Settimo capitolo - missione
compiuta
Tre ore prima del fatidico concerto ero già nel
ristorante che li aspettavo. Dovevo rivederli. Assicurarmi che
avrebbero suonato quella benedetta canzone. Ma dovevo anche rivedere
lui … e chiedergli scusa … in effetti Tom ci
aveva azzeccato a ipotizzare l’esito degli eventi
scherzosamente.
Riuscii a vederli che entravano nel retro del ristorante a
mezz’ora dall’inizio del concerto. Li seguii e non
appena mi si presentò l’occasione giusta entrai
nel “backstage”.
- ehm … ciao … -
Mi guardarono sorpresi e taciturni.
- … sono venuta ad augurarvi buona fortuna … -
Bill sembrò scuotersi.
- oh, Vicky, che sorpresa … grazie mille!-
- è davvero un piacere averti qui, siamo contenti che tu sia
venuta a salutarci!- aggiunse Tom.
- mi raccomando, mettetecela tutta! Sarete magnifici, lo sento!-
Poi però vidi Georg … e mi rattristai per un
attimo. Avevamo sofferto molto l’uno per l’altra.
Tutti e due. E lo sapevamo bene. Gli andai incontro camminando
lentamente fino ad arrivargli a pochi centimetri dal suo viso. Ancora
quegli occhi … vedevo tristezza e pentimento in quelle
pupille … Tutto doveva sistemarsi … Lo
abbracciai. E lui abbracciò me.
- … scusa … - dicemmo all’unisono.
- sarai fantastico stasera … - dissi io.
- e tu ci sarai ad assistere in mezzo a tutte quelle persone?-
- certo che ci sarò … non mancherei per nulla la
mondo … -
Mi strinse di più … Non mi ero mai sentita
così bene in vita mia … Poi mi disse sottovoce:
- Vicky … lo sai che ti amo, vero?-
Desiderai che quel momento non finisse mai …
- certo, Georg … e ti amo anch’io … -
Ci staccammo e scrutammo ancora una volta i nostri occhi …
finché non sorridemmo sollevati.
- wow, ed ecco il lieto fine! Che bello, avete fatto pace!-
Ridacchiai. Il solito Tom …
- adesso vado … state per iniziare … -
- grazie, Vicky … - mi disse Georg.
Sorrisi e uscii.
Quando mi sedetti in mezzo al pubblico notai un uomo che sembrava molto
interessato allo spettacolo. E la sua faccia non mi era completamente
nuova.
- Dio, è lui … Hoffmann! Vi prego, Devilish,
siate fantastici!-
Il concerto iniziò. Erano straordinari. Hoffmann li avrebbe
apprezzati di sicuro. Ma la mia ansia non si era ancora placata: non
vedevo l’ora che suonassero la fatidica “durch den
Monsun”. Passavano le canzoni una dopo l’altra, ma
quella più importante non arrivava. Iniziavo a preoccuparmi.
Dovevo fare qualcosa … ma cosa???
Con mia sorpresa i Devilish fecero una pausa più lunga delle
altre tra una canzone e l’altra, più o meno quando
mancava un quarto d’ora alla fine. Li vedevo che
bisbigliavano strane cose fra di loro. Ad un certo punto Georg si
girò di scatto e mi fissò. Io ci rimasi con un
palmo di naso e lo fissai a mia volta. Per un secondo ci scambiammo un
profondo sguardo d’intesa … Poi si rivolse agli
altri, disse loro qualcosa e i quattro tornarono in posizione. Ormai
non capivo più niente, speravo solo che suonassero quella
benedetta canzone.
Ma la mia agitazione venne calmata dal sorriso che mi lanciò
Georg. Mi disse una cosa e gli lessi le labbra:
- questa è per te-.
La gioia mi invase, finalmente partirono le note iniziali di
“durch den Monsun”. Me la godetti tutta fino in
fondo, dall’inizio alla fine.
Al termine furono applauditi enormemente, il successo fu immenso. Non
ero mai stata così contenta e soddisfatta come in quel
momento. Finito lo spettacolo, vidi Peter Hoffmann che si dirigeva
verso il retro del ristorante dove erano appena andati i ragazzi.
Sorrisi.
Capii che il mio compito era finito.
Uscii dal ristorante senza scollarmi il sorriso dalla bocca.
Iniziai a canticchiare la canzone con la quale avevo salvato il futuro
dei Tokio Hotel …
- ich muss durch den
Monsun … -
Avrei tanto voluto restare, ma dovevo tornare nel presente, nel 2009
…
- hinter die Welt
… -
Ripensai alla mia avventura … Era stato stupendo, tra
momenti positivi e negativi …
- as Ende der Zeit
… -
Avevo incontrato i Devilish …
- bis kein Regen mehr
fällt … -
Li avevo conosciuti …
- gegen den Sturm
… -
E avevo salvato il loro futuro …
- Am abrund entlang
… -
E poi avevo incontrato Georg …
- und wenn ich nicht
mehr kann denk ich daran … -
E mi ero innamorata di lui e dei suoi occhi …
- irgendwann laufen wir
zusamm … -
Capii che il mio viaggio nel tempo sarebbe destinato a rimanere una
bella esperienza …
- weil uns einfach nicht
mehr halten kann … -
Chiusi gli occhi. Sentii una lieve sensazione di calore attorno a me,
mentre un bagliore lucente mi avvolse. Nella mente avevo
l’immagine dei Devilish … dei Tokio Hotel
… di quegli occhi che tanto amavo … Mi sentii
svanire … sorridendo compiaciuta …
- durch den Monsun
… dann wird alles gut … -
Distesa sul divano stavo per addormentarmi con la tv accesa su MTV
quando sentii una canzone inconfondibile …
- running through the
monsoon … -
Subito alzai il volume e dopo un po’ la voce di una
giornalista disse:
- come è nata la vostra famosissima canzone “durch
den Monsun”?-
Panico.
- ehm … non ricordo bene … credo che qualcuno mi
abbia raccontato una storia che mi ha spinto a scrivere questa canzone
… -
Sospiro di sollievo.
Mi avevano dimenticata … ma è meglio
così. In fondo avevo sempre saputo che tutto questo era
destinato a rimanere semplicemente una bella esperienza. Che doveva
rimanere segreta, che non potevo condividere con nessuno, che solo io
potevo tenere conservata nei miei ricordi … ma bella. Tanto
bella.
- missione compiuta … -
Fine
finitaaaaaaaa
allora, vi è piaciuta? spero proprio di sì!!!
ringraziamenti:
Black_DownTH:
ma ciaooooooooo ke bello rivederti a recensire!!! Non so come
ringraziarti del commento ke mi hai fatto, mi lusinghi! Grazie, grazie!
layla the punkprincess:
wow, allora hai indovinato! =) e brava la layla... vicky sorride
xkè finalmente la missione si è compiuta e sa ke
georg era dispiaciuto, quindi lei sapeva ke alla fine tt sarebbe andato
bene...
voglio ringraziare di cuore tutte le persone ke hanno letto questa ff,
l'hanno recensite o aggiunta nei preferiti. Grazie, grazie mille!!!
Cercherò di continuare presto "SMS, guitar & love",
che è ancora in sospeso...
Ripeto, vi ringrazio tanto!!!
ciaooooooo a presto by Eliot
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