Capitolo
23
La menta si avvicinava velocemente. Rossella aveva sempre
più freddo, ed aveva l’impressione che
quell’odore pungente le si stesse infiltrando nelle ossa.
Li aveva sentiti, qualche tempo prima. Non li aveva riconosciuti tutti,
ancora non era così brava, ma era certa di percepire
chiaramente Micene e Ioria, ed anche Mur. E Shun. Quelli erano cosmi
che conosceva molto bene.
Aveva paura. Stava lottando perché Pandora non
l’avesse vinta, per se stessa ma anche per Shun. Non sapeva
quale fosse la verità tra la versione di Pandora e quella di
Ikki, ma non voleva scoprirlo, non voleva che si ripresentasse la
possibilità che Shun patisse di nuovo quell’orrore.
- Shun, ti prego vattene – implorava con un filo di voce,
ormai incapace di urlare – Ti prego, ti prego…
Vattene… -
- Sei un’idiota! – esplose Camus, furioso
– E io scemo che ti do ascolto! Ci siamo persi! –
- No! – rispose Milo, puntando il dito – Ecco il
castello! –
- Oltre che idiota sei pure cieco! Ma ti sei accorto che siamo sulla
collina sbagliata? –
- Abbiamo seguito la strada giusta! –
- Certo! Infatti siamo all’ingresso del castello! Che
cretino, possibile che non me ne sia accorto? –
- Cosa vuoi che ne sappia io, con tutta questa neve quasi non si
distingue la strada dall’erba del bosco! Sei tu il Signore
delle Energie Fredde, potresti anche darmi una mano! –
- Ah, adesso sarebbe anche colpa mia? Chi è quello che ha
deciso dove andare, che ha detto che conosce il tedesco e che quindi
è in grado di destreggiarsi tra tutti i cartelli dei
sentieri? -
Vennero interrotti da una risata cristallina:
- Ma che bello, ho anche lo spettacolino! Due soldatini che litigano!
–
Una ragazza spuntò fuori dietro un albero, un’aria
ironica e divertita dipinta sul volto.
- E tu chi saresti? – chiese Camus, preparandosi a difendersi.
- Il mio nome è Leucippe dell’Edera, Cavaliere di
Persefone, e sono qui per impedirvi di proseguire –
- Visto? – esclamò Milo, trionfante – Se
lei è qui non abbiamo certo sbagliato strada! –
- Oh, beh, devo ammettere che non è esattamente
così… - Leucippe aveva uno sguardo birichino
– Ero di guardia ad un accesso, ma vi ho visti prendere
un’altra strada, e dato che non conosco troppo bene queste
zone ho temuto sapeste un altro modo per avvicinarvi, così
vi ho seguiti fino ad ora –
- Se lei è qui non abbiamo sbagliato strada, vero?
– ringhiò Camus all’indirizzo di Milo
– Se non fosse che dobbiamo raggiungere Rossella, ti
eliminerei immediatamente… -
- Beh – riprese Leucippe – se vuoi, ti aiuto
io… E’ ovvio che poi eliminerei anche
te… -
- Ehi, frena dolcezza! Fino a che mi minaccia Camus non me la prendo,
ma… - fu costretto ad interrompersi per lanciarsi a terra,
evitando un globo di luce che il Cavaliere di Persefone aveva scagliato
contro di lui –
- Non chiamarmi dolcezza – sibilò Leucippe,
scandendo ogni parola – Non ti permettere mai più
di mancarmi di rispetto! Piega la testa davanti a colei che
decreterà la tua fine! –
- Tsè! Illusa… - sorrise Milo, rialzandosi
– Credi davvero che mi lascerò intimorire da te?
Ho sconfitto nemici peggiori di un semplice Cavaliere di una
divinità minore… - il globo di luce stavolta lo
colpì in pieno, mandandolo a sbattere violentemente contro
il tronco di un pino poco distante. La neve che si era depositata sui
rami gli cadde tutta sulla testa. Camus represse un sorriso, davanti a
quella sorta di pupazzo di neve che era il suo amico.
