il problema di dirlo agli altri, non c’è nessuno di
più pettegolo dell’Sg7!” Sam sorrise si voltò verso la sala briefing e visto
che nessuno guardava diede un rapido bacio a Jack “Ora vado, ti aspettano…”
“Già!” Jack fece ruotare gli occhi per
fingere sgomento, Sam rise poi si avviò alla porta si voltò per guardarlo, lui
l’aveva seguita con lo sguardo i loro occhi si incontrarono, si sorrisero,
erano stati uniti dal passato, vivevano finalmente insieme nel presente, il
futuro non poteva essere che roseo!
Jolinar: Già per una volta Jack si
comporta come si deve! Ho visto Moebius in francese, sono curiosa qual’era la
battuta e com’era in originale?
Thia: Sono delle teste dure ma
almeno ogni tanto uno dei due mette la testa a posto! (Strano a dirsi ma questa
volta è toccato a Jack!).
Nahid: Oh sì! Georgino, ancora una
volta, ha fatto il suo dovere!
Kloe2004: Grazie mille!
23jo: Sì questa era l’ultimo
capitolo… Sono contenta che la storia ti sia piaciuta, grazie mille per i
complimenti!
Non mi resta che ringraziarvi!
Quindi grazie a tutte e tutti per i commenti e per i complimenti! Mi dispiace
per voi ma ho già un’altra fic praticamente finita… mi mancano solo le
correzioni… quindi, se vorrete, alla prossima!