I nostri passi sotto la pioggia

di 9Pepe4
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Tutto per colpa (o grazie?) di quell’ombrello

«Che tempaccio!» osservò Videl, ascoltando le gocce che picchiavano sul suo ombrello.
Gohan, al fianco della ragazza, annuì pensosamente. «Hai ragione, sembra il diluvio universale...» sussurrò. «Che tempo orribile...»
La ragazza si voltò verso di lui, guardando gli occhi scuri e profondi del giovane, i suoi capelli neri, il suo viso ingenuo eppure così maturo... “Non è poi così orribile, questa giornata” si ritrovò a riflettere. Quando si rese conto di essersi incantata a fissare il ragazzo, arrossì furiosamente e distolse lo sguardo.
Gohan la osservò, interrogativo, poi scrollò le spalle continuando a camminare.
Videl si sentiva completamente fradicia. Alcune pozzanghere di troppo le avevano fatto penetrare l’acqua sin nei calzini, ed aveva la sensazione che anche i suoi capelli fossero zuppi di acqua piovana.
Rabbrividì ed alzò gli occhi. Si accorse delle condizioni del suo ombrello e si trovò a considerare che era ovvio che lei fosse così bagnata. La tela era bucherellata in alcuni punti.
Gohan seguì lo sguardo della ragazza. «Quell’ombrello è da buttare» affermò, serio.
Lei annuì, fissando inebetita le labbra del ragazzo, dimentica di rimproverarlo per la frase più che ovvia. Ci sono occasioni, pensò, in cui si può perdonare qualcuno che dice cose superflue.
«Sono fradicia!» gemette, rabbrividendo per un rivolo di acqua che le bagnò la schiena.
Gohan, allora, le prese l’ombrello rotto. Lo chiuse e lo infilò malamente nella propria cartella. Poi si tese verso la ragazza. La attirò a sé con un braccio.
Lei arrossì, il volto sprofondato nel cappotto di Gohan. Aveva un buon odore. «Che... che fai?» chiese con un filo di voce, avvampando ancor di più.
«Il tuo ombrello è fuori uso» spiegò con calma il ragazzo, mentre riprendeva a camminare, sempre stringendo Videl al proprio fianco, «quindi ti faccio riparare sotto il mio...»
Lei tacque.
Non poteva proprio dire che le dispiacesse.
Stare premuta contro Gohan, sentire persino il suo calore, trovare conforto dai brividi grazie a lui. Le gocce di pioggia cadevano insistentemente, ma la ragazza sentiva solo il proprio cuore, il quale le rimbombava nelle orecchie.




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