- Mai… insultare… la dea…
Persefone… davanti… a me! –
l’affanno di Leucippe era dovuto solo alla rabbia, era
più che evidente – Pagherai per la tua
arroganza!!! Rami di luce! –
Questa volta però non fu così semplice. Camus si
mise in mezzo, fermandola con una Polvere di Diamanti che le
imprigionò i piedi in un blocco di ghiaccio. Il Cavaliere di
Persefone li guardò, e sorrise ironicamente:
- Pensate che questo basti a fermarmi? – giunse le mani
davanti a sé - Forze della Terra, sostenetemi nella mia
lotta – recitò, come una litania - Forze della
Terra, sostenetemi nella mia lotta, forze della Terra, sostenetemi
nella mia lotta, forze della Terra, sostenetemi nella… -
solo in quel momento Milo si accorse che le sue gambe erano strette in
una morsa d’acciaio. Rami di edera erano spuntati dalla terra
e li stavano avvolgendo, stringendo sempre di più.
Arrivarono velocemente alla vita dei Cavalieri, che si dimenavano nel
vano tentativo di liberarsi.
- E’ inutile agitarsi così – rise
Leucippe – L’Edera ti si avvinghia addosso,
perché è l’unico modo per lei di
sopravvivere, e più vi muoverete più si
stringerà a voi, in una semplicissima lotta per la
sopravvivenza! Non avete scampo! –
- Camus… - rantolò Milo. I rami avevano
già raggiunto il suo torace, gli impedivano di respirare e
gli stringevano il diaframma, togliendogli quasi completamente la
parola – Stai… pronto… -
- Milo… fai attenzione… -
Milo sorrise, e puntò l’indice verso le proprie
gambe:
- Restrinction… - le Onde di Scorpio colpirono i rami che si
stavano avvinghiando ad entrambi. L’edera si
immobilizzò e si afflosciò al suolo. Camus si
ritrovò improvvisamente libero, e non si fece sfuggire
l’occasione, approfittando dello stupore di Leucippe:
- Aurora Execution! – la tempesta di ghiaccio si
abbatté sulla ragazza, che venne sollevata in aria e ricadde
pesantemente al suolo, completamente ricoperta di una gelida brina,
immobile.
Camus si rivolse allora al compagno, che si era lasciato cadere in
terra:
- Milo… - lo sollevò, sostenendogli le spalle con
un braccio – Che brutta idea che hai avuto…
Rivolgere contro te stesso le Onde di Scorpio… -
- Beh… Ci siamo liberati, no? –
- Già… Ed ora le tue gambe sono praticamente
paralizzate… -
- E’ solo un effetto temporaneo… Vai avanti, ti
raggiungerò più tardi, appena mi sarò
ripreso… -
- Certo… E pensi davvero che ti lascerei qui da solo? Forza
– lo aiutò ad alzarsi, e si passò il
suo braccio dietro il collo, sostenendolo – andremo avanti
insieme –
Death correva spavaldo nel bosco, i piedi che affondavano morbidamente
nella neve soffice. La penombra e l’incredibile quiete non lo
impensierivano minimamente, come neppure la possibilità di
trovare nemici sul proprio cammino. Anzi, aspettava che qualcuno si
facesse vedere, per poter menare le mani un po’.
Improvvisamente i suoi sensi allenatissimi percepirono qualcosa, e
spiccò un balzo, evitando una sfera di energia lanciata a
grande velocità verso di lui.
- Tutto qui? – rise quando ritoccò terra
– Chiunque tu sia, dovrai fare di meglio! Altrimenti, sai che
palle un combattimento tra noi due? Ti eliminerei subito, e non ci
sarebbe soddisfazione! –
- Fossi in te, Cavaliere, abbasserei la cresta! –
esclamò una voce femminile, mentre una figura si mostrava a
lui.
- Ma guarda! Una leggiadra fanciulla che cerca di sbarrarmi la strada!
