new chap
Scusate tutti il leggero
ritardo, ma ho avuto un pò di impegni...e poi mi è venuta
un'improvvisa ispirazione x una FF che avevo lasciato a metà a
natale..bruttissimo il blocco della pagina bianca..comunque
vedrò di fare tutte e due, anche perchè questa so
già come finirà..ihih
Spero vi piaccia il capitolo che segue..buona lettura.
Il venerdì era arrivato,
Calypso l'aveva aspettato con impazienza, contando quasi le ore, era
felice, tra non molto avrebbe saputo chi era e chi era stata.
Silente si era fidato di lei, ed aveva fatto venire soltanto alcuni
Weasley ed il Bambino Sopravvissuto, che sarebbero restati nascosti
per uscire soltanto in caso di necessità.
Era seduta davanti la scrivania
del preside, con lei c'erano Silente, Malfoy e Piton, lei tremava
impaziente sorseggiando il suo thé -quando arriva!?- chiese
impaziente.
-Magari era tutta una farsa, si
è soltanto preso gioco di te, è molto facile sai di questi tempi-
lei strinse i pugni.
-Non lo farà, lui non è come
te!-
Improvvisamente sentirono il
classico flop della materializzazione, e dinnanzi a loro, in
tutta la sua avvenenza comparve un uomo alto e biondo. -Lucius
Malfoy!- esclamò Piton impugnando la bacchetta e puntandogliela
contro.
-Stavi dicendo?!- Draco si
rivolse alla ragazza che ora guardava un po' Draco e un po' il padre,
erano praticamente identici!
Lo stesso colore degli occhi e
dei capelli, il fisico aitante, la stessa espressione fredda ed
arrogante, cambiavano soltanto i lineamenti, quelli del padre molto
marcati, e quelli del figlio un po' più delicati.
La forma degli occhi e della
bocca, il mento del padre era più pronunciato ed i suoi capelli
erano leggermente più chiari, e molto più lunghi.
Come aveva fatto a non notare
prima quella somiglianza?!
Si che era buio ed aveva il
cappuccio nero, ma soltanto un cieco non l'avrebbe visto!
-Lucius che ci fai qui?- chiese
Piton sempre con la bacchetta contro di lui.
-Avevo avvertito che sarei
venuto, ma prego abbassala pure, non sono qui per combattere- guardò
la ragazza, e la sua espressione si addolcì leggermente
-Amira..Amira..-.
-LEI NON SI CHIAMA COSI'
VATTENE!- si alzò di scatto Draco e gli puntò contro la bacchetta.
-Fermi!Aspettate ve ne prego- li
supplicò Calypso, Piton annuì sempre in allerta, ma Draco non si
mosse -Ti prego, voglio sentire cosa ha da dirmi..ti prego, se lo
uccidi non potrò mai sapere..ti supplico Malfoy- lui abbassò di
poco la bacchetta, tornando a sedere, ma non lo perse di vista un
solo istante.
-Chi sono io? Da dove vengo?
Perchè mi trovavo in quel vicolo buio ricoperta di fango? Come ho
perso la memoria? Chi è lei? Cosa c'entra con me?- si rivolse
all'uomo.
-Non sei cambiata affatto-
sorrise -ti chiami Amira Zeina Fahd Al-Haddad..-
-Che cavolo di nome è? Cosa
sono araba?- chiese scioccata.
-No, non esattamente, sei nata
in Alessandria d'Egitto, dove vivevi con tuo padre-
-Sono un'egiziana?- lui annuì.
-Si, ed esattamente il tuo nome
Amira Zeina in egiziano vuol dire bellissima principessa..mai nome fu
più azzeccato- le sorrise.
Lei arrossì e Draco fece una
smorfia di disgusto.
-Amira Zeina..- ripetè.
-Per sapere cosa ci facevi senza
memoria, e ricoperta di fango devo prima raccontarti di noi, vuoi che
loro sentano?-
-Perchè non dovrebbero
sentire?- chiese allarmata.
