Mi chiamo Alessandro Parodi, nato il 25 Novembre del 1990 a Genova. Esatto, un mese prima di Gesù, e la cosa mi ha sempre fatto piacere. Durante i miei brevi deliri di onnipotenza ho persino osato paragonarmi a nostro signore Iddio.
Nonostante ciò sono solo un ragazzo come tanti altri. Se si escludono la mia passione per l’ esercizio fisico (moderato ma costante), il mio amore per il tè delle cinque (con i molinetti, deliziosi) e le catene montuose di libri e fumetti sulla mia scrivania potrei anche passare come anonimo. Ed in effetti ci passo.
Scrivo da anni, ma con tali pause che il mio livello è rimasto poco più alto di quello di un novizio. Inizialmente, desideroso di innamorarmi, scrivevo principalmente storie romantiche. Adesso, con un paio di relazioni disastrose alle spalle ed una mentalità sempre più materialista, venale e poco attenta ai sentimenti altrui, scrivo ciò che mi gira, senza particolare passione o cipiglio professionale: non sono un fottuto scrittore, sono un ragazzo che si diverte ogni tanto a scrivere, che è ben diverso.
Un cosa che mi è rimasta è il piacere nel far ridere la gente. Non c’ è malvagità nelle risate di chi legge storie comiche, vi è solo un breve attimo di congedo dal dolore della vita.
Oddio, non sono certo Jay Leno o Alberto sordi o Totò, ma qualche volta riesco a far ridere la gente e ciò mi aggrada.
Leggo molti manga, comics americani e libri. Non sopporto le storie realiste o tristi. Allo stesso modo aborro i libri che denunciano qualsivoglia cosa, e quelli che sottolineano la sofferenza dell’ uomo moderno. La vita rende questi aspetti fin troppo bene, senza bisogno di sottolineare ulteriormente.
Per il resto amo molto anche la musica, di cui ricerco sempre nuovi generi, arrivando ad apprezzare anche brani di musica elettronica, ma anche blues, rock, metal, jazz, rap, pop, musica classica più gli infiniti sottogeneri esistenti. C’ è talmente tanta musica da scoprire che rimanere rinchiusi in uno o pochi generi è veramente da stolti.
Sui miei fandom preferiti posso dire di amare molto i final fantasy dal 6 fino al 12, e poi molti manga che su efp o non vengono considerati perché non di moda o proprio nemmeno presi in considerazione.
Ah giusto. Detesto i commenti senza contenuto. In un commento devo riuscire a capire se il lettore ha letto o meno, inoltre mi piace sentire le opinioni sulle mie opere.
Direi basta così.