–
- Non “cerco” di sbarrarti la strada, intendo
fermarti qui, e ucciderti, se sarà necessario! –
- Pensi davvero di riuscirci? Credi davvero di poter sconfiggere un
Cavaliere d’Oro di Atena? -
- Tsè! Mi avevano raccontato dell’imperante
maschilismo dei Cavalieri di Atena, ma non ci avevo creduto fino in
fondo… -
- Eh no, cocca! Mi si può dire di tutto, ma non che sono
maschilista! –
- Eh già, tu uccidi uomini e donne indistintamente! Basta
far fuori qualcuno, vero, nobile Cavaliere del Cancro? –
- Prima di tutto quei giorni sono passati, e poi, dato che a quanto
pare sai perfettamente chi sono, potresti presentarti? Sai, mi piace
sapere i nomi di quelli che elimino, così li posso scrivere
sul libro nero che ho a casa… -
- Libro nero? Enciclopedia, vorrai dire! Comunque, dato che lo vuoi
sapere, il mio nome è Leuce dell’Oceano, amante
del sire Hades e Cavaliere di Persefone –
- Cavaliere di Persefone? –
- Già. Noi Cavalieri di Persefone siamo tutte donne. La
nostra signora si fida delle altre donne, a differenza di Atena e della
sua altezzosa reincarnazione, che preferisce essere l’unica
gallina circondata da galletti! –
- Sai una cosa? Mi stai simpatica, sei sicuramente molto più
intelligente di tanti che girano nel Santuario di Atene, mi dispiace
doverti eliminare… Non è che puoi farti da parte
e lasciarmi passare? Sono sicuro che troverò qualcun altro
con cui menare le mani… -
- Non ti facevo così ingenuo. Pensi davvero che con un paio
di complimenti mi scioglierò come una qualunque donnetta
svenevole e ti lascerò passare? –
- Mai stato più sincero di adesso. E non ci avevo nemmeno
pensato. Le donne con cui ho a che fare certamente non si lasciano
intortare da due moine – scoppiò a ridere,
pensando all’espressione di Shaina se qualcuno avesse cercato
di fregarla così; probabilmente la cosa l’avrebbe
resa solo furiosa - Bene. Se abbiamo finito di dire idiozie io avrei un
po’ fretta, quindi decidi quello che vuoi fare –
- Ho già deciso! Vortice cristallino! – una
spirale d’acqua si abbatté su Death Mask,
scagliandolo a terra.
- Ehi – esclamò il Cavaliere d’Oro,
rialzandosi - Sei meglio di quanto credessi! –
- Avete la bruttissima tendenza a sottovalutare qualunque donna
vediate… -
- Ah sì? Vediamo! Strati di Spirito! – ma Leuce
parve sciogliersi in una piccola pozzanghera, fino a che gli Strati di
Spirito si affievolirono e sparirono, e lei riprese forma in un attimo:
- Quando si parlava di sottovalutare… Una sola cosa
può sconfiggermi, Cavaliere: un mio colpo, solo un vortice
d’acqua mi può colpire, e mi scioglierei in esso.
Ma non sarò mai così stupida… - uno
strano ghigno si dipinse sul volto di Death Mask – Ed
ora… Vortice Cristallino! –
- Per il Sacro Cancer! – con orrore, Leuce vide il proprio
colpo scontrarsi con il Sacro Cancer, e tornare indietro, verso di lei,
più potente di quando l’aveva lanciato. Con un
urlo, disparve nella spirale d’acqua che lei stessa aveva
creato. Cancer rimase solo:
- Ti avevo mal giudicato, Leuce – mormorò,
più a se stesso che alla scomparsa ragazza – Mai e
poi mai bisogna rivelare la propria debolezza ad un avversario, anche
se ritieni di averlo in pugno. E’ una delle prime cose che
insegnano quando diventi Cavaliere… Evidentemente, non eri
così intelligente come sembravi… -
Si riscosse, e ricominciò a correre.
Anche Ioria e Shaka si erano ritrovati su un’ampia strada
asfaltata. La candida neve continuava a cadere, e produceva un suono
ovattato sotto i loro piedi. Si muovevano con cautela, per evitare di
scivolare sul sottile strato di ghiaccio che si stava formando sulla
salita. Dietro una curva si fermarono improvvisamente, sorpresi.
Davanti a loro si trovava uno stretto ponte, che collegava la china con
il colle accanto. Quello era inequivocabilmente un turistico punto
panoramico, da quella posizione il castello era più visibile
e bello che mai.
- Accidenti – mormorò Ioria – se non
avessimo tutta questa fretta potrei restare qui tutto il giorno ad
ammirarlo… -
- Attento Ioria – disse Shaka, guardingo –
C’è qualcuno dall’altra parte del
ponte… -
- Complimenti Cavaliere – trillò una voce
argentina – Non immaginavo che riusciste ad accorgervi di
me… -
- Fatti vedere! – esclamò Ioria, pronto a
difendersi.