-Perchè sono cose private..-
-In che senso?- chiese confusa.
-Ci arriveremo..allora posso
cominciare?- lei annuì -come ho detto prima vivevi con tuo padre,
che faceva il traduttore per i Mangiamorte..-
-Mio padre era un Mangiamorte?!-
-No, lavorava soltanto per
noi..e per favore non interrompermi più, odio essere interrotto-
-Mi scusi..- sussurrò piano.
-Non mi avevi mai dato del lei-
disse divertito -comunque, lavorava per noi Mangiamorte, traduceva
sotto compenso dalla vostra lingua all'inglese, per questo parli così
bene la nostra lingua..ritornando al nostro discorso, un giorno però
il Signore Oscuro si accorse che faceva il doppio gioco, e che
riferiva buona parte delle nostre informazioni alle schiere nemiche
ed ordinò a me di ucciderlo.
Andai dove mi disse e mi fermai
un attimo a guardare dalla finestra, e vidi te..bellissima ed
arrabbiata che discutevi animatamente con tuo padre. Lui ti
rinfacciava che era per colpa tua se tua madre era morta, che ti
odiava, e come mi dicesti poco tempo dopo e mi spiegasti che non era
la prima volta.
Comunque discutevi con lui,
entrai e voi mi vedeste, tremaste di paura..mi chiedesti
coraggiosamente cosa volevo, che non ero il benvenuto ecc ed io
restai colpito dal tuo coraggio, per questo ti risparmiai e ti
spiegai che non ero lì per te, e quindi di farti gli affari tuoi se
non volevi finire male.
A quelle parole tuo padre
impallidì, e cercò di scapparmi, lo legai e stavo per
smaterializzarmi, quando tu mi chiedesti cosa ne avrei fatto di lui,
“lo torturerò e poi lo ucciderò” ti dissi, e tu mi chiedesti se
c'era un modo per evitarlo, per salvarlo. Ti chiesi cosa saresti
stata disposta a dare in cambio, e tu rispondesti: “tutto, me
stessa, la mia vita” , “non è abbastanza” ti risposi e me ne
andai con tuo padre.
Ma avevi catturato
inesorabilmente la mia attenzione, perchè ci tenevi così tanto a
salvare una persona che ti odiava ed insultava?
E dopo quelle domande venne il
desiderio del tuo corpo, anche quando baciavo e toccavo mia moglie,
mi venivi sempre in mente tu..cercavo somiglianze di te in tuo padre,
ma non ce ne erano, quindi la voglia di vederti, di averti mi
costrinse una notte a venire da te.
Entrai dalla finestra e mi
avvicinai a te, tu apristi di scatto gli occhi e mi guardasti
tranquilla, se avevi paura non lo davi minimamente a vedere.
“Cos'hai da offrirmi in cambio della vita di tuo padre?” ti
richiesi, “tutto, me stessa, il mio corpo, la mia vita” ed io
accettai tutto di buon grado.
Quella notte ti presi più
volte, sperando che mi sarebbe bastato per sempre..ma così non fu,
divenni come ossessionato da te, venni da te più volte, e non mi
bastavi mai, diventasti la mia ossessione, il mio incubo più bello,
al punto che persino mia moglie se ne accorse, e ti odiò.
Ma a me non importava niente,
dovevo soltanto averti ed averti..non potevo liberare tuo padre, ma
lo tenni nelle segrete, in vita, non lo torturai né lo toccai mai
più, aveva tutti i confort.
Pian piano ci innamorammo, anche
se io non ho mai voluto dirti cosa provavo per te tu lo sapevi, e ti
bastava.
Voldemort si accorse dei miei
sentimenti, e mi ordinò di ucciderti..diceva che eri solo una
distrazione, che l'amore è soltanto per i deboli..io mi lasciai
convincere, ma quando stetti per farlo..non ci riuscì.
