vampire knight2 cap25
Lo
so, lo so, mi vergogno di me stessa.
Ho avuto tutte le vacanze per scrivere e guardate con cosa ne esco
fuori! Con 'sta schifezzuola! °.°
Mi scuso ancora infinitamente con tutti i lettori e vi lascio alla
lettura del capitolo.
Iury: una bella sfiga conoscere qualcuno come Tenshi! -_- I
miei familiari lo sanno bene... ehm... ^^'
Il povero Aido invece è rimasto ben deluso... povero... ^^'
mikamey: la gelosia e Kain non ce li vedo proprio assieme! E'
più adatto Aido, secondo me...
Comunque, Tenshi ringrazia! Sono felice che vi piaccia la nostra
diavoletta! Da bambina era terribile... bbr...
Kahoko: i gemelli non credo tornerano presto! ^^ Kain e Tenshi,
invece... lo scopri in questo capitolo!
E' una cosa che potrebbero fare solo loro, giuro! XD
Ramy_chan: bè, che dire, ti ringrazio per aver onorato la
mia storia di questo privilegio! ^^
E sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere! Onestamente
piace anche a me, ma io non conto! ^^'
Aido
ed io ci guardammo intorno, confusi.
Eravamo
ancora nella serra di Tenshi.
Una
pianta carnivora aveva già attentato alla mia gamba, ma ero
riuscita a scacciarla via.
-
Adesso... che facciamo? - chiesi.
-
Ovvio! Troviamo Kain e Tenshi! - rispose con decisione il biondino,
quasi come se fosse la missione della sua vita, camminando verso
l'uscita della serra - ovviamente lo dovetti seguire, sapete, per
quella cosa che si chiama istinto di sopravvivenza.
La
casa - mentre correvamo e perlustravamo stanza per stanza, salotto
per salotto, bagno per bagno - mi sembrava ancora più grande
di
quel che era.
E
quei due non si trovavano.
-
Porca miseria! - esclamai, con le mani nei capelli.
Appena
mi resi conto che avevo espresso i miei pensieri ad alta voce, mi
tappai la bocca con una mano.
Aido
si era già fermato e si guardava in giro, con aria seria e
concentrata.
Rimasi
lì impalata, in attesa.
Voleva
darmi una lezione di buone maniere? Tante grazie, ma quello
aveva già tentato di farlo mia nonna - con scarso successo.
Poi
aprì di scatto una porta a caso - almeno, per me lo era -,
infilandosi dentro.
-
Di qua! - urlò poi, accorgendosi che non lo seguivo.
Decisi
di fidarmi di lui - tanto, che avevo da perdere? - ed entrai nella
stanza.
Mi
trovai in un angusto spazio, stretta tra la schiena di Aido e la porta
di mogano.
Ai
lati c'era solo cemento.
Aido
alzò il mento e si mise ad annusare l'aria.
Sinceramente,
non avevo idea di cosa stesse facendo. Quel posto non
aveva assolutamente nessun odore, se non quello fastidioso della
polvere.
E
anche un po' di pitture fresca, a dirla tutta. Probabilmente qualcuno
la ridipingeva praticamente ogni mese.
Qualunque
sia stato l'odore a catturare l'attenzione di Aido,
aprì una porta sbucata dal nulla davanti a lui e ci
ritrovammo
di nuovo in un altro stanzino angusto, soltanto che era leggermente
più grande rispetto al precedente e 'era una minuscola
lampadina
ad illuminare, anche se di poco, lo spazio circostante.
Sempre
col naso per aria, iniziò a camminare avanti e indietro per
quei due metri quadrati in cui eravamo schiacciati.
Certo
che Miyabi era proprio sadica, a mettere i visitatori davanti a quattro
porte indistinte, in balia dei loro sensi.
Si
fermò all'improvviso vicino alla porta alla nostra sinistra.
Fece
un ghignò inquietante e la aprì.
-
Aha! Siete qui! - esclamò, trionfante.
-
Li hai trovati?! - gridai incredula. Lo superai con un balzo e...
incimpai in un libro. In un libro?