- Agli ordini! – dall’ombra uscì una
bellissima donna, con splendidi capelli rossi, che si confondevano con
l’armatura, del colore del fuoco. Il suo sorriso era
splendido, ma ironico – Soddisfatto di ciò che
vedi? –
- Chi sei? –
- Il mio nome è Kabeiraia del Papavero, Cavaliere di
Persefone –
- Cavaliere di Persefone? Una ragazza? –
- Certo. Siamo tutte donne, non lo sapevate? Persefone non è
Atena, che ama circondarsi di begli uomini, la mia signora è
fedele al Sire Hades, e ha fiducia in noi –
- Fatti da parte, ragazza, non ho intenzione di combattere contro una
donna! –
- E’ un vero peccato, sai? Perché la mia coscienza
non ha nulla da obiettare se elimino due uomini! –
scagliò verso di loro un’onda di luce, che
riuscirono ad evitare per un soffio – Ma come, tu non sei il
Cavaliere del Leone? Non sei fidanzato con una sacerdotessa guerriero?
Che direbbe se ti sentisse? O forse la tua è solo
galanteria? I galantuomini ormai sono talmente rari che dubito di
averne incontrato uno… Il tuo è solo ego
maschile, vero? –
- Non risponderle, Ioria – lo precedette Shaka –
Non provocarla ulteriormente, il suo cosmo è più
esteso e potente di quanto possa sembrare –
- Ma guarda, il bel Cavalierino invece si è accorto che non
sono da sottovalutare… Allora un po’ di cervello
al Santuario di Atene si trova… -
- Perché – le disse Shaka – invece di
chiacchierare non dimostri la tua potenza? –
- Basta chiedere! Semi di stelle! – una pioggia di piccoli
globi di energia si diresse verso di loro.
- Lightning Volt! – i due colpi si scontrarono, e Ioria
riuscì a contrastarla, ma alcuni frammenti riuscirono a
superare la sua barriera difensiva, e li colpirono –
Maledizione, Shaka, avevi ragione tu… -
- E questo – rise Kabeiraia – è solo
l’inizio… Oblio del papavero! – un dolce
profumo si disperse nell’aria, avvolgendo i due Cavalieri
d’Oro.
- Shaka… - chiamò Ioria, cadendo carponi
– le gambe… non mi reggono
più… - Shaka si lasciò cadere seduto e
incrociò le gambe, nella classica posizione del loto.
Portò le mani davanti a sé, accostandone i palmi:
- Abbandono dell’Oriente – un globo di energia si
formò tra le sue mani. Socchiuse gli occhi, e
lanciò il globo verso Kabeiraia. Sul volto del Cavaliere di
Persefone, colpita in pieno, si dipinse una espressione stupita. Poi
parve rasserenarsi, e chiuse gli occhi, cadendo dal ponte e
precipitando nello strapiombo senza emettere alcun suono.
Shaka si rialzò, chiudendo nuovamente gli occhi, e si
avvicinò a Ioria, tendendogli la mano:
- Tutto bene? –
- Sì, grazie… - Ioria accettò
l’aiuto e si rialzò – Ma… che
cos’era? –
- Molti Cavalieri utilizzano colpi non violenti, ma che sono anche
peggiori. Dal papavero si ottiene l’oppio, una droga in grado
di narcotizzare velocemente chiunque. Conoscevo questa tecnica, ecco
perché sono stato in grado di contrastarla. Forza, andiamo!
– Ioria annuì ed attraversarono il ponte,
continuando la corsa verso il castello.
Rossella spalancò gli occhi di scatto, quando
percepì che un gelido rametto di menta aveva raggiunto la
sua caviglia e le si stava avvolgendo attorno alla gamba. I lacci erano
strettissimi, e le avevano fermato la circolazione. Da tempo non
riusciva più a muovere le dita, completamente intorpidite.
Il freddo era sempre più intenso, e tremava violentemente.
Myntha la osservava impassibile e silenziosa, le braccia conserte,
appoggiata al muro, indifferente alla temperatura che si abbassava
sempre di più.
Riusciva a sentirli, ed erano tutti più o meno sani; Micene
sembrava un po’ malridotto, ma stava bene, Shun, Mur e Ioria
erano praticamente illesi; degli altri, riconosceva qualcuno malconcio,
ma non avrebbe saputo dire chi fosse. Dovevano andarsene, qualcuno
doveva assolutamente portare via Shun di lì, Pandora non
doveva riuscire a raggiungerlo. Mur era con lui. Forse attraverso il
cosmo avrebbe potuto parlargli…
Mur si fermò improvvisamente, e rimase immobile. Era sicuro
di aver sentito Rossella.