Nei giorni a seguire ideai un
incantesimo che ti facesse perdere completamente la memoria, per non
farti trovare e per non farmi venire a cercare da te, visto che
Voldemort non ti aveva mai vista, ritenni sicuro crearlo in modo che
nessuno potesse leggerti la mente, così da non correre rischi.
Sapevo che era pericoloso, ma
decisi di tentare, quindi feci questo complicato incantesimo su di
te.
Ma non ebbi il tempo di vedere
se era andato tutto apposto, che altri Mangiamorte mi raggiunsero,
feci un altro incantesimo e ti smaterializzai altrove, in un posto
dove ti avrebbero trovata ed accolta. Dovevo immaginarlo che saresti
finita qui, ma non sapevo nemmeno se tu fossi sopravvissuta..ti
credevo morta..-
-Ero in fin di vita quando mi
trovarono- annuì lei.
-Già..ma sei viva adesso..-
-Quindi io e te siamo..?- chiese
dopo qualche minuto di silenzio totale.
-Tu eri la mia amante- confermò.
Sentì una sedia strisciare per
terra, forte, si girò e vide Draco rabbioso che usciva fuori.
-I-io..scusatemi un attimo..-
uscì e lo seguì.
Lo raggiunse dopo qualche
secondo -Malfoy?- lui continuò a camminare -Malfoy, fermati- gli
prese il braccio e lui si scostò in malo modo, continuando a
camminare.
-Adesso perché ce l'hai con
me?Che cosa ho fatto?- lui si fermò di botto.
-Mi chiedi cosa hai fatto?..MI
CHIEDI COSA HAI FATTO?!- le urlò -HAI FATTO SESSO CON ME MENTRE ERI
INNAMORATA DI UN ALTRO, NON UNO QUALSIASI, MA DI MIO PADRE! HAI
ROVINATO LA VITA A MIA MADRE, E' CADUTA IN DEPRESSIONE QUANDO L'HA
SCOPERTO, HA TENTATO IL SUICIDIO QUANDO HA CAPITO, LO SAPEVI
QUESTO?!- i suoi occhi erano pericolosamente chiari.
-No, io non lo sapevo..e mi
dispiace..-
-Non servono a niente le tue
scuse, dovevi pensarci prima di scoparti quello stronzo di mio
padre!- esclamò furioso.
-Io..mi dispiace per tua madre,
non so se lo sapevo o no..però mi dispiace- disse piano -ma per
quanto riguarda quello che mi hai detto prima, il fatto di aver fatto
sesso con te, io non volevo farlo e..-
-Cosacosacosa?! No bella mia tu
eri più che consenziente, entusiasta direi-
-Va bene, ma all'inizio ero
contraria, sentivo che era sbagliato, poi mi sono lasciata
trasportare..cosa vuoi che ti dica, che sei un eccellente amatore?!
Io non sapevo di essere innamorata di lui, quindi non farmene una
colpa!- disse ad altissima voce -e poi non eri tu quello che diceva
che era stata solo una scopata, niente di più, che non siamo
niente?! Adesso perchè te la prendi tanto?-
-E' una questione di principio!-
disse freddo.
-Quale?!- la prese per i capelli
e la tirò verso di se'.
-Dimmi piccola puttanella, sei
venuta con me perchè somiglio a mio padre?! Inconsciamente
immaginavi lui?!! EH?- le strattonò i capelli forte e lei urlò, la
sua espressione le faceva paura, sembrava un folle, un pazzo furioso
-ABBI ALMENO IL CORAGGIO DI RISPONDERMI, DOPO QUELLO CHE HAI FATTO!-
-Io non ho fatto niente..non
sapevo niente!- cercò di liberarsi -e smettila, questa tua
sottospecie di parodia della gelosia non ha né capo né coda!- la
lasciò e lei cadde rumorosamente per terra, massaggiandosi la cute.