Mi
misi seduta per terra e lo alzai da terra.
Poi
mi ricordai perchè Aido si era consumato il naso e alzai gli
occhi.
Tenshi
era comodamente spaparanzata su un divano, in un salotto
lussuosissimo - tutta un'altra cosa rispetto allo sgabuzzino di prima -
e aveva, di fianco a se, un pila di libri che toccava il soffitto.
Kain,
seduto su una poltrona davanti a lei, aveva - quasi - altrettanti libri
per terra.
-
Ma allora eravate qui... potevate avvertirci! - li rimproverai,
buttando il libro che mi era capitato tra i piedi insieme a tutti gli
altri sparsi sul pavimento.
-
Ichigo... rispetto per i miei libri, per favore... - sibilò
Tenshi, lanciando un'occhiataccia a me per poi volgere uno sguardo
amorevole al tomo di cinquecento pagine che aveva causato la mia caduta.
-
E comunque... - iniziò Kain, mettendosi a sedere composto.
-
... Stamattina sembravate occupati. - completarono insieme.
Le
loro occhiate velenose mi punsero come spilli.
-
Ahi... - sentii lamentarsi Aido, ma non ci feci tanto caso.
-
Aido, sono curiosa. Come hai fatto a trovarci? - chiese Tenshi, con un
sopracciglio alzato.
Lui
arrivò da lei in un paio di giravolte da ballerino e si
inginocchiò davanti a lei.
-
Semplice, mon cherie... ho seguito il tuo profumo! - disse, mentre
intorno a lui svolazzavano allegri nell'aria dei brillantini.
Evidentemente la presenza dei due gemelli poliglotti aveva infettato
anche lui. Buono a sapersi!
-
Il mio profumo? - chiese scettica la sua fidanzata.
-
Sì... hai un buonissimo profumo, sai? - le sorrise
dolcemente.
-
... Ah, sì?
-
Profumi di lampone, Ten-chan. Il profumo più buono che abbia
mai sentito. - sospirò Aido, alzandosi.
-
Neanche il sangue è così buono? - chiesi
sbalordita, avvicinandomi a Tenshi per annusarla.
-
In effeti, è buono... - dissi, stupita.
-
Avete finito di annusarmi?! - si lamentò lei, stizzita,
scacciandoci via con un gesto della mano.
Noi
ci allontanammo in fretta, per evitare le sue ire.
-
Kain. - chiamò all'improvviso Ten-chan.
-
Mh?
-
Il libro. - disse pigramente.
Nello
stesso momento, si lanciarono i libri a vicenda.
Afferrarono
entrambi il libro dell'altro, impassibili come sempre.
Io
e Aido assistemmo a quello scambio, interdetti. Si erano esercitati
tutta la notte a lanciarsi libri, per caso?!
Si
misero tutti e due a leggere.
-
Ragazzi... non vorrete mica passare tutta la notte così? -
chiesi, disperata.
-
Ci meritiamo un po' di riposo. Mi ci è voluto tutto
l'autocontrollo di cui sono disposta per non uccidere quell'oca...
- mi spiegò Tenshi, assottigliando gli occhi a due
fessure.
-
Ah... certo... - balbettai io.
Aido
aveva cominciato a tremare. Tenshi - probabilmente - a tramare.
-
A proposito... dove sono andati? Non dirmi che vi hanno finalmente
lasciato in pace...
Sia
Kain che Tenshi alzarono le sopracciglia, guardandoci crudelmente
mentre sudavamo freddo sotto i loro sguardi omicidi.
Uno
spillo si andò a ficcare sulla schiena di Aido. Irritazione,
paura o cos'altro?
-
Che peccato... vero? - sorrise falsamente Ten-chan, inclinando la testa
in modo adorabilmente sadico.
Secondo
spillo.
-
A questo punto non vale più la pena che
trascorriate il tempo
con persone intelligenti e noiose come noi... - disse disinvolta,
tornando tranquillamente a leggere.
Ahia.
Terzo spillo. Guardai preoccupata Aido, che non si reggeva
più sulle ginocchia.