- Mur! - Shun, qualche passo avanti a lui, sembrava impaziente
– Perché ti sei fermato? Noi… - ma il
Cavaliere dell’Ariete sollevò di scatto una mano,
fermandolo:
- Un attimo. Un attimo solo… -
Rimase in silenzio, finché non la sentì di nuovo:
- Mur… -
- Rossella! – la chiamò telepaticamente,
attraverso il Cosmo – Non temere, stiamo arrivando
–
- No! Devi portare via Shun, subito! Pandora mi vuole solo per riavere
il fratello! Ikki mi ha detto che l’anima di Hades
è morta, ma Pandora è convinta che possa tornare!
Non dobbiamo permettere che questo possa accadere, Pandora non deve
raggiungere Shun! Portalo via! Ora! Dovete… - la voce
scemò, ed il cosmo di Rossella scomparve.
Mur rialzò la testa, e guardò Shun, incerto sul
da farsi.
- Non ci pensare nemmeno – lo anticipò il
Cavaliere di Andromeda.
- Di cosa parli? –
- Di Rossella. Non ti permetterò di portarmi via di qui,
qualunque cosa voglia da me Pandora –
- Ma… -
- Sì, ho sentito tutto. Ero troppo vicino a te, e il mio
legame con Rossella è troppo profondo perché non
sentissi quello che ti ha detto. E non me ne vado, non senza di lei.
Sono stato chiaro? –
Mur mantenne la sua impassibilità, ma sorrise dentro di
sé: quel ragazzino era cresciuto, ed aveva acquisito una
forza incredibile, finalmente si mostrava in tutto il suo coraggio.
Annuì:
- D’accordo –
Rossella si lasciò andare completamente, lasciando cadere la
testa e respirando a fatica. Ormai aveva quasi totalmente perso le
forze.
- Piccola stupida… - mormorò Myntha, senza
abbandonare la propria posizione – Cercare di comunicare con
loro attraverso il cosmo… Idiota… Ma questo
depone solo a nostro favore. Ti sei sforzata troppo, e ormai ti restano
pochissime energie… Mi sarà molto più
semplice, ora, raggiungere la tua anima. Hai solo accelerato il ritorno
della mia signora –
Delle lacrime uscirono dalle ciglia socchiuse di Rossella, e caddero
sulle piante sottostanti, due gocce di pioggia d’argento.
- Andate via… - implorò – Andate
via… -
Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!
Ciao a tutti!!!
Che dire? Le mazzate continuano a più non posso... ;-)
Ho dimenticato di dirlo lo scorso capitolo: i Cavalieri di Persefone
sono il frutto di una accurata ricerca mitologica fatta in un
pomeriggio in cui la voglia di studiare era ben oltre che sotto le
scarpe... Sono tutte figure in qualche modo legate a Persefone, e le
armature che indossano hanno tutte a che fare con il loro mito. Quanto
ai loro colpi segreti... no, quelli sono tutti frutto della mia
immaginazione... :-)
Oggi poco sproloquio post-capitolo, i miei esami si avvicinano e ho
pochissimo tempo, e siccome voglio ringraziare tutti uno per uno (e
oggi siete tantissimi... grazie... mi prostro davanti a ciascuno di
voi...), chiedo scusa per la brevità delle risposte e passo
direttamente ai miei recensori:
Sabaku no Yugy:
Sono felice che le mie combattenti ti siano piaciute, vedo che la
fatica viene premiata (d'accordo, la smetto di tirarmela da qui a
là in fondo...)... ;-) Beh, che ne dici? Le mazzate che
continuano ti piacciono? Alla prossima, un bacio!!!
HOPE87: Non
hai ancora finito la serie di Hades??? Ops... Scusa... Non ha pensato
ad avvertire dello spoiler, ho dato per scontato che tutti la
conosceste, anche perchè nessuno ha detto nulla quando Ikki
ha parlato a Rossella di Hades... Nè all'arrivo di
Pandora... Mi inginocchio e domando perdono... Se non sei troppo
arrabbiata con me, fammi sapere che ne dici di questo capitolo... A
presto, un bacio!!!