-GELOSIA?!- chiese scioccato
-GELOSIA DI TE?! MA NON FARMI RIDERE, COME POTREI ESSERE GELOSO DELLA
RAGAZZA CHE E' STATA LA CAUSA DELLA DEPRESSIONE DI MIA MADRE? DI
QUELLA CHE MI HA SOLTANTO USATO?!-
-TU MI HAI USATA, NON INCOLPARE
ME, HAI TROVATO UN CORPO SU CUI SFOGARE LE TUE VOGLIE, E POI MI HAI
BUTTATA VIA, SE C'E' QUALCUNO DA RIMPROVERARE QUI QUELLO SEI TU!-
-Pensi veramente che io ti abbia
usata? Che tu fossi solo un corpo da usare e poi buttare per me?!-
sembrava..scioccato, indignato ed irritato allo stesso tempo.
-Si, è quello che mi hai detto
anche tu!-
-Sei solo una stupida che non
capisce niente..- scosse la testa.
-Cosa c'è da capire?-
-Niente, ormai più
niente..adesso mi fai solo schifo..- le voltò le spalle -la
punizione è annullata, non voglio mai più rivederti né parlarti,
per me non esisti- se ne andò.
Ma perchè doveva fare così?
Perchè dal torto doveva per forza passare alla ragione?
Pianse silenziosamente,
coprendosi il viso - ..non voglio mai più rivederti né
parlarti, per me non esisti- .
Bene..si alzò, e si
ricompose.
Quando fu sicura che nel suo
volto non c'era traccia di lacrime tornò nell'ufficio del preside.
Nemmeno
per me esisti più..
-Amira..- la chiamò Lucius
Malfoy, lei si girò e lo guardò interrogativa -tutto bene?-
-Si, certo- sorrise cercando di
essere credibile -ho saputo chi ero, il mio passato, è solo questo
che conta-
Lui corrispose al sorriso -Ho
fatto un patto con Silente..passerò alcune informazioni utili a lui
ed agli Auror e farò da spia, in cambio dell'annullamento di tutte
le accuse a mio carico e della tua protezione-.
-I-io..non so cosa dire..- disse
sbalordita -la ringrazio Signor Malfoy...?-
-Non darmi ancora del lei..e non
chiamarmi Signor Malfoy..dopo quello che hai saputo, non credo stia
bene- sorrise ironico e lei arrossì annuendo.
E'
un hobby che hanno in comune, padre e figlio, quello di voler
mettermi in imbarazzo perennemente..
-Io ti ringrazio per le
informazioni che mi hai dato, e per avermi salvato la vita..ma vorrei
che tu creassi un incantesimo inverso a quello che mi hai fatto,
voglio recuperare la memoria-
-Non se ne parla, questa è una
precauzione in più-
-Io voglio i miei ricordi, la
mia vita..- sospirò.
-No-
-Ti prego Lucius..ti prego- lui
sembrò addolcirsi ed annuì.
-Studierò un contro
incantesimo, ma mi ci vorrà qualche giorno- sospirò.
-Va bene, grazie- sorrise.
-Signorina Bake..ehm..Signorina
Fahd..Al..Kuzum?..- provò Piton.
-Fahd Al-Haddad..- lo corresse
Lucius.
-Fahd Al-Haddad..- lo fulminò
-può andare a cena, noi dovremmo stilare gli appunti base del nostro
accordo-
-Ok..- guardò Lucius per una
conferma, e quello annuì -beh buona serata..- ed uscì veloce dalla
porta.
Adesso sapeva chi era e chi era
stata, da dove veniva, e sapeva anche che non era una persona così
orribile, o meglio non tanto, pensò ricordando le parole di Draco su
sua madre.
Che non l'avevano cercata, non
perchè nessuno l'amava, ma perchè le uniche persone al mondo che
aveva o pensavano fosse morta, o erano imprigionate..ma allora perchè
sentiva come..un vuoto? Una strana inquietudine?
E'
solo perchè per adesso non ho ricordi, quando riacquisterò la
memoria tornerà tutto alla normalità..