-
D-dai, Tenshi... non è stata colpa nostra... ci hanno
praticamente sequestrato! - cercai di difenderci entrambi.
L'interessata
mi lancià uno sguardo veloce ed annoiato. Il
quarto e fatale spillo si piantò sulla schiena del povero
Hanabusa.
E
io che pensavo che Aido fosse geloso! Al confronto, è un
tenero agnellino. Ma perchè Ten-chan è
così
arrabbiata? Lo sa che non lo abbiamo fatto apposta...
Prestai
un braccio al biondino per evitare che cadesse e si maciullasse quel
suo bel faccino.
Ma
che stupido, da parte mia, pensare di potermi tenere in equilibrio!
Scivolai
sul pavimento cerato - non me ne ero accorta! - e mi
trascinai dietro l'infortunato, che andò a finire con la
faccia
a un palmo dalle scarpe di Tenshi.
Io
caddi un po' più in là, e poco ci mancava che non
mi rompessi il naso contro la gamba del tavolino di vetro.
Avrei
dovuto fare come i pugili, che si rompevano il naso un volta per
tutta e poi non ci pensavano più. Ma c'erano parecchie
persone
contrarie... io per prima.
Kain
si alzò, uno sguardo preoccupato negli occhi, e mi tese la
mano, che non esitai ad accettare.
Forse
quello era il primo passo verso il perdono divino?
Mi
aiutò a rialzarmi e mi fece accomodare sulle sue ginocchia -
mentre lui se ne stava bello comodo seduto sulla poltrona, ma
ovviamente non mi potevo lamentare.
Purtroppo,
Aido ebbe un po' più di problemi di me a farsi perdonare.
Rimase
ai piedi di Tenshi - dove era sempre stato, comunque -, mentre
lei continuava spensieratamente a leggere un qualche trattato
scientifico.
Non
ho mai sentito di una che preferisce studiare al suo
fidanzato, ma, come dice sempre mia nonna, il mondo
è bello
perchè è vario.
-
T-tenshi... - mormorò Aido dalla sua posizione scomoda quale
era da spappolato per terra. Cercò di muovere una mano ma
poco
dopo la lasciò cadere, in modo molto teatrale. Io
già non
mi sarei fidata.
Ten-chan
si morse un labbro e lo guardò, esitante.
Gli
porse la mano e lui riuscì ad alzarsi, seppur lentamente.
Tenshi,
sconfitta miseramente dagli occhioni da cane bastonato che lui
le stava rivolgendo, chiuse il libro e lo appoggiò sul
tavolino.
Poi si alzò e, proprio quando stava per inginocchiarsi
vicino a
lui, Aido si riprese miracolosamente: si alzò veloce come un
fulmine, la prese per la vita e le fece fare uno di quei
caschè
che tra un po' non sbatteva la testa contro il pavimento. Per
carità, ci sono già stati troppi incidenti per i
miei
gusti stanotte...
Intanto,
la povera Tenshi era rimasta a bocca aperta dalla sorpresa.
Aido
la fissava con uno sguardo vittorioso e soddisfatto, del tipo 'Ah ah!
Ti ho fregato!'.
A
tradimento - ma mica poi tanto - le diede un dolce bacio sulle labbra.
Ma,
cosa c'è di meglio che un bel bacio con caschè?
Un
bel pacchetto offerta speciale! Bacio + caschè + rapimento!
A
prezzo speciale!
Uhm...
ok, basta. Sta di fatto che, dopo il bacetto, Aido se la
caricò in spalla a mo' di sacco di patate.
-
E' meglio se non disturbiamo! Quindi noi andiamo, ciao! - disse
velocemente, voltandosi verso di noi e salutandoci con la mano. Anche
rovesciata, potevo benissimo vedere l'espressione attonita di Ten-chan,
troppo scioccata per reagire.
Aido
aprì la porta e si mise a correre ad una velocità
impressionante.
Io
e Kain rimanemmo immobili, osservando la scia di polvere che sollevava
la sua folle corsa.
-
Ah... l'ha rapita... - fu il mio debole, e sconvolto, commento.
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