Nemeryal:
Grazie!!! Spero ti piaccia anche questo!!! Alla prossima, un bacio!!!
Beatrix:
Sì, in effetti nella serie di Hades non viene nemmeno citata
Persefone, ma il mito dice che lui l'amava profondamente... Ho provato
ad immaginare che lui invece si ricordasse della moglie, e che
l'aspettasse per regnare insieme... Vedremo come evolverà...
A presto, ciao!!!
Snow Fox:
Evviva, sei tornata!!! Lo ammetto, e tutti gli altri recensori mi
odieranno per questo, ma la tua defezione mi aveva fatto restare molto
male, mi dispiaceva non essere stata in grado di mantenere vivo il tuo
entusiasmo e la tua attenzione... Quindi quando ho visto la tua nuova
recensione mi sono messa a ballare per la stanza "Tattarà,
tattarà tattarattatataratatà tattaratatattarata
tattaratatatata..."; prendimi per scema ma è vero... :-) Ti
preeeeeeeeeego, non mi abbandonare più... A presto, un
bacio!!!
anzy: Grazie
grazie!!! Allora, capiamoci, io non ho detto niente riguardo brutte
fini, ho solo detto che amo i lieti fini (anche se a volte ho una idea
tutta mia di "lieto fine"...) e che sono infelice perchè non
mi fanno divertire eliminando qualcuno... Non ho detto che lo
farò nè che non lo farò... Uhm, mi
sono confusa da sola... ;-) Grazie ancora, alla prossima, un bacio!!!
ti con zero:
Grazie!!! Oh ma siete tutti fissati con le brutte fini!!! Mai detto
nulla del genere, nè in un senso nè nell'altro!!!
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo in ferie con Saori 24 ore su 24
nooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ti
preeeeeeeeeeeeeeego, potrei suicidarmi... Uhm, no, non è il
caso, però potrei eliminare lei... ;-) A presto, ciao ciao!!!
Sabri92: Eh,
per il momento Persefone dorme ancora, bisogna aspettare un po' per
vedere se i Cavalieri riescono a salvare la nostra eroina... Alla
prossima, un bacio!!!
NinfaDellaTerra:
Quanti complimenti!!! Grazie!!! Eh sì, il mio femminismo
imperante non avrebbe mai accettato un salvataggio completamente
maschile, nè una schiera di cavalieri uomini... Non so, mi
piaceva molto l'idea di avere combattenti femminili, giusto per
ricordare ai baldi giovanotti di Atena che anche le donne possono avere
due palle così... E quindi mi serviva Marin,
perchè non cascassero nell'equazione
donna-combattente=nemica... ;-) Grazie ancora, a presto, un bacio!!!
Gufo_Tave:
Grazie! Nessun problema con i nomi originali, mi ci destreggio
benissimo, ma ho solo una avversione personale per Aiolos e Aiolia...
Così, sono un po' particolare... ;-) Grazie ancora, alla
prossima, ciao!!!
Martyx1988:
Grazie!!! Non so come mi sia venuta l'idea di Euridice, ma è
sempre stato un personaggio mitologico che mi affascinava molto (uhm...
no, per la verità chi mi affascinava era il marito... da
piccola avevo un libro di racconti mitologici con immagini che
sembravano foto da tanto erano realistiche, e diventando adolescente ho
notato che Orfeo era da sbavo...), ho voluto darle una dimensione
un po' più corposa della sfigata imprigionata a
metà nella roccia... ;-) Grazie ancora, a presto, ciao!!!
RedStar12:
Benvenuta!!! E grazie per i complimenti!!! Eh sì, ho sempre
visto Pandora come un po' fulminata... E arrivata alla fine della serie
di Hades mi sono chiesta che fine avesse fatto, e cosa avrebbe detto
scoprendo che le avevano fatto fuori il fratellino numero 2 (dato che
il numero 1, Shun, aveva già levato le tende...).
Così, dato che il suo mi pareva un finale aperto, ho voluto
provare a vedere come sarebbe continuata... ;-) E ho sempre adorato
Marin, è un po' troppo smielosa per i miei gusti quando si
tratta di Seiya, però quando ci si mette sfodera una grinta
micicdiale!!! Grazie ancora, alla prossima, ciao!!!
Come sempre, grazie anche a coloro che continuano a leggermi in
silenzio!!!
Ciao ciao a tutti!!!
roxrox