Jack si
risvegliò circondato da un' enorme folla di adolescenti.
Essi
vestivano una strana divisa blu, anche se le ragazze portavano una minigonna...
molto corta come poté constatare il nostro attira jella.
Rimase
sorpreso da un particolare agghiacciante: quella folla... come faceva ad essere
immune alla nera sfortuna di cui lui era il maggior magnete?
"Strano,
ci sarebbe dovuta essere una pioggia di meteoriti, un' invasione aliena o come
minimo un ritorno al nazismo." pensò confuso Jack.
Improvvisamente
i suoi ragionamenti furono interrotti da un particolare che raggiungeva più o
meno lo zero assoluto : con che voce stava pensando?
Preso dal
panico, iniziò a emettere monosillabi incomprensibili o pezzi di canzoni
dimenticate, in modo da poter riconoscere la sua voce.
( Cazzo,
ma ho una voce orrenda! ) pronunciò cupamente.
Ad un
tratto, come in risposta alle sue lamentele, una voce vellutata iniziò a
parlare.
( Ed io
cosa dovrei dire? ) disse la voce.
Jack girò
la testa di scatto, notando che sulla sua spalla stava appollaiato un grande
micio nero, dagli occhi verdi e con un papillon rosso al collo.
(E tu chi
diavolo sei?) chiese Jack, sorpreso.
Dovete
sapere che Saverio e Jack, pur trovandosi nella stessa cella, erano divisi da
una barriera sensoriale che impediva loro qualsiasi contatto. Infatti,
l'avvocato capì di non essere l'unico detenuto solo col ragionamento.
Il micione
si mise una zampa davanti alla bocca, chiuse gli occhietti ed emise un colpetto
di tosse. Poi iniziò a parlare.
( Ehm, io
sono... il tuo spirito guida! )
( Il mio
spirito guida? )
( Sicuro,
inviato da Morte affinché tu... possa... ehm.. )
( Ahhh,
dunque tu sei stato inviato da Morte per aiutarmi nella missione. )
( Ecco,
proprio quello. ) rispose il gatto.
Saverio,
nei panni di gatto, tirò una fusa di sollievo: i gatti sono gli unici esseri
viventi in grado di schermare la propria anima a Morte, per questo vivono a
lungo.
( Dunque,
che facciamo adesso? ) chiese Jack.
( Beh..
adesso noi... )
D'improvviso,
una terza voce si intromise nella conversazione:
( Scusa,
sei anche tu una matricola? )
A parlare
era una ragazzina alta un metro e poco più, con dei capelli che combattevano
assiduamente la legge di gravità, vestita con un abito giallo.
( Ehm...
se... certo ) rispose Jack.
( Allora
devi entrare come hanno fatto tutti ) rispose la ragazza.
"Ma
entrare dove?" pensò, prima di
girarsi di 180 gradi.
Appena
voltato, vide un' enorme struttura vagamente somigliante ad una nave,
circondata da un gigantesco anello galleggiante.
( Ma che
cazzo... ) stavano per dire i due neo-reincarnati, ma subito continuarono la
propria osservazione a mente.
"...è
questa depravazione architettonica? Forse qui l' oppio è legalizzato ed
incoraggiato dal monarca?" pensarono i due.
( Su,
entrate!!! ) disse la ragazzina, impaziente.
( Non
morde, vero? ) chiese Jack riguardo alla struttura abominevole.