Si diresse in Sala Grande e si
sedette accanto ad Adele -ho delle novità da comunicarti- le
sussurrò e lei si girò interrogativa -ho saputo delle cose.. cose
riguardanti il mio passato- l'amica si accese.
-Cosa? Hai recuperato la
memoria?- le chiese speranzosa.
-No quello non ancora, ma è
questione di giorni..in compenso ho saputo buona parte del mio
passato ed il perchè mi hanno trovata in quel vicolo in fin di vita-
sorrise.
-Chi te l'ha detto?-
-Non qui..- l'altra capì ed
annuì.
Calypso si guardò intorno
felice, ma quando incontrò il suo sguardo di ghiaccio lo stomaco le
si contorse dolorosamente e distolse subito gli occhi.
Non gli avrebbe permesso di
rovinare la sua felicità.
Uscì dall'aula in fretta, come
al solito, da qualche giorno a quella parte, lui non l'aveva
interrogata, non le aveva nemmeno rivolto la parola, non l'aveva
corretta mentre sbagliava, niente, come se fosse trasparente.
E se questo all'inizio le aveva
fatto piacere, adesso le dava un fastidio tremendo, come poteva
ignorarla ed odiarla a quel modo, lei non aveva fatto niente, niente!
-Caly!- la richiamò una voce,
si fermò a guardare Adele che correva verso di lei -o dovrei dire
Ami?- sussurrò sorridendo.
La sera che aveva saputo le
aveva raccontato tutto, era troppo entusiasta, e lei non l'aveva
giudicata, si era soltanto molto molto, tanto da rimanere per due
minuti buoni a bocca spalancata, stupita al nome di Lucius Malfoy.
Ma poi aveva scherzato
riprendendosi subito dicendole ridendo -Wow adesso il professor
Malfoy non potrà mai più stuzzicarti sapendo che probabilmente
diventerai la sua matrigna- lei aveva riso forzatamente.
Ora che ci pensava, non le aveva
raccontato tutto, l'avventura con il professor Malfoy e la sua
reazione quando aveva saputo della storia con suo padre, non
gliel'aveva raccontata, non se la sentiva ancora di parlarne.
-Calypso per adesso va
benissimo- sorrise.
-Oh Caly sono così felice per
te!- la abbracciò.
-Eddai Adele, siamo in corridoio
frena l'entusiasmo- ma quella non l'ascoltò -guarda che così mi
strozzi, non respiro!- la lasciò.
-Che palle che sei, egiziana di
merda!- e scappò, Calypso la rincorse.
-Se ti prendo ti uccido!-
-Dovrei avere paura?- rise
l'altra, era velocissima quella traditrice!
-Direi proprio di si!-
continuava a rincorrerla, quando andò a sbattere contro qualcosa, o
meglio qualcuno e gli cadde addosso come una pera.
-Scusami, io non ti ho visto-
disse cercando di alzarsi, ma le faceva troppo male la gamba, non
riusciva a muoversi più di tanto.
Si stupì quando venne spostata
in malo modo e finì nuovamente a terra -Ehi!Che modi- lo guardò e
capì, il professor Malfoy non le avrebbe riservato altra cortesia.
Lo guardò alzarsi velocemente e
senza degnarla di una parola o di un'occhiata se ne andò.
La ragazza dopo qualche secondo
si riprese e si alzò, nonostante il dolore alla gamba, e riprese a
correre.
Questa
la paghi Adele..pensò ironica.
Ringraziamenti:
Nika_night:
grazie come sempre di seguirmi, spero di essere migliorata:) non
so se approfondirò la battaglia con sua zia, perchè
a questo punto quella con il padre non conviene..però
farò sicuramente qualche accenno..poi..boh prenderò in
considerazione..:) grazie come sempre ^.^ kiss
lorelei_88:
grazie per i graditi complimenti, sono contenta che ti piaccia..:)
riguardo Draco..beh si è un pò antipatichino, ma dobbiamo
capirlo, è un Malfoy poveretto ^.^ kiss
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